Cronaca
Rocco Palese verso l’assessorato alla sanità in Regione
Si va verso la nomina del sostituto del dimissionario Lopalco: l’attuale direttore del Distretto ASL di Gagliano è in pole

È sempre più ora di rimpasto in Regione per la sostituzione di alcune figure focali dell’amministrazione guidata dal governatore Michele Emiliano. In particolar modo dopo la clamorosa dimissione di Lopalco dall’assessorato che, in questo periodo, è senz’altro tra i più importanti: quello alla sanità.
Si fanno strada ormai con forza i nomi dei papabili sostituti. Se fino a qualche giorno fa Rocco Palese sembrava giocarsela alla pari con Francesco schittulli, in queste ore l’attuale direttore del Distretto Socio Sanitario di Gagliano del Capo sembrerebbe aver preso il sopravvento ed essere, ormai, ad un passo dal l’ufficializzazione della carica nonostante, qualche giorno fa, contattato dalla stampa abbia tergiversato con un: “Ogni cosa al suo tempo”.
Palese e Schittulli in comune hanno la provenienza dal centrodestra (il primo è stato parlamentare, a lungo consigliere regionale e candidato governatore nel 2010, mentre il secondo è oncologo, già presidente della Provincia di Bari e anche lui ha fatto il candidato governatore sconfitto proprio da Emiliano nelle elezioni del 2015). Tra i due, il medico salentino, passato tra le fila del centrosinistra dopo aver voltato le spalle a Raffaele Fitto, ultimo candidato del Centrodestra alla presidenza contro Emiliano, è tornato tra gli ambulatori durante il Covid e guida tuttora il distretto con bacino d’utenza l’intero Capo di Leuca.
Dopo pochi mesi dall’incarico, per lui sembra sia già ora di tornare a guardare il basso Salento da qualche chilometro più a nord: stavolta non da Roma, ma da Bari.
Cronaca
Troppa gente alla festa studentesca: arrivano forze dell’ordine
Centinaia di presenti a Tricase: ravvisati gli estremi per ritenere la serata un evento pubblico, arrivano 112, 113 e finanza

di Lorenzo Zito
Tante, forse troppe persone e la festa studentesca di fine anno riceve una visita inattesa: quella delle forze dell’ordine.
È quanto accaduto la notte tra venerdì e sabato nella zona industriale di Tricase. Qui, il locale comitato studentesco aveva organizzato un evento per celebrare la fine dell’anno scolastico.

L’appuntamento, in un’area privata all’aperto che, tra alcuni capannoni della zona, sarebbe stata appositamente presa in affitto, ha calamitato però ben più persone del previsto.
Centinaia e centinaia i ragazzi e le ragazze presenti. Tanta musica ed anche un programma per la serata con, secondo quanto trapela, tutti i crismi di un evento privato, dalla Siae pagata sino ad un’autoambulanza prenotata ed operativa sul posto, per un servizio preventivo.
L’afflusso di presenti però sarebbe diventato tale da far ravvisare gli estremi di un evento pubblico che, come noto, prevede un’altra lista di adempienze da rispettare, a partire da un piano sicurezza ed una serie di procedimenti autorizzativi da parte delle autorità.
Ecco allora che, molto probabilmente su segnalazione di privati, carabinieri, polizia e guardia di finanza si sono recati sul posto.

I primi effetti dell’intervento sono stati la sospensione del programma dell’evento e l’abbassamento del volume della musica.
Non è stato, però, disposto lo sgombero. Sarebbe stato imposto agli organizzatori di ridurre il numero di accessi per poter proseguire nei festeggiamenti.
L’evento infatti è continuato: a dispetto di quanto sospettato da alcuni all’arrivo di volanti e pattuglie, non vi sarebbero ulteriori motivi alla base del pur corposo blitz congiunto.
Cronaca
Estorce 5mila euro ad anziana, arrestato 20enne
Truffe agli anziani la polizia di stato arresta responsabile. Il giovane che si era presentato alla donna come un avvocato, incaricato dal figlio residente in un’altra città di farsi consegnare la somma di 5mila euro, necessaria alla sua difesa legale dopo aver provocato un incidente stradale, con gravi lesioni ad una donna

