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Attualità

Il lavoro che c’è… nel Sud Salento

Giornata dedicata alle opportunità occupazionali nel Capo di Leuca. Appuntamento mercoledì 22 novembre, dalle 14, presso il Centro per l’Impiego di Tricase. Il 46° Report offerte di Lavoro Arpal Puglia: colloqui con 8 aziende e 1151 posizioni aperte nel Leccese

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Dal refrain “Qui non c’è lavoro”, che ha accompagnato il Festival del Sud Salento ad inizio ottobre, si passa a “Il lavoro che c’è… nel Sud Salento”: una giornata interamente dedicata alle opportunità occupazionali nel Capo di Leuca. Appuntamento mercoledì 22 novembre, dalle 14, presso il Centro per l’Impiego di Tricase.


Si potranno sostenere colloqui di lavoro con importanti aziende del territorio: Sud Salento Srl (calzaturificio) per la ricerca di 20 orlatori; Martinucci Srl (produzione gelati e pasticceria) per selezionare un addetto alla logistica, un manutentore e cinque addetti di produzione; Cravattificio Alba per un operatore cad/cam; Due Erre Srl (azienda tessile) per due operai tessili e un addetto al controllo qualità; Alleanza Assicurazioni per la ricerca di cinque consulenti assicurativi/finanziari con e senza esperienza; Tommasin Srl (produzione di utensileria) per trovare un addetto alle macchine CNC e due addetti al taglio; Specchiamoda Srl (confezionamento abbigliamento) per un addetto alla lavorazione tessile con macchine speciali, due stiratori e due macchinisti; infine, Much More Intrattenimenti (servizi di animazione) per raccogliere candidature di 30 tecnici audio, video, videomapping, luci e dj per villaggi turistici nel Salento e nel resto d’Italia.


È possibile prenotare il colloquio compilando il form: clicca qui


Inoltre, ITS Aerospazio-Mobilità sostenibile raccoglierà le iscrizioni per il corso di “Tecnico Superiore per la mobilità sostenibile aeronavale – Droni e Mezzi da diporto (Aeromobili ultraleggeri, idrovolanti, barche a vela e motore)” in partenza presso la sede di Alessano.


Alle 17, poi, talk con gli imprenditori sul servizio di incrocio domanda-offerta pubblico e gli incentivi alle assunzioni.


Il job day, organizzato congiuntamente da Arpal Puglia e Consorzio Mestieri Puglia nell’ambito del progetto del Comune di Tricase sostenuto attraverso l’avviso pubblico Punti Cardinali della Regione Puglia, si chiuderà con una tavola rotonda, dalle ore 18 alle 20, su come portare avanti l’istituzionalizzazione di una rete per il lavoro nel Sud Salento.


Saranno presenti sindaci, Confindustria Lecce, Fondazione De Grisantis e addetti ai lavori.


In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne


La settimana di eventi Arpal Puglia prosegue con un calendario fitto di convegni, conferenze e dibattiti, in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in cui saranno presentati i dati del progetto “R.I.Vi.Vi.” (acronimo di Riconquista dell’Indipendenza per le Vittime di Violenza) promosso ed elaborato dall’Ufficio Coordinamento dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia.


Si parte giovedì 23 novembre con la conferenza “Mind the (gender) Gap. Strategie per le politiche del lavoro inclusive sul territorio”, alle 10, presso la sede della Regione Puglia a Bari.


Un altro evento è fissato per venerdì 24 novembre, organizzato dall’Associazione Cromatica di Cavallino, dal titolo “Sentieri di Libertà”: inizio ore 10 presso il Teatrino dell’ex Convitto Palmieri di Lecce.


Per sabato 25 novembre, in cui ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della contro le donne, il Comune di Vernole, insieme ad Arpal Puglia, organizza “È femmina – Lavoro, Indipendenza e Libertà”: focus sui percorsi di inserimento lavorativo e riconquista dell’indipendenza delle donne, testimonianze e progetti futuri. Inizio ore 18 presso il Castello di Acaya.


La settimana prosegue domenica 26 novembre a Campi Salentina, alle 17, con un evento inserito nella rassegna Città del Libro 2023: “Donne e Lavoro, quali opportunità?” a cura della Commissione Pari Opportunità di Campi Salentina.


IL REPORT SETTIMANALE DI ARPAL


Settimana piena anche per i numeri del 46° Report settimanale delle offerte di lavoro che conta 198 annunci, cui si aggiungono 222 offerte legate al Decreto Flussi, per un totale di 1.151 posizioni aperte in tutto il Salento.

La misura del Governo che determina i flussi di ingresso in Italia di lavoratrici e lavoratori extracomunitari, porta ad un aumento ben visibile delle richieste in alcuni settori, evidenziati già nel titolo dal riferimento al Decreto.


