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Tricase

Tricase, Peluso conferma: «Resto col sindaco»

Nota ufficiale: come anticipato ieri il consigliere comunale di Punto a Capo prende le distanze dal gruppo e conferma il suo sostegno alla maggioranza

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Continua  tenere banco a Tricase l’allontanamento da parte del sindaco Carlo Chiuri della sua vice Antonella Piccinni e dell’assessore Mario Turco (Clicca QUI e QUI).


Ieri avevamo raccontato del comunicato Punto e a Capo (lo stesso di Mario Turco) che ufficializzava l’allontanamento da sindaco e maggioranza di tutto il gruppo, consigliere Giuseppe Peluso compreso. Neanche il tempo di riportare online il risultato che abbiamo scoperto che (più di) qualcosa non andava.


In particolare vi abbiamo riportato come lo stesso consigliere Peluso del comunicato non ne sapesse nulla e “da fonti certe, parrebbe che lo stesso Peluso non avrebbe alcuna intenzione di voltare le spalle a sindaco e maggioranza. Anzi, testimoni sarebbero pronti a giurare che quella lettera aperta avrebbe fatto infuriare lo stesso consigliere Peluso. Chi ha scritto quella lettera? Perchè non ha consultato il consigliere diretto interessato?”.


Dopo una (giusta) pausa per sbollire l’arrabbiatura arriva anche l’ufficialità: «In qualità di consigliere di maggioranza, prendo le distanze da tutto quanto fino ad ora dichiarato dal gruppo “Tricase punto e a Capo” in quanto mi sembra prematuro prendere qualsiasi decisione sul mio futuro appoggio politico. Sono l’espressione di tanti elettori che hanno creduto in me, ed è mio dovere mettere al primo posto gli interessi della collettività e non del singolo».

Senza lasciare spazi ad equivoci Peluso chiarisce: «In questo momento, ritengo che la cosa più giusta sia quella di “Restare alla finestra”, rimanendo dove gli elettori mi hanno collocato, cioè in maggioranza».


Peluso infine, ritiene «che l’assessore Mario Turco abbia assolto il suo mandato egregiamente, ma saprò valutare, e lo farò con assoluta serenità, se questo sarà il punto di ripartenza per l’amministrazione tutta di Tricase, per tirare le somme e fare un mea culpa generale ed avere un futuro più collaborativo ed un nuovo spirito di squadra».


Attualità

Droni Hi Tech contro i piromani del Parco

Al via il monitoraggio del territorio con la protezione civile. Droni di ultima generazione sorvegliano il Parco Otranto-Leuca-Tricase per fermare gli incendiari. Il presidente del Parco Michele Tenore: «Telecamere sofisticate, possono seguire veicoli sospetti e identificarli»

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Il Parco Naturale Regionale Otranto-Leuca-Tricase, con i suoi oltre 52 chilometri di costa e paesaggi unici tra mare e terra, diventa il teatro di un’operazione innovativa per la tutela ambientale: due droni ad alta tecnologia sorvolano l’area per rafforzare il monitoraggio e la sicurezza durante i mesi più critici dell’anno.

Il nuovo sistema di sorveglianza aerea ha uno scopo preciso: anticipare l’insorgenza di incendi e garantire un controllo efficace del territorio, riducendo al minimo i tempi di intervento e rendendo più difficile l’azione indisturbata di chi mette a rischio la natura, anche solo per negligenza

I droni, dotati di telecamere sofisticate, possono seguire veicoli sospetti e identificarli, contribuendo a una sorveglianza capillare e continua.

Il presidente del Parco Michele Tenore

«Vogliamo proteggere il nostro paesaggio e agire in modo tempestivo», spiega Michele Tenore, presidente del Parco, «non è solo una questione di repressione: tale attività ha un forte valore dissuasivo. Sapere che il territorio è osservato dall’alto può far desistere chi pensa di poter accendere un fuoco impunemente».

