Calimera
Gabbiano ferito e inanellato, muore in attesa dei soccorsi
Scaricabarile alla richiesta di aiuto: gli unici ad attivarsi, gli operatori del Museo di storia naturale di Calimera

Stamattina, l’attenzione dei bagnanti tra Tricase Porto e la marina di Andrano, nella località nota come “l’isola”, è stata catalizzata da un gabbiano.
È stato infatti ritrovato un volatile ferito e con indosso un anello, con tutta probabilità di identificazione.
I bagnanti che hanno recuperato il gabbiano hanno iniziato la trafila per cercare di salvarlo, come accade spesso in questi casi cercando aiuto e trovandolo a fatica.
Dopo qualche chiamata e altrettanti scaricabarile dalla guardia forestale (“Non è nostra competenza”) alla polizia municipale di Tricase (“Chiamate quelli di Andrano!”), i carabinieri di Tricase hanno contattato il Museo di storia naturale di Calimera.
Dopo un’ora circa, sono arrivati due addetti del museo che non hanno potuto far altro che recuperare la carcassa del gabbiano, nel frattempo morto, e portarla con loro a Calimera per cercare di capire come si sia ferito (probabilmente è rimasto impigliato in una rete) e a cosa faccia riferimento l’anello che aveva sulla zampa.
Volatili inanellati
Molto probabilmente, il gabbiano ritrovato stamattina rientra tra i molti uccelli di varie specie che vengono inanellati sin da pulcini.
Vengono apposti degli anelli metallici inamovibili con codice alfanumerico (che permette di identificare l’animale individualmente a distanza) al fine di raccogliere delle informazioni sui singoli individui che si rivelano fondamentali per lo studio dei movimenti migratori, dei tassi di sopravvivenza e dell’evoluzione delle modalità di riproduzione.
Calimera
Fiamme nella notte: distrutta un’auto

Auto in fiamme a Calimera nella notte.
I vigili del fuoco di Lecce sono dovuti intervenire alle ore 2 circa per domare l’incendio che aveva avvolto una Lancia Ypsilon, vecchio modello.

Il mezzo era in sosta in via Virgilio ed era stato quasi completamente avvolto dalle lingue di fuoco.
Sul posto anche i carabinieri. Da chiarire la natura dell’incendio.

Calimera
Interconnessione Italia – Grecia, al via la consultazione pubblica sul nuovo collegamento
Nei giorni 13, 17, 18, 24 e 25 ottobre Terna incontrerà i sette Comuni della provincia di Lecce interessati dall’opera: Calimera, Carpignano Salentino, Galatina, Martignano, Melpignano, Soleto e Sternatia

