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Attualità

È salentino il baby food biologico che sta conquistando l’Italia

“Il piccolo bio” dell’azienda Pralina di Melpignano sfida i colossi della grande distribuzione, affermandosi in Italia. Come marchio di baby food 100% biologico

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Un concentrato di biodiversità gustoso e 100 per cento biologico: è targato Salento il baby food che sta conquistando l’Italia, sfidando i colossi della grande distribuzione. Ad un mese dal lancio del prodotto, il “Il Piccolo Bio” dell’azienda Pralina di Melpignano si sta affermando come marchio made in Italy sul mercato nazionale, anche per la gamma molto variegata della proposta: la linea è composta da sei referenze, ma si sta già lavorando per integrarla con quelle di frutta, tra le più ricercate.


Attualmente, oltre che sul sito aziendale e su Amazon, sono già 63 i rivenditori del prodotto, tra farmacie, parafarmacie e sanitarie, e la distribuzione avviene anche tramite Cortilia, il “mercato agricolo online” punto di riferimento per la spesa di qualità e a filiera corta.


È, evidentemente, una risposta ad un’esigenza del mercato. “I nostri competitor – spiega Valentina Avantaggiato, responsabile marketing e comunicazione di Pralina – hanno una gamma non molto ricca in termini di condimenti, sughetti o pappe pronte e spesso utilizzano la purea di mela nei sughi per addolcirli, portando i più piccoli ad abituarsi ad un gusto dolce, che continueranno a cercare anche dopo lo svezzamento. Il progetto “Il Piccolo Bio” nasce proprio dal concetto contrario, cercando di esaltare il gusto della Natura in ogni preparato, privo di ogni tipo di esaltatore artificiale (no zucchero, no sale, no conservanti o coloranti artificiali aggiunti) ma frutto solo degli stessi ingredienti”.


Un aiuto per i genitori contemporanei


La linea “Il Piccolo Bio”  è composta da sughi e creme “ready to eat” (pronte da mangiare) per bambini a partire dai 12 mesi di età. È molto nutriente e fonte di proteine vegetali, grazie all’ingrediente principe che la caratterizza, i legumi, presenti in quattro referenze su sei.


Tutte le ricette sono pensate per rispondere alle esigenze nutrizionali del bambino, per fargli scoprire sapori nuovi e vivaci. Interessanti combinazioni di verdure, arricchite dalle erbe aromatiche mediterranee (origano, timo, basilico, prezzemolo, erba cipollina), aiutano a creare un gusto piacevole ed equilibrato che mitiga il sapore dei legumi amalgamandoli in soffici creme, rendendoli appetitosi e superando così le diffidenze dei più piccoli.


Pertanto – dicono dall’azienda –  sono alimenti di grande aiuto per i neogenitori contemporanei molto attenti all’alimentazione dei propri bambini ma spesso con poco tempo a disposizione da dedicare alla cucina. “Il Piccolo Bio” risponde, dunque, a questa doppia esigenza: garantire cibo sano, sostenibile, biologico e naturale ai più piccoli e non impiegare ore ed ore per prepararlo”.

La nuova sfida di Pralina


Una nuova sfida per l’azienda salentina, nata negli anni ’90 con il nome “Officina Radici”, tramutato nel 11995 in Pralina. Tracciabilità, sostenibilità e trasparenza – garantite anche attraverso l’iniziativa di blockchain “Traccia il g(i)usto” – sono gli assi portanti di questa realtà, che oggi conta clienti in 23 Paesi e commercializza zuppe, sughi, vellutate, creme e paté sia a marchio proprio che in private label.


“Il Piccolo Bio” arriva dopo il successo della linea “Le Bio Diverse”, zuppe prodotte con legumi e cereali antichi del territorio, in accordo con cinque realtà agricole locali, quasi sempre gestite da giovani che hanno recuperato terreni abbandonati. “È importante – continua Valentina Avantaggiatoeducarci sin da piccoli alla bellezza della ‘biodiversità’ umana e naturale, che si esprime nelle ricchezze della natura. Sono solo questi gli ingredienti che compongono le nostre referenze, studiate per essere equilibrate, sane, 100% biologiche. Anche il gusto è un elemento che non deve mai mancare per sviluppare un sano rapporto con il cibo e lo si ritrova nella naturalità degli ingredienti: basta saperli combinare, un po’ come in una pozione magica”.


