Casarano
Incastrato dal DNA: in manette rapinatore di Patù
Donato Parrotto di Casarano, insieme a due complici, armi in pugno aveva rapinato l’ufficio postale di Patù nel novembre 2011

I militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Tricase insieme ai colleghi della Compagnia di Casarano hanno tratto in arresto Donato Parrotto, di Casarano, già agli arresti domiciliari.
I reati contestati sono rapina aggravata in concorso, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo e ricettazione di veicolo oggetto di furto; i fatti risalgono al novembre 2011 quando tre rapinatori armati di pistole entrarono nell’ufficio postale di Patù e sotto la costante minaccia delle armi portarono via un bottino pari a circa 15.000 euro e vari monili di proprietà di dipendenti e clienti. Si è giunti all’identificazione del Parrotto grazie ad una paziente ed accurata raccolta di elementi che hanno consentito di individuare l’esatta pista investigativa, che ha poi beneficiato sia dei riscontri oggettivi ottenuti grazie alle perquisizioni ed ai sequestri, sia del conforto degli esiti peritali delle tracce biologiche estratte sui capi sequestrati e risultati appartenere proprio al malvivente casaranese. Nelle immediatezze dei fatti i Carabinieri della Compagnia di Tricase avevano rinvenuto a seguito di rastrellamenti disposti nelle campagne adiacenti una Fiat Punto, rubata ad Alliste la sera prima della rapina, con all’interno vari indumenti utilizzati dai rapinatori e abbandonati durante la fuga. Le indagini avevano trovato riscontro nell’ottobre 2012, quando i Carabinieiri di Melissano e Ruffano, transitando su via Palermo (angelo via Boito) a Melissano, intercettarono nei pressi di una Tabaccheria ancora aperta, due uomini a piedi che, alla vista della pattuglia, si davano a precipitosa fuga per le vie limitrofe. I due individui provenivano da una stradina laterale ed apparivano intenti a raggiungere una vicina Fiat Uno di colore nero. Alla vista dei Carabinieri, e dopo essersi fermati per pochi secondi innanzi all’autovettura, vistisi osservati, desistevano e proseguivano a piedi, separandosi e aumentando vistosamente la loro andatura. I Carabinieri sono riusciti comunque a vedere bene in viso i due. II tentativo di bloccarli, purtroppo, non era andato a buon fine poiché i due si erano divisi e dileguanti per le vie limitrofe. Uno dei due si dava alla fuga sulla via Arrigo Boito disfacendosi di qualcosa, che occultava dietro un’autovettura e facendo perdere le proprie tracce; l’altro individuo, sempre alto mt. 1.80 circa, di anni circa 40, capelli castani, durante la fuga percorreva via Palermo in direzione stazione ferroviaria riuscendo a dileguarsi. Le ricerche si concludevano con esito negativo, mentre venivano recuperati, sempre in via Arrigo Boito, un passamontagna di colore grigio, un paio di guanti ed un cappellino di colore viola. All’interno della Fiat Uno di colore nero, risultata rubata ad Ugento, è stato invece rinvenuto un fucile a canne mozze (con calcio segato pronto all’uso e carico con due cartucce) insieme ad un altro passamontagna di colore grigio uguale a quello rinvenuto sulla via Arrigo Boito. II prosieguo delle indagini permettevano di acquisire da un impianto di videosorveglianza privata, installato sulla via le immagini che ricostruivano le fasi durante le quali l’individuo datosi alla fuga con un gesto repentino si toglieva la maglia che indossava, buttandola poco più avanti dopo aver superato le telecamere installate. Sempre dalla visione delle immagini è emerso come la mattina seguente, sopraggiungeva sul posto una Lancia Lybra di colore nero condotta da un uomo che, dopo essersi accostato in corrispondenza della telecamera e della maglietta lasciata sul luogo la sera precedente, effettuava una manovra di retromarcia parcheggiandosi in una strada limitrofa; immediatamente dopo, l’uomo, corrispondente per le caratteristiche fisiche all’Individuo già notato la sera precedente, si recava repentinamente verso la maglietta e dopo averla raccolta ritornava verso la strada dove aveva parcheggiato l’auto in precedenza. Ciò consentiva ai Carabinieri di Melissano, di riconoscere, senza ombra di dubbio, l’individuo che si era dato alla fuga e che veniva individuato in Donato Parrotto. Dalla consultazione della Banca dati delle forze di polizia emergeva poi che iParrotto aveva la disponibilità di una Lancia Lybra di colore nero. Il grave quadro indiziario emerso in capo a Parrotto e la sussistenza delle esigenze cautelari portavano alla richiesta ed alla successiva applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei suoi confronti per il possesso dell’arma clandestina (era l’11 novembre 2012). Qui la svolta delle indagini condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Tricase circa la rapina di Patù del 2011: la Procura della Repubblica di Lecce richiedeva al Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Roma, l’accertamento del DNA sui reperti sequestrati dai Carabinieri di Casarano la sera del 18 ottobre 2012, ed in particolare sui passamontagna di colore grigio, costituito da una manica di maglia annodata ad un’estremità e con due fori sui lati. L’accertamento biologico produceva un profilo genetico utile ai fini della comparazione e dell’identificazione personale, attribuibile proprio a Parrotto; lo stesso profilo genetico risultava essere censito nella banca dati del DNA poiché era stato inserito dal RIS di Roma su richiesta del Nucleo Operativo di Tricase proprio a seguito della rapina del novembre del 2011 all’ufficio postale di Patù, dove i militari avevano sequestrato un paio di guanti da lavoro di colore grigio e nero, ed un pezzo di stoffa di colore bianco annodata a mo’ di passamontagna. In particolare, il suo profilo genetico veniva repertato sul passamontagna utilizzato. Il riscontro del profilo genetico è però la sola premessa per l’emissione del provvedimento restrittivo.
