Gallipoli
Anche Gallipoli dice “no” alle trivelle
il Sindaco: “Ferma contrarietà a qualsiasi attività di ricerca e di estrazione di idrocarburi lungo le Coste salentine”
Il Consiglio comunale della Città di Gallipoli, nella recente seduta ha approvato all’unanimità la “ferma contrarietà a qualsiasi attività di ricerca e di estrazione di idrocarburi nel mare Ionio e lungo le Coste salentine e pugliesi”. Il Comune ionico, pertanto, continua ad agire nel solco già tracciato da qualche mese dal sindaco Francesco Errico, che da subito ha ribadito a più riprese la propria contrarietà a qualsivoglia azione invasiva nei confronti del mar Ionio, partecipando (unico primo cittadino della provincia di Lecce, assieme al vicesindaco di Galatone) alla manifestazione organizzata lo scorso 17 dicembre dal comune di Policoro, per ribadire il “no” dei comuni lucani, pugliesi e calabresi alle proposte di trivellazione per attività di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nel mar Ionio. Così l’assise civica di Gallipoli, consapevole che le municipalità, soprattutto costiere, non possono rimanere impassibili ad aspettare le possibili azioni devastanti delle prospezioni di ricerca ed estrattive di idrocarburi che potrebbero colpire il patrimonio ambientale del mare pugliese e tutto l’indotto del turismo locale. Per questo il consiglio comunale ha proseguito nel solco tracciato dal sindaco Errico, che in terra lucana ha anche firmato un protocollo d’intesa tra i Sindaci che hanno preso parte alla manifestazione e finalizzato alla tutela del mar Ionio. “Abbiamo voluto ribadire ancora una volta”, ha spiegato il primo cittadino, “la ferma e netta contrarietà del Comune di Gallipoli ad azioni invasive e potenzialmente dannose nei confronti del nostro mare. Il quale, come più volte evidenziato, non rappresenta soltanto un’importante risorsa per il turismo e l’economia di questo territorio nonché un patrimonio a livello ambientale che tutti ci invidiano, ma per noi gallipolini è principalmente un valore identitario che, in quanto tale, va custodito e difeso senza indugi di sorta”.
d.t.
Carmiano
Arrestato latitante della Sacra Corona Unita
Catturato Giovanni Parlangeli, esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano, resosi irreperibile da maggio 2023. Aveva trovato riparo in un casale di campagna tra Taviano e Racale.
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La Polizia di Stato ha catturato Giovanni Parlangeli, pregiudicato 43enne di Magliano (Carmiano), esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano (consorterie criminali di stampo mafioso operanti nei territori di Monteroni e Gallipoli), resosi irreperibile da maggio 2023
Alle prime luci dell’alba è stato tratto in arresto il latitante Giovanni Parlangeli, pregiudicato 43enne, esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano, appartenente alla Sacra Corona Unita.
L’arresto, risultato di un’articolata attività investigativa incardinata presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, è stato eseguito da personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile e della Sisco di Lecce, unitamente a personale della Sezione Tecnologie Applicate alle Investigazioni del Servizio Centrale Operativo e il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.
Il latitante è stato destinatario di un provvedimento di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dalla Sezione Riesame del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, in quanto gravemente indiziato, tra gli altri reati, di associazione mafiosa, ed in particolare di essere componente del clan Tornese, nonché anello di congiunzione con il clan Padovano.
Infatti, da pregresse inchieste giudiziarie, il clan Tornese, anche per una storica alleanza che per motivi di “comparanza” con il clan Padovano, ha esteso la sua influenza nel territorio gallipolino, tramite Parlangeli, il quale, operando come referente dei due clan, ne rappresentava gli interessi in relazione al controllo delle attività economiche sul territorio, sottoposte a pressioni (pizzo) dalle organizzazioni criminali.
Lo stesso inoltre risulta gravemente indiziato in concorso di estorsione aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose nei confronti di un operatore economico del territorio, obbligato a corrispondere, sotto pesanti minacce, la somma di oltre 60 mila euro.
Infine, nell’ambito della perquisizione del casale di campagna situato tra Taviano e Racale, in cui Parlangeli aveva trovato riparo, sono stati rinvenuti numeroso munizionamento e documenti falsi validi per l’espatrio.
Cronaca
Sicurezza sul lavoro: fioccano le sanzioni
Per 12 attività di ristorazione tra Lecce e le principali località rivierasche di Gallipoli, Porto Cesareo e Otranto
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Continuano i controlli sui luoghi di lavoro: i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, unitamente agli Ispettori del Lavoro della ITL di Lecce e ai militari dell’Arma Territoriale, hanno svolto una vasta operazione di verifica su tutto il territorio della provincia salentina, finalizzata al controllo del rispetto sulla normativa in materia di salute, di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla regolarità contrattuale.
I controlli hanno interessato dodici attività di ristorazione, dislocate nei principali centri con maggiore affluenza turistica.
Particolare attenzione è stata rivolta a Lecce e alle principali località rivierasche di Gallipoli, Porto Cesareo e Otranto.
L’attività investigativa condotta dai militari ha evidenziato diverse situazioni di irregolarità da parte degli imprenditori che sono stati tutti segnalati alle competenti autorità.
Le violazioni hanno riguardato la “mancanza della prescritta visita medica di idoneità al lavoro dei propri dipendenti”, il “mancato rispetto delle condizioni minime di igiene e salute sui luoghi di lavoro”, “l’inosservanza dei due giorni di riposo settimanale – anche non consecutivi – ai dipendenti minori degli anni 18” ed infine “superamento dell’orario di lavoro rispetto a quanto contrattualizzato”.
Un’attività alberghiera, invece, è stata temporaneamente sospesa per la “mancata redazione del documento di valutazione dei rischi”.
L’attività ispettiva ha anche avuto un importante risvolto positivo per le 75 posizioni lavorative controllate poiché, tutte quelle risultate irregolari, oltre alle previste sanzioni, sono state regolarizzate con il recupero dei pagamenti delle retribuzioni e dei contributi non versati.
Il totale delle sanzioni comminate relative alle ammende sono state di circa centomila euro mentre le sanzioni amministrative elevate si aggirano intorno a 15mila euro.
Attualità
Ristorazione, agricoltura ed edilizia: le offerte di lavoro
Ingegneri, infermieri, educatori, consulenti, sviluppatori e operatori specializzati: nel mese di settembre, al rientro dalla pausa estiva, crescono le offerte per personale altamente qualificato, presenti soprattutto nel settore amministrativo, informatico e pedagogico e in quello socio-sanitario
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Il 32° Report dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia conta 206 annunci per un totale di 767 posizioni aperte nella provincia di Lecce.
Il settore turistico è quello che presenta la maggiore richiesta, con 177 posizioni aperte, soprattutto lungo la costa ionica e nel capo di Leuca.
Seguono agricoltura e ambiente con 168 risorse ricercate e il comparto edile che registra la domanda di 130 professionisti.
Nel comparto socio-sanitario si contano 21 annunci per un totale di 93 posizioni.
Tra gli altri settori, il TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero) offre 37 posizioni, il settore commerciale 37, le telecomunicazioni 30, mentre il comparto trasporti e riparazione veicoli conta 22 opportunità.
Nel settore amministrativo, informatico ed educativo sono ricercate 42 figure professionali.
Altri settori includono l’industria metalmeccanica con 13 posizioni, il settore pulizie e multiservizi con 10 opportunità e il settore bellezza e benessere con 6 offerte. Sono inoltre disponibili cinque posizioni riservate a persone con disabilità e una per iscritti nelle categorie protette.
La sezione tirocini presenta 10 opportunità in vari ambiti.
Infine, numerose possibilità di lavoro e formazione all’estero, anche per personale altamente qualificato come medici, infermieri ed educatori, sono offerte dalla rete Eures, la rete europea dei servizi per l’impiego. Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e sono diffuse anche sulla pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia“, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego.
Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
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