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Specchia

Specchia: Pagliara e Rizzo tirano la volata

Per ora due candidati. Biasco, sindaco uscente, non si ricandida, al suo posto l’assessore al Bilancio Rocco Pagliara. Unico rivale, al momento, l’esponente di Specchia Attiva

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A circa venti giorni dalla presentazione agli uffici comunali dei candidati sindaco e delle liste dei consiglieri, a Specchia sono poche le certezze e tanti i punti interrogativi. Grazie all’approvazione della “Legge Delrio”, saranno 12 i consiglieri da eleggere, dei quali 8 della lista del Sindaco eletto, che sarà supportato da 4 Assessori ed in ogni lista dovrà essere assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi.


elezioni Tra i candidati Sindaci non ci sarà quello uscente, Antonio Biasco, il cui posto sarà preso dal “suo” assessore al Bilancio, Rocco Pagliara, che rappresenterà, così, la lista “Una Specchia”, fortemente composta e suffragata dai tesserati del Partito Democratico locale, che ha visto le recenti dimissioni del segretario, Giuseppe Ciardo. A tutt’oggi, Pagliara dovrà confrontarsi solo con Luca Rizzo, candidato sindaco di “Specchia Attiva”, lista nata all’interno dell’Associazione politica socioculturale “Belloveramente”, presieduta dallo stesso Rizzo e opposizione non istituzionale negli ultimi 5 anni. Molte incertezze in altre associazioni. “Specchia futura”, coordinata da Antonio Lia, per l’Art.10 della “Legge Severino” sulla “incandidabilità” alle cariche elettive negli enti locali”, non potrà candidare colui che è stato Sindaco di Specchia per oltre trent’anni (Antonio Lia è stato condannato con sentenza definitiva per una annosa vicenda amministrativa) e che da mesi ha avviato una personale campagna elettorale. Al suo posto, le voci indicano come candidato Sindaco, un ex Assessore di una Giunta Comunale guidata dallo stesso Lia. Continuano, intanto, gli incontri e le riunioni, senza arrivare a scelte definitive, tra coloro che si riconoscono nell’area centrista, dell’UDC – Unione di Centro locale, che ha registrato le dimissioni del segretario, Alvaro Andrea Zippo, e che, negli ultimi cinque anni, ha ricoperto il ruolo di opposizione istituzionale, pur non avendo nessun consigliere tra i banchi consiliari. Con qualche comizio, molte riunioni e poche certezze, anche tra gli iscritti del sodalizio “Progetto Specchia – La voce del popolo”, guidato da Vincenzo Scarcia, prosegue la preparazione per presentarsi con un proprio candidato Sindaco e relativa lista. A Specchia, sono tutti convinti che il 25 maggio non ci saranno cinque candidati Sindaco, perché a pochi giorni dalle elezioni, le probabili liste che si oppongono all’attuale Amministrazione, troveranno dei punti in comune di ogni programma elettorale, che porteranno a condividere un candidato Sindaco e relativa lista, in modo tale, che gli elettori si ritroveranno sulla scheda due o tre nomi tra i quali scegliere colui che guiderà Specchia fino al 2019.

Cronaca

Auto si ribalta sulla Specchia – Lucugnano

L’incidente non ha coinvolto altre vetture e, fortunatamente non ci sono state conseguenze serie per le persone

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Nel primo pomeriggio un’auto, una Fiat Idea, si è ribaltata all’uscita di Specchia, subito dopo la rotatoria, sulla strada in direzione di Lucugnano.

L’incidente non ha coinvolto altre vetture e, fortunatamente non ci sono state conseguenze serie per le persone.

Sul posto è intervenuta una volante della Polizia prima per mettere in sucurezza il tratto stradeale e il carroattrezzi poi per liberare la via.

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Attualità

Specchia: la Polizia Locale contro truffe e raggiri

Un opuscolo per difendersi dai malintenzionati. Il sindaco Anna Lura Remigi: «Proteggere i nostri anziani è una priorità»; l’assessore Nicolina Placì: «Vogliamo educare e informare i cittadini sulle truffe più comuni»

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Nell’epoca sempre più digitalmente connessa, i rischi di truffe sono in costante aumento, con gli anziani che rappresentano una delle categorie più vulnerabili per i truffatori.

Per affrontare questa crescente minaccia, la Polizia Locale di Specchia, guidata dal comandante Andrea Zacà, ha preparato un opuscolo informativo destinato alla cittadinanza, attualmente in fase di distribuzione.

Le tattiche dei truffatori diventano sempre più sofisticate: possono fingere di essere corrieri, agenti di polizia o tecnici del gas, o agire attraverso chiamate telefoniche, messaggi e-mail ingannevoli.

L’obiettivo rimane costantemente il medesimo: sottrarre denaro, gioielli, codici bancari o informazioni personali.

«Proteggere i nostri anziani è una priorità, essendo particolarmente suscettibili a queste truffe, soprattutto quando si trovano soli a casa», ha sottolineato il sindaco di Specchia, Anna Laura Remigi, evidenziando l’importanza dell’iniziativa.

