Attualità
Rallentare per vivere meglio: i rituali digitali lenti conquistano gli italiani nel 2025
Lo stress quotidiano, l’eccessiva esposizione agli schermi e le pressioni legate al lavoro da remoto hanno reso evidente la necessità di ritagliarsi momenti digitali più umani…

Tra notifiche continue, schermi sempre accesi e una connessione che non dorme mai, qualcosa di nuovo (o forse di antico) sta prendendo piede: il bisogno di rallentare.
Sempre più italiani scelgono di prendersi una pausa dal frastuono digitale, riscoprendo il piacere di momenti più lenti, anche quando si tratta di stare online. Non si tratta di rinunciare alla tecnologia, ma di adottarla con un approccio diverso. Videogiochi rilassanti, app di meditazione, piattaforme serene e persino casinò che puntano su esperienze meno frenetiche: il web italiano si sta trasformando in un luogo dove trovare calma, non solo stimoli.
Sta emergendo una nuova forma di equilibrio, e tanti stanno imparando a respirare di nuovo… anche davanti a uno schermo.
Giochi lenti come un modo per rilassarsi
Un tempo, i videogiochi d’azione e ad alta velocità dominavano il mercato italiano, attirando giocatori in cerca di adrenalina e competizione. Oggi, però, la tendenza si è invertita: sempre più persone preferiscono giochi a ritmo lento per rilassarsi e staccare la spina.
Questo cambiamento è evidente nei nuovi casinò online, dove l’attenzione si concentra su esperienze di gioco più tranquille e immersive. Il team di Esports Insider ha selezionato i migliori e più raccomandati nuovi casinò online in Italia, e queste piattaforme puntano molto sui giochi dal ritmo lento, come il poker o alcune tipologie di slot.
Ma il fenomeno non si limita ai casinò online. Un esempio emblematico è l’ascesa di giochi come Stardew Valley, un simulatore di vita agricola che invita i giocatori a coltivare campi, pescare e costruire relazioni a un ritmo rilassato.
Scrittura lenta e diario digitale
Nel mezzo del flusso costante di notifiche e messaggi, c’è chi sceglie di rallentare aprendo una semplice app per scrivere. Non per lavoro, non per un post, ma per sé.
La scrittura lenta, sotto forma di diario digitale, sta diventando una pratica quotidiana per molti italiani che desiderano fermarsi e riflettere. App come Day One o Journey permettono di annotare pensieri, emozioni e sogni senza pressioni o aspettative sociali. Anche solo cinque righe al giorno, scritte al mattino con un caffè accanto o la sera prima di dormire, diventano un modo per ascoltarsi e riconnettersi con la propria interiorità.
Questo tipo di rituale digitale ha la forza di portare ordine nel caos. Alcune persone usano un tema ricorrente, come la gratitudine o gli obiettivi settimanali; altri si limitano a buttare giù ciò che provano. È un gesto semplice, ma dal valore profondo.
Osservare il mondo con occhi nuovi
Un altro rituale digitale lento che si sta diffondendo è quello della fotografia quotidiana. Non parliamo di selfie o contenuti virali, ma di scatti semplici, quasi meditativi, che raccontano la vita nella sua forma più essenziale.
Molti italiani scelgono di immortalare un dettaglio al giorno: un raggio di luce sulla tazza del mattino, una foglia che cambia colore, una strada vuota al tramonto. Questa pratica, spesso condivisa su profili privati o raccolta in album digitali personali, diventa una sorta di diario visivo che accompagna e arricchisce la routine.
L’uso intenzionale della fotocamera dello smartphone non per documentare tutto, ma per osservare meglio, trasforma lo scatto in un gesto di consapevolezza.
App come 1 Second Everyday o journaling fotografici come NoteCam permettono di legare un’immagine a un pensiero o a un ricordo. Questo modo di vivere il digitale non punta alla perfezione dello scatto, ma alla qualità dello sguardo.
Osservare con più attenzione, soffermare lo sguardo, notare i dettagli. In un mondo affollato di immagini, scegliere di fotografare con calma è un atto rivoluzionario.