Una diversa narrazione del cibo per l’infanzia


Per ogni referenza è stata creata una storia che agli occhi dei bambini trasforma i prodotti de “Il Piccolo Bio” in una sorta di pozione magica, che, grazie all’aiuto della fatina Pralina, aiuta a svolgere grandiose imprese o permette di scoprire pace e armonia (qui il link della prima storia animata: https://www.facebook.com/435281359920223/videos/585458318805719).


L’obiettivo è quello di trasmettere ai più piccoli l’idea che il cibo sia “curativo” o, meglio, un valido alleato del proprio corpo e della propria mente. Non solo, grazie alla creatività di due giovani illustratrici del posto, è stato creato un album di storie da colorare, per il momento distribuito in omaggio a fronte di ordini di almeno dodici prodotti dal sito https://www.pralinasrl.it/.


Attualità

Bollette di gas e luce salate: procedimento istruttorio contro Enel Energia

Dopo i reclami di Adiconsum Lecce, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato vuole accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta in merito alle modalità di comunicazione delle variazioni contrattuali

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Tutto aveva avuto inizio nel 2022 quando molti consumatori decisero di passare dal prezzo variabile al prezzo fisso con l’obiettivo di mettersi al riparo da repentine impennate delle tariffe.

I contratti erano a tempo indeterminato ma l’offerta era a tempo determinato e raramente superava i 12 mesi.

Già questa differenza, poco nota ai molti, ha contribuito ad ingenerare confusione e disattenzione.

Alla scadenza dell’offerta concordata, il consumatore doveva ricevere dal proprio gestore, una comunicazione di variazione della tariffa – se meno favorevole – almeno tre mesi prima dell’entrata in vigore della nuova tariffa informandolo della possibilità di poter recedere dal contratto.

Questa comunicazione, separata dalla bolletta, può essere inviata per posta ordinaria o per email qualora l’utente abbia scelto tale modalità in fase contrattuale e non sono previste altre modalità di invio.

La comunicazione è molto importante perché oltre a informare l’utente del cambio tariffario, contiene anche l’informazione che, qualora l’utente non sia d’accordo con la tariffa proposta, potrà recedere dal contratto e cambiare gestore.

Ed è qui che nel mese di gennaio molti utenti si sono visti recapitare bollette del gas esagerate e si sono rivolti ad Adiconsum LecceAssociazione per la difesa dei consumatori per contestare la bolletta, visto che l’unica risposta fornita dagli operatori di Enel energia è stata quella che la tariffa era variata.

L’analisi delle bollette attenzionate ha evidenziato che molte tariffe del gas erano variate a partire da luglio 2023 e che, con l’avvento della stagione estiva, gli utenti non hanno potuto rendersi conto dell’aumento subito.

La sorpresa si è avuta solo quando con l’inverno sono stati accesi i riscaldamenti ma le bollette sono arrivate quando ormai erano trascorsi i periodi per porvi rimedio.

La beffa maggiore è stata poi quella che a fronte delle lamentele avanzate dagli utenti, Enel energia si è dichiarata disponibile a variare il prezzo del gas per il futuro (all’arrivo della bella stagione) ma lasciando invariati i prezzi dell’inverno pregresso.

Moltissimi consumatori lamentano di non aver mai ricevuto una comunicazione di variazione tariffaria per cui si è provveduto a contestarlo a Enel energia.

«Purtroppo», fanno sapere da Adiconsum Lecce, «il codice di condotta commerciale approvato da Arera scarica sui clienti l’onere di dimostrare di non aver mai ricevuto la comunicazione. In pratica l’onere della prova ricade sulle spalle della parte più debole. Questo anche quando la nuova tariffa viene di fatto scoperta solo alla ricezione della bolletta. Inoltre il gestore gode di una presunzione di ricezione della comunicazione, trascorsi 10 giorni dall’invio, anche se il consumatore sostiene di non aver mai ricevuto nulla!».