Terna avvia la Consultazione Pubblica sulla futura interconnessione tra Italia e Grecia, denominata GR.ITA 2, per la quale la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, guidata da Giuseppina Di Foggia, ha previsto un investimento pari a 750 milioni di euro.
Il primo appuntamento con le comunità locali e le Istituzioni si terrà in modalità digitale venerdì 13 ottobre e, nelle due settimane successive, seguiranno altri 4 incontri in presenza per garantire la più ampia partecipazione e interazione possibile con i 7 Comuni della provincia di Lecce attraversati dall’opera.
Il nuovo collegamento sarà composto da due cavi sottomarini di lunghezza pari a 250 km con potenza fino a 1.000 MW e due cavi terrestri in corrente continua di 50 km che uniranno l’approdo di Melendugno a Galatina passando attraverso i comuni di Soleto, Sternatia, Martignano, Calimera e Carpignano Salentino.
A Galatina sorgerà la nuova stazione di conversione che sarà collegata alla Rete di Trasmissione Nazionale attraverso un cavo interrato in corrente alternata.
La nuova interconnessione tra la penisola italiana e la Grecia secondo Terna, «consentirà la gestione in sicurezza dell’intera zona Sud e favorirà approvvigionamenti efficienti di energia, grazie alla possibilità di abilitare nuove risorse attraverso il coupling del Mercato elettrico e mantenere lo scambio di energia tra i due Paesi anche in presenza di manutenzioni».
«Fondamentale per l’implementazione del progetto è il dialogo con le Istituzioni, le associazioni ma soprattutto la cittadinanza»: per questo Terna, con il supporto della Regione Puglia e delle Amministrazioni Comunali, ha avviato il processo di concertazione volontaria già nel 2022. Il percorso di “progettazione partecipata” ha permesso alla Società di formulare le ipotesi localizzative per la futura stazione di conversione, i cavi interrati terrestri e l’approdo. Queste proposte progettuali saranno illustrate nel corso dei “Terna Incontra”, una serie di eventi aperti alla cittadinanza e a tutti i portatori di interessi, in programma tra il 13 e il 25 ottobre prossimi.
La fase di consultazione, della durata di 60 giorni, è preventiva al deposito del progetto per l’autorizzazione e viene svolta sulla base di quanto previsto dal Regolamento Europeo n.869/2022, con le modalità già approvate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Nell’organizzazione degli incontri, Terna rispetterà i Criteri Ambientali Minimi (CAM) definiti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con l’obiettivo di minimizzarne l’impatto sul territorio.
Tali requisiti, che l’azienda ha deciso di seguire in modo volontario, consentiranno di ridurre le emissioni di CO2 e il consumo energetico, di scegliere sedi accessibili dal punto di vista strutturale e di favorire prodotti da riciclo e riutilizzo.
IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI
– Venerdì 13 ottobre dalle ore 17 alle ore 18,30 in modalità telematica su piattaforma Teams;
– Martedì 17 ottobre, dalle ore 17 alle ore 20, a Galatina presso il Foyer del Teatro Cavallino Bianco, via Giuseppe Grassi, con focus sul Comune di Galatina;
– Mercoledì 18, dalle ore 17 alle ore 20, a Sternatia, presso il Municipio – Sala Multimediale, via Brigida Ancora 42, con focus sui comuni di Sternatia, Soleto e Martignano;
– Martedì 24, dalle ore 17 alle ore 20, a Calimera presso il Municipio – Saletta Aldo Moro in via Mazzini, con focus sui comuni di Calimera e Carpignano Salentino;
– Mercoledì 25 ottobre, dalle ore 17 alle ore 20, a Melendugno presso il Municipio, Sala Consiliare in Piazza Risorgimento 24, con focus sul comune di Melendugno.
Per qualsiasi richiesta di informazioni è possibile scrivere all’indirizzo e-mail infoGRITA2@terna.it.
Inoltre, sulla pagina web del sito di Terna dedicata al nuovo elettrodotto tra Italia e Grecia sono riportate tutte le indicazioni necessarie a partecipare agli incontri
Appuntamenti
Antonio Castrignanò porta Babilonia a Budapest
L’artista salentino sta per concludere in Ungheria un tour da record

