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Castro

Castro: ritrovato imprenditore disperso in mare

Una nave mercantile italiana lo ha avvistato stamattina dopo le 7 a sud di Leuca, in mare aperto. Sta bene, nonostante le due notti al freddo

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Quando ormai si stavano iniziando a perdere le speranze, Rocco Ciullo, imprenditore e pescatore 58enne di Castro disperso dopo esser uscito per una battuta di pesca, è stato ritrovato.


Era 20 miglia a Sud di Leuca, in mare aperto, quando stamattina attorno alle 7e30 una nave mercantile partita dalla Sicilia e diretta a Brindisi, lo ha avvistato. Il 58enne, stanco e provato dal freddo, era comunque in buone condizioni di salute, specialmente se si considera che ha passato due notti in mare. Era uscito giovedì sera, infatti, a pescare calamari a bordo di un gozzo di circa 5 metri, come di consueto. Ma non aveva fatto più ritorno. A lanciare l’allarme era stata la moglie, fortemente preoccupata.


Col passare delle ore si era temuto il peggio, invece, probabilmente per una avaria al motore, il pescatore non è potuto rientrare, ed ha passato due notti a sperare nell’arrivo dei soccorsi, mentre le onde lo spingevano al largo.

La bella notizia di stamattina, che fa tirare un enorme sospiro di sollievo alla comunità castrense ma soprattutto alla moglie, arriva proprio nelle ore in cui alla squadra di ricercatori stavano per aggiungersi vigili del fuoco e sommozzatori, nel timore che l’imbarcazione potesse essere affondata.


Attualità

Pesca a cianciolo: «Svuotano i nostri mari!»

Pescherecci siciliani con la “rete a circuizione come le cianciole” fanno incetta di ricciole e altri pelagici. Ogni anno si ripete lo scempio: nulla di illegale ma molto presto si rischia una riduzione epocale degli stock ittici

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La protesta degli amanti del mare corre sui social e una  segnalazione è stata inoltrata anche allo Sportello dei Diritti.

Un coro di disapprovazione di pescatori e appassionati salentini che si sono messi in moto per sollevarsi pacificamente e che hanno deciso di organizzare manifestazioni contro lo scempio che ogni anno e ormai ciclicamente si ripete: pescherecci siciliani con la “rete a circuizione” che approdano sulle nostre coste per fare incetta di migliaia di esemplari di ricciole e altri tipi di pesci pelagici.

Enormi quantità di pesce in una volta sola come riferisce la D.ssa Diana D’Agata, Veterinary Surgeon nel Regno Unito, esperta di fauna marina, che, dopo essere accerchiati, sono rinchiusi ed issati sull’imbarcazione.

Anche se, va specificato, che parliamo di pesca prevalentemente della ricciola, che non prevede limiti quantitativi imposti per legge.

La “sommossa” corsa in rete è nata dopo che alcuni appassionati di apnea hanno segnalato la presenza di un motopeschereccio proveniente dalla Sicilia e che avrebbe stazionato qualche giorno nelle acque di Gallipoli.

La pesca eccessiva peraltro avviene durante il periodo riproduttivo, generando un allarme tra i pescatori locali e le associazioni ambientaliste, che denunciano le pratiche distruttive e l’impatto negativo sull’ecosistema marino.

Normalmente veniva applicata per la cattura del pesce azzurro in particolari periodi dell’anno, quando le grandi ricciole si riuniscono in grandi banchi, diventando facili prede dei ciancioli nel momento in cui inseguono il pesce azzurro. Tuttavia, l’utilizzo dei sonar e di altri strumenti sempre più all’avanguardia ha reso ancor più semplice l’individuazione e quindi la cattura.

Il D.P.R. 1639/68 disciplina questo tipo di pesca e la vieta “entro una distanza di 3 miglia dalla costa o all’interno dell’isobata di 50 m (quando tale profondità è raggiunta a una distanza inferiore dalla costa)”.

Per eludere i controlli della capitaneria di porto, i pescatori interromperebbero temporaneamente il segnale ICE che identifica la loro posizione e, una volta completata la cattura, lo riattiverebbero.

Avendo appreso della presenza “ingombrante” dell’equipaggio siculo, i pescatori salentini hanno denunciato pubblicamente quanto sta accadendo ormai ciclicamente ed i rischi per la fauna marina.

