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Dai Comuni

“Gli Angeli dell’Orto” e M’illumino di Meno: un connubio sostenibile a Patù

L’Istituto Comprensivo di Salve Morciano Patù, riconosciuto come EcoSchool, continua a coltivare futuro

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Riceviamo e pubblichiamo. A cura di Luana Prontera


A Patù la sostenibilità si coltiva… sul serio! L’Istituto Comprensivo di Salve Morciano Patù conferma il suo impegno ambientale attraverso la terza edizione del progetto “Orto scolastico – Gli Angeli dell’Orto”, portata avanti con entusiasmo dagli studenti della Scuola Secondaria di 1° Grado.



Guidati dalla prof.ssa Rita Garofalo, agronoma esperta e appassionata, i ragazzi si sono immersi nel lavoro della terra, seminando, curando e raccogliendo ortaggi, frutta, piante aromatiche e verdure. Il tutto seguendo i principi dell’agricoltura biologica, grazie anche all’uso del compost prodotto in classe a partire dagli scarti alimentari.



Quello dell’orto è diventato molto più di un progetto: è una vera rivoluzione verde. Gli alunni hanno capito che il cibo ha una storia fatta di terra, tempo e attenzione. Hanno riscoperto le tradizioni alimentari salentine, dato valore alla stagionalità e imparato quanto sia preziosa la biodiversità.


A rafforzare questo percorso di consapevolezza ambientale è arrivata anche l’adesione all’iniziativa nazionale M’illumino di Meno, promossa da Rai Radio2 e dedicata al risparmio energetico. Un’esperienza che si è intrecciata in modo naturale con quella dell’orto, creando un filo conduttore tra sostenibilità ambientale e comportamenti quotidiani più responsabili.

Sempre quest’anno, le classi hanno partecipato con entusiasmo al progetto “Adotta un seme” dell’Università di Bari, coltivando la cima di cola, un’antica varietà locale di cavolfiore. Una scelta significativa per promuovere la biodiversità e valorizzare i sapori autentici del territorio.



Il 29 maggio si è celebrata con grande partecipazione la Giornata degli Angeli dell’Orto: un tripudio di ortodidattica, ortorap, ortoteatro e ortoindovinelli ha animato la scuola, coinvolgendo anche le famiglie. Un clima di festa e condivisione che si è ritrovato anche nella serata dedicata a M’illumino di Meno, dove i genitori hanno proposto delizie a km 0, dimostrando che anche la cucina può essere un gesto d’amore per l’ambiente.


Tutto questo è stato possibile grazie alla passione e alla dedizione delle docenti Marivanna Muci e Simonetta Petraroli, che hanno saputo guidare gli alunni in un percorso di crescita consapevole. Fondamentale anche il sostegno della Dirigente Scolastica, prof.ssa Antonella Augenti, che continua a credere con forza nel valore educativo di queste esperienze.


Un ringraziamento speciale va anche all’Amministrazione Comunale di Patù, che ha sostenuto con sensibilità e concretezza ogni fase del progetto, in particolare grazie all’impegno della consigliera Emanuele Lia, delegata alla Pubblica Istruzione, e alla presenza attiva del Sindaco Gabriele Abaterusso, sempre attento a valorizzare le iniziative che rafforzano il legame tra scuola, territorio e sostenibilità.


E perché la sostenibilità si impara sin da piccoli, anche i bambini della Scuola dell’Infanzia sono stati protagonisti con la loro prima esperienza green: l’attivazione di una serra idroponica. In questo tipo di coltivazione, le piante crescono in acqua arricchita di nutrienti, senza bisogno di terra. Una tecnica innovativa, pulita ed efficiente, che consente di risparmiare spazio e acqua. Un modo semplice ma potente per insegnare ai più piccoli il rispetto per la natura e il ciclo della vita… una piantina alla volta.


Attualità

Dopo 79 anni anni chiude la prima edicola di Tricase

Mi sarebbe piaciuto arrivare a festeggiare gli 80 anni nell’edicola”, ci confida Gigi,  “ma causa di forza maggiore mi ha spinto e convinto a chiudere…

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A giugno del 2026 avrebbe compiuto 80 anni, invece, per motivi di salute, la prima edicola di Tricase chiude con un anno di anticipo. Mi sarebbe piaciuto arrivare a festeggiare gli 80 anni nell’edicola”, ci confida Gigi,  “ma causa di forza maggiore mi ha spinto e convinto a chiudere”.

Queste le frasi emozionate di Luigi De Francesco, per tutti Gigi, scandite dall’edicolante del centro storico di Tricase, per tutti l’edicola sutta l’orologiu, che dopo 40 anni di gestione condotta prima dal papà Vito (uno dei primi tipografi di Tricase), e poi dal 1986 da lui stesso, ha segnato un punto di riferimento, di ritrovo, di scambio culturale e politico, per quasi 80 anni in città.

Il prossimo 5 giugno, continua De Francesco, saluterò “gli amici”, come ama lui stesso ama definirli e, conclude: “Sarò onorato di essere accolto nel salotto cittadino; sono certo che essendo più libero, potremo così scambiarci, senza limiti di tempo e censure, quattro chiacchiere e confidenze”.