A fronte delle «inaccettabili risposte fornite da Enel energia» ed ai reclami effettuati da Adiconsum Lecce, l’associazione ha provveduto a inviare le segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrente e del Mercato e ad Arera «per i profili di comportamento commerciale che le stesse vorranno rilevare a salvaguardia dei consumatori» e invocando il recesso contrattuale ai sensi dell’art. 52 e 53 del Codice del consumo «non essendogli stato consentito preliminarmente di conoscere le condizioni economiche che sarebbero state applicate, né posto nelle condizioni di poter valutarne gli effetti e le decisioni da assumere consapevolmente e decidere se avvalersi del garantito diritto di recesso».

Ora, grazie alle segnalazioni effettuate anche da Adiconsum Lecce, l’autorità ha formalmente aperto un’istruttoria che potrebbe portare gli utenti a vedersi riconosciute le proprie ragioni ed ottenere qunato contestato da Adconusm Lecce.

 

 

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«Mi vien da ridere». Rimpasto in Regione, Maraschio amara

L’ex assessora: «Non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti»

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«Quindi l’operazione moralità e legalità della giunta regionale pugliese si esaurisce, in sostanza, con la fuoriuscita della sottoscritta. Questo è il segnale di discontinuità che si vuole far passare. Rispondo con un sorriso».

Lo afferma l’ex assessora Anna Grazia Maraschio, riguardo il rimpasto della giunta regionale annunciato ieri sera.

«Ringrazio le centinaia di persone, di amministratori, di cittadini che mi stanno scrivendo attestati di solidarietà, messaggi di indignazione e puro sconcerto», prosegue Maraschio, «non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti. Tutto quello che ho ottenuto è stato grazie alla cultura del lavoro, l’unica che mi permea e alla quale rispondo. La stessa cultura che ho portato all’interno dell’assessorato che mi sono onorata di guidare, formato da professioniste e professionisti che sento di ringraziare, insieme al mio staff tecnico sempre al mio fianco e ai dirigenti, ai funzionari che hanno seguito la mia visione politica. Non rinnego nulla e non nascondo che sono stati anni belli, intensi, ricchi di soddisfazioni ma anche duri. Spesso ho dovuto lottare in solitudine, sentendomi come una mosca bianca».

«In tutta questa vicenda, c’è solo un aspetto che mi lascia l’amaro in bocca», aggiunge, «la brusca interruzione di un percorso di programmazione e pianificazione dell’assessorato, che andava dalle misure di tutela dell’ambiente e del clima fino all’impostazione di una nuova politica abitativa che non considerasse solo le case ma anche le persone e il loro benessere. Una mole impressionante di provvedimenti, di politiche rivoluzionarie, che non basterebbero queste righe per essere elencate. Quando si interrompe un percorso così, il rischio è che il beneficio possa essere per pochissimi e il danno per molti, moltissimi cittadini pugliesi».

«Avverto anche un’altra convinzione», conclude Anna Grazia Maraschio, «chi semina bene raccoglie il giusto e i germogli non tarderanno ad arrivare».

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Una salentina tra i giovani leader che scriveranno proposte per il G7

È Margherita Zappatore, 27 anni, di Gallipoli, dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica

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C’è anche una salentina tra i giovani selezionati per partecipare al Global Youth Leaders Program, l’iniziativa della Young Ambassador Society che unisce giovani fino ai 35 anni per contribuire allo sviluppo di proposte politiche che saranno presentate alla presidenza del G7.

Margherita Zappatore, 27 anni, originaria di Gallipoli, è dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica ed è fondatrice e amministratrice di una società di consulenza nel settore della comunicazione politica, del legislativo e della progettazione.

Grazie alle sue esperienze formative e professionali, contribuirà a formulare proposte sul tema dell’innovazione e, in particolare, dell’intelligenza artificiale.

Assieme agli altri giovani provenienti da tutto il mondo, inoltre, prenderà parte ad incontri con esperti di organismi internazionali come l’ILO, l’UNDP, l’OECD, l’UNICEF, la FAO e Microsoft.

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