In molti l’hanno definiti una vera e propria “mattanza” per l’eccessiva quantità di pesce pescato in ogni battuta con il conseguente pericolo a medio termine d’impauperimento degli stock ittici di queste specie di pesci che si stanno riducendo, anno dopo anno, con pericolose conseguenze sulla catena alimentare.

Dal presidente dello Sportello dei Diritti, Giovanni D’Agata, l’invito al Capo del compartimento Marittimo a verificare la sostenibilità di tale tipo di pesca intensiva.

È bene ricordare, infatti, che questa autorità al fine della tutela delle risorse biologiche del mare e previo parere della commissione consultiva locale per la pesca marittima, può stabilire ogni altra disposizione circa la località di esercizio, i periodi di tempo e i tipi degli strumenti pescherecci per la pesca con fonti luminose nelle acque del compartimento.

Un appello urgente alla responsabilità e all’adozione di misure più severe per tutelare le risorse marine e il fragile equilibrio ecologico del nostro mare.

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Attualità

Castro: Nino non pesca più

Quella volta in cui per non mollare la preda rimase sordo financo alle esortazioni dei militari a lasciar perdere, fino a quando non fu il tonno, esausto, a perdere del tutto le forze ed a essere tirato all’interno della barchetta…

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di Rocco Boccadamo

Al momento della sua nascita, fu registrato all’Anagrafe, e parallelamente battezzato in chiesa, con il nome proprio di Albino (cognome F.) e, il suo caso, rappresentò, un’autentica eccezione, già che, all’epoca, fra la popolazione di Castro, non v’era alcuno che si chiamasse così. In seguito, molto semplicemente, se non automaticamente, lo sviluppo sotto forma del diminutivo/abbreviativo Nino.

A parte siffatta singolarità appellativa iniziale, mette conto di annotare che il successivo, graduale divenire del personaggio si sgranò sul metro di un’assoluta, esclusiva e continuativa caratteristica: lo strettissimo rapporto, vera e propria simbiosi, fra lui e l’ambiente più prossimo e naturale su cui si era affacciata e dischiusa la sua avventura esistenziale, ossia a dire il mare.

Nino, dunque, prestissimo, pescatore, sin da bambino, tutti i giorni dell’anno, in ogni stagione, a braccetto, anzi, in questo particolare caso, a bordo di una barchetta di legno, del genere “gozzo,” in principio rigorosamente a remi, poi sospinta da un piccolo motore fuoribordo, e in compagnia funzionale e operativa di ami, lenze, “conzi” e reti.

Anni, lustri, decenni, attraversati espletando tale duro, incerto e talvolta periglioso lavoro, sempre con equilibrata passione, senza fermarsi o arretrare di fronte alle difficoltà e, spesso, ai magri proventi.

Frattanto, intorno a Nino, andava formandosi e crescendo anche una famiglia, con due figli, di cui uno rimasto a Castro e l’altro trasferitosi per lavoro in un’altra regione.

Che bagaglio di esperienze per l’uomo, acquisito e accumulato sotto cieli multiformi e multicolore, quando sereni, quando grigio scuri per effetto di nuvolaglie dense, in notti stellate o cupe e fredde, su distese calme o vivaci o con cospicui moti ondosi.

Nino, comunque, sempre lì, sull’uscio della sua grotta in Via Scalo delle barche, dove è solito preparare le attrezzature per la pesca, specialmente l’allestimento, prolungato e non facile, del “conzo”, oppure sulla banchina del porticciolo, prossimo a “uscire”, oppure al largo, a più riprese nell’arco delle ventiquattro ore, per “calare” o tirare su gli strumenti del suo lavoro.

Accanto alla quotidianità così snodatasi per una vita intera, con il protagonista sempre determinato, ma, insieme, sereno, è rimasto negli annali della marineria della Perla del Salento, uno specifico episodio, indubbiamente non comune, di cui Nino, alcune stagioni fa, si è trovato ad essere, un po’ ma non completamente a caso, protagonista.

Un pomeriggio, aveva “calato” il suo “conzo” (lunghissima lenza con alcune centinaia di anni pendenti da apposite appendici, mantenute a mezza profondità, mercé la compensazione di galleggiamento conferita insieme da piccoli piombi e cubi di sughero) a media distanza dalla costa verso la Marina di Andrano, dopo di che, nella mattinata successiva, era ritornato sul posto per recuperare il tutto.

