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Maglie

Il Volley Maglie torna alla vittoria

Una iniezione di fiducia quanto mai salutare, grazie alla quale nel quarto set il sestetto rossoblu innesta la marcia giusta e passa a menare le danze. Dal sostanziale equilibrio dei primi tre set, stavolta è tutt’altra musica

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Occorreva rimettere in carreggiata le speranze, dopo lo scivolone interno della scorsa settimana con Montella e il team rossoblu sapeva bene che a Castelvetrano sarebbe servita una prestazione muscolare. La squadra siciliana infatti è un osso duro e lo dimostrò all’andata violando il Palabetitaly. Nel primo set le due squadre si sono studiate e cercano di scoprire le altrui debolezze. Il gioco scivola in perfetto equilibrio per quasi l’intera frazione di gioco, fino al 24-24, quando con due zampate le magliesi chiudono e si portano in vantaggio. Il copione della gara si ripete anche nel secondo set e si capisce fin troppo bene che sarà un pomeriggio di palpitazioni intense, da vivere sino in fondo. Ci si affronta a muso duro, colpo su colpo, e nessuna delle due squadre molla la presa, per un set interminabile, che si chiude solo sul 32-30 per le padrone di casa. Tutto da rifare per il team rossoblu, che con calma e determinazione, ricompone le idee, irrobustisce i muscoli e riparte di buona lena. Al primo time out tecnico Colarusso e compagne tornano in panca con un confortante 8-3, grazie ad un muro quanto mai efficace, che in questa fase ha saputo fare la  differenza. Le siciliane però non demordono e ci si trascina fin sull’11-11, a cui segue un allungo delle padrone di casa sino al 14-11. Maglie reagisce e si riporta sul 15-15. Da lì si continua nuovamente con un testa a testa sino al 21-21, quando le salentine ritrovano forza e coraggio e la giusta accelerazione sino al 25-21. Una iniezione di fiducia quanto mai salutare, grazie alla quale nel quarto set il sestetto rossoblu innesta la marcia giusta e passa a menare le danze. Dal sostanziale equilibrio dei primi tre set, stavolta è tutt’altra musica con gli attacchi di Colarusso e Kostadinova e i muri di Corna, Russo e Turlà che cominciano  a far male. La pur disperata reazione siciliana nel finale di set non è sufficiente. Finisce 25-19 ed è tripudio rossoblu. Pur non avendo brillato come nelle migliori giornate, si torna a casa rincuorati da un successo strappato su un campo dove sarà difficile per chiunque farla franca e soprattutto da una trasferta lunga ben 850 chilometri, dalla quale è facile uscire con le ossa rotte. Tre punti di un certo peso, quanto mai corroboranti, con i quali ritrovare fiducia e speranza.

Appuntamenti

#TAURISANOSVAPO, nuova apertura dopo Maglie e Tricase

“Abbiamo sempre lavorato per fornire il miglior servizio possibile, anche esponendoci di persona per cercare di diventare trend setter in questo settore”…

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Nuova apertura a Taurisano per Svapo già presente a Tricase e Maglie.

«Già presenti sul territorio leccese con due negozi», spiega Dario Surano, «abbiamo deciso di arricchire il sud Salento con un terzo punto vendita. Lo scopo cardine è di espandere la nostra rete di negozi per avvicinare sempre più persone alla nostra visione».

Infatti, prosegue, «operando nel settore svapo dal 2015, abbiamo affinato esperienza e coltivato la clientela con un rapporto che va oltre il mero aspetto lavorativo. Vogliamo mettere a disposizione, tutta l’esperienza maturata in questo tempo per creare luoghi dove passione e professionalità incontrano il meglio che il mercato della sigaretta elettronica possa offrire. Al centro dell’attenzione mettiamo sempre le esigenze e le richieste di tutti coloro che negli anni si sono approcciati o che si vogliono avvicinare alla sigaretta elettronica».

Come si è arrivati alla nuova apertura?

«Insieme a tutti i nostri collaboratori», premette Surano, «abbiamo sempre lavorato per fornire il miglior servizio possibile, anche esponendoci di persona per cercare di diventare trend setter in questo settore che amiamo e in cui mettiamo tutti noi stessi. Con l’apertura di #TAURISANOSVAPO ci rimettiamo in gioco ma siamo sicuri che riusciremo a vincere anche questa una sfida con l’aiuto e anche l’apprezzamento di tutti i consumatori che si affidano a noi con fiducia».

«Vogliamo che ogni cliente di senta parte del nostro progetto», insiste, «offrire il meglio nel mondo dello svapo, con prodotti di qualità e un servizio che faccia sentire ogni persona importante grazie alla professionalità dei nostri collaboratori.

Tutti insieme ci divertiamo, certamente, ma non dobbiamo mai dimenticare che lo svapo è prima di tutto salute, ovvero uno strumento per abbandonare il vizio del fumo. Se riusciremo a trasmettere questo messaggio in allegria e con il sorriso sulle labbra, secondo me, avremo ancora più successo».