Il giorno della rapina
Risulta dalle indagini condotte dai Carabinieri del Capo di Leuca e dai filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso poste al di fuori dell’Ufficio Postale teatro degli eventi, che intorno alle ore 12,17 circa del 9 settembre 2011, tre individui travisati con passamontagna, di cui due armati con pistole, irrompevano all’interno dell’ufficio postale di Patù. I malviventi giungevano sul posto, a forte velocità, a bordo di una Fiat Uno di colore grigio il cui conducente, dopo aver fatto scendere i due complici, spostava la vettura con manovra in retromarcia, facendola uscire dal campo visivo della telecamera lì installata. Mentre il rapinatore sceso dal sedile posteriore (quello con giubbino scuro, passamontagna nero e cappuccio) con scatto repentino scavalcava il bancone portandosi nella zona delle casse, il rapinatore occupante il lato passeggero (quello con giubbino chiaro e passamontagna chiaro) entrava nell’ufficio postale puntando la pistola sui clienti presenti tra cui una donna che aveva in braccio la figlioletta di 2 anni. Successivamente faceva accesso nell’ufficio anche il terzo rapinatore (quello che indossava berretto con visiera, passamontagna bianco e cappuccio della felpa di colore chiaro successivamente identificato nel Parrotto), che minacciando anch’egli con una pistola i presenti, si portava verso i clienti impossessandosi delle loro borse. II rapinatore entrato per primo, ossia quello che aveva scavalcato il bancone portandosi dietro le casse, dopo aver arraffato il denaro ed intimato al cassiere (Claudio Minerva) di aprire la cassaforte, appreso del dispositivo di apertura a tempo della stessa, la colpiva con un calcio e si portava nell’ufficio della direttrice, costringendola ad aprire il tesoretto della cassaforte, anch’essa dotata di apertura a tempo e che, per motivi di verifiche contabili interne era già aperta. La direttrice, minacciata, era costretta ad aprire consentendo al malvivente di impossessarsi del denaro, per un totale complessivo tra, casse e tesoretto, di euro 15.000,00. Subito dopo il rapinatore vestito di scuro ritornava verso l’area casse, scavalcava il bancone e si dirigeva verso l’uscita, scavalcando agevolmente anche la ringhiera esterna, prontamente seguito dai suoi due complici e, risaliti a bordo dell’autovettura Fiat Uno con cui erano giunti, si dileguavano. Oltre alla somma in denaro contante e alle borse delle clienti, i malfattori si erano impossessati di cellulari e monili in oro. Introno alle 12,20, i Carabinieri della Stazione di Alessano, rinvenivano in Contrada Chianchiarella, agro di Patu, la Fiat Punto grigia abbandonata dai rapinatori. All’interno, un cappellino bianco e blu ed un passamontagna bianco, tra i due sedili anteriori; un borsone bianco, rosso e azzurro, vuoto e con la cerniera aperta ed un passamontagna nero, sul sedile posteriore. Nei pressi della stessa vettura venivano infine rinvenuti un paio di guanti in nylon e gomma bianchi e neri. Sulla scorta degli atti di indagine Donato PArrotto è stato riconosciuto per l’uomo che (per quanto emerge dalle riproduzioni fotografiche estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’Ufficio Postale di Patù) si trovava alla guida del mezzo all’arrivo dei rapinatori, ossia quello entrato per ultimo, travisato can cappellino, passamontagna e cappuccio della felpa, armato di pistola, che si impossessò delle borse delle clienti. La caparbietà dei militari dell’Arma e della Procura della Repubblica di Lecce hanno permesso così di assicurare alla giustizia un rapinatore e di dare una soluzione ad un rebus che rischiava di rimanere irrisolto.
Attualità
751 posti di lavoro e 204 annunci: il report di Arpal Puglia
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it…

In vista della prossima apertura di un nuovo punto vendita a Galatina, “Piazza Italia”, è alla ricerca di tre commessi o commesse di vendita. Le selezioni si svolgeranno mercoledì 7 maggio, dalle 10.30 alle 12.30, presso gli uffici del Centro per l’Impiego di Galatina, in via Vito Vallone 25, alla presenza dei recruiter aziendali. La selezione è rivolta a candidati con preferibile esperienza nella vendita al dettaglio. Le figure selezionate si occuperanno di esposizione e sistemazione della merce, rifornimento degli scaffali, assistenza ai clienti durante l’acquisto e gestione della cassa.