I benefici dei rituali digitali lenti sulla salute mentale
Lo stress quotidiano, l’eccessiva esposizione agli schermi e le pressioni legate al lavoro da remoto hanno reso evidente la necessità di ritagliarsi momenti digitali più umani.
In Italia, molti hanno trovato sollievo in pratiche come la scrittura riflessiva, le app per la respirazione guidata e i videogiochi rilassanti. Non servono grandi investimenti: basta avere uno smartphone e dieci minuti al giorno per ottenere un beneficio concreto.
Studi condotti da psicologi italiani mostrano che attività digitali consapevoli riducono i livelli di cortisolo e favoriscono un maggiore equilibrio emotivo. A differenza dell’intrattenimento iperstimolante, queste pratiche invitano a rallentare, creando uno spazio sicuro e personale all’interno del caos digitale. La tecnologia, se usata con intenzione, può diventare una forma di cura quotidiana.
Attualità
Estate sicura a Casarano
Gli anziani e il caldo, progetto promosso dall’ Ufficio Politiche Sociali del Comune di Casarano in collaborazione della sez. Croce Rossa di Casarano nell’ambito del Piano Fragilità 2025

L’iniziativa nasce per affrontare in maniera concreta le conseguenze sanitarie e sociali legate alle ondate di calore, con particolare attenzione alla fascia più vulnerabile della popolazione: gli anziani soli e fragili.
Obiettivi del progetto: prevenire i rischi sanitari associati alle alte temperature (colpi di calore, disidratazione, aggravamento di patologie croniche); contrastare l’isolamento sociale, offrendo momenti di contatto umano, supporto e ascolto; garantire un presidio di prossimità attivo e visibile sul territorio durante i mesi estivi; collaborare in modo integrato con i servizi sociali e sanitari locali, per segnalazioni, interventi urgenti o presa in carico prolungata.
Tra le attività, contatti telefonici periodici con gli anziani segnalati dai servizi sociali; visite domiciliari di monitoraggio e supporto da parte dei volontari della Croce Rossa; consegna di generi di prima necessità o farmaci in caso di bisogno; diffusione di materiale informativo e consigli utili per affrontare il caldo in sicurezza; attivazione di una linea dedicata per segnalazioni e richieste di aiuto.
Il progetto è destinato agli anziani residenti a Casarano, in particolare a coloro che vivono soli o in condizioni di fragilità sociale e sanitaria.
L’accesso può avvenire su segnalazione dei servizi sociali comunali; attraverso contatto diretto con la Croce Rossa; su richiesta da parte di familiari, vicini o cittadini.
📞 3514581337 (numero dedicato), attivo lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30
“Estate Sicura 2025” è un esempio concreto di solidarietà di comunità, in cui istituzioni, volontari e cittadini lavorano insieme per non lasciare nessuno solo, soprattutto nei momenti più critici.
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Attualità
Aumentano le imprese, rallenta l’economia
Cresce il numero delle aziende pugliesi ma diminuiscono fatturati e scambi commerciali. Fatturati 428,7 milioni di euro in meno

Aumentano le imprese in Puglia, ma rallenta l’economia.
«Potrebbe sembrare un paradosso, ma è quello che sta accadendo nella nostra regione», spiega Davide Stasi, data analyst e responsabile dell’Osservatorio Economico Aforisma, che ha preso in esame tutte le aziende, ad eccezione di quelle inattive e di quelle sottoposte a procedure concorsuali.
I dati sono aggiornati al 30 giugno 2025.
Anche nel secondo trimestre di quest’anno, il saldo della nati-mortalità è positivo, confermando il trend dell’ultimo decennio.
Sarà la voglia d’impresa, sarà il crescente ricorso agli incentivi per l’auto-imprenditorialità, sarà l’apertura della partita Iva vista come alternativa alla disoccupazione.