«L’obiettivo principale di questo progetto è educare e informare i cittadini sulle truffe più comuni, sviluppando maggiore consapevolezza e attenzione nelle situazioni dubbie», ha aggiunto l’assessore alla Polizia Locale di Specchia, Nicolina Placì che ha aggiunto: «Desideriamo dotare gli anziani degli strumenti necessari per riconoscere e evitare queste frodi».

Il comandante della Polizia Locale, Andrea Zacà, ha specificato come la prevenzione di tali crimini possa avvenire tramite iniziative informative mirate, che sensibilizzino la fascia di popolazione più a rischio, incoraggiandola ad adottare comportamenti protettivi.

In questo contesto, rientra l’opuscolo citato che contiene indicazioni e consigli chiari e comprensibili su come riconoscere una truffa e prevenirla.

I cittadini, pertanto, nell’evenienza di tali incresciosi situazioni sono invitati a chiamare, senza indugio, il numero unico emergenza 112 o recarsi nel più vicino presidio delle Forze di Polizia.

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Attualità

Spopolamento: c’è chi va ed anche chi… torna

«Abbiamo avuto il coraggio di partire, ma altrettanto coraggio è stato necessario per fare ritorno. Un ritorno carico di idee che hanno alimentato e continuano a alimentare la passione per il cambiamento ogni singolo giorno»

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A fronte dei tanti che decidono di andar via dal Mezzogiorno d’Italia, dal Salento in particolare c’è anche chi ad un certo punto decidono di tornare come Rosaria Scarcia e Pierfrancesco Ciurlia, nostri lettori che hanno inviato un’accorata lettera proprio per dare voce a questa categoria.

Categoria che ovviamente ha meno clamore mediatico anche per una mera questione di numeri perché, ci sarà anche chi torna, ma non basta certo ad attenuare il fenomeno dello spopolamento, causato dalla partenza di chi vuol provare ad avere un lavoro ed una vita dignitosa, oltre che dal calo demografico.

Chi come Rosaria e Pierfrancesco decide di tornare, però, merita tutta la nostra attenzione e quella di chi legge.

Di seguito la loro lettera.

A chi torna ci pensate mai?

«Leggiamo spesso articoli sui vari social e web journal di tutte quelle persone che lasciano l’Italia, il sud Italia in particolar modo, e vanno via.

Vanno via perché spesso accade che, nonostante tutta la voglia di fare che possa avere una persona, in Italia mancano un po’ gli input e le attrazioni lavorative che può avere una Londra qualsiasi in una Nazione X.

Nei pensieri la maggior parte dei tuoi averi, una sacca leggera e… ci vediamo per le vacanze.

Perché il sud è fatto solo per le vacanze, ciao a genitori, zii e cugini e sparisci in una nuvola di fumo nero del binario 4 della stazione di Lecce.

Da un posto all’altro, come l’ape da fiore in fiore, tanti i visi di passaggio, che gli addii non fanno più neanche effetto.

Poi passano gli anni; uno, due, tre, cinque… ti ritrovi spaesato.

Straniero all’estero, straniero a casa tua, tanto stai solo per le vacanze.

Questa riflessione ti colpisce lasciandoti senza fiato, uno schiaffo a cinque dita in pieno volto, rimorsi e rimpianti sopiti fanno sì che anche il presente sia vissuto male.

Per lasciare la propria terra ci vuole tantissimo coraggio.

Tuttavia, si parla troppo poco di coloro che, con pari coraggio e determinazione, scelgono di fare ritorno in patria dopo aver vissuto all’estero per un certo periodo di tempo.

In un posto dove manca tutto, l’esperienza all’estero serve per aprire la mente a 360 gradi e cercare di creare un innesto tra quello che hai acquisito fuori e quello che invece fa parte del tuo DNA natìo.

Allora, si cerca di dare un senso a tutto, provando nuove strade e nuove combinazioni, lasciando anche lavori importanti perché il richiamo di volerci provare a casa tua è talmente forte che come sei andato via… semplicemente ritorni.

Non si tratta solamente di un ritorno fisico, ma di un ritorno anche intellettuale e culturale.

Si tratta di volerci provare per forza perché solo così senti che tutto abbia un senso.

Eppure, su queste storie, sembra che non venga spesa nemmeno una parola.

Mi domando: perché?

Perché sembra che chi decide di fare ritorno non riceva mai alcuna attenzione?

Sarà forse perché generano meno click?

O forse perché siamo abituati a credere che nulla cambi, che non ci sia nulla di nuovo da scoprire?

Abbiamo avuto il coraggio di partire, ma altrettanto coraggio è stato necessario per fare ritorno.

Un ritorno carico di idee che hanno alimentato e continuano a alimentare la passione per il cambiamento ogni singolo giorno.

Idee che ci hanno portato ad aprire un piccolo atelier d’arte in un piccolo paese sperduto della provincia di Lecce.

Se ci dovessi chiedere adesso: Ci pensate mai ad andare via di nuovo?

La nostra risposta sarebbe ‘’No, stiamo cercando di fare crescere il nostro paese»

Rosaria Scarcia e Pierfrancesco Ciurlia

  • foto in alto di Simone Cirfera da ferrovie.it

 

 

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