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Renzo Rubino al Castello Volante di Corigliano d’Otranto per “L’ultimo concerto?”
A distanza di un anno dalle prime chiusure del 2020, sabato 27 febbraio alle 21 in streaming sul sito www.ultimoconcerto.it oltre 130 Live Club in tutta Italia tornano a vivere uniti nella campagna nazionale promossa da KeepOn Live, Arci e Assomusica, con la collaborazione di Live DMA. Una proposta ricchissima che porterà sui palchi delle grandi sale concerto italiane, così come dei piccoli circoli, molti nomi della musica italiana. Oltre a Renzo Rubino, in Puglia si esibiranno anche Erica Mou (Spazioporto di Taranto), La Malasorte (Spazio sociale Zei di Lecce), Lavvocato (Co_Opera di Putignano), Porta Napoli risuona (Arci Mercato Nuovo di Taranto), Sud Sound System e Apres la classe (Demodè di Modugno).

Sabato 27 febbraio 2021 è un giorno significativo: dodici mesi fa si procedeva alle prime chiusure dovute alla situazione di emergenza sanitaria.
A distanza di un anno, i palchi che hanno fatto la storia della musica dal vivo in Italia tornano a illuminarsi contemporaneamente nella stessa serata.
I concerti ed eventi proposti saranno trasmessi dalle 21 sul sito www.ultimoconcerto.it in streaming gratuito. L’Ultimo Concerto? è un’iniziativa promossa da KeepOn Live, Arci e Assomusica, con la collaborazione di Live DMA, che vede insieme, per la prima volta, oltre centotrenta live club e circoli sparsi sull’intero territorio italiano.
Una campagna partita il 28 gennaio, giorno in cui tutti i locali coinvolti hanno pubblicato le immagini delle proprie facciate, sovrastate da un punto interrogativo. L’obiettivo primario è quello di porre l’attenzione sull’assoluta incertezza e instabilità in cui versano attualmente queste realtà. L’iniziativa coinvolgerà molti nomi del panorama musicale italiano.
Artisti che hanno aderito per dimostrare la loro massima solidarietà verso questi spazi che spesso sono stati l’anello di congiunzione tra le prime esperienze dal vivo e i grandi tour nei palazzetti, portandoli in un contatto intimo e diretto con i propri fan. Sabato 27 febbraio in streaming dal Castello Volante di Corigliano d’Otranto – in collaborazione con Sei Festival e Coolclub – ci sarà il cantautore tarantino Renzo Rubino che, pochi giorni fa, ha lanciato il suo nuovo singolo “Lasciami stare” (Rodaus). Il brano racconta il dialogo con “la voce interiore”, che ognuno affronta da quando la pandemia ci costringe a passare più tempo con noi stessi e a fare i conti con le nostre virtù e paure. In Puglia si esibiranno anche Erica Mou (Spazioporto di Taranto), La Malasorte (Spazio sociale Zei di Lecce), Lavvocato (Co_Opera di Putignano), Porta Napoli risuona (Arci Mercato Nuovo di Taranto), Sud Sound System e Apres la classe (Demodè di Modugno).
Classe 1988, Renzo Rubino inizia in ambito locale con la sua band, il suo primo Ep arriva nel 2011 con Farfavole e nello stesso anno è vincitore di Musicultura. Nel 2012 vince l’accademia di Sanremo per partecipare all’edizione 2013 con il brano “il postino” contenuto nel disco Poppins. In questa occasione vince il premio della critica Mia Martini. Torna a Sanremo nel 2014 classificandosi terzo con i brani “ora” e “per sempre e poi basta” vincendo il premio dell’orchestra come miglior arrangiamento. Partecipa come ospite fisso nel 2015 a che fuori che tempo che fa, suona in Italia e in Europa e scrive musiche per il teatro. Nel 2017 esce il suo terzo disco “il gelato dopo il mare” tra i 25 più bei dischi dell’anno secondo Panorama. Nel 2018 torna a Sanremo con Custodire prodotto da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Nel 2019 va per mare con il suo festival Porto Rubìno. Alla seconda edizione de 2020 diventa anche docufilm per Sky arte presentato al festival del cinema di Roma a cui partecipano importanti artisti del panorama italiano.
La musica dal vivo è uno degli elementi fondamentali per la crescita degli artisti e del mondo della musica. Non solo. L’ascolto della musica, la partecipazione agli eventi live, l’incontro con suoni di ogni tipo, sono fondamentali per la crescita culturale delle persone e sostengono processi di coesione sociale. I Live Club, siano essi sale private o circoli, giocano un ruolo di primo ordine in questo contesto. Infatti, secondo i dati SIAE, le attività legate alla musica live rappresentano il primo settore in assoluto sia per numero di presenze, sia per valore della spesa del pubblico.