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Attualità

Harry Styles, ex One Direction, in vacanza in Salento

La sua carriera musicale è iniziata nel 2010 come membro più giovane della boy band One Direction, diventata rapidamente una delle band di maggior successo nella musica pop…

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Harry Styles noto cantautore e attore britannico, è stato avvistato in Salento.

La sua carriera musicale è iniziata nel 2010 come membro più giovane della boy band One Direction, diventata rapidamente una delle band di maggior successo nella musica pop.

Harry Styles è stato avvistato a Torre dell’Orso, presso lo stabilimento Cala Marin, e più tardi è stato visto gironzolare anche a Martano mentre dispensava autografi e selfie con i passanti.

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Appuntamenti

A Casarano un incontro per riscoprire il valore della gentilezza

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Riceviamo e pubblichiamo. A cura di Simone Andrani.

Venerdì 30 maggio, alla presenza della Dott.ssa Sabato Benedetta e del Dott.Tiso Elia (psicologi specializzandi in psicoterapia psicoanalitica) che, per l’occasione, verranno affiancati dalla Dott.ssa Arnó Aurora (mediatore familiare, scolastico, penale e penale minorile), nel chiostro comunale di Casarano, su iniziativa della Commissione per le Pari Opportunità, si terrà un incontro aperto a tutti e incentrato sul come riscoprire il valore della gentilezza e della comprensione.

Sin da quando veniamo al mondo, invitiamo gli altri a prendersi cura di noi, ad ascoltarci, a comprenderci e ad essere con noi incentivi. Ma cosa significa essere gentili?

Sebbene l’essere gentili richieda un grosso sacrificio, per esserlo non è necessario compiere gesti eclatanti, ma bensì piccoli e semplici gesticome, ad esempio: il telefonare ad un amico per accertarsi di come stia; l’andare a trovare una persona sola o malata; il far attraversare la strada ad una persona anziana e l’aiutare chi è caduto fisicamente e moralmente a rialzarsi. Osservare la gentilezza prevede il cercare di trovare un antidoto a quel veleno che ha reso la società sfuggente e sfuggevole e che ha polverizzato la reciprocità, favorendo la permeazione del “dareper avere”. Difatti, quello che i latini definivano do ut des, in questi ultimi tempi è stato il nutriente di quel fenomeno che Hegel aveva denominato “sistema del servo e del padrone” che, ovviamente, anziché promuovere un rapporto di parità tra gli elementi coinvolti, miraalla determinazione di un rapporto basato sulla presunta superiorità di uno piuttosto di un altro. il volere necessariamente stabilire una certa gerarchia nel rapporto con gli altri, non ha fatto altro che instillare in alcuni individui il desiderio di cambiare le cose ricorrendo all’aggressività e alla violenza fisica e verbale. Malgrado molto spesso la si ignori, la storia ci insegna che le più grandi rivoluzioni sono state fatte da uomini del tutto contrari all’utilizzo della forza bruta, tra cui giganti del calibro di : Gandhi, a cui va riconosciuto il merito di aver organizzato quella famosa  “marcia del sale” che, tra il marzo e l’aprile del 1930, portò centinaia di persone a gettare manciate di sale nell’Oceano Indiano in segno di protesta contro  l’imposizione di una tassa sul sale da parte del governo britannico (allora in possesso di quel territorio); o ancora Martin Luther King che, tra il 1960 ed il 1968 (anno in cui venne assassinato), coltivò il sogno di distruggere antichi retaggi , cercando di dare vita ad un’America in cui tutti potessero vivere all’insegna della fratellanza, senza più discriminazioni. La gentilezza, oltre ad avere fondamento storico, ha anche un fondamento teologico. Infatti, ogni religione poggia sul principio secondo cui, per raggiungere la salvezza eterna, occorra badare all’altro; a conferma di ciò,ad esempio, vi sono i testi sacri shintoisti che parlano di yin e yang e, di conseguenza, della valorizzazione delle diversità naturali, ma anche testi sacri cattolici che cercano di votarci all’altro e al bene comune, facendoci capire quanto sia importante amare il nostro prossimo come noi stessi. Relativamente ai testi sacri della religione cattolica, in termini di gentilezza ed empatia verso l’altro, emblematico é il momento in cui (stando a quanto riportato dall’Evangelista Luca), Cristo, morente sulla croce, si rivolse a Dio proferendo la frase: « Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno »; a tale supplica va attribuito un grande valore simbolico, in quanto attestazione del fatto che, persino il figlio di Dio abbia sentito il bisogno di darsi agli altri, e per gli altri, pur di “guadagnarsi il regno dei cieli“.

Come forse si sarà compreso, attraverso la gentilezza e l’empatia si acquisisce una consapevolezza tale da metterci nelle condizioni di poter svelare (qualora lo volessimo davvero) i misteri della nostra e dell’altrui esistenza, dunquedí entrare in quell’ordine di idee tanto caro a Platone, per cui sia necessario essere sempre gentili con gli altri, poiché ognuno ha una sua battaglia da portare avanti. Tale scuola di pensiero ha trovato terreno fertile nella psicologia e, soprattutto, nella psicopedagogia di Jacques Lacan, basata sulla teoria secondo cui noi siamo dei “soggetti barrati”, dunque dei soggetti incompleti la cui consacrazione ad esseri umani passa dal rapporto che noi instauriamo con gli altri e dal rapporto che gli altri instaurano con noi.

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