Cannole
Gioca in casa di amici, cane legato la morde: soccorsa bambina

Un morso ad una bambina e la corsa in ospedale. È quanto accaduto a Cannole nelle scorse ore in una abitazione privata.
Una ragazzina di 11 anni si trovava in casa di alcuni amici di famiglia. Stava giocando con una sua coetanea quando, avvicinatasi ad un cane lupo cecoslovacco, è stata morsa al collo.
Il cane, che da quanto riferito alle forze dell’ordine non aveva mai manifestato segnali di aggressività in passato, era però legato.
Sul posto si sono recati i veterinari dell’Asl e gli agenti del commissariato di Otranto. Per la piccola cure in ospedale, dove è arrivata in codice rosso. Le sue condizioni sono sotto monitoraggio.
Attualità
Tartufo nuovo oro di Puglia. E nel Salento…
Esito e dati del workshop con esperti e ricercatori tenutosi presso l’Assessorato regionale all’Agricoltura. Tra le zone più vocate il Salento nell’area compresa tra Muro Leccese, Otranto, Scorrano, Vaste di Poggiardo, Torcito di Cannole. Peppe Zullo: «In cucina, e non solo, il tartufo come nuova chiave per svelare il tesoro della Puglia». Gennaro Sicolo (Cia Puglia): «La ricerca è fondamentale, avviare percorso di sinergia e concertazione». Giuliano Borgia (Ass. Pugliese Tartufo): «Ricca vocazione della Puglia, enorme indotto da sviluppare»

Sette ricchissime aree tartufigene dal nord al sud della Puglia, ben 58 località pugliesi in cui insistono insediamenti naturali e aree tartuficole coltivate, un’intera economia, quella della tartuficoltura, da poter sviluppare, con un potenziale per certi aspetti sorprendente e di certo ancora sottoutilizzato: sono questi alcuni dei temi e dei dati emersi dal workshop sugli “Elementi per una tartuficoltura razionale”, che si è tenuto a Bari, nella sala conferenze dell’Assessorato regionale all’Agricoltura.
In realtà, si può ben dire che questo appuntamento si sia caratterizzato come il primo di una serie di workshop attraverso i quali lanciare in modo strutturato e definitivo una nuova economia colturale.
«La Puglia ha una straordinaria vocazione naturale alla tartuficoltura», conferma Giuliano Borgia, vicepresidente dell’ARPT Associazione Regionale Pugliese Tartufo, «occorre, però, che quella dei tartufi sia considerata una coltura vera e propria, regolata e promossa con normative e misure regionali specifiche, non solo qualcosa che ha a che fare col rimboschimento», aggiunge Borgia, che è il primo imprenditore pugliese ad aver creato un’azienda tartuficola con filiera completa, dalla coltivazione al prodotto trasformato.
«C’è un enorme indotto ancora da sviluppare», spiega Borgia, «e comprende anche il turismo, i tour tra boschi, pinete e tartufaie».
«CIA Agricoltori Italiani di Puglia crede moltissimo nello sviluppo di questa vocazione dal potenziale davvero notevole», dichiara Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’organizzazione che unisce e tutela gli agricoltori, «la ricerca, come ha messo bene in evidenza il workshop, è fondamentale», aggiunge Sicolo, «ed è uno degli strumenti che potranno essere attivati in un percorso di concertazione e sinergia tra organizzazioni agricole, università, realtà associative e Regione Puglia».
Il workshop organizzato da CIA Puglia, ARPT e FODAF Puglia, col patrocinio e la collaborazione della Regione Puglia, è stato aperto dai saluti di Oronzo Antonio Milillo (presidente Fodaf Puglia), Carlo Sacco (presidente ARPT) e Gennaro Sicolo.
Per la Regione Puglia, è intervenuto il direttore del Dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone.
Di assoluto livello scientifico gli interventi dei professori ed esperti Gian Luigi Rana e Gianluigi Gregori.
In Puglia, le 7 aree tartufigene, da nord a sud, sono state individuate in: Monti della Daunia, Gargano, Murge Nord-Ovest, Murge Sud-Est, Valle d’Itria, Arco Jonico, Salento.
Proprio nel Salento e dove più drammatici sono stati i danni arrecati all’olivicoltura dalla Xylella, la tartuficoltura potrebbe rappresentare una delle strade più percorribili per una parziale rigenerazione e riconversione colturale.
LA PUGLIA DEI TARTUFI
In provincia di Foggia, le aree a più alta vocazione sono allocate a Celenza Valfortore, Biccari, Vieste e Vico del Gargano. Nella BAT, boschi e conifere attorno a Spinazzola e Minervino Murge. Nel Barese, i ‘giacimenti’ di Poggiorsini, Corato, Cassano delle Murge, Grumo Appula, Bitonto, Noci, Santeramo in Colle. Molto interessanti inoltre le zone di Taranto, Brindisi e Lecce, con Marina Franca (Ta); Ostuni, Cisternino, San Pancrazio Salentino e Ceglie nel Brindisino; Muro Leccese, Otranto, Scorrano, Vaste di Poggiardo, Torcito Cannole nel Leccese.
LE VARIETÁ E LA CUCINA
Le varietà maggiormente presenti in Puglia sono: scorzone, bianchetto, uncinato e mesenterico. Scorzone e bianchetto presentano ottime caratteristiche organolettiche molto apprezzate sia dagli chef che dai consumatori.
Al workshop, è intervenuto lo chef Peppe Zullo, di Orsara (Fg), uno degli ambasciatori della cucina pugliese nel mondo: «Questa iniziativa sul tartufo è assolutamente da ripetere e implementare con incontri e seminari in tutta la Puglia», dichiara Zullo, «il tartufo può e deve essere una nuova chiave attraverso la quale far conoscere al palato e agli occhi di tutto il mondo i tesori naturali, culturali e colturali della nostra straordinaria e infinita regione».
Appuntamenti
Torna la Municeddha: Cannole in festa
La tradizione dei piatti tipici, l’autenticità di una sagra unica, l’energia travolgente della pizzica e tanto divertimento in una festa senza tempo