Sta di fatto che, da aprile a giugno scorsi, le iscrizioni al Registro delle imprese delle camere di commercio pugliesi, sono state superiori alle cancellazioni, per un saldo di 2.508 attività in più, con 5.391 nuove aziende a fronte di 2.883 cessazioni, per un tasso di crescita dello 0,67 per cento, persino superiore alla media nazionale (0,56 per cento).
Ma non è tutto oro quel che luccica.
L’andamento del numero delle imprese, seppur positivo, può rappresentare solo un indicatore utile ai fini statistici, ma non è sufficiente, da solo, a comprendere l’andamento dell’economia nella sua complessità. Anzi, l’aumento del numero delle attività può tradursi, in certi casi, in un’eccessiva frammentazione del tessuto imprenditoriale, rappresentando uno dei principali freni allo sviluppo della Puglia.
L’anno in corso, infatti, non può certo paragonarsi al periodo successivo alla pandemia, con un’economia in rapida ripresa. Nonostante la crescita del numero delle aziende, infatti, il fatturato e gli scambi commerciali diminuiscono.
Da gennaio a maggio di quest’anno, le imprese pugliesi hanno fatturato, complessivamente, 35.442.851.498 euro contro i 35.871.548.902 dello stesso periodo dell’anno scorso. Vale a dire 428.697.404 euro in meno, pari a una flessione dell’1,2 per cento.
Riguardo agli scambi commerciali con l’estero, l’impatto dei dazi potrebbe essere maggiore e soprattutto più a lungo termine, se le imprese esportatrici più grandi o comunque in grado di… multi-nazionalizzarsi (che sono quelle che pesano di più per l’export) decidessero di trasferire parte della produzione all’interno dei confini degli Stati Uniti, per non perdere i propri clienti, con una perdita di capacità produttiva nel nostro Paese.
«Abbiamo già registrato una prima fase di rallentamento dell’economia con l’aumento dei tassi di interesse stabilito dalla Banca centrale europea al fine di contrastare la crescente inflazione», ricorda Stasi.
«Oltre alla burocrazia, un forte freno alla sviluppo della Puglia è rappresentato proprio dall’eccessiva frammentazione del tessuto imprenditoriale», spiega, «va detto che la nostra regione è storicamente caratterizzata da una fitta rete di micro, piccole e medie imprese, ma questa peculiarità, che in passato ha consentito di sviluppare un sistema produttivo specializzato e molto flessibile, rappresenta oggi un elemento di rischio perché comporta una minore competitività su un mercato sempre più globale, con l’agguerrita concorrenza delle multinazionali e dei grandi player. Basti pensare alle difficoltà a cui tante aziende andranno incontro, proprio a causa delle ridotte dimensioni, nell’assolvimento dell’obbligo di approntare assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati, anche al fine di favorire l’emersione tempestiva della crisi, così come imposto dalla recente riforma della disciplina della crisi dell’impresa e dell’insolvenza».
«La sopravvivenza delle micro, piccole e medie imprese pugliesi», aggiunge l’analista, «dovrà passare dalla “messa in rete” che sappiamo potrà dar vita ad attività capaci di esprimere intenti comuni ed interessi condivisi, nella consapevolezza che in tal modo possono aumentare non solo le economie di scala, ma anche la competitività sui mercati».
Nell’ultimo decennio, il settore che è cresciuto di più, ma solo in termini quantitativi, è quello dei servizi di alloggio e ristorazione.
«A fronte di dati sulle presenze molto incoraggianti, riscontriamo un impatto limitato sulla crescita del territorio», sottolinea Stasi, «a conferma che un aumento esponenziale del numero di attività non conferma uno sviluppo altrettanto esponenziale dell’economia, soprattutto se resta bassa la produttività, distogliendo risorse umane e di capitale a quei settori ad alto valore aggiunto, come manifatturiero e costruzioni».
