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Cronaca

Vigili e multe: addio penne e bollettari

Lecce prima in Italia nell’utilizzo sistema elettronico di rilevazione, già provato nelle scorse settimane

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Prosegue il processo di digitalizzazione operativa della Polizia Locale di Lecce.


Dopo i 25 palmari assegnati nei mesi scorsi agli agenti, anche appiedati, per la compilazione dei verbali al Codice della Strada, arriva il sistema elettronico di rilevazione denominato Street Control, installato sulle vetture che pattugliano il centro urbano.


Già attiva in via sperimentale da una settimana, la nuova strumentazione entrerà in funzione ufficialmente il prossimo 30 marzo.


Da quella data un’autovettura della Polizia Locale di Lecce, primo Comune in Italia ad utilizzare una configurazione del genere, sarà munita di due telecamere fornite di software ANPR e collegate in modalità wi-fi con un tablet PC, dal sistema operativo android, gestito dagli agenti a bordo, e pattuglierà la città con l’obiettivo di reprimere il fenomeno delle soste irregolari, come le doppie file, la sosta sugli attraversamenti pedonali, l’occupazione delle corsie preferenziali, sulla base di un calendario prestabilito che sarà reso noto dal Comando di Viale Rossini con cadenza settimanale.


Grazie alla dotazione della doppia telecamera la pattuglia avrà la possibilità di controllare entrambi i lati della carreggiata.


Ogni telecamera incorpora due obiettivi, uno ad infrarossi per il riconoscimento immediato ed automatico delle targhe dei veicoli, fermi o in movimento, intercettate in un raggio di venti metri ed uno a colori che fornisce un’immagine panoramica del contesto della violazione commessa, associando all’accertamento la data, l’ora, la matricola degli agenti accertatori e la posizione GPS.

street control polizia locale vigiliIl sistema, inoltre, è in grado di fornire una sorta di “radiografia” in tempo reale dello stato amministrativo del veicolo pescando nei database dell’ANIA per la verifica della copertura assicurativa, della Motorizzazione Civile per la verifica dello stato di fermo amministrativo o di sequestro, del Ministero degli Interni per il riscontro con l’elenco dei veicoli oggetto di furto.


Ma non solo. Il software può essere personalizzato dall’Amministrazione con l’introduzione delle cosiddette “white/black list”. A Lecce dialogherà, sin da subito, con la banca dati del settore Traffico e Mobilità che contiene le targhe dei veicoli autorizzati al transito nella Ztl, mentre potranno essere create liste nere per intercettare veicoli su cui sono in corso delle indagini, un esempio per tutti in caso di omissione di soccorso.


Il dispositivo, già in uso in molte città italiane e pugliesi, in base ad un parere del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, non necessita di omologazione perché funziona alla stregua di un “taccuino” elettronico a disposizione degli agenti che facilita l’acquisizione dei dati identificativi del veicolo e consente la contestazione differita in assenza del trasgressore.


Durante la settimana di sperimentazione“, fa sapere il Comandante Zacheo , “abbiamo avuto la conferma che un’altissima percentuale di veicoli in circolazione risulta sprovvista di copertura assicurativa e di revisione. Ci aspettiamo“, conclude il Comandante, “che la capillarità dei controlli inneschi un meccanismo virtuoso che induca gli automobilisti a prestare maggiore attenzione alla scadenza delle polizza assicurativa e all’efficienza dei veicoli e che ciò di conseguenza aumenti la sicurezza sulle nostre strade“.


