Cronaca
Contrasto reati salute pubblica
(16 ottobre) – Operazione a largo raggio dei Carabinieri della Compagnia di Gallipoli, finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati riguardanti la salute pubblica e delle truffe agroalimentari. Iniziata alle prime luci del mattino e conclusasi nel primo pomeriggio, è stata svolta su tutto il territorio di competenza della Compagnia gallipolina, in collaborazione con il NAS di Lecce e le sezioni di Veterinaria delle Asl di Gallipoli e Galatina.
Sono stati ispezionati 14 supermercati (anche appartenenti ad importanti catene); 4 pescherie; 5 macellerie; 13 bar; 1 caseificio. I Comuni interessati sono stati: Gallipoli con 2 macellerie, 3 supermercati, 2 pescherie e 2 bar; Nardò con 2 supermercati, 1 pescheria e 3 bar; Alezio con 2 bar; Cutrofiano con 2 supermercati, 1 macelleria e 3 bar; Galatina con 4 supermercati, 2 macellerie, 1 pescheria, 1 caseificio e 2 bar; Sannicola con 1 supermercato e 1 bar; Tuglie con 2 supermercati. Sono emerse svariate violazioni e mancanze di natura igienico sanitaria.
Tra queste, condizioni strutturali di alcuni locali non idonee, la omessa indicazione dei prezzi sui prodotti di consumo, l’omessa indicazione al pubblico del turno di chiusura settimanale mediante apposizione di idoneo cartello, aver ampliato i locali commerciali senza prescritta autorizzazione e varie mancanze per scarsa igiene generale delle attrezzature utilizzate nelle cucine o nei locali di lavoro. In particolare, in due macellerie sono state elevate sanzioni per non aver correttamente posizionato il girarrosto, per la cottura del polli allo spiedo, e lo scalda vivande nella parte interna del locale: erano infatti posizionati sulla strada, immediatamente a ridosso ad una zona di passaggio fortemente trafficata. Sono inoltre tuttora in corso accertamenti finalizzati a verificare il possesso delle autorizzazioni di alcuni depositi ricavati nei seminterrati di taluni grandi supermercati ispezionati.
Durante i controlli sono state elevate contravvenzioni per un ammontare di circa 23mila euro, nonché sono state imposte delle prescrizioni che dovranno essere rispettate e alle quali i titolari dovranno attenersi. secondo la normativa vigente, infatti, per l’eliminazione delle varie carenze igienico sanitarie, viene concesso un arco di tempo di 30 giorni, trascorso il quale gli organi accertatori provvederanno ad effettuare apposite e nuove verifiche per accertare l’eliminazione delle stesse. nel caso in cui i gestori non ne abbiano provveduto, saranno contestate loro ulteriori contravvenzioni. Sono state impiegate 26 pattuglie tra autoradio e veicoli, per un totale di 52 Carabinieri.
Cronaca
Tricase: incendio a ridosso del rione di Caprarica
In fiamme macchia mediterranea e sterpaglie alle spalle del Castello, pericolosamente vicino ad alcune abitazioni

Altro giro altro incendio. A Tricase come in tanti luoghi del Salento.
Per i poveri (nel senso di sfiancati) vigili del fuoco la media, a Tricase, è di un incendio al giorno da domare.
Ieri erano impegnati a spegnere le fiamme nei pressi del nuovo cimitero, vicino al Cosimina, e a lungo una vasta cappa di funo aveva dominato la zona.
Questo pomeriggio le fiamme stanno divorando (proprio in queste ore) macchia mediterranea e sterpaglie proprio vicino al rione di Caprarica, alle spalle del Castello, pericolosamente vicino ad alcune abitazioni.
Tanto per cambiare caschi rossi (del locale distaccamento) in azione.
La situazione sembra progressivamente peggiorare, almeno a giudicare dalla frequenza degli incendi, e il caldo torrido non promette certo di migliorare le cose.
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Cronaca
Droga e soldi facili, arrestato 19enne
Già noto sin da minorenne alle forze dell’ordine, era tenuto sotto osservazione perché ritenuto artefice del giro di droga che circola sulla piazza dello spaccio di Melendugno e dintorni