Oltre alla componente tecnologica, il progetto si avvale della collaborazione delle associazioni di volontariato di Corsano e Marittima, e le forze dell’ordine.

Un lavoro congiunto che rafforza la presenza sul territorio e integra prevenzione, sorveglianza e intervento operativo. «Le sanzioni per chi accende fuochi sono pesanti e necessarie», sottolinea ancora Tenore, «ma il vero nodo resta culturale. Molti non comprendono che anche un fuoco acceso in buona fede, magari solo per bruciare residui di potatura, può diventare una minaccia gravissima. In estate basta una scintilla, con il vento e la vegetazione secca, per innescare un incendio che sfugge subito al controllo e mette in pericolo persone, ambienti naturali e interi ecosistemi».

L’uso dei droni, quindi, sottolinea il presidente, ha anche una funzione educativa: «Vogliamo trasmettere il messaggio che il nostro patrimonio naturale non è lasciato solo, che lo stiamo difendendo con ogni mezzo possibile. Serve responsabilità da parte di tutti».

In un contesto segnato da temperature sempre più estreme e siccità prolungate, tale iniziativa potrebbe (finalmente) rendere il Parco Otranto-Leuca-Tricase un esempio concreto di tutela ambientale moderna dove, com’è doveroso sia, la protezione della natura si affianca all’innovazione e alla consapevolezza collettiva.

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Appuntamenti

Tricase: Duerive, il Festival delle Storie con il “Libanese”

Nell’ultimo weekend di luglio al Castello dei Trane a Tutino. Francesco Montinari il superospite di quest’anno. Sabato 26 anche l’unica tappa in provincia di Renzo Rubino e la sua Sbanda

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Luoghi, libri, contaminazioni e culture: torna quello che è ormai diventato un classico dell’estate letteraria salentina, torna Duerive, festival delle storie.

Quest’anno sotto la direzione artistica di Graziano Gala ed Emanuele Bosso e con la fondamentale azione di Andrea Ciardo, Andrea Di Paola e Serena Colazzo, membri dell’associazione che prende il nome dalla rassegna. Duerive propone tre serate che porteranno a Tricase il meglio delle pagine, dei suoni e dei volti del panorama nazionale nella cornice del Castello dei Trane a Tutino.

Si comincerà venerdì 25 luglio, alle 21, con la presentazione della rivista The Passenger dedicata alla Puglia: Annibale Gagliani e Paola Moscardino discuteranno delle contraddizioni e delle bellezze di un luogo incantato e insieme vacillante, attraente e problematico.

A seguire Gian Marco Griffi che, dopo il successo di Ferrovie del Messico (Laurana) tornerà in esclusiva da Duerive, per raccontare del suo nuovo romanzo pubblicato da Einaudi, Digressione.

In chiusura dj set Vinyl Voyage, un viaggio sonoro nella storia della disco house e del funky dagli anni ’90 a oggi, attraverso 25 anni di vinili.

Si tornerà in pista, in tutti i sensi, sabato 26 luglio, alle 21 con Federica Brunini (Effetto Jane Austen, Feltrinelli) all’insegna di un viaggio che sulle tracce dell’autrice porterà a indagare noi stessi prima di fuggire con Valentina D’Urbano e la sua Figlia del temporale  (Mondadori) da convenzioni e doveri sociali che rischiano di annientare e reprimere la libertà di Hira, la protagonista.

A far risuonare poi le armonie del festival penserà Renzo Rubino con la sua Sbanda con una tappa del suo tour estivo, l’unica nell’intera provincia.

Si chiuderà domenica 27 luglio all’insegna dell’introspezione e delle confidenze: alle 21 Carmine Tundo, anima de La Municipàl e – tra gli altri – dei Mundial, racconterà tutto ciò che c’è tra il palco e la penna. A lui sarà consegnato il premio Duerive.

Sarà poi la volta di Francesco Montanari, superospite del festival, attore che dal Libanese di “Romanzo Criminale” al Savonarola dei Medici ha regalato infinite emozioni al pubblico italiano.

