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Attualità

Consorzi di bonifica: la protesta con sciopero della fame

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A dare il via a questa protesta sono il consigliere comunale di “Puglia Popolare” di Collepasso Salvatore Perrone e il collega e capogruppo di maggioranza a Taurisano Gianni Liuzzi. Lo sciopero della fame dei due consiglieri vuole essere un segno di vicinanza verso i piccoli proprietari terrieri del Salento che, in questi giorni, stanno ricevendo solleciti di pagamento del contributo consortile relativo a quattro anni (dal 2019 al 2023).


La protesta, iniziata ieri mattina, vuole attirare le istruzioni non solo sul problema del pagamento, ma soprattutto sull’inefficienza dei servizi resi dai consorzi.


La vicinanza dei gruppi politici leccesi ai due consiglieri comunali non è mancata: primo ad intervenire Puglia Popolare.

“La protesta eclatante dei colleghi Consiglieri Comunali di Puglia Popolare di Collepasso e Taurisano Salvatore Perrone e Gianni Liuzzi merita un’attenzione particolare da parte della Regione Puglia, che pur nel rispetto degli obblighi contabili, deve attivarsi per sospendere le cartelle emesse per servizi mai resi a proprietari già colpiti dal batterio xylella in maniera devastante. – fa sapere in una nota il consigliere provinciale di Puglia Popolare Gigi Valente – Avere un terreno improduttivo e pagare le tasse per un servizio mai reso sono due azioni che confliggono palesemente tra loro. Oltre alla solidarietà per il coraggio della protesta forte avviata dai miei colleghi di Puglia Popolare ho personalmente formulato insieme a loro un Ordine del Giorno da presentare in Consiglio Provinciale per fare voti alla Regione Puglia al fine di risolvere un problema ormai non più derogabile. Domani mattina con gli amici e colleghi di Puglia Popolare staremo in piazza a Collepasso affianco ai nostri valorosi Consiglieri per sostenerli in questa azione di protesta”.


Sul tema è intervenuta anche la federazione di Lecce del partito socialista italiano, che ha espresso “vicinanza e solidarietà ai Consiglieri Comunali di Taurisano e Collepasso in sciopero della fame per attirare l’attenzione sull’annoso e “scandaloso” tema delle cartelle esattoriali e degli avvisi di pagamento che arrivano ogni anno, da anni, ai contribuenti della Provincia di Lecce, per servizi e attività per i quali non si riscontrano né vantaggi diretti né è possibile verificare la effettiva esecuzione. La risposta non la devono dare i tribunali, con ricorsi, costosi e dagli esiti incerti e spesso fra essi contraddittori. E’ la politica che deve trovare una soluzione definitiva Il PARTITO SOCIALISTA ITALIANO, Federazione di Lecce, condivide e fa proprie alcune proposte possibili, per cercare di dare giustizia, equità e prospettive per un territorio già martoriato dalla Xylella. Occorre confrontarsi con i decisori politici, con le rappresentanze di categoria, con i cittadini e gli agricoltori. Occorre essere concreti e pragmatici. Ora!”.


Attualità

Rallentare per vivere meglio: i rituali digitali lenti conquistano gli italiani nel 2025

Lo stress quotidiano, l’eccessiva esposizione agli schermi e le pressioni legate al lavoro da remoto hanno reso evidente la necessità di ritagliarsi momenti digitali più umani…

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Tra notifiche continue, schermi sempre accesi e una connessione che non dorme mai, qualcosa di nuovo (o forse di antico) sta prendendo piede: il bisogno di rallentare. 

Sempre più italiani scelgono di prendersi una pausa dal frastuono digitale, riscoprendo il piacere di momenti più lenti, anche quando si tratta di stare online. Non si tratta di rinunciare alla tecnologia, ma di adottarla con un approccio diverso. Videogiochi rilassanti, app di meditazione, piattaforme serene e persino casinò che puntano su esperienze meno frenetiche: il web italiano si sta trasformando in un luogo dove trovare calma, non solo stimoli. 

Sta emergendo una nuova forma di equilibrio, e tanti stanno imparando a respirare di nuovo… anche davanti a uno schermo.

Giochi lenti come un modo per rilassarsi

Un tempo, i videogiochi d’azione e ad alta velocità dominavano il mercato italiano, attirando giocatori in cerca di adrenalina e competizione. Oggi, però, la tendenza si è invertita: sempre più persone preferiscono giochi a ritmo lento per rilassarsi e staccare la spina. 

Questo cambiamento è evidente nei nuovi casinò online, dove l’attenzione si concentra su esperienze di gioco più tranquille e immersive. Il team di Esports Insider ha selezionato i migliori e più raccomandati nuovi casinò online in Italia, e queste piattaforme puntano molto sui giochi dal ritmo lento, come il poker o alcune tipologie di slot.

Ma il fenomeno non si limita ai casinò online. Un esempio emblematico è l’ascesa di giochi come Stardew Valley, un simulatore di vita agricola che invita i giocatori a coltivare campi, pescare e costruire relazioni a un ritmo rilassato.

Scrittura lenta e diario digitale

Nel mezzo del flusso costante di notifiche e messaggi, c’è chi sceglie di rallentare aprendo una semplice app per scrivere. Non per lavoro, non per un post, ma per sé. 

La scrittura lenta, sotto forma di diario digitale, sta diventando una pratica quotidiana per molti italiani che desiderano fermarsi e riflettere. App come Day One o Journey permettono di annotare pensieri, emozioni e sogni senza pressioni o aspettative sociali. Anche solo cinque righe al giorno, scritte al mattino con un caffè accanto o la sera prima di dormire, diventano un modo per ascoltarsi e riconnettersi con la propria interiorità.

Questo tipo di rituale digitale ha la forza di portare ordine nel caos. Alcune persone usano un tema ricorrente, come la gratitudine o gli obiettivi settimanali; altri si limitano a buttare giù ciò che provano. È un gesto semplice, ma dal valore profondo.

Osservare il mondo con occhi nuovi 

Un altro rituale digitale lento che si sta diffondendo è quello della fotografia quotidiana. Non parliamo di selfie o contenuti virali, ma di scatti semplici, quasi meditativi, che raccontano la vita nella sua forma più essenziale.

Molti italiani scelgono di immortalare un dettaglio al giorno: un raggio di luce sulla tazza del mattino, una foglia che cambia colore, una strada vuota al tramonto. Questa pratica, spesso condivisa su profili privati o raccolta in album digitali personali, diventa una sorta di diario visivo che accompagna e arricchisce la routine.

L’uso intenzionale della fotocamera dello smartphone non per documentare tutto, ma per osservare meglio, trasforma lo scatto in un gesto di consapevolezza. 

App come 1 Second Everyday o journaling fotografici come NoteCam permettono di legare un’immagine a un pensiero o a un ricordo. Questo modo di vivere il digitale non punta alla perfezione dello scatto, ma alla qualità dello sguardo. 

Osservare con più attenzione, soffermare lo sguardo, notare i dettagli. In un mondo affollato di immagini, scegliere di fotografare con calma è un atto rivoluzionario.

I benefici dei rituali digitali lenti sulla salute mentale

Lo stress quotidiano, l’eccessiva esposizione agli schermi e le pressioni legate al lavoro da remoto hanno reso evidente la necessità di ritagliarsi momenti digitali più umani. 

In Italia, molti hanno trovato sollievo in pratiche come la scrittura riflessiva, le app per la respirazione guidata e i videogiochi rilassanti. Non servono grandi investimenti: basta avere uno smartphone e dieci minuti al giorno per ottenere un beneficio concreto.

Studi condotti da psicologi italiani mostrano che attività digitali consapevoli riducono i livelli di cortisolo e favoriscono un maggiore equilibrio emotivo. A differenza dell’intrattenimento iperstimolante, queste pratiche invitano a rallentare, creando uno spazio sicuro e personale all’interno del caos digitale. La tecnologia, se usata con intenzione, può diventare una forma di cura quotidiana.





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Andrano

Comitato spontaneo contro gli incendi estivi nel Salento

Mercoledì 23 luglio ad Andrano la prima riunione organizzativa per condividere idee, proposte di iniziativa di contrasto alla devastazione in corso. Incontro aperto a tutti i  cittadini, oltre ad associazioni, enti e aziende

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Stiamo raccontando quotidianamente come il Salento sia continuamente devastato da incendi.

Le fiamme hanno divorato la vegetazione in diverse zone del lungomare adriatico come di quello ionico e anche all’interno, nell’entroterra.

In alcune circostanze sono state in pericolo le abitazioni e alcuni cittadini sono stati fatti momentaneamente evacuare, in un’altra, a Depressa di Tricase, sono stati arsi vivi gli animali di un allevamento.