Gli agenti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto uno dei presunti responsabili di una truffa in danno di una persona anziana nel Capoluogo salentino.
Il fenomeno, dopo un periodo di parziale eclissi dovuto all’incessante azione di magistratura e forze dell’ordine, è tornato di recente alla ribalta.
Diversi sono stati, nelle ultime settimane, i colpi messi a segno, in tutto il paese, da malviventi senza scrupoli che, prendendo di mira vittime anziane, spesso sole in casa, e facendo leva sugli affetti familiari, estorcono loro denaro e gioielli di valore convincendole che, solo pagando, salveranno i propri cari da un male ingiusto.
Alle ignare vittime viene paventata, generalmente tramite una telefonata, durante la quale il malvivente si spaccia per un Avvocato o un appartenente alla Polizia di Stato od all’Arma dei Carabinieri, una grave difficoltà in cui è incorso un parente stretto (il figlio od il nipote) e che l’unica soluzione per porre rimedio all’emergenza in cui il “caro” si trova è quella di pagare immediatamente ingenti somme di denaro.
L’allarme sociale ha indotto, da tempo, il Questore della provincia di Lecce ad intensificare l’attività di prevenzione, oltre a quella investigativa, sul fenomeno, particolarmente sentito dalle fasce più deboli della popolazione residente.
Ieri i primi frutti del piano di sicurezza predisposto ed attuato dalle forze di Polizia in campo.
L’allarme è scattato poco dopo le 15,30, allorquando alcuni cittadini hanno segnalato al 113 la presenza di un’auto sospetta, in una zona centrale della città, con a bordo due uomini.
È immediatamente entrato in azione il piano di controllo predisposto, che ha riguardato non solo il centro cittadino ma anche le principali arterie stradali che dal Salento immettono nel capoluogo di provincia.
Così, in breve tempo, l’autovettura sospetta è stata individuata e seguita.
Gli investigatori, ben mimetizzati, hanno poi notato uno dei due occupanti scendere dal mezzo, calzare una mascherina chirurgica ed un cappello con visiera; effettuare alcune telefonate, percorrere un breve tratto di marciapiede ed infine stazionare innanzi all’abitazione presa di mira, ove poco dopo si è introdotto.
Quando ne è fuoriuscito è scattato il blitz della Squadra mobile.
Accortosi della presenza degli agenti, il sospetto ha tentato la fuga ma è stato raggiunto e bloccato, nonostante abbia opposto una strenua resistenza.
Il veicolo, con a bordo il presunto complice, ha invece guadagnato la fuga, cercando finanche di investire gli agenti che si erano nel frattempo posizionati dinanzi all’autovettura
Solo la prontezza di riflessi dei poliziotti ha evitato conseguenze più gravi.
I due operatori hanno infatti riportato solo qualche contusione e delle escoriazioni.
La refurtiva, circa 4.900,00 in contanti, è stata recuperata e restituita all’anziana vittima.
Ascoltata dai detective della Sezione specializzata della Squadra mobile, la donna ha raccontato di aver ricevuto, poco prima, una telefonata da parte di un uomo che si è presentato come un avvocato, incaricato dal proprio figlio, residente in un’altra città, di farsi consegnare la somma di 5mila euro, necessaria alla sua difesa legale per essere in quello stesso momento in stato di arresto per aver provocato un incidente stradale, con gravi lesioni ad una donna.
Somma che la ignara vittima aveva consegnato nelle mani di colui che si era presentato presso la sua abitazione mandato dall’avvocato che l’aveva contattata.
Acquisiti gravi elementi indiziari, ed informato il Sostituto Procuratore di turno, il soggetto fermato, un giovane di origini campane di 20 anni, è stato dichiarato in arresto e tradotto in carcere, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria per la valutazione delle responsabilità contestate. Sono in corso le attività investigative e di ricerca del presunto complice.
Alessano
Furti d’auto a Tricase e nel Capo di Leuca: tre arresti
Ordinanza di custodia nei confronti di tre persone di età compresa tra i 59 e i 41 anni, originari di Racale e Alliste che nei mesi di marzo e aprile avrebbero messo a segno almeno 11 furti di auto e 2 furti in esercizi commerciali avvenuti nei comuni di Tricase, Morciano di Leuca, Alessano, Castrignano del Capo e Galatina. Denunciato anche un uomo di Parabita

Quattro galantuomini, si fa per dire, tra marzo ed aprile hanno rubato nel Capo di Leuca almeno 11 automobili e fatto irruzione in due esercizi commerciali, generando un crescente allarme sociale.
I Carabinieri della Compagnia di Tricase hanno messo fine, si spera, alle scorribande, cingendo le manette intorno ai polsi degli autori dei furti: tre persone di età compresa tra i 59 e i 41 anni, originari di Racale e Alliste.
Nello stesso contesto è stato denunciato in stato di libertà un quarto complice, un 21enne originario di Parabita.
I colpi concentrati a Tricase ma messi a segno anche a Morciano di Leuca, Alessano, Castrignano del Capo e Galatina.
L’indagine dei carabinieri ha consentito di gli autori dei furti commessi principalmente durante le ore notturne e in alcune circostanze anche mediante il trasporto dell’auto da rubare con delle funi collegate ad altri veicoli.
Nell’operazione sono stati impiegati 25 carabinieri e 11 autovetture e sono state eseguite anche cinque perquisizioni locali finalizzate alla ricerca di ulteriori elementi probatori a carico degli indagati.
In una di queste, con la collaborazione dei Carabinieri Forestali di Gallipoli, è stata sottoposta a sequestro un’area di circa mille metri quadri con all’interno carcasse e pezzi di auto smontate.
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