Cronaca
Chiesti i domiciliari per l’assessore Delli Noci. In tutto 11 misure cautelari, tutti i nomi
La nota dell’assessore regionale: “Ho appreso questa mattina di essere oggetto di indagine. Sono fiducioso come sempre nei confronti della magistratura attendo di conoscere meglio le accuse che mi vengono rivolte per poter chiarire al più presto la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati”

Per una presunta associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa e frode di finanziamenti pubblici, relativi al PIA (programmi integrati di agevolazione alle piccole e medie imprese), la Procura di Lecce ha chiesto gli arresti domiciliari per l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci.
Il giudice per le indagini preliminari Angelo Zizzari ha fissato per mercoledì 11 giugno gli interrogatori preventivi.
Oltre all’assessore sono state chieste undici misure cautelari (di cui una in carcere e sei ai domiciliari): l’imprenditore Alfredo Barone, 69 anni (l’unico per il quale la Procura ha chiesto il carcere in quanto promotore e organizzatore della presunta associazione a delinquere), di Lecce; l’imprenditore Marino Congedo, 82 anni, di Galatina; Angelo Mazzotta, 65 anni, responsabile sportello unico per l’edilizia del Comune di Lecce; Nicola Capone, 68 anni, di Lecce, responsabile dell’ufficio permessi di costruire del Comune di Lecce; l’imprenditore Maurizio Laforgia, 52 anni, di Bari, figlio di Domenico già rettore dell’Università del Salento, poi direttore generale del dipartimento sviluppo economico della Regione Puglia; Italia Santoro, 61 anni, di Lecce.
Dinanzi al giudice, si presenteranno anche i quattro professionisti sui quali pende l’istanza di divieto temporaneo di sospensione dall’attività: il commercialista Giovanni Rapanà, 64 anni, di Lecce; Corrado Congedo, 62 anni, di Lecce; Luciano Ancora, 64 anni, di Galatina; Michele Barba, 49 anni, di Gallipoli.
“Ho appreso questa mattina di essere oggetto di indagine“, in una nota Alessandro Delli Noci, “Fiducioso come sempre nei confronti della magistratura attendo di conoscere meglio le accuse che mi vengono rivolte per poter chiarire al più presto la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati“.
Anche il Presidente della Regione, Michele Emiliano si è detto fiducioso “nella giustizia e abbiamo fiducia in Alessandro Delli Noci“.
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Cronaca
Depressa di Tricase: domani i funerali del piccolo Andrea
Le esequie si svolgeranno alle 17,30, nella frazione, luogo natio del papà del piccolo

Si svolgeranno domani, alle 17,30, presso la Chiesa di Sant’Antonio da Padova di Depressa di Tricase, i funerali del piccolo Andrea Surano, il bimbo di 7 anni deceduto tragicamente in un noto parco acquatico a Gallipoli.
Intanto la camera ardente è allestita presso l’Oratorio Giovanni Paolo II, sempre a Depressa, luogo natio di papà Paolo, mentre mamma Alessandra è originaria di Tricase.
È il momento del silenzio, del cordoglio che già coinvolge tutta la città.
Nel frattempo, però, vanno avanti le indagini della polizia di Stato per ricostruire l’accaduto, ricordando che la Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta contro ignoti.
Cronaca
Non ce l’ha fatta il bimbo di Tricase annegato in un parco acquatico a Gallipoli
I medici ne hanno dichiarato la morte clinica. Sull’accaduto indaga la Polizia di Gallipoli e la Procura ha aperto un’inchiesta contro ignoti

Tutta Italia per giorni ha pregato o incrociato le dita per il piccolo salentino, appena 7 anni, vittima di un tragico incidente in un noto parco acquatico di Gallipoli.
Tutti abbiamo sperato fino all’ultimo ma non ce l’ha fatta.
Il bimbo, originario di Tricase, viveva a La Spezia dove il papà lavorava ed era in Salento con la famiglia per levacanze.
Doveva essere una spensierata giornata in famiglia, invece..
Secondo le ricostruzioni degli investigatori, il bambino si sarebbe allontanato da solo, eludendo la sorveglianza dei genitori, per raggiungere la piscina principale del parco, che presenta diversi livelli di profondità.
Sarebbe stato notato mentre annaspava nella zona dove l’acqua è più profonda, nonostante non sapesse nuotare.
A nulla è servito l’intervento del personale: gli assistenti bagnanti, accortisi della situazione, si sono tuffati e hanno riportato il piccolo a bordo vasca, dove hanno avviato le prime manovre di rianimazione.
Poco dopo, sul posto è arrivato il personale sanitario del 118, che ha proseguito con le operazioni di soccorso.
Le condizioni del piccolo sono apparse sin da subito critiche. È stato trasportato d’urgenza all’ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli, dove è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione, assistito da supporto farmacologico e respirazione meccanica.
Le sue condizioni diventavano sempre più critiche con il passare del tempo.
Poco dopo le 14,30, i medici ha avviato il periodo di osservazione clinica della durata di sei ore per l’accertamento della morte cerebrale.
In serata si son dovuti arrendere anche loro e dichiararne la morte clinica.
Proseguono intanto le indagini del Commissariato di Polizia di Gallipoli; gli agenti hanno sentito i bagnini intervenuti e dei presenti in piscina.
Non potranno contare sul supporto delle immagini di videosorveglianza perché non vi sono telecamere che coprono quella zona.
Resta da valutare se il piccolo al momento della disgrazia fosse solo in piscina o in compagnia di altri bambini trovati sul posto e se la tragedia possa essere la conseguenza di un gioco finito male.
Intanto la Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta contro ignoti.
Attualità
Accesso alle aree boscate. Divieti e sanzioni a Otranto
Come previsto dal Decreto del presidente della Regione e dall’ordinanza del sindaco arrivata dopo un incontro con i concessionari delle attività balneari poste a nord della città

Le condizioni climatiche di questo periodo, con un aumento delle temperature al di sopra delle medie stagionali e il conseguente innalzamento del rischio di incendi, inducono a rafforzare politiche e attività di prevenzione di questo rischio nelle aree più sensibili e interessate dalla maggiore presenza di turisti e utenti di attività balneari o di svago in genere.
A tal fine l’amministrazione comunale di Otranto ha incontrato i concessionari delle attività balneari poste a nord della città.
Nel corso della riunione è stato evidenziato che il decreto del presidente della Regione Puglia n.334 del 10 giugno 2025 pone il divieto di transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate e che lo stesso provvedimento comporta sanzioni amministrative da euro 1.032,91 fino a un massimo di euro 10.329,14.
Le previsioni di detto decreto sono state ulteriormente rafforzate nell’ordinanza sindacale emessa dal Comune che regola l’accesso nelle pinete.
Si invitano, quindi, «i cittadini e gli utenti delle zone destinate a pinete e boschi a osservare pienamente le predette disposizioni».
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