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Attualità

Poggiardo a Banda Ultra Larga

Convenzione tra Comune e ClioFiber per la realizzazione di una rete a banda ultra larga: le soluzioni tecnologiche FTTH (Fiber To The Home – dove per “Home” si intende sino a dentro casa) introdotte sono di ultima generazione e permettono di sfruttare al meglio le potenzialità di una rete in fibra ottica

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Sottoscritto questa mattina l’accordo tra il Comune di Poggiardo e ClioFiber S.r.l. presso la Sala Conferenze della Provincia di Lecce per la realizzazione di una infrastruttura a rete ultra larga nel territorio di Poggiardo.


Presenti alla conferenza stampa il vice presidente della Provincia, Antonio Leo, il sindaco di Poggiardo Antonio Ciriolo, l’amministratore delegato ClioFiber S.r.l. Moreno Grassi, l’amministratore unico FibraSalento S.r.l. Società BenefitClara Maria Quarta e il presidente di ClioFiber S.r.l. e direttore tecnico di FibraSalento S.r.l. Società Benefit Gabriele Conte.


L’obiettivo è realizzare un backbone (una dorsale) in fibra ottica, per collegare tutti i Comuni dove verrà sviluppata la rete di accesso FTTH, con le più moderne soluzioni ottiche.


La rete FTTH di ClioFiber è una rete in grado di offrire soluzioni architetturali punto-multipunto e punto – punto, con le quali collegare e soddisfare le esigenze attuali e future dell’utenza residenziale e business.


La tecnologia oggi maggiormente diffusa, FTTC (Fiber To The Cabinet – dove Cabinet è l’armadio di strada di prossimità all’utenza), e attualmente disponibile nelle aree più fortunate del territorio, utilizza come mezzo trasmissivo dell’”ultimo miglio” il rame.


Questa tecnologia non consente, però, di raggiungere velocità dell’ordine di grandezza del Giga bit e dei suoi multipli per secondo e non offre la qualità di servizio che si può offrire con i servizi di accesso interamente in fibra ottica.


Ogni servizio di accesso ad Internet non potrà più prescindere da questa tecnologia e disponibilità di velocità di accesso.


Le soluzioni tecnologiche FTTH (Fiber To The Home – dove per “Home” si intende sino a dentro casa) introdotte da ClioFiber sono, invece, di ultima generazione e permettono di sfruttare al meglio le potenzialità di una rete in fibra ottica, dallo standard GPON (2,5 -1,25 Gbt/s) al XGS-PON (10 – 10 Gbt/s).


Il vice presidente della Provincia di Lecce, Antonio Leo si è detto soddisfatto della realizzazione del progetto Cliofiber sul territorio salentino perché è una crescita per i cittadini e le imprese del territorio.


Moreno Grassi (amministratore Delegato ClioFiber S.r.l.): “Accetto la sfida ambiziosa di superare il digital divide ancora oggi presente qui in Salento grazie a ClioFiber. La sfida  si può vincere grazie a una squadra che è composta da vari attori: finanza (un fondo di investimento che opera in 27 Paesi europei), attori industriali e attori territoriali“.


Clara Quarta (amministratore unico FibraSalento S.r.l. Società Benefit): “Ho costituito questa società benefit, tra l’altro di sole donne, che ha come scopo “sociale” quello di contribuire sul territorio di ridurre le difficoltà che hanno le famiglie a basso reddito nell’approccio al digitale consentendo di allargare la possibilità di lavoro e di studio senza rimanere emarginati”.


Gabriele Conte (presidente di ClioFiber S.r.l. e direttore tecnico di FibraSalento S.r.l. Società) : “Il progetto è ambizioso perché vogliamo intervenire in tutte quelle realtà che non hanno ancora la banda ultralarga utilizzando le più moderne tecnologie disponibili. Contiamo di entrare nelle case e aziende del 60% del territorio ancora oggi scoperte dalla fibra ottica”.


Il sindaco di Poggiardo Antonio Ciriolo: “Poggiardo è il primo comune salentino che si approccia al progetto di ClioFiber e sono certo che migliorerà le condizioni del digitale ai cittadini del mio comune


Attori del progetto


Comune di Poggiardo. Con accordo su base istituzionale, accoglie l’iniziativa delle società proponenti con l’obiettivo di valorizzare il territorio ed il suo sviluppo socio economico per i Cittadini.


ClioFiber S.r.l. Ha il ruolo di realizzare l’infrastruttura di rete in fibra ottica con tecniche innovative.


FibraSalento S.r.l. Società Benefit. Si occupa di distribuire sul territorio i servizi di accesso a banda ultra larga basati sull’infrastruttura in fibra ottica arricchiti con l’esperienza della rete ClioCom® che da quasi trent’anni opera sul territorio del Salento.


