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Andrano

“La vita rovinata per un piatto di alici”

L’odissea di Edoardo Esposito, 54enne commerciante tricasino, da sei anni in cura per infestazione da Anisakis dopo una cena a base di pesce in un ristorante di Andrano. Al processo si costituisce parte civile e chiede un risarcimento danni di centomila euro

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Dopo sei anni che per il protagonista della vicenda sono stati un autentico calvario, il processo per lesioni gravi che coinvolge il 50enne ristoratore di Andrano (G. R. difeso dall’avv. Francesco Accoto) è arrivato in Tribunale.


L’involontario e sfortunato protagonista della vicenda è Edoardo Esposito, commerciante di Tricase, oggi 54enne.


La sera di Ferragosto del 2014 insieme alla famiglia decise di festeggiare in un ristorantino della zona e gran parte del gruppo scelse di farlo a base di frutti di mare e pesce crudo. A tavola arrivarono anche delle alici marinate, destinate a cambiare per sempre la vita di Esposito.


Furono proprio quelle alici, servite a tavola nonostante il ristorante fosse sprovvisto dell’abbattitore per neutralizzare le larve, a provocargli l’infestazione da Anisakis, e la conseguente colite ulcerosa che da allora l’hanno costretto ad un continuo via vai tra ospedali e medici provocandogli effetti collaterali tutt’altro che trascurabili.


Presente ieri in aula, il commerciante tricasino, assistito dall’avvocato Stefano Stendardo ha raccontato la sua odissea al giudice: «A Tavola eravamo in dodici e il giorno dopo in otto ci sentimmo male», ha detto, «mia moglie non ebbe problemi e subito mi fece riflettere il fatto che lei non avesse mangiato pesce. La preoccupazione aumentò quando seppi che i miei commensali stavano meglio mentre io continuavo ad avere la febbre a 40° ed oltre». Il problema persisteva e così Esposito cominciò a girovagare tra medici, ospedali e centri di cura per una terapia che ancor oggi, sei anni dopo, è costretto a continuare. Gli fu diagnosticata quasi subito da un gastroenterologo dell’ospedale di Poggiardo l’infezione da Anisakis. Le cure non sembravano avere effetto così si rivolse al “Gemelli” di Roma dove si è sottoposto per quattro  anni, con continui viaggi da Tricase fino alla Capitale, ad una terapia sperimentale. Terapia a cui ancora oggi Esposito deve sottoporsi. Fortunatamente, però, il tragitto per potersi curare è decisamente più breve perché uno specialista del Policlinico romano si è trasferito nel Salento, più precisamente a Galatina, ed è lui a seguire l’andamento clinico del paziente.


La cura attuale consiste nell’assunzione quotidiana di 12 pastiglie ed una terapia biologica con flebo ogni 8 settimane esatte.

Tante medicine, soprattutto il tanto cortisone assunto nel primo anno di cura, però, hanno avuto degli effetti collaterali come il diabete di Tipo 2 e, nel caso dei medicinali assunti per la colite ulcerosa, problemi di tipo cardiaco.


Il commerciante tricasino che, a domanda del giudice, ha risposto di aver speso in questi sei anni «tra i 15 e i 16mila euro» ha anche ricordato come quella sera di Ferragosto «provai a fare assaggiare le alici a mia figlia che all’epoca aveva appena nove anni. Fortunatamente era troppo presa dai suoi giochi e non ne volle sapere…».


Nel processo Esposito si è costituito parte civile ed ha formulato una richiesta di risarcimento danni pari a 100 mila euro.


La prossima udienza con l’ascolto di altri testimoni è prevista per il prossimo 10 marzo.


Andrano

Scuola e disabilità: «Personale scarso»

Il dirigente dell’Istituto comprensivo di Andrano Ivano De Luca: «Non corretta l’assegnazione delle risorse umane nelle scuole del Salento»

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In occasione del 15º anniversario della ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, condividiamo lo sfogo del Dirigente Scolastico dell’Istituto comprensivo di Andrano.

Ivano De Luca (nella foto in alto) lamenta, a ragione, che i diritti fondamentali delle persone con disabilità, in particolare quello allo studio, vengono ancora oggi lesi a causa di una non corretta assegnazione delle risorse umane negli Istituti comprensivi del Salento: «Nonostante i numerosi appelli rivolti in diverse circostanze, la questione rimane irrisolta, e ciò diventa ancor più allarmante quando ci imbattiamo in comunicazioni ufficiali che delineano normative vaghe e poco efficaci».

«Nel corso del mese di marzo 2024», racconta il dirigente scolastico, «siamo stati testimoni di episodi spiacevoli che hanno coinvolto direttamente i ragazzi diversamente abili, i cui genitori, giustamente, si trovano allo stremo delle forze mentali e psicologiche di fronte a una situazione che sembra non trovare soluzione».

«La comunicazione ufficiale emessa riguardo alle prestazioni di assistenza di base previste dalla Legge 104/1992», scende nei particolari il dirigente, «sembra adatta a una scuola ideale, ma si rivela inefficace in una realtà dove i bisogni dei ragazzi sono molteplici e dove i mezzi a disposizione sono insufficienti».

