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Andrano

Marina di Andrano, barca a vela alla deriva

Imbarcazione scaraventata sugli scogli dalle onde. Probabilmente dopo uno sbarco di migranti avvenuto nella notte nonostante il mare agitato. Nessuna traccia dei passeggeri

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Un’imbarcazione alla deriva scaraventata sugli scogli dalle onde come testimoniato dal video in questa pagina.


Siamo nella Marina di Andrano dove, presumibilimente, nella notte si è verificato uno sbarco di migranti a bordo di una barca a vela, nonostante il mare agitato.


Non vi sono notizie al momento dei passeggeri, si pensa che siano riusciti in qualche modo a sbarcare e far perdere le loro tracce.


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Divieto di balneazione e navigazione ad Andrano e Marittima nel weekend

Imposto dalla Capitaneria di Porto di Gallipoli per permettere a Protezione Civile e sommozzatori il recupero di un natante affondato

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Sabato 25 e domenica 26 marzo il Coordinamento Provinciale di Protezione Civile di Lecce interverrà con il Nucleo Sommozzatori per le operazioni di recupero di una unita da diporto affondata sotto costa in località Chianca Liscia nelle acque di Marittima di Diso.

Pertanto il porto di Andrano e l’area delle operazioni sono interdette alla balneazione ed alla navigazione.

Ecco quanto si legge nella ordinanza emessa dalla Capitaneria di Porto di Gallipoli: “nei giorni 25 e 26 marzo 2023 dalle ore 08.00 alle ore 16.00 circa, in località “Chianca Liscia” di Marina di Marittima – Comune di Diso saranno effettuate le operazioni di recupero di un’imbarcazione da diporto spiaggiata a cura della Protezione Civile Comunale. Le predette operazioni interesseranno il porticciolo del Comune di Andrano nonché lo specchio acqueo prospiciente la scogliera in località “Chianca Liscia”, nell’area meglio individuata nell’allegato stralcio planimetrico che costituiscono parte integrante della presente Ordinanza”.

“Il recupero del relitto sarà effettuato dal Nucleo Sommozzatori della Protezione Civile, attraverso l’impiego di quattro unità (due natanti della Protezione civile e due unità navali messe a disposizione dal Comune di Diso). I detriti recuperati saranno indirizzati nell’area di carico posta in prossimità dell’imboccatura portuale dove sarà allocato un camion gru e appositi cassoni di supporto”.

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Otranto – Leuca in bicicletta

Progetto per “Realizzazione di un sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa Otranto-Santa Maria di Leuca” finanziato per un investimento complessivo di 22 milioni di euro. In provincia l’incontro tra i sindaci. Il consigliere provinciale delegato alle Politiche di valorizzazione del litorale adriatico e Pianificazione della viabilità Ippazio Morciano: «La litoranea non può più essere usata come lo è oggi, e cioè come una strada extraurbana di collegamento fra le marine, deve essere intesa come risorsa da utilizzare tutto l’anno per favorire la destagionalizzazione turistica, richiamando l’enorme flusso turistico preveniente dal turismo ambientale. La costa adriatica deve avere il suo lungomare panoramico»

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Si è svolto nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini, l’incontro convocato dal presidente della Provincia Stefano Minerva con i sindaci interessati al progetto “Realizzazione di un sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa Otranto-Santa Maria di Leuca”, proposto dalla Provincia di Lecce al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale e finanziato per un investimento complessivo di 22 milioni di euro,  nell’ambito del Cis-Contratto Istituzionale di sviluppo “Brindisi-Lecce-Costa Adriatica”.

Sono intervenuti Ippazio Morciano, consigliere provinciale delegato alle Politiche di valorizzazione del litorale adriatico e Pianificazione della viabilità, Roberto Serra, dirigente Governance Strategica e Pianificazione territoriale, Luigi Tundo, dirigente Servizio Viabilità.

Presenti, inoltre, gli amministratori dei Comuni di Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Ortelle, Otranto, Ruffano, Tiggiano, Tricase e i rappresentanti dell’Ente Parco regionale Parco Otranto-Santa Maria di Leuca.

«Abbiamo promosso l’incontro odierno per dare le giuste informazioni in merito ad una proposta progettuale che punta ad integrare, sulla litoranea Otranto – Santa Maria di Leuca, il normale utilizzo veicolare con la fruizione ciclopedonale in sicurezza», ha precisato, in apertura dei lavori, Ippazio Morciano, consigliere provinciale delegato alle Politiche di valorizzazione del litorale adriatico e Pianificazione della viabilità.

«Il Cis», ha affermato nella sua premessa il consigliere Morciano, «è stata una fortuna per il nostro territorio. Grazie al lavoro degli uffici provinciali, in particolare del dirigente Serra, che ha seguito fin dall’inizio l’interlocuzione a livello regionale e ministeriale, e grazie alla sinergia con i Comuni, abbiamo intercettato e ottenuto un finanziamento complessivo di 104 milioni di euro. Un caso unico nella storia del Cis perché il nostro territorio provinciale è stato riconosciuto come un grande centro, come città diffusa, che poteva esprimere le singole progettualità in un unicum territoriale. Il Cis, infatti, aveva finanziato precedentemente solo progetti per grandi centri intesi come città capoluogo. Ora, quindi, che abbiamo intercettato i fondi necessari per il miglioramento turistico e ambientale dell’intero litorale della provincia di Lecce, dobbiamo investirli in tempi utili».

«La litoranea non può più essere usata come lo è oggi, e cioè come una strada extraurbana di collegamento fra le marine», ha aggiunto, «ma deve essere intesa come risorsa da utilizzare tutto l’anno per favorire la destagionalizzazione turistica, richiamando l’enorme flusso turistico proveniente dal turismo ambientale. La costa adriatica deve avere il suo lungomare panoramico».

«Questo progetto, che va anche a rafforzare e mettere in sicurezza tutto il sistema di viabilità complementare necessario a fare della Otranto – Santa Maria di Leuca una strada parco, prevede la fruizione ciclo pedonale della stessa, con interventi che la renderanno sicura e percorribile anche a piedi e sulle due ruote. Gli obiettivi del progetto sono chiari: migliorare la viabilità attuale sulla costa rendendola più sicura e migliorare parallelamente la viabilità interna», ha affermato ancora Morciano, che ha anche evidenziato la volontà di prevedere il doppio senso di marcia nella progettazione definitiva ed esecutiva rispetto al parziale senso unico previsto in alcuni tratti nel progetto preliminare.

«Comunque ogni soluzione sarà condivisa con i Comuni interessati e l’Ente Parco Otranto – Santa Maria di Leuca», ha sottolineato sempre il consigliere Morciano.

Quindi, il dirigente del Servizio Viabilità Luigi Tundo ha fatto il punto sullo stato di avanzamento del progetto, spiegando che «sono stati incaricati i tecnici per le attività di rilievo e di realizzazione dell’opera e che, a partire dall’incontro odierno e con i successivi che saranno programmati, saranno recepiti gli orientamenti delle amministrazioni nel progetto definitivo».

Sono seguiti gli interventi degli amministratori dei Comuni, dell’Ente Parco e del commissario prefettizio di Otranto, che hanno espresso soddisfazione per il coinvolgimento e la condivisione del progetto da parte dell’Ente provinciale.

Il consigliere Morciano ha anche ringraziato il Commissario prefettizio di Otranto Vincenza Filippi «per la disponibilità manifestata nella rivisitazione della propria progettazione definitiva in merito al senso unico di marcia da Otranto a Porto Badisco» ed ha annunciato un prossimo incontro con i portatori di interesse.

«Questa progettualità merita attenzione e va portata avanti», ha concluso Ippazio Morciano, «per questo vogliamo la massima collaborazione per accelerare il percorso. Recepiremo nella progettazione definitiva ed esecutiva ciò che emergerà negli incontri. Quest’opera cambierà radicalmente la visione del nostro territorio se saremo in grado di portarla a casa».

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Incendi in area Parco: incontro a Tricase

Azioni di contrasto e prevenzione degli incendi in area Parco: venerdì 24 marzo, dalle 18, nella Sala del Trono di Palazzo Gallone

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Gli incendi rappresentano per il Salento un problema stagionale che negli ultimi anni è andato acuendosi.

La provincia di Lecce registra il numero più alto di incendi in Puglia; ad aggravare la situazione è la grande disponibilità di materiale da innesco nei campi colpiti da disseccamento, abbandono e incuria.

Le conseguenze in termini ambientali sono drammatiche: gli incendi distruggono il patrimonio arboreo e vegetale – già sofferente per l’erosione degli habitat e per il cambiamento climatico – provocano emissioni nocive e climalteranti, deteriorano il suolo, distruggono la fauna, degradano gli equilibri ecologici e, ovviamente, rappresentano un problema di pubblica sicurezza.

Le istituzioni hanno il compito di prevenire e gestire tali fenomeni, da una parte mettendo in campo politiche adeguate, dall’altra informando i cittadini e rendendoli partecipi di un processo di controllo e di prevenzione che può essere efficace solo se svolto in rete.

Nel caso del Parco Otranto-Leuca, risulta fondamentale la collaborazione con i tanti privati cittadini proprietari dei minuscoli fazzoletti di terra che costituiscono l’area protetta per creare, ad esempio, zone di interruzione della linea del fuoco, fasce di possibile ingresso dei mezzi di spegnimento, aree di sbarramento e/o diminuzione della velocità di propagazione, zone con potenzialità multifunzionali gestite anche con pascolo o fuoco prescritto che possono essere cartografate e rese attive ed efficaci.

In quest’ottica il Parco Otranto – S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase organizza venerdì 24 marzo, alle ore 18, a Tricase, presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone, un incontro pubblico dal titolo “Azioni di contrasto e prevenzione degli incendi in area Parco”, per informare sulle azioni intraprese e da intraprendere e per rispondere ad alcune domande frequenti sul tema.

Per l’occasione, interverranno Tiziana Manca, dott.ssa forestale, esperta di gestione incendi boschivi, consulente della Regione Puglia,  insieme a Marco Greco, funzionario della Sezione Protezione Civile della Regione Puglia.

L’evento rientra nella rassegna “Un tè con il Parco” che promuove incontri partecipativi con la comunità locale.

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