Sennonché, a un certo punto, l’uomo ebbe ad avvertire una fortissima resistenza, che gli impegnava mani, gambe, braccia e spalla, segno che, a un amo, doveva aver abboccato un grosso esemplare di pesce (più tardi, si sarebbe rivelato trattarsi di un tonno), che, con tutte le proprie energie vitali, vanificava il tentativo di Nino di recuperare il “conzo”.

Non cedeva l’amico pescatore, non mollava la lenza e la preda attaccata, né si arrendeva l’esemplare ittico.

Durante questo confronto di forze, trascorreva deciso il tempo e, circostanza più delicata, il “gozzo” era lentamente trascinato, dai guizzi del pesce, in direzione di Tricase e di Leuca.

Nino, in occasione di quella uscita, non si era portato appresso il cellulare e, quindi, era praticamente isolato al largo e, progressivamente, sempre più distante da Castro.

Per fortuna, il figlio, impensierito e preoccupato a causa del mancato rientro del genitore, ritenne di allertare la Guardia costiera, che, in breve, raggiunse, con un suo veloce battello, il pescatore, sempre accanito a non mollare.

Così, rimase Nino, sordo financo alle esortazioni dei militari a lasciar perdere, fino a quando non fu il tonno, esausto, a perdere del tutto le forze ed a essere tirato all’interno della barchetta.

Fino a poco tempo fa, Nino è stato sorretto da una buona, o quantomeno discreta, salute ed è sceso puntualmente al porto, in sella al suo motorino o a piedi, salpando, sia pure sempre più raramente, col suo battello.

Da parte mia, incontrandolo, mi tenevo aggiornato sull’avanzare dei suoi almanacchi e in merito all’andamento della sua attività. E, lui, a rispondermi, con tono gentile sorridente, magari, nelle ultime occasioni, precisando di essere uscito al solo scopo di trarre un quantitativo di pesce fresco destinato al figlio giunto a Castro per le ferie.

Da qualche tempo, gli acciacchi si sono purtroppo accentuati e, di conseguenza, egli si muove da casa raramente. L’ho incontrato il mese scorso, seduto all’inizio della banchina interna del porticciolo davanti alla sede del “Circolo Sottufficiali”, domandandogli: “Come va Nino, come stai?”.

Stavolta, diversa dal solito la risposta: “Come vuoi che vada, va come Dio vuole”.

Tuttavia, io penso che Nino, dentro di sé, sia egualmente sereno e contento, non fosse altro perché il suo battello, il piccolo gozzo denominato “Martina”, è sempre lì, in acqua, silenzioso ma ormeggiato all’altra banchina, a fianco della più grande barca consortile.

E sono, altresì, sicuro che l’uomo, in silenzio, si ripassa con affetto e commozione le figure dei suoi colleghi e amici pescatori di Castro, ad esempio, quelle dei due Vincenzo e di Nunzio C., già proprietario, anche lui, di un “gozzo” dal nome “Davide”, i quali hanno tirato definitivamente i remi in barca, in età ben più giovane della sua, per salirsene sulle nuvole.

In certi giorni, mi capita di ritrovare Nino, intento a riposare tra aiole fiorite nei pressi della sua abitazione, e, lì, mi dà l’impressione di snocciolare un altro ripasso, cioè a dire le così tante albe e gli infiniti tramonti in cui i suoi occhi si sono rispecchiati

Sì, posto che sono ormai novantasei gli anni compiuti da Nino, so che è improprio, ma qui mi piace parlare non di anni bensì di maree, appunto novantasei maree.

Ravvisando nella sua persona una sorta di simbolo della gente di mare castrense, la locale amministrazione civica (per la precisione, non quella in carica, presieduta, guarda caso, da un figlio di Nino, ma quella precedente), ha deliberato di conferire al pescatore in questione uno speciale riconoscimento ad personam e io rivedo ancora l’uomo felice e commosso sul palco della correlata semplice cerimonia.

Anche da queste righe, il mio affettuoso saluto e sincero augurio, Nino: resisti, come in quella avventura al largo alle prese col grosso tonno, e abbi ancora lunga vita.