È il secondo settore dopo il Cinema per numero di spettacoli e, con riferimento al volume d’affari, è secondo solo dopo lo sport. È un comparto che ogni anno coinvolge oltre 7 milioni di persone a livello nazionale contando soltanto le presenze che partecipano agli eventi nei Live Club e Festival e fornisce lavoro a circa 30.000 professionisti. I Live Club, a prescindere da forma giuridica, dimensione e localizzazione hanno un comune denominatore: la programmazione culturale e il sostegno alla creatività e alla promozione degli artisti, organizzando eventi di musica originale dal vivo. Sono spazi dove si respira arte, cultura e conoscenza attraverso esposizioni di arti visive, cineforum, laboratori creativi, convegni, corsi ed incontri di approfondimento. Sono luoghi multifunzionali e multidisciplinari, di promozione culturale e del proprio territorio.
Questa ricchezza di competenze e funzioni rende i Live Club degli ambienti fortemente dinamici all’interno dei quali lavorano migliaia di persone nell’ambito delle professioni dello spettacolo. Eppure, fino a oggi, non è mai mai stato riconosciuto il valore e il ruolo di questi spazi, al pari di quello che avviene, invece, per i cinema e i teatri. Ecco quindi l’azione congiunta di locali e artisti, insieme per quello che viene annunciato come “L’Ultimo Concerto?”
Il 27 febbraio, diviene quindi una data importantissima, un momento per rivedere gli artisti che amiamo salire su questi palchi. Per riscoprire o conoscere questi luoghi.
Per ricordare le incredibili emozioni che queste realtà ci hanno regalato negli anni. Un appuntamento per amplificare le voci, per decantare l’importanza di spazi senza i quali, non ci sarebbero più concerti.
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Risate Made in Salento
Nel centro di Nardò va in scena il “Ridiamoci Sud Festival”. Domani sera sul palco I Malfattori, Giampaolo Catalano e Scemifreddi

Sabato sera all’insegna del divertimento e della comicità salentina.
È tutto pronto per Stasera Ridiamoci Sud Festival, l’evento che animerà il centro di Nardò (corso Galliano) domani, sabato 13 settembre, a partire dalle ore 20.
Aprirà le danze sarà il preshow firmato Radio System, che scalderà il pubblico con musica, intrattenimento e collegamenti live.
Un momento di festa e aggregazione che darà il via a una lunga notte di risate.
A seguire, spazio allo spettacolo vero e proprio: sul palco saliranno alcuni tra i nomi più amati della comicità del sud Italia.
I Malfattori, compagnia satirica ormai cult del panorama regionale, porteranno in scena il loro umorismo pungente e dissacrante.
Sul palco anche il talento comico di Giampaolo Catalano, noto per il suo stile ironico e tagliente, e il gruppo Scemifreddi, che da anni conquista il pubblico con sketch esilaranti e parodie irresistibili.
L’evento, a ingresso libero, rappresenta un omaggio alla tradizione comica del Salento, ma anche un’occasione per ritrovarsi insieme, ridere e godere dello spettacolo dal vivo in una delle piazze più affascinanti della città.
“Stasera Ridiamoci Sud Festival” è una produzione tutta made in Salento, pensata per celebrare il talento locale e regalare una serata di spensieratezza a cittadini e visitatori.
Evento promosso dal Comune di Nardò (sindaco Pippi Mellone e del delegato allo spettacolo Lelè Manieri).
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Ti Racconto a Capo, arrivederci al prossimo anno con Donato Chiarello
L’attore e scrittore domani, a Corsano, presenterà il suo ultimo libro, “Madammane”

La quindicesima edizione della rassegna “Ti Racconto a Capo”, organizzata dall’associazione Idee a Sud Est, concluderà il suo fitto calendario con una riflessione sull’oggi.
Domani, sabato 13 settembre, alle 20,30 in piazza Santa Teresa a Corsano verrà presentato “Madammane” (ed. Besa), l’ultimo libro dell’attore e scrittore Donato Chiarello.
Il volume ha come protagonista Paolù, un ragazzo che cresce in un Salento dal fascino ombroso, dove parole, gesti, suoni e colori sono parte di un ancestrale incantesimo.
Divenuto ragazzo, Paolù si lascia stregare dagli occhi di Lisa, che diventerà l’amore della sua vita, e soprattutto incontra Safira, misteriosa zingara che lui ribattezza Madammane: da lei imparerà a padroneggiare le leggi del tempo e della natura, e ad assecondare le improvvise accelerazioni della sorte.