De Luca pone l’accento sulle tante domande che restano senza risposta: «Chi si occuperà degli studenti con disabilità quando un collaboratore scolastico deve accompagnare uno studente all’uscita, lasciando indietro gli altri? E se il plesso di trova al primo o al secondo piano? E se dovessero esserci più studenti con disabilità su più piani? E chi sarà responsabile se dovesse verificarsi un’emergenza durante tale periodo? Si è al corrente che non vi è copertura totale in classe per diversi studenti? E quando il problema è anche comportamentale? Si è al corrente che mediamente si ha al massimo un collaboratore per plesso e che si è sottodimensionato come numero aritmetico?».

«La gestione delle risorse umane e finanziarie», insiste De Luca, «dovrebbe prioritariamente garantire i diritti degli studenti con disabilità, ma purtroppo sembra essere trascurata, causando un carico di responsabilità esagerato sulla scuola, che dovrebbe invece essere il punto di partenza di ogni campagna politica, sociale ed umana. In questo contesto, è importante ricordare che anche i collaboratori scolastici possono avere problemi fisici, eppure molti di loro si impegnano al massimo per garantire il supporto necessario agli studenti con disabilità».

Il Dirigente Scolastico sottolinea pertanto «l’urgenza di un intervento concreto da parte delle istituzioni competenti al fine di risolvere questa situazione e assicurare a tutti gli studenti un ambiente scolastico inclusivo e rispettoso dei loro diritti».

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Andrano

Principio d’incendio su una terrazza: 115 ad Andrano

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Risveglio da dimenticare questa mattina ad Andrano per gli inquilini di una privata abitazione di Andrano.

Poco dopo le ore 8 infatti, in pieno centro abitato, si è reso necessario l’intervento di una squadra di vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase per domare le fiamme divampate su una terrazza (foto a fine articolo).

Per motivi non chiari, un principio d’incendio si è sviluppato sotto ad una tettoia, a poca distanza dalla porta che da all’interno dell’abitazione.

Tempestivo l’intervento dei caschi rossi di Tricase che hanno domato il rogo e riportato l’area in sicurezza.

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Andrano

Una Scuola dell’Infanzia per Castiglione

Inaugurazione «importante passo avanti per la comunità educativa di Andrano». Il sindaco Salvatore Musarò: «L’offerta educativa si costruisce coinvolgendo tutti gli attori della comunità». Il vice sindaco Rocco Surano: «Garantita nella nostra frazione la continuità didattica, evitando spostamenti disagevoli in altri plessi scolastici». Il dirigente scolastico Ivano De Luca: «Simbolo di progresso e di impegno»

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A Castiglione d’Otranto (frazione di Andrano), si è tenuta l’inaugurazione della nuova Scuola dell’Infanzia.

Un evento che ha segnato un momento di crescita significativo per l’intera Comunità locale.

Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte il sindaco Salvatore Musarò, il vice sindaco Rocco Surano, l’assessore all’Istruzione Maria Grazia Nuzzo, i consiglieri comunali, il dirigente scolastico Ivano De Luca, Antonio Mangia, direttore dei Lavori (l’architetto ha illustrato le scelte progettuali) e il parroco, don Michele Martella, che ha evidenziato l’importanza della crescita corale.

Il vice sindaco Rocco Surano (con delega ai Lavori Pubblici) ha sottolineato come l’apertura della scuola rappresenti un traguardo raggiunto grazie all’impegno, alle scelte e al comune lavoro profusi negli ultimi anni: «Restituiamo oggi alla Comunità di Castiglione questo importante presidio educativo.  Un importante risultato, raggiunto grazie alla caparbietà e alla tenacia delle famiglie, dell’amministrazione comunale e dell’istituzione scolastica che hanno saputo garantire nella nostra frazione la continuità didattica, evitando spostamenti disagevoli  in altri plessi scolastici. Una scelta che rafforza le ragioni di una rinnovata coesione attorno a questa fondamentale infrastruttura educativa».

Il ds Ivano De Luca ha rimarcato l’importanza della collaborazione istituzionale: «L’inaugurazione della Scuola dell’Infanzia a Castiglione è un simbolo di progresso e di impegno verso l’istruzione e dimostra l’importanza della collaborazione tra le diverse realtà del territorio per garantire il benessere e lo sviluppo dei suoi giovani cittadini».

L’assessore all’istruzione, Maria Grazia Nuzzo, ha evidenziato l’importanza dell’evento per la comunità: «Oggi è una bella giornata! I piccoli di Castiglione avranno l’opportunità di vivere in un ambiente all’altezza delle nuove sfide educative. Per noi amministratori, è una tappa fondamentale per il rilancio di una cooperazione tra istituzioni, scuola, famiglie e cittadini».

Il sindaco Salvatore Musarò ha espresso grande soddisfazione per il completamento dell’opera: «Esprimo il mio più vivo compiacimento per aver portato a termine questa importante opera qui in Castiglione. È la testimonianza più autentica di un lavoro svolto in sinergia con tutte le articolazioni della struttura tecnica e in cooperazione con l’Istituto comprensivo di Andrano. L’offerta educativa si costruisce coinvolgendo tutti gli attori della comunità. Questo nuovo istituto scolastico non solo migliorerà l’offerta educativa nella frazione di Castiglione ma rappresenta anche un punto di riferimento per le future generazioni, offrendo un luogo ideale per i primi passi nel cammino educativo e scolastico».

La cerimonia di inaugurazione si è conclusa con la benedizione del plesso scolastico.

 

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