Seguirà il live acustico di Giulia Imperato e Mario Turco per chiudere poi con la musica di Stefano Marra & Savior che chiuderanno il festival con un rituale tribale a colpi di Afro grooves e percussioni ipnotiche con il loro progetto About Ape.

La lettura, nel corso delle serate, sarà affidata alla maestria e alla voce magnetica e autentica di Pasquale Santoro.

Cultura, degustazioni, drink (con un apposito cocktail creato per la rassegna) e musica: Duerive e Duerive Off muoveranno il Salento nei giorni finali di luglio mescolando pubblico, autori di rilevanza nazionale e figure dello spettacolo in unico abbraccio, dentro a un’unica voce, al medesimo ritmo.

Ingresso libero.

Info: 3293044830

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Attualità

Sentenza shock sulla privacy: fb condannata da un tribunale a risarcire un utente

La Corte ha stabilito che questa pratica viola il diritto dell’UE perché porta a una “sorveglianza pressoché permanente della vita privata” anche quando gli utenti non hanno effettuato l’accesso ai propri account Facebook o Instagram….

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Sentenza rivoluzionaria sulla privacy: Facebook shock, Meta condannata a risarcirei 5.000 euro a un utente. Colpo basso per il gigante dei social media in materia di protezione dei dati: un tribunale di Lipsia ha ordinato a Meta di pagare 5.000 euro di danni, aprendo la strada a ulteriori cause legali

L’azienda tecnologica americana Meta deve pagare 5.000 euro di danni a un utente di Facebook.

Il tribunale regionale di Lipsia ha giustificato la somma relativamente elevata citando le “gravi violazioni della normativa europea sulla protezione dei dati” commesse dall’azienda attraverso le sue pratiche commerciali.

Al centro delle critiche ci sono gli strumenti di profilazione dell’azienda, che raccolgono e analizzano sistematicamente i dati degli utenti di Facebook.

Questa tecnologia è alla base del business pubblicitario mirato multimiliardario di Meta.

La Corte ha stabilito che questa pratica viola il diritto dell’UE perché porta a una “sorveglianza pressoché permanente della vita privata” anche quando gli utenti non hanno effettuato l’accesso ai propri account Facebook o Instagram.

La Corte critica in particolare il fatto che la sede centrale europea dell’azienda statunitense, con sede in Irlanda, trasferisca dati privati ​​degli utenti in tutto il mondo a paesi terzi, inclusi gli Stati Uniti, dove vengono analizzati “in misura sconosciuta all’utente”.

Ciò che colpisce della sentenza è che i giudici di Lipsia si sono basati esclusivamente sul diritto europeo e non sulle normative nazionali in materia di protezione dei dati.

Nella motivazione la corte ha apertamente ammesso che con questa decisione si è “consapevolmente” assunta il rischio di incoraggiare numerosi utenti di Facebook a intentare cause legali “senza dover dimostrare alcun danno individuale specifico”.

I giudici hanno giustificato il risarcimento relativamente elevato di 5.000 euro con l’utilizzo massiccio, globale e non trasparente dei dati da parte di Meta, nonché con l’elevato valore economico dei dati degli utenti.

Il tribunale ha sottolineato che Meta genera miliardi di profitti con il suo modello di business basato sulla pubblicità personalizzata, il che sottolinea l’importanza dei dati personali per l’azienda.

Nella motivazione della sentenza, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il tribunale ha espressamente sottolineato il rafforzamento del cosiddetto ” private enforcement ” del GDPR, ovvero la possibilità di far rispettare efficacemente le violazioni della protezione dei dati attraverso azioni civili.

In tal modo, il tribunale regionale di Lipsia segue la linea della Corte di giustizia europea, che ha già valutato criticamente l’ammissibilità degli strumenti aziendali di Meta in casi analoghi. Meta ha la possibilità di presentare ricorso contro il verdetto.

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