Corsano

Insieme per celebrare i 40 anni, fra ricordi, battute e risate

Tra musica anni ’80 e ’90, foto ingiallite dagli album di classe, battute che solo chi ha vissuto quegli anni può capire, la serata si è trasformata in una vera e propria macchina del tempo…

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Noi del ’85: una festa per celebrare 40 anni di amicizie, ricordi e risate
Ci sono date che restano impresse nel cuore, e ci sono persone che, anche dopo anni, sanno riportarti indietro nel tempo con un semplice sorriso.
Lo scorso agosto, noi corsanesi del 1985, ci siamo ritrovati per festeggiare insieme un traguardo importante: i 40 anni.
Un compleanno collettivo, certo, ma anche un’occasione speciale per rivedere vecchi amici, compagni di scuola, volti che magari non si vedevano da decenni ma che in un attimo hanno fatto riaffiorare i ricordi più belli.
Una serata fatta di abbracci, di racconti, di risate genuine e anche di un pizzico di nostalgia, perché il tempo passa, ma certi legami restano.
La festa, organizzata con grande entusiasmo da un gruppo di amici, è stata un successo.
Tra musica anni ’80 e ’90, foto ingiallite dagli album di classe, battute che solo chi ha vissuto quegli anni può capire, la serata si è trasformata in una vera e propria macchina del tempo.
C’era chi veniva da vicino e chi ha fatto chilometri per esserci. Perché questi momenti non si replicano, e il desiderio di ritrovarsi, di condividere un pezzo di strada ancora insieme, era più forte di qualsiasi distanza.
Abbiamo brindato ai 40, ma anche a quello che eravamo, a quello che siamo diventati, e – perché no – a quello che ancora saremo. Perché il bello delle amicizie vere è che non invecchiano mai.
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Castrignano del Capo

Leuca: “Revocata la concessione cinquantennale alla Spa Porto Turistico”

La Regione ha disposto un sopralluogo, ed è stata confermata la totale inadempienza denunciata. Come se non bastasse i funzionari demaniali hanno contestato la presenza di manufatti abusivi e altre irregolarità catastali…”

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Tanto tuonò che piovve!

L’avevamo anticipato circa un mese fa, della possibile revoca della concessione cinquantennale alla Spa Porto Turistico, di Leuca, accusata di una serie di inadempienze.

Ora la la Regione Puglia, con determina n. 483 del settembre, ha dichiarato decaduta quella concessione tenuta in piedi per 50 anni.

Con un comunicato congiunto i consiglieri di minoranza, del Comune di Castrignano del Capo, Roberto Calabrese, Giulia Chiffi, Francesco De Nuccio, Katya Pizzolante, Annamaria Rosafio, fautori della denuncia alla Regione Puglia e alla Procura (esposto depositato il 21 luglio), giustificano il loro operato: “Abbiamo fatto il nostro dovere, sostituendoci a chi avrebbe dovuto attivarsi a tutela dell’interesse pubblico di fronte all’ennesima presa in giro di chi legalmente e di fatto ha avuto la conduzione della società concessionaria.

Con nota del 20 maggio scorso segnalavamo al Servizio Demanio Costiero e Portuale della Regione Puglia il mancato avvio delle opere di completamento del porto turistico, da oltre 6 milioni di euro, che la Società si era impegnata a iniziare entro 120 giorni dalla sottoscrizione del nuovo Atto Formale avvenuta il 12 dicembre 2024, a parziale modifica della concessione cinquantennale rilasciata nel 2008.

Nei giorni seguenti, la Regione ha disposto un sopralluogo, all’esito del quale è stata confermata la totale inadempienza da noi denunciata. Come se non bastasse”, rincarano la dose “in quella sede i funzionari demaniali hanno contestato la presenza di manufatti abusivi e altre irregolarità catastali.

La Regione ha così avviato il procedimento di decadenza dalla concessione, avverso il quale la società Porto Turistico ha fornito le proprie contro deduzioni. Queste ultime non solo sono state tutte rigettate ma hanno aggravato la posizione della concessionaria nei confronti della Regione Puglia, che ha confermato il “venir meno: della dovuta trasparenza, correttezza e lealtà” e la sua ormai totale “inaffidabilità“.

Il primo effetto della decadenza dalla concessione è ora l’immissione giuridica dell’area demaniale nella potestà amministrativa del Comune, che in caso di inadempienza allo sgombero da parte della concessionaria potrà procedere all’esecuzione forzata.