Un tour da record con oltre quaranta concerti in giro per la Puglia, l’Italia e l’Europa.
Il successo di Antonio Castrignanò non si arresta e la sua musica, che ha fatto danzare migliaia di spettatori, dopo Valencia e Vienna, giunge in Ungheria quasi a conclusione di un anno molto impegnativo, ricco di soddisfazioni, successi e riconoscimenti.
Fra tutti, basti pensare allo spettacolo-evento che ha animato, lo scorso luglio, piazza del Casinò di Montecarlo in occasione de “La F(ê)aites de la Dance” (La Festa della Danza).
Qui, Antonio Castrignanò ha confermato la proficua collaborazione con “Les Ballets de Monte Carlo” diretto da Jean Christophe Maillot con lo spettacolo unico “Core Meu”, capace di regalare infinite emozioni.
Ora, dopo un anno intenso, l’artista salentino insieme al suo gruppo Taranta Sounds fa tappa nel prestigioso Mupa di Budapest, in Ungheria, dove, questa sera, alle ore 21, porta in scena il progetto tratto dall’ultimo album “Babilonia”.
Un grande appuntamento musicale che rimarca ancora una volta il tratto internazionale della musica di Antonio Castrignanò, tra tradizione e sperimentazione.
BABILONIA
Babilonia è l’ultimo disco di Antonio Castrignanò per Ponderosa Music Records.
Dipinga il suo villaggio chi vuol essere universale.
Ma nel villaggio globale contemporaneo, dove tutto è flusso istantaneo e il tempo non è che il presente obbligatorio che scrolla via in miliardi di dispositivi sincronizzati, essere universale non basta più.
Compito dell’artista è semmai quello di fermarlo, il tempo, o prenderlo d’anticipo, farci intravedere e presentire il mondo che sta per arrivare. E se nasci in una terra di giganti e visionari come il Salento, devi anche essere disposto a misurarti con una tradizione musicale smisurata, prima di rendere vero quel che sogni.
Visionari sì, ma ben radicati nella terra dei padri. Figlio dei millenni e della tarantola, Antonio Castrignanò, musicista e cantante, è un lucido interprete del presente.
Babilonia è il nome che ha dato a questa sua geografia musicale: “Babilonia è un viaggio corale fuori dai confini Salentini alla scoperta di lingue e culture differenti, con la voglia di raccontare sé stessi e conoscere la storia altrui – dichiara Antonio Castrignanò – Brani inediti, arrangiamenti originali, nuove esperienze, melodie e ritmi che si intrecciano ad anime provenienti da altri luoghi, come l’Africa Sub Sahariana, la Turchia, l’India. Babilonia siamo noi.
Si parte da sud e si torna a sud, tappa dopo tappa, brano dopo brano, affrontando temi universali, natura, lavoro, amore, insieme ad artisti immensi come Sona Jobarteh, Enzo Avitabile, Don Rico e Badara Seck, Mercan Dede!”.
Un disco di ricchezza babilonese, con dentro tutte le lingue del mondo, a cominciare dal dialetto che affronta molti temi universali, antichi ma molto attuali: il rapporto tra uomo e natura, l’amore, il lavoro, il femminile.
La musica di Antonio Castrignanò viene da lontano, da una lunga ricerca personale: “È un’esigenza individuale sempre accesa in me, quella di risalire alla fonte e riportare ai nostri giorni la musica di un antico rituale come quello della Taranta. Una musica viva e passionale che attraverso il tempo si arricchisce di sonorità, colori, volti storie, si carica di significato e si allarga al mondo diventando comunità, emozione, guarigione… luce”.
Ma Babilonia non è un disco di visioni all’indietro, così tipiche nelle musiche folk, anzi: “Questa non è musica tradizionale, che è già stata. Questa è la musica che sarà.
Racconta i temi e i dubbi che oggi ci attanagliano con un linguaggio volutamente rivolto ai giovani”.
Anche i due singoli che hanno preceduto l’album vanno in questo senso: Taranta World è una fantasticheria elettrica sulla pizzica, tra fiamme rituali e i suoni specchianti del contemporaneo.
Masseria Boncuri, luogo simbolo della lotta contro il caporalato, è un potente groove di corde intrecciate a percussioni che attinge alle sonorità del Mediterraneo per raccontare la realtà e lo sfruttamento nei campi salentini, pugliesi, del mondo intero. Il brano vede la partecipazione preziosa di Enzo Avitabile.
Oltre ai musicisti che da sempre affiancano e sostengono Castrignanò, il disco ospita numerosi artisti internazionali: la cantante del Gambia Sona Jobarteh, unica musicista donna a suonare la kora, ossia l’arpa africana, discendente da una famiglia Griot da sette generazioni.
Il geniale musicista e produttore turco Mercan Dede, il grandissimo Enzo Avitabile, la voce storica di Sud Sound System Don Rico infine il cantante senegalese Badara Seck, energia vitale allo stato puro.
Antonio Castrignanò: Produzione artistica e direzione musicale, voce, tamburello, ritmiche, sintetizzatore, mandola
Rocco Nigro: fisarmonica e sintetizzatore
Luigi Marra: voce, violino
Maurizio Pellizzari: chitarre, sax
Giuseppe Spedicato: basso
Gianni Gelao: fiati, bouzouki, zampogna
Guglielmo Dimidri: ingegnere del suono
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