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Appuntamenti

In giro per il Salento: gli appuntamenti di fine agosto e settembre

Estate agli sgoccioli, ecco come divertsisi e dove andare nelle piacevoli serati di fine estate…

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SABATO 30 AGOSTO 2025

ALESSANO –

Convento Frati Cappuccini, ore 21, Cinema in corte

CASARANO –

Piazzetta D’Elia, ore 21, teatro, La Busacca, Il malato immaginario

CASTRIGNANO DE’ GRECI –

Ogni Altro Suono: palazzo baronale De Gualtieris, Samuele Mele Trio, Antonis & Demetri Kastellani

CASTRO –

Castro Jazz Festival: terrazza del Castello, ore 18,30, concerto con i bambini della Kids’ School of Jazz; piazza Perotti, ore 19, gruppi di musica d’insieme del Castro Jazz Summer School; piazza della Vittoria, ore 21, Bud Powell Jazz Orchestra diretta da Simone Stefanizzi, ospite Andrea Sabatino (tromba)

CORSANO –

Anfiteatro comunale, ore 21, Amici del Teatro, La Guardia, regia di Biagio Bisanti e Floriano Mauro

CASTRO –

Marina, dalle 19, Zarathustra, L’Artigianato che piace, mercatini

CUTROFIANO –

Piazza Municipio, ore 21, teatro, Trapule, con G. Saccomanno e M. De Santis

LIDO MARINI (Ugento) –

Piazza Tirolo, ore 21,30, serata danzante

MATINO –

Piazza Primiceri, ore 20,30, Bimbi sotto le stelle

MURO LECCESE –

Salento Book Festival: piazza del Popolo,

ore 20,30, Mavi Ferramosca e Antonio Serravezza, La scacchiera magica di Neretum, incontra gli autori Stefano De Giorgi; dalle 21,30, il Procuratore Nicola Gratteri presenta il libro Una cosa sola, incontra l’autore Marco Cataldo

PRESICCE-ACQUARICA –

Borgo di Presicce, ore 21, BazArt Salento Galleria a cielo aperto (anche domenica 31)

SALVE –

Intrecci/Intertwinings, mostra di collectible design  (fino al 14 settembre).

Chiesa Madre San Nicola Magno, ore 20,30, Stagione concertistica organo Olgiati-Mauro, concerto per organo, Allievi Masterclass (anche domenica 31)

SAN GREGORIO (Patù) –

Piazza Valiani, ore 21, omaggio popolare alla musica salentina

TIGGIANO –

Palazzo Serafini Sauli, ore 16, Festa di Fine Estate in Biblioteca, giochi e intrattenimento per Bambini

TRICASE –

Piazza Don Tonino Bello, Premio Poiesis

VASTE (Poggiardo) –

Piazza Dante, ore 20, Teste di Legno, Pinocchio L’avventura di un sognatore

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DOMENICA 31 AGOSTO 2025

BOTRUGNO –

Palazzo Marchesale, dalle 21, teatro, Yourope, La Meglio Gioventù

CASARANO –

Piazzetta D’Elia, dalle 18,30, Angeli a Casarano con Giulietta Bandiera, musica dal vivo con Cristian DeLord; presenta Elisabetta Casto

CASTIGLIONE (Andrano) –

Notte Verde

CORSANO –

Vicolo San Bartolo, ore 19,30, Ricerca e Informazione Sociale Salento, Il Resto conta. Storie di R-esistenza civica

CUTROFIANO –

Li Ucci Festival (fino al 6 settembre)

GAGLIANO DEL CAPO –

Il salotto del Capo: piazza San Rocco, 20,30, Chiara Francini, Le querce non fanno limoni

LEUCA –

Piazza Eventi, ore 21,30, Disco Party by Joyfulltime Events

MANCAVERSA (Taviano) –

Lungomare Jonico, ore 21, Cinemarea film sotto le stelle

PESCOLUSE (Salve) –

Parco dei Gigli, ore 18, Festa di Fido, sfilata cinofila con dimostrazione di Agility Dog per  il ventennale di Zampa Libera

SALVE –

Intrecci/Intertwinings, mostra di collectible design (fino al 14 settembre).