Talita Kum, Orchestra Mancina e Dj Minnella & Frakatame (domenica 13); Kalurya Municeddha&Friends con ospiti Enza Pagliara, Mino De Santis, Aban, Desè e DJ Nico Montdure (lunedì 14 agosto).
Generi musicali per tutti i gusti e un innovativo spazio dedicato ai giovani con Cocktail-bar e Dj-set.
Appuntamenti
Tricase: studenti del “Comi” sulla via Francigena come pellegrini
In cammino da Martano fino ad Otranto. Pernotteranno come pellegrini e continueranno a sperimentare un nuovo modo di vivere il territorio, nell’ottica di un turismo lento e sostenibile

I ragazzi del Liceo Statale G. Comi di Tricase si trasformano per due giorni in Franci… geni!
Oggi e domani due classi si metteranno in cammino da Martano fino ad Otranto, nell’ambito del PCTO (ex alternanza scuola lavoro).
Pernotteranno come pellegrini e continueranno a sperimentare un nuovo modo di vivere il territorio, nell’ottica di un turismo lento e sostenibile.
Le classi impegnate nel duro cammino saranno la IV AL e la IV DL, indirizzo Linguistico.
Accompagneranno i ragazzi i tutor interni del progetto i professori Maria Grazia Bello e Antonio Rizzello; tutor esterno il dottor Luigi del Prete.
Alle 13,30 i ragazzi partiranno da scuola in pullman per arrivare a Martano e dare inizio al loro cammino.
Giunti a Carpignano Salentino, faranno tappa alla Cripta di Santa Cristina, ricchissima di affreschi bizantini; poi sosta a Serrano dove gli studenti saranno accolti dall’associazione “Mollare mai” che si occupa di aiutare persone con disabilità, paraplegici, tetraplegici, non vedenti e vittime di incidenti stradali. Arrivo a Cannole e visita al Museo dell’Arte Olearia; a seguire i ragazzi accoglieranno la benedizione del pellegrino con Don Cristian.
In serata il meritato riposo presso la palestra comunale dove si trascorrerà la notte.
Domani, mercoledì 17, visita alla Masseria Torcito, all’antico Casale di Anfiano e al Santuario di Montevergine; all’arrivo a Palmariggi breve sosta.
Poi ripartenza passando sempre per la via Francigena, dove gli studenti del “Comi” attraverseremo il Parco dei megaliti, dolmen e menhir.
All’arrivo a Giurdignano, visita alla Cripta San Salvatore.
Infine si camminerà attraverso la meravigliosa Valle dell’Idro fino a giungere ad Otranto.
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