Nati-mortalità imprese | Registrate | % | Attive | % | Iscrizioni | % | Cessazioni | % | Saldo 2° trimestre 2025 | Saldo 2° trimestre 2024 |
Bari | 138.628 | 0,80% | 122.054 | 0,91% | 2.058 | 1,50% | 957 | 0,70% | 1.101 | 911 |
Brindisi | 39.123 | 0,63% | 33.127 | 0,74% | 504 | 1,30% | 260 | 0,67% | 244 | 268 |
Foggia | 70.297 | 0,70% | 62.643 | 0,79% | 1.043 | 1,49% | 554 | 79,00% | 489 | 437 |
Lecce | 75.092 | 0,66% | 65.448 | 0,76% | 1.163 | 1,56% | 670 | 0,90% | 493 | 505 |
Taranto | 51.653 | 0,35% | 43.404 | 0,42% | 623 | 1,21% | 442 | 0,86% | 181 | 298 |
Puglia | 374.793 | 0,67% | 326.676 | 0,77% | 5.391 | 1,45% | 2.883 | 0,77% | 2.508 | 2.419 |
Principali settori economici | Agricoltura | Industria | Costruzioni | Commercio | Servizi | |||||
Bari | 23.727 | 0,62% | 11.713 | 0,30% | 16.855 | 0,80% | 36.038 | 0,28% | 42.417 | 1,60% |
Brindisi | 7.152 | 0,38% | 2.625 | 0,08% | 5.081 | 0,83% | 10.591 | 0,20% | 10.853 | 0,82% |
Foggia | 23.518 | 0,56% | 3.882 | 0,28% | 7.154 | 0,72% | 15.832 | 0,44% | 15.936 | 1,78% |
Lecce | 9.155 | 0,84% | 5.833 | -0,05% | 10.619 | 0,62% | 21.737 | 0,12% | 22.993 | 1,42% |
Taranto | 10.078 | 0,31% | 3.570 | 0,22% | 5.712 | 0,49% | 13.911 | -0,05% | 14.095 | 0,69% |
Puglia | 73.630 | 0,56% | 27.623 | 0,19% | 45.421 | 0,71% | 98.109 | 0,22% | 106.294 | 1,38% |
fonte: Osservatorio Economico Aforisma |
Fatturazione imprese | 2024 | 2025 | Var. ‘25 su ‘24 | Var. % ‘25 su ‘24 |
gennaio | 7.319.838.563 | 6.883.273.570 | -436.564.993 | -6,0% |
febbraio | 6.919.264.920 | 6.610.973.872 | -308.291.048 | -4,5% |
marzo | 7.076.158.263 | 7.298.473.036 | 222.314.773 | 3,1% |
aprile | 6.975.627.842 | 7.269.215.957 | 293.588.115 | 4,2% |
maggio | 7.580.659.313 | 7.380.915.063 | -199.744.250 | -2,6% |
totale | 35.871.548.902 | 35.442.851.498 | -428.697.404 | -1,2% |
fonte: Osservatorio Economico Aforisma
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Attualità
Accesso alle aree boscate. Divieti e sanzioni a Otranto
Come previsto dal Decreto del presidente della Regione e dall’ordinanza del sindaco arrivata dopo un incontro con i concessionari delle attività balneari poste a nord della città

Le condizioni climatiche di questo periodo, con un aumento delle temperature al di sopra delle medie stagionali e il conseguente innalzamento del rischio di incendi, inducono a rafforzare politiche e attività di prevenzione di questo rischio nelle aree più sensibili e interessate dalla maggiore presenza di turisti e utenti di attività balneari o di svago in genere.
A tal fine l’amministrazione comunale di Otranto ha incontrato i concessionari delle attività balneari poste a nord della città.
Nel corso della riunione è stato evidenziato che il decreto del presidente della Regione Puglia n.334 del 10 giugno 2025 pone il divieto di transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate e che lo stesso provvedimento comporta sanzioni amministrative da euro 1.032,91 fino a un massimo di euro 10.329,14.
Le previsioni di detto decreto sono state ulteriormente rafforzate nell’ordinanza sindacale emessa dal Comune che regola l’accesso nelle pinete.
Si invitano, quindi, «i cittadini e gli utenti delle zone destinate a pinete e boschi a osservare pienamente le predette disposizioni».
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