Connect with us

Appuntamenti

Montesano già riassapora il gusto della festa

Comitato al lavoro per completare il cartellone con tutti gli eventi in programma dal 6 all’8 agosto

Pubblicato

il

Dopo due anni di pandemia e celebrazioni in versione ridotta, con il benestare della CEP (Conferenza Episcopale Pugliese) che ha dato il via libera alla organizzazione delle feste patronali, Montesano Salentino si prepara a rinnovare la secolare tradizione della festa patronale in onore Si San Donato.


I componenti del Comitato Festa sono al lavoro per studiare le migliori soluzioni per approntare il corposo programma di festeggiamenti civili.


Le celebrazioni in onore di San Donato ricorrono sin dagli anni ’30.


La festa si svolgerà dal 6 all’8 agosto e coinvolge l’intera comunità legata da una forte devozione al Santo e molto fedele alla tradizione.


I riti religiosi avranno inizio il 28 luglio nella chiesa parrocchiale con la novena, alla quale parteciperanno come sempre non solo tantissimi montesanesi, ma anche numerosi devoti provenienti dai centri vicini.


San Donato è il protettore degli epilettici e in tanti nei giorni di festa arrivano da ogni dove nel piccolo centro del sud Salento per chiedere la grazia.

Il 6 agosto, giorno della vigilia, Montesano verrà svegliata dalle carcasse e dalla banda musicale. Nella parrocchia intanto verrà celebrata la santa messa. Verso mezzogiorno la statua del Santo, accompagnata dalla banda musicale, verrà portata in processione dalla chiesa madre alla cappella di San Donato. Da tradizione i devoti detentori delle offerte più danarose, che verranno posizionate sul bastone del Santo, avranno l’onore e l’onere di portare in spalla la statua.


La sera, intorno alle 21, avrà corso l’intorciata, con la processione e la tradizionale sosta vicino alla chiesa Madre, dove il sindaco Giuseppe Maglie consegnerà al Patrono le chiavi del Paese.


La statua del Santo ritornerà poi nella sua cappella, sempre tenuta a spalla dai devoti in attesa dei fuochi d’artificio.


Il 7 agosto, la cappella verrà riaperta per le celebrazioni delle sante messe; durante la mattinata la tradizionale fiera che richiama tantissimi visitatori.


Verso mezzogiorno la statua del Santo Patrono, con il bastone carico di banconote, in processione verrà riportata nella chiesa parrocchiale dove si celebrerà la messa solenne alla presenza del Vescovo, Mons. Angiuli.


Appuntamenti

Tricase, le guardie d’onore del Pantheon a Palazzo Gallone

Evento promosso dall’Associazione nazionale carabinieri e dall’Istituto nazionale delle guardie d’onore alle tombe reali…

Pubblicato

il

Aggiornamento: cerimonia rinviata a data da destinarsi

Questa sera, alle 18, nelle scuderie di Palazzo Gallone, a Tricase, si terrà la cerimonia di consegna degli attestati di benemerenza.

Evento promosso dall’Associazione nazionale carabinieri e dall’Istituto nazionale delle guardie d’onore alle tombe reali.

La delegazione interprovinciale di Lecce e Brindisi, guidata da Luigi Mazza, consegnerà benemerenza ed incontrerà i carabinieri della sezione di Tricase intitolata alla medaglia d’oro al valor militare “Brigadiere Antonio Cezza”.

Presenti oltre al sindaco Antonio De Donno, le autorità religiose, militari e civili.

Continua a Leggere

Appuntamenti

Tricase: all’Aurora Art Space arriva Popoff

Sabato 21 settembre Graziano Gala presenterà il suo nuovo libro. Nel corso della serata letture di Pasquale Santoro e musiche di Luigi Nicolardi

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Un appuntamento pieno di sorprese, musica e parole quello in programma all’Aurora Art Space di Tricase.

Nel corso della serata Graziano Gala presenterà il suo nuovo libro Popoff.

Nel corso della serata letture di Pasquale Santoro e musiche di Luigi Nicolardi. Modererà Lucia D’Aversa.

IL LIBRO

È notte fonda quando alla porta di Cimino, un vecchietto strambo e un po’ smemorato, bussa un bambino che nessuno ha mai visto prima e che sembra essersi materializzato dal nulla. Con il viso protetto da una sciarpa, e imbacuccato in vari strati di giubbotti, ha una sola domanda per Cimino: «Mi scusi, signore, ha visto per caso mio padre?».