Le opportunità questa settimana riguardano diversi settori, con un picco registrato nel settore Costruzioni, con 400 figure ricercate da varie aziende edili, e in Cultura e Spettacoli, con 330 lavoratori ricercati nei villaggi turistici di Puglia (Torre Dell’Orso, Lido Marini e Taranto) e di altre regioni d’Italia.


Il terzo settore con più opportunità questa settimana è il turismo: 241 posizioni aperte tra costa ionica, adriatica ed entroterra.


Le figure ricercate negli altri settori: 24 nel settore metalmeccanico e industria del legno, 72 nel settore tessile, abbigliamento e calzaturiero, 110 nella sanità, 38 nei trasporti e riparazione veicoli, 26 nell’ambito che comprende settori amministrativo, grafico e istruzione.


Il settore del commercio registra 58 posizioni, 65 in pulizie e multiservizi.


Sono 28, infine, in agricoltura e 15 in telecomunicazioni.


Sono presenti cinque annunci per otto posizioni aperte destinate a persone con disabilità (ai sensi dell’articolo 1 della Legge 68/99), oltre a due annunci per due lavoratori iscritti alle “categorie protette”.


Aggiornato anche il report “Lavoro e Inclusione”, che contiene tutte le scoperture delle aziende tenute ad osservare gli obblighi di assunzione in virtù della L.68/99. Sono diverse opportunità di formazione e lavoro all’estero tramite la Rete Eures.


Le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e sono diffuse anche sulla pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego.


Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.


CLICCA QUI PER LA VERSIONE INTEGRALE DEL 46° REPORT ARPAL


46° Report Offerte di Lavoro_ Ambito di Lecce


 


 


Appuntamenti

#TAURISANOSVAPO, nuova apertura dopo Maglie e Tricase

“Abbiamo sempre lavorato per fornire il miglior servizio possibile, anche esponendoci di persona per cercare di diventare trend setter in questo settore”…

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Nuova apertura a Taurisano per Svapo già presente a Tricase e Maglie.

«Già presenti sul territorio leccese con due negozi», spiega Dario Surano, «abbiamo deciso di arricchire il sud Salento con un terzo punto vendita. Lo scopo cardine è di espandere la nostra rete di negozi per avvicinare sempre più persone alla nostra visione».

Infatti, prosegue, «operando nel settore svapo dal 2015, abbiamo affinato esperienza e coltivato la clientela con un rapporto che va oltre il mero aspetto lavorativo. Vogliamo mettere a disposizione, tutta l’esperienza maturata in questo tempo per creare luoghi dove passione e professionalità incontrano il meglio che il mercato della sigaretta elettronica possa offrire. Al centro dell’attenzione mettiamo sempre le esigenze e le richieste di tutti coloro che negli anni si sono approcciati o che si vogliono avvicinare alla sigaretta elettronica».

Come si è arrivati alla nuova apertura?

«Insieme a tutti i nostri collaboratori», premette Surano, «abbiamo sempre lavorato per fornire il miglior servizio possibile, anche esponendoci di persona per cercare di diventare trend setter in questo settore che amiamo e in cui mettiamo tutti noi stessi. Con l’apertura di #TAURISANOSVAPO ci rimettiamo in gioco ma siamo sicuri che riusciremo a vincere anche questa una sfida con l’aiuto e anche l’apprezzamento di tutti i consumatori che si affidano a noi con fiducia».

«Vogliamo che ogni cliente di senta parte del nostro progetto», insiste, «offrire il meglio nel mondo dello svapo, con prodotti di qualità e un servizio che faccia sentire ogni persona importante grazie alla professionalità dei nostri collaboratori.

Tutti insieme ci divertiamo, certamente, ma non dobbiamo mai dimenticare che lo svapo è prima di tutto salute, ovvero uno strumento per abbandonare il vizio del fumo. Se riusciremo a trasmettere questo messaggio in allegria e con il sorriso sulle labbra, secondo me, avremo ancora più successo».

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Attualità

Maria Antonietta I di Puglia

È in primo luogo necessario elaborare una strategia di massima che riguarda, per così dire, una più profonda capacità di comprendere, anticipare e soddisfare le attese e le potenzialità del territorio e un aumento del numero dei corsi di laurea e dei dipartimenti, ossia di quelle che una volta (sino al 2010) si chiamavano facoltà….

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Unisalento, ecco la prima rettrice

Maria Antonietta Aiello: «Per me motivo di orgoglio diventare la prima rettrice: non ho dubbi che altre ce ne saranno, perché non c’è alternativa a un futuro di reali pari opportunità»

La professoressa sarà rettrice per il sessennio 2025-2031.