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Attualità

Maglie, Monia Palmieri Cavaliere della Repubblica

Riconoscimento prestigioso per la presentatrice, conduttrice televisiva, direttrice artistica ed event manager

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In occasione della Festa della Repubblica, la nota presentatrice,  conduttrice televisiva, direttrice artistica ed Event Manager Monia Palmieri,  ha ricevuto uno dei più alti riconoscimenti istituzionali: l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferita con decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri; un titolo che viene conferito dal Presidente della Repubblica per “particolari benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle attività svolte”.

A consegnarle l’onorificenza, nel corso della cerimonia ufficiale svoltasi presso la Caserma “Zappalà” di Lecce alla presenza delle autorità civili e militari, il Prefetto di Lecce, Natalino Domenico Manno, che ha sottolineato il valore dell’impegno civico e professionale dei cittadini premiati, esempio virtuoso per la collettività.

Un riconoscimento solenne al percorso professionale e umano di Monia Palmieri, una grande professionista, eclettica e carismatica, apprezzata per il suo talento, la sua eleganza  e competenza, capace di coniugare comunicazione, creatività, capacità organizzativa e impegno, conosciuta per il suo lungo percorso come brillante e raffinata presentatrice e conduttrice televisiva, ma anche per il suo costante lavoro come direttrice artistica di eventi ed event manager di manifestazioni di rilevanza anche nazionale attraverso eventi di impatto che parlano al cuore delle persone.

«Ricevere questa onorificenza è per me un onore immenso e motivo di profonda emozione», ha dichiarato Monia Palmieri, «un giorno che porterò dentro per sempre. Un battito che si fa voce. Una voce che si fa gratitudine. Un’onorificenza che mi ha attraversato l’anima come un vento caldo che soffia su anni di lavoro, di impegno, passi, scelte, passione. Un invito a continuare a servire l’arte, la bellezza, le emozioni. Con gli occhi pieni di profonda commozione ricevo con orgoglio questo riconoscimento che indosso con umiltà e che è per me un abbraccio della vita… ma soprattutto è luce dentro al cuore».

Il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana rappresenta il più alto riconoscimento conferito dal Quirinale a cittadini che si sono distinti per meriti in ambito culturale, sociale, professionale e umanitario.

In questo momento di altissimo valore simbolico e istituzionale, Monia Palmieri è stata accompagnata da Antonio Fitto.

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Attualità

Sentenza shock sulla privacy: fb condannata da un tribunale a risarcire un utente

La Corte ha stabilito che questa pratica viola il diritto dell’UE perché porta a una “sorveglianza pressoché permanente della vita privata” anche quando gli utenti non hanno effettuato l’accesso ai propri account Facebook o Instagram….

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Sentenza rivoluzionaria sulla privacy: Facebook shock, Meta condannata a risarcirei 5.000 euro a un utente. Colpo basso per il gigante dei social media in materia di protezione dei dati: un tribunale di Lipsia ha ordinato a Meta di pagare 5.000 euro di danni, aprendo la strada a ulteriori cause legali

L’azienda tecnologica americana Meta deve pagare 5.000 euro di danni a un utente di Facebook.

Il tribunale regionale di Lipsia ha giustificato la somma relativamente elevata citando le “gravi violazioni della normativa europea sulla protezione dei dati” commesse dall’azienda attraverso le sue pratiche commerciali.

Al centro delle critiche ci sono gli strumenti di profilazione dell’azienda, che raccolgono e analizzano sistematicamente i dati degli utenti di Facebook.

Questa tecnologia è alla base del business pubblicitario mirato multimiliardario di Meta.

La Corte ha stabilito che questa pratica viola il diritto dell’UE perché porta a una “sorveglianza pressoché permanente della vita privata” anche quando gli utenti non hanno effettuato l’accesso ai propri account Facebook o Instagram.

La Corte critica in particolare il fatto che la sede centrale europea dell’azienda statunitense, con sede in Irlanda, trasferisca dati privati ​​degli utenti in tutto il mondo a paesi terzi, inclusi gli Stati Uniti, dove vengono analizzati “in misura sconosciuta all’utente”.

Ciò che colpisce della sentenza è che i giudici di Lipsia si sono basati esclusivamente sul diritto europeo e non sulle normative nazionali in materia di protezione dei dati.

Nella motivazione la corte ha apertamente ammesso che con questa decisione si è “consapevolmente” assunta il rischio di incoraggiare numerosi utenti di Facebook a intentare cause legali “senza dover dimostrare alcun danno individuale specifico”.

I giudici hanno giustificato il risarcimento relativamente elevato di 5.000 euro con l’utilizzo massiccio, globale e non trasparente dei dati da parte di Meta, nonché con l’elevato valore economico dei dati degli utenti.

Il tribunale ha sottolineato che Meta genera miliardi di profitti con il suo modello di business basato sulla pubblicità personalizzata, il che sottolinea l’importanza dei dati personali per l’azienda.

Nella motivazione della sentenza, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il tribunale ha espressamente sottolineato il rafforzamento del cosiddetto ” private enforcement ” del GDPR, ovvero la possibilità di far rispettare efficacemente le violazioni della protezione dei dati attraverso azioni civili.

In tal modo, il tribunale regionale di Lipsia segue la linea della Corte di giustizia europea, che ha già valutato criticamente l’ammissibilità degli strumenti aziendali di Meta in casi analoghi. Meta ha la possibilità di presentare ricorso contro il verdetto.

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