In paese il cibo scarseggia, vecchi rancori mai sopiti sono sempre sul punto di eruttare in tragedia, antiche ingiustizie attendono di essere vendicate e gli abitanti diminuiscono giorno dopo giorno a causa di misteriose lettere di espulsione.

Senza un nome e senza una casa, il bambino – ribattezzato Popoff – sa che i genitori sono lì da qualche parte e con l’aiuto dei pochi disposti a dargli una mano è determinato a trovarli.

Con la stessa commistione di comico e tragico, realismo e fiaba, lingua letteraria e dialetto che ha fatto di Sangue di Giuda uno degli esordi più apprezzati degli ultimi anni, Graziano Gala racconta con incredibile delicatezza la storia del piccolo Popoff, che in un paesaggio umano vecchio di secoli si innamora delle candele votive, segue una dolce ninna nanna cantata nel cuore della notte dalle casse del supermercato, assiste impotente al terribile spettacolo della crudeltà umana.

Senza mai stancarsi di ripetere la stessa, disperata domanda: «Ha visto per caso mio padre?».

«L’HO ASPETTATO TANTO»

«Io Popoff l’ho aspettato tanto e ho sperato non arrivasse mai», ha postato l’autore, «e quando l’ho visto sono scappato ad altissime gambe: nelle stanze piene di gente, in tutti i posti pieni di rumore, in tutte le strade affollate che più solo dentro è impossibile essere. Lui però mi ha seguito ovunque e ha aspettato sempre, ché quello che voleva poteva valere una vita e che il tempo necessario importava niente.

Mi ha stretto la mano, mi ha portato a bussare ad ogni porta del paese, coi capelli zuppi di lana, col vestito come viene, coi giubbotti così tanti da poterci fare casa a cercare una sola, tremendissima cosa: nostro papà.

Con Cimino che ha il vento in testa, con le lettere di Ilda Farsi, con la rabbia di Poliure Tano e con tutto lo sciroppo e con tutta quella broda che solo a pensarla ci affoghi. Con la Liuc-ce a intermittenza, che a vederla non puoi non innamorarti. Col nome che non teniamo, e che abbiamo sperato ovunque, che vai a spiegarlo, che cerchi tuo padre, se neppure sanno come ti chiami.

Popoff l’ho aspettato tanto tempo e ora sono tanto felice sia arrivato, ché bimbo e sporco mi ha insegnato una cosa importante: c’è solo un modo di dimenticare le cose – affrontarle».

Continua a Leggere

Appuntamenti

Leuca: «Ogni albero ha un’anima, noi la teniamo in vita»

Nelle ottocentesche scuderie di Villa La Meridiana, uno dei simboli della nota marina, la mostra collettiva degli artisti Carlo Nicoletti, Amato Apruzzese e Fabrizio Mastrogiovanni

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Ogni albero ha un’anima, noi la teniamo in vita: è il tema della collettiva dei maestri del legno d’ulivo (in corso di svolgimento fino al 30 settembre orario di apertura dalle 9 alle 17) degli artisti Carlo Nicoletti, Amato Apruzzese e Fabrizio Mastrogiovanni.

Carlo Nicoletti nasce a Casarano e dopo gli studi presso l’Istituto Statale d’ Arte di Parabita e aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Lecce nel 1999 apre il suo laboratorio seguendo le orme del padre “Mesciu Pippi” maestro ebanista fin dagli anni ’50. Produce quadri e pannelli a intarsio con soggetti classici salentini e realizza opere anche moderne e contemporanee.

Fabrizio Mastrogiovanni ha a cuore il suo territorio, tende a valorizzare la tutela ambientale coinvolgendo artigiani e imprenditori che credono nel recupero del legno d’ ulivo.  Con il suo progetto “Ulivi Monumentali del Salento” ha voluto valorizzare il legno d’ulivo dissociato realizzando gioielli e complementi d’arredo che raccontano lo stato d’animo e rappresentano il frutto dell’immaginazione.

Amato Apruzzese, con la sua esperienza trentennale, è orgoglioso di portare le sue opere in tutto il mondo. Ogni sua creazione è esclusiva in quanto ognuna di esse è lavorata tenendo conto delle singolari forme del legno e delle reali possibilità che portano a realizzare un lavoro unico.

Progettata dall’ingegnere Giuseppe Ruggeri nel 1874, Villa La Meridiana, infine, si affaccia sul lungomare di Santa Maria di Leuca e festeggia quest’anno i 150 anni dalla sua costruzione. È una raffinata dimora di charme ottocentesca dall’inconfondibile facciata a strisce giallo ocra e rosso pompeiano. Location ideale, luogo incantevole, ricco di storia e di memorie che riscaldano il cuore.

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus