Connect with us

Cronaca

Martano piange il suo giovane chef, stroncato da una malattia a 37 anni

Pubblicato

il


Un uomo di appena 37 anni, originario di Martano, si è spento in queste ore dopo aver lottato a lungo tempo contro un grave male.





Graziano Sciurti è deceduto oggi all’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Una vita ad inseguire un sogno: quello di diventare un grande chef. Una carriera nella quale aveva iniziato a fare strada, prima di imbattersi in una grave malattia con la quale ha instaurato una lunga ed estenuante battaglia che, purtroppo, lo ha visto spegnersi oggi.





Grande fan del Lecce, aveva raccolto il calore dei tifosi giallorossi. Conoscenti ed amici lo ricordano ora col suo sorriso, le sue passioni e la sua voglia di vivere. Su Facebook, in centinaia si sono uniti nel cordoglio e nella vicinanza alla famiglia.





Domani Martano lo saluterà per l’ultima volta nella Chiesa della Maria Santissima Assunta. L’arrivo della salma, dalla camera mortuaria dell’ospedale Vito Fazzi, è previsto per il primo pomeriggio. I funerali alle 16.




Le parole del sindaco





Graziano con il sindaco Tarantino




Fabio Tarantino, sindaco di Martano, lo ricorda così: “Graziano è stato un cittadino attivo e presente nella nostra comunità, anche da sofferente ha sempre lottato per vivere Martano nella sua pienezza, regalandomi sempre la sua, per me preziosa, presenza nei momenti cruciali della vita elettorale e politico amministrativa. In questo momento tocca a me, da sindaco nei confronti di un concittadino ma soprattutto da amico fraterno, essere al suo fianco per l’ultimo saluto terreno.
Attraverso il suo esempio mi ha insegnato ad osservare la vita da un punto di vista privilegiato, di chi prova a cogliere l’essenza delle cose importanti, che risiedono nei rapporti umani”.






Cronaca

Frodi ai danni dello Stato per oltre un milione di Euro

Le indagini hanno anche ipotizzato che lo stesso professionista, attraverso la sottoscrizione di false Dichiarazioni Sostitutive presentate all’INPS, avrebbe consentito a 53 soggetti di percepire indebitamente il sussidio economico del reddito di cittadinanza…

Pubblicato

il

GDF: IPOTIZZATE FRODI AI DANNI DELLO STATO PER OLTRE UN MILIONE DI EURO PER FALSE ASSUNZIONI DI BRACCIANTI.

I Finanzieri di Lecce hanno scoperto oltre 90 soggetti che avrebbero richiesto ed ottenuto indebitamente benefici previdenziali ed assistenziali.

In particolare, le indagini delle Fiamme Gialle di Gallipoli hanno permesso di individuare un imprenditore agricolo di Nardò che, in stretta sinergia con un professionista, dal 2016 al 2021, avrebbe fittiziamente assunto 39 falsi braccianti avviando le relative posizioni contributive al solo fine di far ottenere indebitamente indennità previdenziali per un ammontare di oltre 300 mila euro.

Le indagini hanno anche ipotizzato che lo stesso professionista, attraverso la sottoscrizione di false Dichiarazioni Sostitutive presentate all’INPS, avrebbe consentito a 53 soggetti di percepire indebitamente il sussidio economico del reddito di cittadinanza, per un importo stimato in 800 mila euro. Per tale ragione il professionista è stato segnalato alla Direzione Provinciale I.N.P.S. per il recupero delle somme già erogate.

D punto di vista fiscale i Finanzieri, al termine dei controlli di natura finanziaria, hanno constatato ricavi sottratti a tassazione per oltre 800 mila euro.

Gli autori delle ipotizzate frodi sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, nonché per gli illeciti in materia di reddito di cittadinanza.

Continua a Leggere

Cronaca

Altra auto andata a fuoco nella notte

L’incendio ha distrutto una Fiat Freemont e per sedare il rogo c’è voluto l’intervento dei Vigili del fuoco…

Pubblicato

il

Nella notte un’auto è andata a fuoco, intorno all’una di notte, in via Goffredo Macelli, a Surbo.

L’incendio ha distrutto una Fiat Freemont, per sedare il rogo c’è voluto l’intervento dei Vigili del fuoco di Lecce.

Le fiamme ed il fumo hanno determinato l’annerimento della facciata di un’abitazione vicina, oltre a danneggiare alcuni cavi telefonici.

I Vigili del Fuoco hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area circostante, nel frattempo si indaga per capire le cause che hanno innescato l’incendio.

Continua a Leggere

Cronaca

Furto in chiesa a Galatina

Denunciato pluripregiudicato già noto alle forze dell’ordine. Falla Chiesa Madre aveva trafugato una Pisside, il contenitore delle ostie in ottone con coperchio, una teca antica in argento e una lunetta anch’essa in argento

Pubblicato

il

La scorsa settimana il parroco della Chiesa Matrice S. Pietro e Paolo di Galatina, Don Lucio Greco aveva sporto denuncia/querela avendo subito un furto presso la Chiesa.

Il sacerdote ha raccontatodi come, durante la celebrazione della Santa Messa, si fosse accorto che ignoti avevano aperto il Tabernacolo, tentando anche di staccare la porticina rivestita con lamina in argento e si erano impossessati di una Pisside, ovvero un contenitore delle ostie in ottone con coperchio, una teca antica in argento e una lunetta anch’essa in argento.

Il prelato al termine della funzione ha visionato le registrazioni dell’impianto di video-sorveglianza installato all’interno della Chiesa constatando che, poco prima aveva fatto ingresso in Chiesa un uomo conosciuto qualche giorno prima aveva chiesto un aiuto economico asserendo di chiamarsi Alì e di abitare nella vicina frazione di Noha.

Alla luce delle informazioni assunte, gli agenti del Commissariato di PS di Galatina si sono recati presso l’abitazione dell’uomo, un 40enne che dopo i primi tentennamenti in merito alla sua presenza il giorno del furto all’interno della Chiesa Matrice, ha poi confessato di essersi impossessato di un oggetto sacro e di averlo in casa. Gli agenti all’interno della stanza in uso al 40enne hanno rinvenuto, infatti, la Pisside vuota ma non gli altri due oggetti scomparsi dal Tabernacolo e che l’uomo negava di aver rubato.

Alla luce di quanto accertato, il responsabile è stato denunciato a piede libero e l’arredo sacro restituito al suo legittimo proprietario.

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus