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Cronaca

Rubati farmaci al “Cardinale Panico” per decine di migliaia di euro

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Nella notte appena trascorsa, ignoti si sono introdotti all’interno della farmacia ospedaliera dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase, riuscendo a trafugare numerose confezioni di farmaci, tra cui medicinali di alto valore economico e terapeutico.





Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, i malviventi avrebbero forzato un infisso per accedere agli ambienti della farmacia interna. Una volta dentro, si sono mossi con rapidità e precisione, allontanandosi senza essere intercettati e facendo perdere le proprie tracce.





L’ammontare del danno è ancora in fase di quantificazione, ma i primi rilievi fanno pensare a un bottino consistente: si stima che siano stati sottratti farmaci per un valore di diverse decine di migliaia di euro. Tra questi, alcuni destinati a terapie oncologiche, notoriamente molto costosi e delicati da gestire.




Sul posto, questa mattina, sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Tricase, che hanno effettuato i rilievi e avviato le indagini. Al momento non si esclude alcuna pista.





Le indagini sono in corso e proseguono nel massimo riserbo.


Cronaca

Drone scopre piscina abusiva

Operazione “Another Brick” dei carabinieri forestali a Torre Chianca, sequestro e denuncia. Nessun permesso in area a vincolo paesaggistico

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Il drone da pochi mesi in dotazione ai Carabinieri Forestali, di base a Maglie, si sta già rivelando molto efficace nel contrasto ai reati ambientali, in modo complementare rispetto alle ricognizioni effettuate con l’elicottero del 6° Nucleo di Bari-Palese.

Anche il prosieguo dell’operazione “Another Brick” sta beneficiando delle grandi potenzialità tecniche del drone, laddove gli accertamenti risultano più difficoltosi dal livello stradale.

In uno di tali servizi di controllo, i Militari del Nucleo Forestale di Lecce hanno individuato un cantiere edile all’ interno di una residenza stagionale nella marina leccese di Torre Chianca, all’ interno di un’ area tutelata con vincolo paesaggistica poiché inclusa nel PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale).

All’accertamento dall’alto è subito seguito quello a terra, con l’ausilio dei funzionari tecnici del Comune, da cui è emerso che i proprietari non erano in possesso di alcun titolo abilitativo per i lavori, ancora in corso, di realizzazione di una piscina.

Questa, all’ attualità, è risultata costituita da una vasca interrata di 50 cm sotto il piano campagna, delle dimensioni di m 5×7, all’ interno di un più ampio scavo di m 7×9.

Per evitare che l’attività edilizia abusiva venisse proseguita, i militari hanno proceduto nell’ immediatezza a sottoporre a sequestro preventivo l’ area di cantiere; contestualmente hanno denunciato il proprietario alla Procura della Repubblica di Lecce, contestandogli i reati di cui all’ art. 44, comma 1, lett. c) del D.P.R. 380/2001 (“Testo Unico dell’ Urbanistica e dell’ Edilizia”) e 181, comma 1, del D.Lgs 42/2004 (“Codice dei Beni culturali e del Paesaggio”), per interventi edilizi in area tutelata, in assenza di permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica.

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Cronaca

Depressa di Tricase: domani i funerali del piccolo Andrea

Le esequie si svolgeranno alle 17,30, nella frazione, luogo natio del papà del piccolo. Il messaggio di cordoglio del dottor Giancarlo Negro, primario di anestesia e rianimazione dell’Ospedale di Gallipoli

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Si svolgeranno domani, alle 17,30, presso la Chiesa di Sant’Antonio da Padova di Depressa di Tricase, i funerali del piccolo Andrea Surano, il bimbo di 7 anni deceduto tragicamente in un noto parco acquatico a Gallipoli.

Intanto la camera ardente è allestita presso l’Oratorio Giovanni Paolo II, sempre a Depressa, luogo natio di papà Paolo, mentre mamma Alessandra è originaria di Tricase.

È il momento del silenzio, del cordoglio che già coinvolge tutta la città.

Nel frattempo, però, vanno avanti le indagini della polizia di Stato per ricostruire l’accaduto, ricordando che la Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta contro ignoti.

Intanto, il dottor Giancarlo Negro, primario del reparto di anestesia e rianimazione dell’Ospedale Sacro Cuore di Gallipoli, ha diffuso un suo messaggio di cordoglio per il piccolo Andrea.

«Ci sono eventi che ti passano addosso come un tornado», scrive il medico, «poche ore, pochissimi giorni in cui speranze, sforzi, preghiere, sofferenze e illusori segnali vengono travolti dalla crudezza della realtà. Un tornado che stravolge genitori, fratelli, sorelle, famiglie, amici, cambiandone per sempre il corso della vita. Noi, attori involontari, dovremmo farci scivolare tutto addosso e, passata la bufera, tornare alla consuetudine già un momento dopo. Ma non è così, non è mai così: i più bravi, i più “forti” soffocano meglio il dolore, la delusione e la rabbia, racchiudendoli dentro di sé e facendoli decantare in tempi di lunghezza incerta. In questi giorni di tornado ho visto lacrime solcare il volto di colleghe e colleghi, di tante donne e uomini che condividono quotidianamente il mio lavoro (e, per questo, li ringrazio). Il tornado è passato: ora puoi giocare in cielo piccolino!»

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Cronaca

Non ce l’ha fatta il bimbo di Tricase annegato in un parco acquatico a Gallipoli

I medici ne hanno dichiarato la morte clinica. Sull’accaduto indaga la Polizia di Gallipoli e la Procura ha aperto un’inchiesta contro ignoti

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Tutta Italia per giorni ha pregato o incrociato le dita per il piccolo salentino, appena 7 anni, vittima di un tragico incidente in un noto parco acquatico di Gallipoli.

Tutti abbiamo sperato fino all’ultimo ma non ce l’ha fatta.

Il bimbo, originario di Tricase, viveva a La Spezia dove il papà lavorava ed era in Salento con la famiglia per levacanze.

Doveva essere una spensierata giornata in famiglia, invece..

Secondo le ricostruzioni degli investigatori, il bambino si sarebbe allontanato da solo, eludendo la sorveglianza dei genitori, per raggiungere la piscina principale del parco, che presenta diversi livelli di profondità.

Sarebbe stato notato mentre annaspava nella zona dove l’acqua è più profonda, nonostante non sapesse nuotare.

A nulla è servito l’intervento del personale: gli assistenti bagnanti, accortisi della situazione, si sono tuffati e hanno riportato il piccolo a bordo vasca, dove hanno avviato le prime manovre di rianimazione.

Poco dopo, sul posto è arrivato il personale sanitario del 118, che ha proseguito con le operazioni di soccorso.

Le condizioni del piccolo sono apparse sin da subito critiche. È stato trasportato d’urgenza all’ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli, dove è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione, assistito da supporto farmacologico e respirazione meccanica.

Le sue condizioni diventavano sempre più critiche con il passare del tempo.

Poco dopo le 14,30, i medici hanno avviato il periodo di osservazione clinica della durata di sei ore per l’accertamento della morte cerebrale.

In serata si son dovuti arrendere anche loro e dichiararne la morte clinica.

Proseguono intanto le indagini del Commissariato di Polizia di Gallipoli; gli agenti hanno sentito i bagnini intervenuti e dei presenti in piscina.

Non potranno contare sul supporto delle immagini di videosorveglianza perché non vi sono telecamere che coprono quella zona.

Resta da valutare se il piccolo al momento della disgrazia fosse solo in piscina o in compagnia di altri bambini trovati sul posto e se la tragedia possa essere la conseguenza di un gioco finito male.

Intanto la Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta contro ignoti.

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