L’ultima indagine antidroga portata a termine dai carabinieri di Lecce si è conclusa con l’arresto di un ragazzo di 19 anni, attratto dall’illusione dei soldi facili.
Il giovane è una… vecchia conoscenza delle Forze dell’Ordine, perché implicato già da minorenne in vicende legate agli stupefacenti.
Per questo motivo i militari dell’Arma erano convinti che negli ultimi tempi fosse di nuovo entrato a far parte del giro di droga che circola sulla piazza di spaccio di Melendugno e dintorni.
I carabinieri hanno quindi avviato un’indagine e per qualche giorno sono stati alle costole del ragazzo per controllare le sue abitudini, comprese le frequentazioni.
Alla fine, gli uomini della caserma di Melendugno, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Lecce, si sono presentati alla porta dell’abitazione dove il ragazzo vive insieme ai genitori.
Quindi, dopo avergli spiegato i motivi della visita, hanno controllato da cima a fondo tutte le stanze.
Arrivati a perquisire il garage, i carabinieri hanno trovato, sopra uno scaffale, un involucro di cellophane con dentro cento grammi di cocaina e più di duemila euro in contanti, ritenuti provento di precedenti vendite di droga.
Ai militari dell’Arma però, non aveva affatto convinto il ritrovamento di una chiave di autovettura nascosta nell’imbottitura di un cuscino nella sua camera da letto, che, secondo la versione del 19enne, non serviva a nulla in quanto quell’auto si trovava parcheggiata in un altro paese che non voleva rivelare.
Con quella chiave in mano, gli investigatori hanno cominciato a setacciare tutti i parcheggi e le strade nei dintorni dell’abitazione del ragazzo, alla ricerca di autovettura della corrispondente marca e modello.
Dopo aver schiacciato per l’ennesima volta il pulsante per disinserire l’antifurto, un’auto si è illuminata e si è aperta.
Nell’abitacolo sono stati trovati tutti i documenti del giovane, compresa la patente di guida e, soprattutto, sono stati sequestrati altri seicento euro in contanti, trovati nascosti in un borsello, dentro un portaocchiali e perfino sotto un’alettae parasole.
Il 19enne è stato quindi arrestato con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
La droga sequestrata sarà analizzata in laboratorio per appurarne il principio attivo.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati al Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Lecce, che ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.
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Casarano
Ferisce compagna e madre di lei con le forbici poi si butta da una finestra
L’uomo, dimesso dall’ospedale, ha trovato i carabinieri pronti a portarlo in carcere. Questo, infatti, sarebbe solo l’ultimo episodio di una fila lunghissima di maltrattamenti

I carabinieri della Stazione di Casarano, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 24enne del luogo, il quale si trovava ricoverato presso l’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.
L’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, giunge a conclusione di una complessa attività d’indagine, avviata in seguito a un grave episodio verificatosi nella notte del 13 giugno proprio a Casarano.
Alle ore 1,30 circa, presso la propria abitazione in centro, durante una violenta lite conviviale, l’uomo ha colpito con delle forbici la convivente e la madre di lei, procurando loro lesioni al capo, al dorso e agli arti superiori.
Successivamente lo stesso si sarebbe lanciato da una finestra, riportando traumi e una frattura a un arto inferiore.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della locale Stazione sono intervenuti prontamente sul posto.
Le due donne sono state trasportate all’Ospedale di Casarano ed entrambe sono state dimesse con una prognosi di 10 giorni mentre il giovane, cosciente e non in pericolo di vita, è stato inizialmente portato all’Ospedale di Gallipoli, poi trasferito al “Vito Fazzi” di Lecce per le lesioni riportate.
Le indagini condotte dai Carabinieri, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Lecce, hanno rivelato che quanto avvenuto non era un episodio isolato ma parte di una serie di maltrattamenti protrattisi sin da gennaio 2025, come documentato dalle denunce presentate dalle vittime.
In seguito alla dimissione dall’ospedale, avvenuta ieri mattina, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce, dove resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che valuterà l’evolversi della posizione dell’uomo.
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