Al primo turno il voto pesato per ciascuno dei tre candidati ammessi alla procedura elettorale era stato: Maria Antonietta Aiello, 338,269; Luigi Melica, 278,944; Salvatore Rizzello, 138,239.

Dopo il ritiro degli altri due candidati, ovvero il direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche Luigi Melica e il direttore della Scuola superiore ISUFI Salvatore Rizzello, i voti della comunità accademica si sono indirizzati in blocco, infatti, sull’attuale prorettrice vicaria e ordinaria di Tecnica delle Costruzioni al Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione. Di Marzi (Cosenza), sarà dal prossimo 1° novembre, a prendere il testimone dal rettore Fabio Pollice.

La vera sfida del futuro

di Hervé Cavallera

di Hervé Cavallera

Il 2025 è un anno importante per l’Università del Salento. Da non molto sono trascorsi i festeggiamenti per il suo 70° anno di vita ed è stato appena eletto, nella persona della prof.ssa Maria Antonietta Aiello, il suo 11° rettore, anzi la prima Rettrice di Unisalento.

Il primo rettore, e inoltre fondatore dell’Università, fu Giuseppe-Codacci-Pisanelli (nel 1955 rettore del Consorzio Universitario Salentino, dal 1956 al 1976 rettore dell’Università di Lecce), quindi Saverio Mongelli (1976-1979), Mario Marti (1979-1981), Alberto Sobrero (1981-1983), Donato Valli (1983-1992), Angelo Rizzo (1992-2001), Oronzo Limone (2001-2007) che mutò (2007) il nome da Università di Lecce in Università del Salento, Domenico Laforgia (2007-2013), Vincenzo Zara (2013-2019), Fabio Pollice (2019-2025).

In 70 anni, ovviamente, non solo è cresciuta l’offerta formativa dell’Università salentina (sorta con la Facoltà di Magistero a cui seguì quella di Lettere e Filosofia), ma è cambiato l’intero panorama nazionale.

L’Università di Lecce fu la terza ad esistere, dopo Napoli e Bari, nell’Italia meridionale continentale.

Oggi numerose sono le università statali nelle diverse regioni del Sud, a cui devono aggiungersi quelle non statali legalmente riconosciute e quelle telematiche. Il che, si capisce, comporta una serie di problemi di natura economica, che crescono ulteriormente pensando al numero consistente di studenti del Sud che preferiscono recarsi in università del Centro-Nord e, non ultimo, alla denatalità che riduce il numero dei giovani.

Mantenere al meglio l’esistente è ciò che diventa immediatamente evidente per chi assurge alla carica rettorale.

Ma “mantenere”, in una realtà sempre più complessa, concorrenziale e globalizzata, non è invero sufficiente. Nel mondo della flessibilità, non si mantiene: si sviluppa. Occorre crescere ulteriormente e divenire sempre più concorrenziali.

Sotto tale profilo il compito che attende la Rettrice, non è affatto facile.

È in primo luogo necessario elaborare una strategia di massima che riguarda, per così dire, una più profonda capacità di comprendere, anticipare e soddisfare le attese e le potenzialità del territorio e un aumento del numero dei corsi di laurea e dei dipartimenti, ossia di quelle che una volta (sino al 2010) si chiamavano facoltà.

Al tempo stesso è opportuno migliorare la qualità dell’assistenza studentesca, dei servizi che si offrono.

Basti pensare agli alloggi, ai collegamenti, alla viabilità, alle mense universitarie.

Si tratta di una serie di obiettivi che – una volta raggiunti – farebbero risaltare l’immagine di una università dinamica, accorta ai bisogni del presente e del territorio, volta all’innovazione.

E’ opportuno che per raggiungere tutto questo la Rettrice sia coadiuvata da uno staff efficiente e coeso.

Certo, quello che si è indicato pare necessario e tuttavia non facile da conseguire in quanto comporta in primo luogo una serie di interazioni con il mondo politico ed economico abbastanza complesse. Soprattutto non sono trascurabili, ad avviso di chi scrive, i dati già rilevati connessi alla denatalità e alla volontà giovanile di spostarsi altrove, anche fuori d’Italia, in vista di una più proficua occupazione dopo aver conseguito la laurea.

Alla luce di quanto sopra il problema diventa allora quello di rendere appetibile – mi si passi il termine – Unisalento.

Affinché questo sia, bisogna tornare ad essere quello che l’università ha voluto essere nel suo significato pieno, come del resto è attestato dalla storia.

Certo, è il luogo ove studiare le discipline che consentono di acquisire le conoscenze e le competenze di base della propria professione per il bene personale e del prossimo, ma in primo luogo è un centro di ricerca di alta cultura.