I vigli del fuoco sono allo stremo, non bastano neanche più i canadair che arrivano da Lamezia Terme: si sente sempre più l’urgenza di contromosse, prima che si arrivi all’irreparabile.

Anche per questo nasce il Comitato spontaneo contro gli incendi estivi nel Salento che organizza la prima riunione organizzativa per condividere idee, proposte di iniziativa di contrasto alla devastazione in corso.

Sono ovviamente invitati tutti i cittadini, oltre ad associazioni, enti e aziende.

L’incontro si terrà mercoledì 23 luglio, a partire dalle ore 18,30, presso il castello di Andrano, nella sede del Parco Costa Otranto Leuca e Bosco Tricase.

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Attualità

Cartoline da una “kiss cam”: la fotografia della deriva dell’informazione sui social

L’episodio dei due presunti amanti al concerto dei Coldplay diventa un esercizio deontologico estendibile a tutti

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di Lorenzo Zito

Questa storia dei due presunti amanti al concerto dei Coldplay è un bell’esercizio di deontologia giornalistica, estendibile anche a chi non pratica la professione.

Ebbene mi è stato insegnato (nemmeno troppo tempo fa) che se ci si reca ad un evento pubblico, in cui è risaputo esserci una grande attenzione mediatica, ci si può e ci si deve aspettare di essere inquadrati dai mass media. Un po’ come nelle partite di calcio: se veniamo mandati in tv in mondovisione, la nostra privacy non è stata violata. Abbiamo scelto noi di esserci, consapevolmente.

Mi è stato poi insegnato che in taluni casi la sfera privata delle persone può essere resa pubblica. È il caso di quei personaggi la cui notorietà, la cui fama o il cui ruolo nella società si basano anche sulla condivisione con il proprio pubblico di elementi che, appunto, riguardano strettamente la propria vita personale. Non avremmo altrimenti il gossip, o i Ferragnez di turno.

Il caso dei nostri amici al concerto dei Coldplay quindi è o non è spiattellabile sulla copertina del mondo?

Va fatto un distinguo. Un conto è diffondere la sola immagine di una o più persone persone allo stadio (perché le tv riprendono i bambini sugli spalti? Perché una semplice inquadratura non ne permette l’identificazione, l’inserimento in un contesto privato e personale, quindi non viola i codici a tutela della loro minore età). Ben altro è usare quella inquadratura per zoomare sull’intimità di una persona che famosa non è.

Bene. Sfido chiunque a dire oggi che, già prima della settimana scorsa, fosse a conoscenza dell’identità della responsabile delle risorse umane di Astronomer. Lo stesso dicasi per il CEO della medesima azienda.

Insomma. Vanno al concerto? Devono mettere in conto di essere inquadrati, certo. Ma non tutto il resto.

Perché allora tutte le testate possibili e immaginabili, anziché fermarsi alla diffusione di quei frame, li hanno passati ai raggi X, raccontandoci la loro vita?

La risposta (preoccupante) è nella deriva della gestione dell’informazione ai tempi dei social. Nella pratica sempre più diffusa del solleticare le nostre curiosità ed il nostro istinto più buio.

Per carità, le tre S del giornalismo funzionano dalla notte dei tempi (Sesso, Soldi, Sangue). Ma oggi se tutti online fanno qualcosa, non importa più che essa sia giusta o sbagliata. Se tutti lo pubblicano, questo ci garantisce quasi certamente l’impunità.

In che misura allora questo esercizio di deontologia giornalistica (lo ammetto, bello solo per gli addetti ai lavori) è estendibile anche a chi non pratica la professione?

Lo è perché forse gli unici che possono fermare questa deriva sono coloro che non sono deputati a farlo.

Se oggi il controllo su determinati fenomeni è impossibile (o difficile) spetta a noi tutti una assunzione di responsabilità nel rispondere a quel solletico di cui sopra.

Presto o tardi il tritacarne verrà a bussare alla nostra porta e, magari, non sarà perché siamo stati riprovevoli, tradendo le nostre mogli (lungi da me difendere i due amici dei Coldplay).

Un esempio? In quel tritacarne ci è finita anche la vera vittima, che di sicuro meno di tutti aveva il piacere di divenire “famosa per un giorno” (di quelli che durano per sempre). La moglie. Ci avevate già pensato?

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