Chiesa Madre, ore 20,30, Stagione concertistica organo Olgiati-Mauro, concerto per organo, Andrea Marcon

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LUNEDI’ 1 SETTEMBRE

ALESSANO –

Sala consiliare,  ore 19,30, consegna della Costituzione ai neodiciottenni

ANDRANO –

Piazza Indipendenza, ore 21,  Notte della Musica

CORSANO –

Eleusi, Festival del Capo di Leuca, Rassegna Cameristica Internazionale: Cappella di Santa Maura, ore 21, WunderKammer Quintett (Maria Meerovich, soprano; Tina D’Alessandro, mezzosoprano; Vincenzo Distasi, tenore; Pietro Lisi, baritono; Vincenzo Zoppi, pianoforte), Romantique folk

PRESICCE-ACQUARICA –

Località Acquarica, impianti sportivi, 4° Memorial Giacomo Palese, Torneo di Calcetto (fino a sabato 6)

SPECCHIA –

Salento Book Festival: piazza del Popolo, ore 20,30, Simona Ruffino, Non tutto è come appare, incontra l’autrice Marco Cataldo con la partecipazione di Tommaso D’Antico; alle 21,30, Gad Lerner presenta il libro Gaza. Odio e amore per Israele, incontra l’autore Attilio Pisanò, dell’Università del Salento.

TRICASE –

Piazza dell’Abate, associazione Liquilab, Danze di Pizzica Pizzica

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MARTEDì 2 SETTEMBRE

PRESICCE-ACQUARICA – Località Presicce, palazzo Ducale, ore 20,45, Candle Harmony Concert, accensione di centinaia di candele, accompagnata da quartetto di archi

SALVE –

Piazza Matteotti, ore 21,30, I migliori anni, balli di gruppo e piano bar con Antonio Pepe

TRICASE –

Eleusi, Festival del Capo di Leuca, Rassegna Cameristica Internazionale: Agriturismo Gli Ulivi, ore 21, Duo Teiwaz (Ilaria Nallira, violino; Mirko Iannucci, fisarmonica), Il violino e la fisarmonica in viaggio nel tempo

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MERCOLEDì 3 SETTEMBRE 2025

SPECCHIA – Eleusi, Festival del Capo di Leuca, Rassegna Cameristica Internazionale: Palazzo Risolo, ore 21, Chiara Sannicandro (violino), Gianfranco Sannicandro (pianoforte), Poème

TORRE PALI (Salve) –

Piazza Vanini, ore 21,30, Mercatino Pizzicato con i Provvisorio Popolare, Gran concerto di Pizzica

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GIOVEDì 4 SETTEMBRE

ANDRANO –

Atrio del Castello di Andrano, ore 20, Crisi climatica, migrazioni e turismo – Suoni e storie di una terra che brucia, con Pierluigi Musarò e Massimo Donno

CASARANO –

Via Pendino, palazzo D’Elia, palazzo De Judicibus, dalle 21, Associazione Ensemble Fondo Verri, Luoghi d’Allerta: visite e itinerari culturali e di spettacolo, parata poetico musicale nel borgo antico e concerto recital, Fate solo quel che v’incanta

POGGIARDO –

Piazza Giovanni Paolo II, ore 20, Visit Poggiardo, visita guidata alla Cripta degli affreschi bizantini di Santa Maria degli Angeli STERNATIA – Piazza Castello, Concerti del Chiostro, Enrico Pieranuzzi Trio

TAURISANO –

Eleusi, Festival del Capo di Leuca, Rassegna Cameristica Internazionale: Palazzo Ducale, ore 21,  I Cameristi di Eleusi (Roberta Mazzotta, violino; Miriam Baffi, violino; Cristian Musio, viola; Serena Chiaravalle, violoncello), Bel mondo, dove sei?

TORRE SAN GIOVANNI (Ugento) –

Pineta del Faro,  ore 19, Ura Teatro, Alla luce che resta con Antonio Castrignanò, Redi Hasa, Fabrizio Saccomanno e Rocco Nigro

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VENERDì 5 SETTMBRE 2025

CASARANO –

Palazzo D’Elia, dalle 19,30 docufilm, Sotto il velo del karma e incontro con gli autori Rocco Antonio Cossa e Laura Catullo; Percorsi d’Arte di Cinzia De Rocco

GAGLIANO DEL CAPO –

Cimitero Comunale, ore 20,30, Selva Oscura – Lectura Dantis, passi scelti della Divina Commedia di Dante Alighieri, con Marco Antonio Romano

PATÙ –

Villa Don Tonino Bello, ore 21, Havana Trio live music

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