Cronaca
Atti osceni sulla scogliera, 10mila euro di multa
Compie atti di autoerotismo in pubblico. Filmato diventa virale sui social. La Polizia di Stato lo individua e lo sanziona

Un breve filmato diventato presto virale su internet attraverso le piattaforme social ritraeva un uomo intento a compiere gesti di autoerotismo in luogo pubblico, in pieno giorno, sulla scogliera della città di Gallipoli.
Lo stesso, presumibilmente guardando in direzione di alcune bagnanti, esponeva le sue parti intime con i pantaloni abbassati, senza curarsi della possibilità che altri (sulla spiaggia c’erano anche bambini) assistessero al gesto.
Gli agenti del locale commissariato, dato anche il clamore che la diffusione di tale filmato stava provocando nella Città Bella, ha ricostruito l’accaduto (era la mattina del 9 giugno scorso) e identificato l’uomo: un gallipolino di 76 anni al quale è stata contestata la violazione dell’art. 527 del codice penale e comminata la sanzione amministrativa pari a diecimila euro.
Cronaca
Picchia selvaggiamente la compagna e poi la lascia sola in strada
La donna ritrovata dai poliziotti a Torre Rinalda in lacrime, in forte stato di agitazione, scossa per l’accaduto e dolorante, con ferite al gomito destro, alla mano e al piede destro. Immediatamente fermato il compagno violento

Tre quarti d’ora dopo la mezzanotte, una donna di 30 anni ha contattato il numero unico di emergenza 112 chiedendo aiuto riferendo di trovarsi per strada, a Torre Rinalda, e di essere stata aggredita dal proprio compagno, il quale l’avrebbe lasciata sola senza prestarle soccorso.
Gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Lecce, giunti sul posto, l’hanno trovata in lacrime, in forte stato di agitazione, scossa per l’accaduto e dolorante, con ferite al gomito destro, alla mano e al piede destro, motivo per il quale hanno fatto intervenire sul posto immediatamente personale del 118.
Dai primi accertamenti medici, i sanitari hanno ritenuto di dover trasportare la donna presso il locale ospedale per più approfonditi esami clinici.
Intanto, gli agenti hanno rintracciato l’aggressore, un trentaduenne, e lo hanno accompagnato in questura.
Un’altra volante si è recata assieme all’equipaggio del 118 presso l’ospedale Vito Fazzi dove la donna, che presentava escoriazioni ed una frattura, è stata accolta secondo quanto previsto dal protocollo rosa.
Mentre formalizzava la denuncia/querela, la trentenne ha raccontato che, nel corso della serata stavano cenando quando hanno cominciato a litigare per banali motivi e per questo lui l’avrebbe colpiva con calci e pugni e spintonata ripetutamente con inaudita violenza.
La donna ha anche riferito che già in altre occasioni l’uomo avrebbe usato violenza nei suoi confronti, procurandole contusioni e ferite, per le quali lei non ha mai ricorso alle cure mediche, né ha denunciato i fatti.
L’uomo, che già a febbraio era stato denunciato in stato di libertà per violenza privata sempre verso la trentaduenne, è stato tratto in arresto e, su disposizione del P.M. di turno, ristretto agli arresti domiciliari presso il proprio domicilio.
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Cronaca
Lidi e barche, controlli a tappeto a Otranto
Operazione interforze: contravvenzioni al codice della strada, 179 contravvenzioni per la violazione della normativa del divieto di accesso, transito e sosta nelle zone pinetate…

Al fine di rendere più incisive ed efficaci le attività di controllo del territorio il Questore della Provincia di Lecce Giampietro Lionetti, in linea con le strategie condivise in sede Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ha disposto specifici servizi, sia di carattere amministrativo agli esercizi pubblici, sia di contrasto a fenomeni di illegalità in genere.
Le attività di controllo si è concentrata sul fenomeno dell’esercizio abusivo di attività balneari che vede interessate porzioni di spiaggia libera con l’insediamento di veri e propri stabilimenti non autorizzati o vendita di materiale contraffatto.
All’esito dell’attività svolta gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” di Lecce, integrati da personale del Commissariato di Polizia di Otranto, dalla Polizia Locale di Otranto, dalla Polizia Provinciale e dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto hanno effettuato 7 posti di controllo, identificato 147 persone e verificato 65 veicoli, elevato 6 contravvenzioni al Codice della strada e 179 contravvenzioni per la violazione della normativa del divieto di accesso, transito e sosta nelle zone pinetate.
Inoltre, lungo il litorale a nord e a sud di Otranto sono stati elevati tre verbali amministrativi per inosservanza delle norme relative alle dotazioni di bordo – specificatamente alle unità di soccorso – a carico di ditte adibite alla locazione e noleggio di unità da diporto, un verbale per la violazione del codice della navigazione a carico di una unità da diporto ormeggiata in zona riservata ai mezzi di soccorso e di polizia e un verbale per la violazione amministrativa a carico di una motobarca adibita al trasporto di passeggeri per aver omesso di vidimare la licenza di navigazione per un importo di mille euro.
Il controllo è stato esteso poi a 14 imprese operanti nel settore del noleggio e della locazione di imbarcazioni e, infine, ad alcuni esercizi per la vendita dei prodotti ittici che risultavano essere in regola.
Controllati vari stabilimenti balneari e i relativi parcheggi, per uno dei quali, il titolare, compiute le operazioni di verifica, è stato invitato a presentare presso gli Uffici del Commissariato di P.S. di Otranto tutta la documentazione relativa agli estremi autorizzativi
Cronaca
Lavori nel centro storico di Diso, la sentenza del Consiglio di Stato
Confermata l’impostazione già espressa dal TAR di Lecce a dicembre, riconosciuta la piena legittimità e vincolatività del Piano Regolatore Generale del Comune di Diso nella parte in cui vieta ogni nuova edificazione all’interno del nucleo storico, nelle aree destinate a verde privato…

Una sentenza destinata a fare storia oltre che alimentare le polemiche.
Il Consiglio di Stato riconosce il valore sistemico della disciplina urbanistica di Diso e tutela le aree a verde privato del nucleo storico.
Il Consiglio di Stato ha confermato l’impostazione già espressa dal TAR di Lecce a dicembre, riconoscendo la piena legittimità e vincolatività del Piano Regolatore Generale del Comune di Diso nella parte in cui vieta ogni nuova edificazione all’interno del nucleo storico, nelle aree destinate a verde privato.
Il giudizio trae origine dal ricorso presentato da una cittadina di Diso, assistita dagli avvocati Sergio De Giorgi e Antonio Aventaggiato, avverso il permesso di costruire rilasciato dal Comune a favore della confinante proprietaria di un’abitazione con area retrostante destinata a verde privato.
Il titolo abilitativo consentiva la realizzazione di una piscina e di un nuovo fabbricato di oltre 75 mq, in violazione della destinazione urbanistica («… presentato una richiesta di permesso di costruire avente ad oggetto dei lavori di “ampliamento di una civile abitazione con realizzazione di un vano pluriuso ed accessori, di un pergolato e di una piscina” su di un immobile di sua proprietà sito
nel Comune di Diso… »).
Il TAR di Lecce aveva già ritenuto illegittimo tale permesso di costruire, poiché in contrasto con la disciplina di zona del PRG vigente, che consente esclusivamente interventi di ampliamento di edifici esistenti e solo nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dalle Norme Tecniche di Attuazione.
Nella fattispecie, tali condizioni risultavano completamente disattese, con ulteriori violazioni in materia di distacchi minimi dai confini.
Il Consiglio di Stato ha confermato l’illegittimità del permesso di costruire con specifico riferimento alla edificazione di nuovi volumi e, soprattutto, ha ribadito con chiarezza il principio del divieto di nuova edificazione nel nucleo storico comunale, come previsto dal vigente PRG. Secondo gli avvocati De Giorgi e Aventaggiato, «si tratta di una pronuncia di sistema destinata a valorizzare l’attuale assetto urbanistico del nucleo storico e delle aree destinate a verde privato».
La sentenza rappresenta un precedente giurisprudenziale rilevante e vincolante, di cui il Comune di Diso (e non solo) dovrà tenere conto nel rilascio di futuri titoli al fine di garantire il rispetto della legalità urbanistica e la salvaguardia del verde storico del centro urbano.
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