Fondo Cube & FibraSalento S.r.l. Società Benefit. Rendono possibile il progetto, attraverso l’operatività della società uninominale ClioFiber S.r.l. con un investimento congiunto, che ha l’obiettivo di realizzare in Puglia inizialmente 130.000 unità immobiliari da raggiungere dalla nuova tecnologia in fibra ottica.






Attualità

Galatina si adegua al regolamento edilizio Tipo

Guglielmo Stasi, è  “un risultato molto importante ottenuto dopo 5 anni di immobilismo”

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Approvato in Consiglio Comunale il Regolamento adeguato al regolamento Edilizio Tipo, che permette a Galatina di dotarsi di uno strumento moderno ed efficace utile ad operare nel settore dell’edilizia e, più in generale, in tutte le attività ad essa legate.

Ad oggi Galatina è tra i pochissimi comuni (ventuno) su 257 in tutta la Regione ad averlo adeguato.

Per l’Assessore all’Urbanistica Guglielmo Stasi, è  “un risultato molto importante ottenuto dopo 5 anni di immobilismo. Basti pensare che l’obbligo di adeguamento al RET sancito dalla Regione Puglia è scaduto al 31 dicembre 2017“.

Si volta pagina, continua l’Assessore, “ora l’impegno sarà rivolto alle più urgenti varianti urbanistiche, e mi riferisco ai progetti di rigenerazione urbana, di riqualificazione dei comparti e di un nuovo sistema della viabilità in grado di far crescere questo bellissimo quanto trascurato territorio”.

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Nessuno è straniero a Tricase

“Sportello Persone Migranti”, aperto lunedì e mercoledì dalle 15,30 alle 17,30 e mercoledì dalle 10 alle 12 presso l’ex convento in Piazza Cappuccini,15, oggi sede della Caritas diocesana

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Nessuno è straniero: un messaggio che deve essere ripetuto con forza e determinazione ma che non serve a niente se non si traduce in azioni concrete e mirate all’accoglienza e all’integrazione di ciascuna persona.

A partire da questa idea si è scelto di dare sistema con l’apertura di uno Sportello per persone migranti presso l’ex convento di Tricase in Piazza Cappuccini,15 (Ex Convento), oggi sede della Caritas diocesana.

Sarà attivo lunedì e mercoledì dalle 15,30 alle 17,30 e mercoledì dalle 10 alle 12.

L’Associazione Form.ami è il soggetto attuatore, l’idea progettuale è stata sviluppata insieme  alla Caritas di Ugento-Santa Maria di Leuca, alla luce dei quattro verbi declinati da papa Francesco, accogliere, proteggere, promuovere e integrare-APRI- e con la collaborazione del  Consorzio Sale della Terra.

Le  attività previste saranno di supporto all’integrazione e promozione, cioè dall’orientamento legale, al supporto psicologico, dal sostegno all’abitare, al disbrigo di pratiche amministrative.

Si punterà anche alla formazione dei migranti, in modo particolare alla conoscenza della lingua italiana al fine di facilitarne l’integrazione culturale, al valorizzare delle loro competenze ed accompagnarli verso il potenziamento delle abilità personali e nell’inserimento lavorativo in modo dignitoso e anche all’auto impresa. Lo sportello sarà di supporto anche alle Istituzioni Pubbliche nell’approccio con le persone migranti.

«Un servizio importante per un territorio dove sono presenti 2400 migranti, molto spesso invisibili, non perché non contribuiscono all’economia di questo territorio, anzi, ma sono molto spesso messi ai margini e non sempre vengono rispettati nei loro diritti, sono sempre più convinto che il nostro futuro dipenderà anche dalla loro integrazione per la costruzione di una società più belle ed inclusiva» precisa il direttore di Caritas Don Lucio Ciardo.

Il  progetto  “Nessuno è straniero” è stato realizzato grazie al “Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore (artt. 72 e 73 n. D. Lgs. N.117/2017) – Avviso Puglia Capitale Sociale 3.0”.

Per informazioni e contatti rivolgersi al numero cell. 3388371920 oppure scrivere a sportellomigranti@caritasugentoleuca.it

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Casarano, Processione del Venerdì Santo: «Caro Vescovo ci ripensi…»

Processione del Venerdì Santo. Monsignore ordina: «Non dovrà durare più di 90 minuti e niente figuranti in costume!». Le sembra giusto cancella re così una tradizione così cara ai casaranesi?

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Avete presente una qualsiasi vostra tradizione familiare?

