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Sport

Calcio: è un Nardò forza sette!

La compagine granata riscatta pienamente le ultime due deludenti uscite e travolge (7-1) il malcapitato Real Altamura. Crisi nerissima per il Tricase, che a Massafra esce sconfitto per 2-1 dallo scontro diretto e resta desolatamente penultimo (Orlandini in bilico). Amari kappaò anche per Maglie (un rigore fallito) e Taurisano (palo clamoroso di Nobile). Nello “Sport” tutti i risultati del week end calcistico salentino!

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Dopo un pareggio e una sconfitta, sfoga tutta la sua incontenibile rabbia il Nardò capolista, che fra le mura amiche abbatte il fanalino di coda Altamura: apre le danze praticamente subito la doppietta di Di Rito (2′ e 6′), poi c’è gloria anche per Montaldi al 9′ e pr Parlacino al 30′ ed al 36′. Al 59′ Dibenedetto realizza il gol ella bandiera per i baresi, prima che De Benedictis al 75′ ed ancora Montaldi, su rigore, un minuto dopo, fissino a quota sette lo score dei padroni di casa, che restano in vetta a braccetto con il Liberty Molfetta a quota 16.


Non sembra avere fine, invece, la crisi del Tricase di Pierluigi Orlandini, che rimedia la quinta sconfitta stagionale (su sette uscite) in quel di Massafra: padroni di casa avanti con i due centri di Piccolo (il primo dagli undici metri per un fallo di Edjekpan) al 45′ ed al 52′, poi a nulla serve il sigillo del solito Montanaro al 70′ e il forcing nel finale (nonostante l’espulsione di Citto ad una ventina di minuti dal termine) per agguantare il pareggio. Tira brutta aria attorno al tecnico ex Inter: si vocifera di sue dimissioni ma potrebbe essere anche la Società ad esonerarlo. I rossoblu occupano la penultima piazza, davanti solo al Real Altamura, inchiodato in coda ma gravato dalla penalizzazione di tre lunghezze.


Non va certo meglio a Taurisano e Maglie, che restano nelle parti basse della classifica (assieme a quota 6): i granata di Preite incassano il terzo ko stagionale a Castellana (decisivo Brescia al 65′), recriminando per un palo clamoroso colpito da Nobile sempre nella ripresa, ma sullo 0-0; i giallorossi di Zeman cedono in casa al Bisceglie: finale di primo tempo scoppiettante, con gli ospiti in vantaggio grazie a Sicuro al 46′, poi l’immediato pareggio dei magliesi con Verolino al 47′, ma nell’ultimo quarto d’ora succede il patatrac, con Sicuro che fallisce un rigore al 73′ e sul ribaltamento di fronte, al 76′, Barrotti regala i tre punti al Bisceglie.


Gli unici pareggi ad occhiali del 7^ turno riguardano le sfide del Sogliano e del Copertino, incapaci di sbancare gli ostici campi di Lucera e Terlizzi. Per il Sogliano è comunque un buon punto dopo il k.o. interno con il Trani, e lo stesso dicasi per il Copertino, graziato da Tenzone che fallisce un penalty al 77′.


Giorgio Coluccia


I risultati della 7^ giornata:


Maglie-Bisceglie 1-2

Castellana-Taurisano 1-0

Cerignola-Corato 2-0

Trani-Manduria 1-2

Liberty Molfetta-V. Locorotondo 1-0

Lucera-Sogliano 0-0

Massafra-Atletico Tricase 2-1

Nardò-Real Altamura 7-1

Terlizzi-Copertino 0-0


Classifica: Nardò, Liberty Molfetta 16; Bisceglie 15; Lucera 14; Copertino 13; Trani, Sogliano, Terlizzi 11; Castellana 10; Manduria, Corato 9; Cerignola, Taurisano, Maglie, V. Locorotondo 6; Massafra 5; Atletico Tricase 2, Real Altamura 1.


* Real Altamura penalizzato di 3 punti


Il programma dell’8^ giornata, domenica 11 ottobre, ore 15,30:


Manduria-Sogliano

Corato-Castellana

Atletico Tricase-Trani

Copertino-Liberty Molfetta

Bisceglie-Cerignola

Nardò-Lucera

Real Altamura-Maglie

Taurisano-Terlizzi

V. Locorotondo-Massafra


Ruffano

Volley femminile: Ruffano sogna la Serie C

A margine di una stagione da incorniciare, anche con la finale di Coppa Puglia, domani la sfida al Matera che può valere la promozione

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di Lorenzo Zito

Il Volley Ruffano femminile scrive una delle pagine più belle della sua storia sportiva. Un gruppo che, negli anni, è rimasto unito e coeso, trasformandosi da squadra di adolescenti appassionate a collettivo maturo e vincente.

Una crescita lenta ma costante, alimentata da una passione incrollabile per la pallavolo e da una determinazione che non è mai venuta meno, neanche nei momenti più difficili.

«Siamo una squadra che non si è mai modificata negli anni – racconta Michela Nuzzo, capitana della MB Volley – e questo è il nostro punto di forza. Anche quando sembrava tutto perduto, ci siamo sempre rialzate, sorprendendo gli avversari e spesso anche noi stesse».

La stagione appena conclusa ha superato ogni aspettativa: il Ruffano ha chiuso il campionato al primo posto, conquistando l’accesso ai playoff per la promozione in Serie C. Un traguardo importante, ma non l’unico. Le ragazze hanno infatti raggiunto per la prima volta nella loro storia la finale della Coppa Puglia, portando a casa un sorprendente secondo posto che ha lasciato il segno.

«È stato un anno duro, pieno di ostacoli – prosegue la capitana – ma ci siamo sempre rialzate, affrontando a testa alta ogni sfida».

