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Casarano

Nuova vita per la Zona industriale di Casarano?

18,6 milioni per il Pit 9: dal 29 marzo prossimo, 60 giorni di tempo per presentare progetti imprenditoriali ad esclusivo interesse di industrie tessili, confezioni di abbigliamento, articoli di pelle e pelliccia

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Le chiamano ghost town, città fantasma diremmo noi, sono quei borghi abbandonati che non è difficile trovare nella nostra bella Italia.


Anche a Casarano, un po’ di tempo fa, ne descrivemmo una: spaziosa, dall’architettura moderna, piena di potenzialità ma, inesorabilmente fantasma o, tutt’al più, abitata da pionieri temerari: la zona industriale.


Questo però era vero fino a, più o meno, un lustro fa perché, in questi anni, qualcosa sta cambiando.


Il merito principale va, come spesso accade in Italia, all’iniziativa dei privati: i classico imprenditori che, nonostante le prefiche tipiche soprattutto del sud, pensano positivo e decidono di rischiare il proprio capitale.


Grazie a loro quindi, la seconda zona industriale del Salento, ha ricominciato pian piano a rianimarsi e a brulicare di lavoratori. Che l’attività produttiva sia ripresa e che meriti quindi attenzione, lo capiamo da un paio di fattori: il primo è senza dubbio rappresentato dai ladri.


Sono infatti andati via via aumentando gli episodi di furto di beni e materie prime dai capannoni della zona industriale, agevolati dalla scarsa presenza di controllo e vigilanza durante le ore notturne ed i weekend.


A cercare di arginare questo deplorevole fenomeno ci penseranno però gli occhi elettronici di un sistema di video sorveglianza che è stato annunciato dal sindaco Gianni Stefáno; una sorta di grande fratello intelligente (a differenza di quello televisivo) che sarà in grado di captare e filmare i movimenti sospetti di uomini e mezzi e di avvisare tempestivamente una centrale operativa in grado di intervenire nel giro di pochissimo tempo.


Il sistema, afferma il sindaco, sarà ultimato il prossimo anno. Ancorché necessarie e sicuramente efficaci, non basteranno certo quattro telecamere a rendere nuovamente importante la zona industriale di Casarano. Il secondo elemento infatti che ci dà conferma della rinascita industriale Casaranese, è l’intervento delle istituzioni.

È ancora una volta un acronimo di tre lettere ed un numero a cercare di dare ossigeno alle aziende che hanno in mente dei bei progetti ma che non hanno tutti i soldi per realizzarli: il Pit9 (ancora tu?).


Protagonista, nel bene e nel male, alcuni anni fa, di una campagna di investimenti e quindi di una pioggia di danaro che (forse anche un po’ a sproposito) investì il territorio del sud Salento, questo strumento torna a riaccendere le speranze degli imprenditori che si occupano di calzature ed affini.


Dal 29 marzo, ci saranno 60 giorni di tempo per presentare progetti imprenditoriali ad esclusivo interesse di industrie tessili, confezioni di abbigliamento, articoli di pelle e pelliccia; le spese ammissibili per ogni progetto (che saranno finanziate al 50%) non dovranno essere inferiori ad un 1,5 milioni di euro e non dovranno superare i tre milioni.


I progetti così presentati saranno valutati ed inseriti in una prima graduatoria che ammetterà ad una successiva fase istruttoria. 18,6 milioni in totale a disposizione del comprensorio industriale Pit9 di cui Casarano è sempre il capofila.


Una ghiotta occasione per seminare bene ed attivare un circolo virtuoso in grado di generare ricchezza ed ovviamente nuovi posti di lavoro… magari un po’ più di quanto, sempre con il Pit9, si riuscì a fare in passato.


Antonio Memmi


Casarano

Casarano: spacciava pasticche blu, arrestato

La polizia di stato arresta un uomo con 62 pasticche di anfetamina

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Gli agenti del Commissariato di P.S. di Taurisano hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo anfetamina F.C. 24enne di Casarano poiché trovato in possesso di 62 pasticche del peso complessivo di 22,5 gr.

Alle ore 17,30 di ieri , gli agenti del Commissariato di P.S. di Taurisano impegnati in un servizio di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti, notavano un giovane mentre si aggirava con fare sospetto nei pressi della stazione ferroviaria di Casarano.

Gli operatori, insospettiti del suo comportamento, decidevano di fermare l’uomo per un controllo di polizia.

Il giovane, identificato per F.C., nel corso del controllo è stato trovato in possesso di 62 pasticche di colore blu che teneva nel taschino della camicia che indossava, ben occultate in una busta di cellophane trasparente all’interno di un pacchetto di sigarette marca Wiston. Le pasticche, del peso complessivo di gr. 22.5, al narcotest sono risultate essere del tipo  ù“anfetamine”.

