Attualità
Inner Wheel Club di Tricase – S. Maria di Leuca, raccolta fondi per l’IEO Monzino
Cena di beneficenza a sostegno del Women’s Cancer Center dell’Istituto Oncologico Europeo – IEO Monzino di Milano

Nella splendida cornice del Messapia Resort di Santa Maria di Leuca, si è tenuta la cena di beneficenza a sostegno del Women’s Cancer Center dell’Istituto Oncologico Europeo – IEO Monzino di Milano.
L’evento, di portata internazionale è parte integrante dell’importante programma “Miss Progress Internartional – Donne al sostegno del mondo” – ideato e organizzato dall’associazione In progress, presidente Giusy Nobile e Direttore del Concorso Giuseppe Borrillo.
La Puglia ha accolto venti ambasciatrici mondiali del progresso, venti miss, provenienti da 20 nazioni, che concorrono non per la propria bellezza ma per lo spessore di un progetto umanitario a favore del proprio paese d’origine. La manifestazione è una vera e propria competizione, per migliorare il pianeta,attraverso progetti dedicati ad Ambiente, Salute e Diritti Umani con testimonial d’eccezione.
L’evento gode del patrocinio morale del Ministero della Cultura, del Presidente della Regione Puglia e del Presidente della Provincia di Lecce che ne hanno apprezzato contenuti e finalità.
L’Inner Wheel Club di Tricase – S. Maria di Leuca, rappresentato dalla Presidente Rossana Rossoni, quale membro della più grande associazione femminile di Service al mondo che è l’international Inner Wheel, non poteva che accogliere con entusiasmo questa partnership e sostenere un progetto che valorizza e supporta concretamente le Donne, nel mondo.
La raccolta fondi per il Women’s Cancer Center dello Istituto Oncologico Europeo IEO – Ronzino di Milano, è testimonianza dell’attenzione condivisa con l’associazione IN Progress, per la salute delle Donne pugliesi, che numerose si rivolgono allo IEO per cure oncologiche.
Ringraziamo, a nome dell’Associazione In Progress e dell’Inner Wheel Club di Tricase – S. Maria di Leuca, tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa ed espresso il proprio sostegno con donazioni. Insieme per le Donne, nel mondo.
Attualità
Quando l’idiozia corre su due ruote
Nei fine settimana le litoranee salentine diventano terra di nessuno con alcuni motociclisti che impazzano a velocità folle laddove il limite è di 50km/h. Non certo tutti i motociclisti ma pochi idioti che mettono a rischio l’incolumità propria e altrui, screditando l’intera categoria dei centauri

Siamo freschi reduci dal weekend e ancora una volta abbiamo avuto conferma di come, nel fine settimana, le litoranee salentine, dall’Adriatico allo Ionio, diventino terreno di conquista per un certo numero di motociclisti che, indisturbati, attraversano quei tratti, dove il limite, non a caso, è di 50 km/h, lanciati a velocità folle, mettendo così a rischio la propria e, soprattutto, l’altrui incolumità.
Chiarisco subito a beneficio di chi mi lancerà i suoi strali, soprattutto sui social: anche gli automobilisti sono spesso avventati e causano incidenti ma, atteniamoci ai fatti: non mi pare che siano frequenti “gruppi” di automobilisti che transitano a velocità folle lungo la litoraneanei fine settimana. Piuttosto razzi su due ruote, incuranti di chi possa transitare a piedi, in bici e in auto su quella strada.
O anche in moto. Perché, sia chiaro, non sono sotto accusa i motociclisti in quanto tali ma solo quei pochi deficienti che proprio se ne infischiano delle regole e degli altri, discreditando tutta la categoria dei centauri.
Non vorremmo proprio dover versare altre lacrime per nuove tragedie.
Se non si interviene, ahinoi, sarà solo una questione di tempo.
Tacere per non inimicarsi qualcuno sarebbe quasi criminale quanto sfrecciare come idioti lungo la litoranea sulla propria moto.
Ci rivolgiamo a Provincia, Comuni, Forze dell’Ordine: fate qualcosa: controlli, autovelox, rallentatori… quel che volete, ma fate qualcosa. La situazione non è più sostenibile.
Ci rivolgiamo anche ai “portatori sani” di moto, quelli che ancora hanno voglia di godersi una passeggiata all’aria aperta, con lo splendido panorama che regalano le nostre coste: incazzatevi, diteglielo anche voi a quegli idioti di smetterla.
Tutti insieme facciamo qualcosa prima che sia troppo tardi.
Giuseppe Cerfeda
*foto di repertorio
Appuntamenti
Visite onorevoli
IN visita istuzionale nel Salento la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola (questa mattina partecipa al convegno “Next Generation EU e le sfide dell’UE”) ed il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara (sarà a ScuolaFutura@Lecce)

La Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola in visita a Lecce.
La presidente partecipa questa mattina al convegno “Next Generation EU e le sfide dell’UE” con il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e per il PNRR Raffaele Fitto.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, è nel Salento in occasione di ScuolaFutura@Lecce, il primo evento di formazione del Ministero nell’ambito delle azioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione Istruzione.
Nell’occasione, il Ministro incontrerà i dirigenti scolastici delle scuole della Provincia di Lecce alle ore 14,30 presso palazzo Vernazza, piano terra e piano primo, sito in vico Vernazza 8, Lecce.
Attualità
Soprusi e violenze, più di 8 aggressioni al mese nei confronti di medici
Questo succede in tutte le strutture sanitarie, nessuna è stata risparmiata dalla furia di utenti o parenti che hanno scelto la violenza quale reazione per una risposta clinica non gradita.

Sono 92 gli atti di violenza (aggressioni, violenze, minacce verbali e fisiche), a danno dei medici in Salento.
La denuncia di Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei medici di Lecce, su quanto segnalato dalle vittime di soprusi e violenze (mai denunciate all’autorità competente) o da chi è stato testimone di questi episodi.
Questo succede in tutte le strutture sanitarie, nessuna è stata risparmiata dalla furia di utenti o parenti che hanno scelto la violenza quale reazione per una risposta clinica non gradita.
Teatro delle violenze gli ambulatori dei medici di famiglia e degli specialisti convenzionati, le guardie mediche, i pronto soccorso, il 118, le corsie ospedaliere e quindi Rianimazione, Chirurgia, Medicina, Geriatria.
Più di otto aggressioni al mese, che fanno dichiarare a De Giorgi: «È importante denunciare tutti gli episodi di violenza superando paure, senso di impotenza, rassegnazione. L’Ordine professionale sarà particolarmente vicino, non tanto in maniera “solidaristica”, anche costituendosi parte civile, sottolineando che il danno, a volte irreparabile, che subisce un medico dalla violenza è certamente un enorme danno anche per tutti i professionisti e per la società stessa”.
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