Ora l’attenzione è tutta rivolta ai playoff, dove il Ruffano vuole giocarsi al meglio le sue carte: «Affronteremo questi playoff con concentrazione e determinazione, consapevoli del percorso fatto. Il duro lavoro ci ha portate fin qui, e continueremo a guardare in alto».

La prima dei play off sarà domani alle ore 18:30 in via dello Sport a Ruffano, nel locale palazzetto, contro il Matera. Il paese, da decenni grande amante del volley, sarà al loro fianco.

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Casarano

Passerella d’onore per il Casarano

Sconfitta indolore a Gravina per i rossoazzurri già promossi. All’ingresso in campo “pasillo de honor” dei baresi che hanno reso omaggio ai vincitori del campionato. Domenica prossima festa al “Capozza” e poi la poule scudetto

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GRAVINA- CASARANO 4-2

Reti: pt 5′ Stauciuc (G), 11′ e 32′ Santoro (G); st 28′ Perez (C), 32′ Santoro (G), 41′ rig. Malcore (C)

Accoglienza d’eccezione per il Casarano, fresco vincitore del girone H e promosso nei professionisti: i calciatori rossoazzurri fanno il loro ingresso in campo fra gli applausi dei gravinesi schierati in due file all’uscita dallo spogliatoio.

Ma, iniziato l’incontro le cose cambiano decisamente: nessun timore reverenziale e pronto e servito un sonoro tre a zero già poco dopo la mezz’ora.

Si spreca l’ironia: Casarano già in vacanza, in ciabatte, reduce dallo champagne.

In realtà, accade che Di Bari, per coerenza con quanto sostenuto circa la vittoria di tutto il gruppo-squadra e per alcune assenze rilevanti, schiera una formazione del tutto inedita e per questo di scarsa intesa.

Poi vengono anche l’ardore e la decisa volontà del Gravina di assicurarsi la salvezza anticipata, traguardo meritato e conseguito.

Mister Di Bari ammette in sala-stampa che “le motivazioni del Gravina erano superiori, avevano più fame”.

Ordunque, non resta altro che prepararsi per bene alla domenica finale del prestigioso percorso, con una prestazione consona alla festa attesa al Capozza, gremito come non mai.

Da non dimenticare, inoltre, le successive fasi della poule scudetto tra le vincitrici dei nove gironi di serie D, cui la Società tiene molto.

Giuseppe Lagna

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Cronaca

Lecce da applausi. Lezione all’Italia pallonara

Sulle linee guida dettate dal presidente Saverio Sticchi Damiani giallorossi campioni di comportamento e stile. Anche nella difficoltà estrema, tra il devastante dolore per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore…

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Il lunedì è costume molto italiano discutere delle partite del fine settimana, celebrare la vittoria della propria squadra, sfottere chi tifa per una squadra diversa dalla tua o prendersela con l’arbitro di turno.

Oggi ci accodiamo anche noi, ma l’argomento seppur sempre calcistico, è molto diverso.

Vogliamo rendere onore al Lecce del presidente Saverio Sticchi Damiani.

Il presidente, un Signore, che sicuramente ha poco a che vedere con certi personaggi che gravitano (e comandano) nel mondo del calcio, ha sempre detto che il suo Lecce deve essere portabandiera dell’intero Salento anche nel comportamento e nello stile.

Ed è stato di parola!

Anche nella difficoltà estrema, tra il lutto che devasta per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore.

Morte non certo sportiva, perché anche salvezza e retrocessione sono termini che, davanti alla vita umana, perdono di significato.

Pur nelle difficoltà di cui sopra, il presidente, la società e la squadra hanno messo in piedi un capolavoro.

E non ci riferiamo certo al pareggio di Bergamo, che pure rimane un risultato straordinario.

Ci riferiamo alla protesta civile messa in atto senza violare le regole, senza sceneggiate ed isterie.

Il Lecce ieri sera ha indossato una maglia bianca senza loghi e con la scritta “Nessun valore. Nessun colore“.

Decisione preannunciata da un comunicato stampa della società che dovrebbe far riflettere tanta gente: «Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio. Giocheremo la partita “dei valori calpestati”», annunciava il Lecce, «ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente».

I ragazzi in campo hanno mostrato orgoglio e umanità, così come anche il pubblico presente, gli ultrà bergamaschi, hanno applaudito a lungo i giallorossi all’arrivo allo stadio, durante la partita e alla fine.

Non hanno esposto striscioni e, per usare un termine in voga in questo periodo, hanno tifato in modo sobrio, per rispetto della vita umana e di chi tutto avrebbe voluto fare tranne che giocare una partita di pallone.

Ieri il calcio doveva fermarsi, doveva chinare la testa, farsi piccolo davanti alla vita vera.

Non si gioca sopra le lacrime, non si corre sopra il cuore spezzato di una squadra che aveva solo voglia di piangere.

Invece, la Lega ha deciso: si è giocato.

Come se il dolore si potesse mettere da parte.

Come se un uomo fosse solo un numero da sostituire.

Ne possono bastare un minuto di silenzio o una fascia nera al braccio.

La gente comune, le tifoserie, gli appassionati di calcio di tutta Italia si sono schierati senza esitazioni al fianco dei giallorossi e contro chi non conosce più il significato di rispetto, di umanità.

La Lega ha mostrato di avere interesse solo per sponsor e televisioni.

Ha perso l’ultimo briciolo di dignità ed ha tradito chi ama il calcio con il cuore.

Attenzione, però!

Anche un amore incondizionato, come quello di noi italiani per il calcio, potrebbe improvvisamente finire.

Giuseppe Cerfeda

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