La vita lo porta nella tremenda Argentina di Videla, dove ben presto il dramma impietoso della grande Storia travolgerà lui e la sua famiglia, generando dolore, segreti e nuovi silenzi.
L’incontro sarà animato dalle domande di Luciano De Francesco e Carlo Ciardo, rispettivamente vicepresidente e presidente dell’associazione Idee a Sud Est ed accompagnato dal pianoforte di Margherita Mariano e dai quadri di Luana Celeste.
«Giungiamo al termine della quindicesima edizione di Ti racconto a Capo con un amico del nostro progetto, Donato Chiarello e con una storia che parla ai ricordi», afferma Carlo Ciardo, «quest’ultimo incontro è anche il momento per tirare le fila dell’edizione 2025, nel corso della quale non abbiamo segnato soltanto un importante compleanno, com’è quello dei quindi anni di attività, ma abbiamo anche constatato una presenza crescente di pubblico nel corso di tutti gli appuntamenti. Tutto questo è il risultato di un connubio perfetto, rappresentato dalla disponibilità di ospiti di altissimo livello e dall’abnegazione di tutti i volontari dell’associazione Idee a Sud Est che mettono mente e cuore al servizio della comunità».
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Una Perdita di Tempo Festival, Abitare a Ruffano
Dopo 5 anni di ricerca e sperimentazione, il collettivo sceglie di trasformare una casa nel cuore di Ruffano in un luogo di incontro, creazione e condivisione: uno spazio da vivere, rigenerare e aprire al pubblico. Inaugurazione domenica 14 settembre alle 19 in viale San Rocco 11. Ingresso libero con donazione

“Una Perdita di Tempo Festival”, torna con un’edizione (la sesta) dedicata al tema Abitare.
Dopo 5 anni di ricerca e sperimentazione, il collettivo sceglie di trasformare una casa nel cuore di Ruffano in un luogo di incontro, creazione e condivisione: uno spazio da vivere, rigenerare e aprire al pubblico.
Ogni sera, dalle 19 alle 24, sarà possibile visitare mostre inedite realizzate dal collettivo e partecipare a un programma diffuso di workshop, performance, cinema, musica e dialoghi.
Una Perdita di Tempo APS-ETS, nata nel 2020 e costituita ufficialmente nel 2024, è composta da nove giovani professionist* che lavorano nell’arte, nella cultura e sul territorio.
Con il festival annuale e numerosi progetti collaterali, promuove la sperimentazione artistica, la rigenerazione di luoghi dimenticati e la costruzione di nuove comunità.
Con Una Perdita di Tempo Festival – Cap. VI: Abitare, il collettivo invita a rallentare, condividere tempi e spazi, e sperimentare nuove forme di abitare tra arti visive, musica, teatro e relazioni.
IL PROGRAMMA
14 settembre – inaugurazione
Tour guidato delle mostre insieme agli artisti, performance di Flavia Papadia e Gianni Morciano seguito dal concerto jazz di Perla Catucci e dal dj set di P@ul.
15-18 settembre – Workshop
(solo su prenotazione al 349 4666172)
La casa diventa un cantiere creativo: Residenza coreografica con Serena Pellegrino, Scrittura e manipolazione fotografica con Elisa Pizzolante e Anna Ronga, ricamo contemporaneo con Simona Falconi e lettura delle immagini e dei libri fotografici con Martina De Giorgi e Linea Project.
16 settembre
In collaborazione con ARPAL Puglia, si terrà un job café dedicato al riconoscimento burocratico e lavorativo della figura dell’artista con Natasha Balena, Francesco Maggiore, Gabriele Polimeno, Giuseppe Bortone e Alessandra Costantini.
17 settembre
Proiezione cinematografica a cura di “Cine?”, con sonorizzazione dal vivo di Max Nocco.
19 settembre – Dialoghi PerdiTempo
Talk conclusivo sull’abitare, con ospiti e collettivo.
La serata continua con le performance di Anna Ronga, William La Neve, Ifif (full band) e una jam session aperta.
Tra le stanze della casa: la restituzione coreografica di Serena Pellegrino, il Rosario eco-poetico di Flavia Papadia con sonorizzazione di Leonardo Vita, e Anatomia ostile di Gina Tamborra, sul tema dell’abitare il corpo femminile.
20 settembre – Serata finale
Gran finale con il percorso teatrale Disabitanti a cura di Magma APS e Alibi Teatro, i live di Simone De Nitti, Pallida Cavtat, Duvai e il live set elettronico di Albisumbra.
Per tutta la giornata saranno attive l’AREA LAB per “perdere tempo sull’abitare”, aperta a tutt*, l’AREA MARKET, la jam garage session e lo spazio food & drink.
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