L’uomoù veniva tratto in arresto e come disposto del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, accompagnato presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari.

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Attualità

Ferrovie Sud Est, dalla littorina all’idrogeno

Sulle tratte Lecce-Gallipoli, Novoli-Gagliano e Casarano-Gallipoli. La Regione Puglia delibera l’acquisto di treni a idrogeno con i fondi del PNRR: investimento complessivo di oltre 37 milioni di euro compresa la realizzazione di una stazione di stoccaggio e rifornimento di idrogeno per il trasporto ferroviario in Salento, per 13,39 milioni di euro. Ma in Germania…

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Via libera all’acquisto dei treni a idrogeno in Puglia, e alla costruzione della relativa stazione di rifornimento, con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

In base ad una delibera della Giunta regionale approvata nella seduta del 25 settembre scorso, infatti, la Sezione Trasporto Pubblico locale e Intermodalità è stata autorizzata ad avviare gli adempimenti necessari alla realizzazione degli interventi di competenza regionale ammessi a finanziamento con Decreto Direttoriale del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili 31 marzo 2023, n. 144 per complessivi 37,39 milioni di euro.

Si tratta dell’investimento relativo al rinnovo del parco ferroviario per il trasporto pubblico locale con treni alimentati con combustibili puliti (M2C2 – 4.4.2), supportato da una dotazione economica complessiva di 800 milioni di euro, che ha come obiettivo finale l’acquisto di almeno 100 carrozze per il servizio universale e di almeno 53 treni ad emissioni zero.

Quelli che riguardano la Puglia, sono – precisa la Regione – interventi sulle Linee ferroviarie FSE Salento Lecce-Gallipoli, Novoli-Gagliano e Casarano-Gallipoli, che prevedono l’acquisto di treni alimentati ad idrogeno per 24 milioni di euro, e la realizzazione di una stazione di stoccaggio e rifornimento di idrogeno per il trasporto ferroviario in Salento, per 13,39 milioni di euro.

Gli interventi dovranno essere affidati entro il prossimo giugno e conclusi entro giugno 2026.

Ma in Germania hanno già cambiato binario!

Gli eleganti treni a idrogeno bianchi e blu a zero emissioni adottati in Germania sono più che altro soggetti a guasti. Cancellazioni e ritardi sono all’ordine del.

Anche per questo La Germania, e in particolare lo stato federato della Bassa Sassonia, ha detto basta ai treni a idrogeno. Lo stato tedesco ha deciso di tagliare ogni forma di finanziamento ai progetti legati all’idrogeno, dirottandoli verso l’elettrico. Secondo uno studio commissionato dallo stesso stato federato, l’elettrico sarebbe estremamente più conveniente a livello economico rispetto all’idrogeno. Quasi 100 milioni di euro l’impegno di LNVG, con una parte di questi garantiti dallo stato federato della Sassonia. Già nel settembre del 2018 i primi test, su alcune linee della Bassa Sassonia appunto. Nell’agosto del 2022 il lancio commerciale del servizio.

Meno di un anno dopo, il progetto si è rivelato fallimentare: sin da subito, infatti, il servizio ha messo in evidenza un gran numero di problemi.

Fra i più comuni, le enormi difficoltà per l’adeguamento software dei sistemi di gestione delle linee, i periodici problemi di rifornimento di idrogeno in inverno e i lunghi tempi di addestramento dei conducenti, spiazzati dalle differenze rispetto ai più comuni treni diesel.

 

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Casarano

Brutto incidente nel centro di Casarano: un codice rosso

Coinvolte due auto in via Corsica: un suv finisce contro il concessionario Renault, ma è una 500 ad avere la peggio, con la conducente ferita seriamente

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Attimi di paura in pieno centro abitato questo pomeriggio a Casarano dove si è registrato un brutto incidente stradale.

Il sinistro è avvenuto in via Corsica ed ha visto coinvolte due vetture. Rocambolesco l’impatto tra una Fiat 500 ed un suv Range Rover. Con la prima vettura a patire le conseguenze peggiori ed il suv che è invece finito contro il concessionario Renault che si trova sul posto.

Necessario l’intervento del 118 che ha preso in carico una donna, residente a Gallipoli ma di origini albanesi: si tratta della conducente della 500. La malcapitata è stata trasportata in codice rosso per via di una sospetta frattura del bacino.

 

Le forze dell’ordine, una volta effettuati i rilievi, hanno lavorato al ripristino della sicurezza dell’area ed alla rimozione dei mezzi interessati.

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