Solo puntando alla realizzazione di uno stimolante centro di ricerca è possibile dare veramente vita ad una università.

Si tratta, insomma, di mettere totalmente da parte sia l’idea di un mero titolificio sia quella di un’azienda che offre pure velleitarie illusioni.

Un centro di ricerca, con docenti scientificamente qualificati, sarebbe certamente in grado di diventare punto di riferimento dell’utenza studentesca e quindi motore di crescita territoriale proprio perché in sé garante della serietà e della qualità degli studi.

In un momento storico in cui prevale l’innovazione è evidente che solo un serio approfondimento nei diversi campi dello scibile umano può diventare forza attrattiva e positivamente propulsiva.

Come scrive Dante nel Canto VI del Paradiso, grande merito dell’imperatore Giustiniano fu quello di aver tolto dalle leggi, nel suo Corpus iuris, «il troppo e ‘l vano».

Ecco: il compito della Rettrice Maria Antonietta Aiello (e ciò in realtà vale per ogni università) è di snellire le lungaggini burocratiche e di puntare sull’essenziale, ossia sull’apporto di docenti veramente all’altezza del presente, che siano in grado di contribuire, ognuno per il proprio settore scientifico-disciplinare, allo sviluppo della ricerca nazionale e internazionale. Infatti, solamente rendendo ancor di più l’Università del Salento un polo di eccellenza scientifica non soltanto i giovani sarebbero indotti ad iscriversi, ma essa diventerebbe un notevole centro di promozione dell’intero territorio.

Tutto questo, si comprende bene, non si realizza in un batter d’ali e richiede lungimiranza e capacità di costituire un corpo docente di rilievo. È ciò che si augura alla Rettrice neoeletta in un momento storico in cui l’Occidente sembra scivolare nei vaniloqui e nell’asservimento alla tecnologia.

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Albaservice: Risanamento e tutela dell’occupazione le parole d’ordine

Il percorso di rilancio è stato reso possibile grazie all’impegno del Consiglio Provinciale e alla piena collaborazione dei dirigenti e funzionari dell’Ente….

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Dopo oltre un decennio segnato da difficoltà economiche, ammortizzatori sociali e incertezza occupazionale, Albaservice spa, società interamente partecipata dalla Provincia di Lecce, volta finalmente pagina.

Grazie a un lavoro sinergico e determinato, guidato dal presidente della Provincia Stefano Minerva e dall’amministratore unico Marco Miceli, è stato raggiunto un risultato straordinario: dal 2025 nessun lavoratore sarà lasciato indietro. Tutti i dipendenti torneranno all’orario pieno di 40 ore settimanali, senza più ricorso alla cassa integrazione o altri strumenti di sostegno al reddito.

Un traguardo impensabile fino a pochi mesi fa, ottenuto attraverso un’azione politica e amministrativa forte, che ha visto la rimodulazione delle convenzioni quadro tra Provincia e partecipata, relative alla gestione degli edifici scolastici e alla manutenzione della rete viaria, e l’affidamento di nuovi servizi strategici per garantire la sostenibilità dell’azienda.

Il percorso di rilancio è stato reso possibile grazie all’impegno del Consiglio Provinciale e alla piena collaborazione dei dirigenti e funzionari dell’EnteIn soli sei mesi, la nuova amministrazione ha saputo imprimere una svolta concreta, restituendo ad Albaservice un’identità operativa, una prospettiva industriale e una dignità occupazionale.

Non parliamo solo di un risultato economico, ma di un atto di responsabilità istituzionale e di giustizia sociale. Albaservice torna a essere una risorsa per il territorio, per le scuole, per le strade, per i cittadini, e questo è stato possibile anche grazie alla disponibilità dei lavoratori e al lavoro infaticabile dei sindacati, che ringrazio per il proficuo confronto e la piena convergenza per il raggiungimento di questo importante traguardo”, ha dichiarato il presidente Minerva.

Albaservice rappresenta oggi un modello di servizio pubblico efficiente e vicino alle comunità, con operatori che garantiscono quotidianamente la sicurezza e il decoro del patrimonio scolastico e stradale provinciale. Un ruolo che torna a essere valorizzato, anche grazie alla stabilità lavorativa finalmente restituita a tutte le maestranze.

Anche l’amministratore unico Marco Miceli ha espresso la propria soddisfazione: “Abbiamo lavorato con rigore, visione e rispetto per ogni lavoratore. Questo risultato è la dimostrazione che le partecipate pubbliche, se ben governate, possono essere centri di eccellenza e coesione sociale.”

Il futuro di Albaservice riparte dunque da basi solide: un piano industriale sostenibile, una squadra di lavoro motivata e un ente pubblico che ha saputo credere e investire nel cambiamento.

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