È previsto un contratto di lavoro a tempo determinato full time, con orario spezzato (mattina e pomeriggio) e possibilità di stabilizzazione futura. Chi è interessato può partecipare al recruiting day presentandosi il 7 maggio al Centro per l’Impiego di Galatina. È inoltre necessario inviare, entro il 6 maggio 2025, il modulo di candidatura all’indirizzo email: ido.galatina@arpal.regione.puglia.it. Il modulo è scaricabile al seguente link: https://tinyurl.com/candidatigalatina. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il CPI di Galatina al numero 0836/1909018 o scrivere a ido.galatina@arpal.regione.puglia.it.
Sono 751 le posizioni lavorative attualmente disponibili nell’Ambito di Lecce, distribuite in 204 annunci attivi. È quanto emerge dal 14° Report settimanale di ARPAL Puglia, che fotografa un mercato del lavoro vivace e in crescita, con offerte che spaziano tra i principali settori produttivi del territorio. A trainare il mercato del lavoro è ancora una volta il settore turistico che offre 284 opportunità, a testimonianza del suo ruolo centrale nell’economia locale.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid. Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
https://drive.google.com/file/d/1cLCYz7r9-QqW_UufuQlxgqqrK1Vf0WWu/view?usp=sharing
Attualità
Anticipo d’estate per il ponte dl 1° maggio
Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone…

Secondo 3bmeteo: “Nei prossimi giorni anticiclone subtropicale con sole prevalente e netto rialzo termico; primi picchi di 28-30°C”.
“Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone subtropicale, ripristinando condizioni in prevalenza assolate su gran parte dello Stivale”.
“Non solo ampio soleggiamento ma anche netto aumento delle temperature per il Ponte del 1 maggio” – prosegue Ferrara di 3bmeteo – “sperimenteremo un vero e proprio anticipo d’estate con temperature più tipiche del mese di giugno e ben sopra le medie del periodo. Già giovedì 1 maggio si potranno sfiorare picchi di 27-28°C”.
Casarano
Passerella d’onore per il Casarano
Sconfitta indolore a Gravina per i rossoazzurri già promossi. All’ingresso in campo “pasillo de honor” dei baresi che hanno reso omaggio ai vincitori del campionato. Domenica prossima festa al “Capozza” e poi la poule scudetto

GRAVINA- CASARANO 4-2
Reti: pt 5′ Stauciuc (G), 11′ e 32′ Santoro (G); st 28′ Perez (C), 32′ Santoro (G), 41′ rig. Malcore (C)
Accoglienza d’eccezione per il Casarano, fresco vincitore del girone H e promosso nei professionisti: i calciatori rossoazzurri fanno il loro ingresso in campo fra gli applausi dei gravinesi schierati in due file all’uscita dallo spogliatoio.
Ma, iniziato l’incontro le cose cambiano decisamente: nessun timore reverenziale e pronto e servito un sonoro tre a zero già poco dopo la mezz’ora.
Si spreca l’ironia: Casarano già in vacanza, in ciabatte, reduce dallo champagne.
In realtà, accade che Di Bari, per coerenza con quanto sostenuto circa la vittoria di tutto il gruppo-squadra e per alcune assenze rilevanti, schiera una formazione del tutto inedita e per questo di scarsa intesa.
Poi vengono anche l’ardore e la decisa volontà del Gravina di assicurarsi la salvezza anticipata, traguardo meritato e conseguito.
Mister Di Bari ammette in sala-stampa che “le motivazioni del Gravina erano superiori, avevano più fame”.
Ordunque, non resta altro che prepararsi per bene alla domenica finale del prestigioso percorso, con una prestazione consona alla festa attesa al Capozza, gremito come non mai.
Da non dimenticare, inoltre, le successive fasi della poule scudetto tra le vincitrici dei nove gironi di serie D, cui la Società tiene molto.
Giuseppe Lagna
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
-
Cronaca3 settimane fa
A Lido Marini stampavano soldi falsi da spacciare online
-
Cronaca1 settimana fa
Dramma a Depressa: medico ritrovato senza vita
-
Alessano4 settimane fa
Apre l’università “Unitelma – Sapienza” ad Alessano
-
Attualità3 settimane fa
Svolta in vista per la festa patronale di Taurisano
-
Cronaca5 giorni fa
Scippatori alla fiera di San Marco: razzia di portafogli
-
Cronaca4 settimane fa
Doppio intervento dei soccorsi a Tricase per donna in stato di agitazione
-
Cronaca4 settimane fa
Finestra in testa, arbitro perde conoscenza a Specchia
-
Attualità3 settimane fa
Da giugno niente più treni diretti da Roma alla Puglia!