Che ne so, il pranzo di Natale? quel rituale sempre uguale a sé stesso, con i posti assegnati, i ravioli, la tombola e il simpaticone che grida “ambo” già all’estrazione del primo numero…

Tradizioni apparentemente stucchevoli ma che nessuno vorrebbe mai cambiare perché appunto fanno parte della tradizione.

Ora immaginate che arrivi un estraneo nella vostra famiglia e che, in maniera perentoria, vi ordini di mangiare solo un piatto di pasta al burro e vieti di giocare a tombola.

Ecco, uscendo dalla similitudine, è più o meno ciò che sta accadendo a Casarano.

La famiglia è quella della Confraternita dell’Immacolata: confraternita fra le più numerose, che risale al 1619 e annovera fra i propri confratelli onorari Re di Casa Savoia, notabili, commendatori e migliaia di devoti.

Questa, però, è anche la confraternita che ha la responsabilità dell’organizzazione della Processione dei Misteri del Venerdì Santo.

Qualcuno obietterà che in fondo si tratta solo una Processione: ma non può comprenderne il significato di questa processione se non l’ha mai seguita dietro una delle sue antiche statue, se non ha mai cantato le note di “vieni o morte” o se non l’ha quantomeno vista almeno una volta; sia che l’abbia fatto con fede, per curiosità o appunto per tradizione.

In quella famiglia che stava per approntarsi a rinnovare la tradizione, irrompe però il forestiero dal fare perentorio che, in questo caso, indossa la tunica e la mitra del Vescovo, mons. Fernando Tarcisio Filograna (proprio lo stesso Vescovo che in questi giorni gira sorridente per Casarano a stringer mani e dispensare benedizioni), e lo fa con una lettera di poche righe con cui, di colpo, stravolge una tradizione antica e sentita da ogni casaranese: niente più figuranti e durata massima 90 minuti. Praticamente dai ravioli al sugo, alla pasta al burro.

Per chi non l’avesse mai vista, la Processione è composta da figuranti vestiti da soldati e centurioni romani, da ragazze vestite come le pie donne, da un devoto vestito da Gesù (che la pesante croce la porta per davvero per tutto il tragitto) e dalla banda che intona sempre un’unica canzone che un coro di devoti ripete all’infinito: quella “vieni o morte”, composta da un casaranese e che in un attimo ti riconduce nel clima appassionato del Venerdì Santo. No caro vescovo, non sono “pagliacciate”.

Lei ha inviato la sua missiva che il Priore Aronne De Nuzzo ha accettato con il rispetto istituzionale che le è dovuto ma, al contempo, ha cercato subito di farle comprendere che sarebbe stato un errore svilire così la manifestazione.

Ci hanno provato anche i componenti del comitato spontaneo che è sorto per cercare di proteggere un patrimonio di cultura e tradizione dalla sua smania semplificatrice e lo hanno fatto presentandole una relazione di 16 pagine in cui si ripercorre la storia della Processione (per inciso, firmata dagli stessi che ancora attendono quell’appuntamento da lei promesso e mai concesso per un confronto).

Vede Eminenza, forse non lo sa, ma far durare 90 minuti la processione del Venerdì Santo a Casarano, vuol dire far tornare in chiesa i primi fedeli mentre gli ultimi devono ancora partire, tanto è numerosa la partecipazione.

E quei portatori (che magari hanno fatto un voto che vorrebbero onorare) avrebbero cercato di spiegarglielo meglio.

Probabilmente lei reputa pagliacciate quei fedeli vestiti da antichi romani con le scope in testa ma sono tutti lì, con le gambe scoperte e vestiti leggeri a prendere il freddo come è tipico il Venerdì Santo e lo fanno per un atto di sacrificio.

Forse non è la fede che lei insegna dai suoi pulpiti ma è la fede bonaria della gente comune, probabilmente lontana dalle funzioni religiose ma che ad esse si avvicina proprio in queste circostanze.

Quei figuranti stimolano la curiosità di quei bimbi che, anno dopo anno, diventano poi padri e poi ancora nonni e fanno capire con le immagini reali ciò che è successo a Gesù.

E lo fanno capire molto meglio di quanto riuscirebbero ad apprendere nelle tante ore dei suoi catechismi. è chiaro Eminenza che lei è il capo negli ambiti che riguardano la fede e mai nessuno potrebbe contraddirla.

In questo caso, però, la fede (che comunque non è svilita ma che anzi viene esaltata, pur nella sua forma semplicistica), si intreccia con una tradizione antica che lei, con il dovuto rispetto, non ha alcun diritto di cancellare e nemmeno stravolgere.

La gente di Casarano glielo chiede unanime con quella stessa devozione con cui l’ha accolta nella sua visita pastorale: ci ripensi o metta in conto una pacifica e devota disobbedienza civile.

Antonio Memmi

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