Dopo il bastone, la carota: “Pur consapevoli che si apre una fase molto complicata, con prevedibili strascichi giudiziari, possiamo affermare che da oggi il Comune può concretamente tornare protagonista dei destini del porto turistico e iniziare a scrivere una nuova pagina. Noi continueremo a vigilare e a fare la nostra parte con azioni propositive. Lo abbiamo sempre fatto, come risulta agli atti, esortando fino a pochi mesi fa l’amministrazione comunale ad attivarsi anche legalmente nei confronti degli organi societari. Non abbiamo mai ricevuto ascolto.

Non solo, per tutta risposta il sindaco Petracca affermava pubblicamente quanto le acque del porto turistico fossero “limpide e trasparenti“. Ancora una volta è stato smentito dai fatti.

Oggi, infatti”, chiosano, con l’ennesima freccia cavata dalla faretra, “non l’opposizione ma la Regione, la Procura ed altre autorità ci dicono quanto al contrario fossero torbide quelle acque e la condotta della concessionaria, di cui il Comune è socio al 49%!

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Cronaca

Discarica Burgesi, il TAR rinvia l’esame alla fase di merito

L’udienza relativa ai ricorsi presentati dai Comuni di Presicce-Acquarica e Ugento contro il provvedimento dell’AGER Puglia, che autorizza il conferimento di rifiuti presso la discarica di Burgesi…

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Discarica  Burgesi, il TAR rinvia al merito: “Questione complessa, la salute dei cittadini al centro”

Da una nota del Comitato no Burgesi,  si apprende che: “Il 3 settembre scorso si è tenuta presso il TAR di  Bari l’udienza in Camera di Consiglio relativa ai ricorsi presentati dai Comuni di Presicce-Acquarica e Ugento contro il provvedimento dell’AGER Puglia, che autorizza il conferimento di rifiuti presso la discarica di Burgesi, annessa all’impianto di biostabilizzazione.

Il Comitato “No Burgesi”, impegnato nella tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, ha affidato la propria difesa all’avv. Giacomo Massimo Ciullo, costituendosi in giudizio con un intervento ad adiuvandum a sostegno dei ricorsi dei due Comuni contro Regione Puglia, AGER e la società Progetto Ambiente Bacino Lecce Tre S.u.r.l., concessionaria della gestione dell’impianto. Al termine della discussione, il Collegio giudicante non si è espresso sulla richiesta di sospensiva, rinviando l’esame della controversia alla fase di merito”.

Durante la seduta”, si legge ancora “il Presidente del TAR ha riconosciuto che la questione riveste una notevole complessità e incide sul destino e sulla salute delle comunità. 

Prova ne è  l’intervento ad adiuvandum delle associazioni del Comitato che si è rivelato utile ai fini della dimostrazione, della  sensibilità e dell’interesse collettivo.

Nel corso dell’udienza, l’avv. Ciullo ha, inoltre, richiesto l’adozione di una ordinanza istruttoria per disporre accertamenti indipendenti sull’impatto ambientale e sanitario dell’impianto, invocando la terzietà del TAR per garantire un’analisi imparziale.

Il Presidente ha ritenuto la richiesta degna di considerazione, precisando  che un’eventuale ordinanza potrà essere adottata solo nella fase di merito e non in quella cautelare”.

Al termine è stato  annunciato”, chiude il comunicato “che prossimamente sarà  fissata  un’udienza pubblica, data l’urgenza e la rilevanza della vicenda. La Regione Puglia non si è costituita in giudizio, mentre la difesa di AGER e della  società Progetto Ambiente Lecce, ha chiesto il rigetto dei ricorsi e dell’atto di intervento delle associazioni”. 

Il rinvio al merito è per noi un segnale positivo” – ha dichiarato Antonio Nuzzo, referente del Comitato “No Burgesi. Il TAR ha riconosciuto la complessità della vicenda e la sua rilevanza per la salute dei cittadini. Continueremo a vigilare e a batterci, certi che la verità sull’impatto della discarica emergerà con chiarezza».

Antonio Nuzzo, Referente “Comitato No Burgesi” 

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