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Muro Leccese: Terra! Questo non è (più) un borgo

Fine settimana di arte, musica e partecipazione. L’assessora Sara Spano: «Un laboratorio sperimentale di pratiche culturali, sociali e urbane orientate a costruire futuro»

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Il centro storico della città messapica accoglierà “Terra! Questo non è (più) un borgo”, il festival animerà Borgo Terra trasformandolo in un laboratorio di idee, pratiche culturali e rigenerazione urbana.


Un fine settimana di arte, musica e partecipazione: “Terra! Questo non è (più) un borgo” andrà in scena a Muro Leccese sabato 13 e domenica 14 settembre.


Il progetto, promosso e organizzato dall’associazione Custodi@ APS, in collaborazione con Music Platform, piattaforma pugliese che lavora sull’incontro tra musica, arti visive e narrazione dei luoghi, con il supporto del Comune di Muro Leccese, si inserisce nel più ampio percorso di rigenerazione “ViviMuro. Strategie integrate per una rivitalizzazione inclusiva e partecipativa“, promosso con il sostegno dei fondi PNRR destinati al rilancio dei piccoli borghi.


Il festival prenderà vita in uno dei luoghi più antichi e significativi della città: Borgo Terra, nucleo fortificato medievale, oggi segnato da una forte marginalità abitativa e funzionale e per due giorni sarà un borgo animato dalla musica e riabitato da voci, sorrisi, installazioni, percorsi, dialoghi e tanto divertimento.


Terra!” diventa così un’esclamazione, un grido di allarme e desiderio, un invito a fermarsi, ad ascoltare, a immaginare nuovamente il centro come luogo del possibile.


«“Terra”! è l’esclamazione dell’avvistamento: una chiamata all’attenzione verso un luogo che chiede di essere riconosciuto per ciò che è stato, ma soprattutto per ciò che può tornare a essere», spiega Sara Spano, assessora alla Cultura di Muro Leccese, «è, al tempo stesso, un richiamo semantico al toponimo del borgo e una dichiarazione programmatica sul suo futuro: dobbiamo tornare a guardare Borgo Terra, ad abitarlo, a pensarlo come centro e non più come margine residuale. Questo progetto non è solo mera valorizzazione estetica o musealizzazione del passato, ma un laboratorio sperimentale di pratiche culturali, sociali e urbane orientate a costruire futuro».


Sabato 13 settembre inizierà di un percorso di riappropriazione urbana, con la realizzazione di installazioni artistiche temporanee pensate per dialogare direttamente con gli spazi dismessi e le soglie silenziose di Borgo Terra.


Tra i protagonisti, l’architetto, illustratore e designer Vincenzo D’Alba, autore di opere esposte al Maxxi e all’Accademia Nazionale di San Luca, che realizzerà “Muroglifici”, un lavoro corale eseguito insieme agli alunni della Scuola Primaria di Muro Leccese, che invita a riappropriarsi della memoria e della città nella forma espressiva più antica.


Gli interventi dell’artista Andrea Stefanelli, la cui ricerca attraversa le dinamiche della comunicazione e della mediazione tecnologica, e dell’illustratore Luigionio contamineranno gli spazi quotidiani con un segno visivo ironico e poetico.


Percorsi guidati e azioni performative inviteranno il pubblico a una lettura critica e sensoriale del paesaggio urbano, rivelando le stratificazioni invisibili che abitano il borgo.


Gli spazi di Borgo Terra – corti, fondi, varchi murari – diventeranno scena e soglia, punto di incontro tra vissuto e visione.


Dalle 19, dialogo aperto su rigenerazione, arte e abitare tra studiosi, amministratori, operatori culturali e cittadini per interrogare, senza retorica, il presente e il possibile dei territori minori.


Interverranno: Antonio Lorenzo Donno sindaco di Muro Leccese; Vincenzo Santoro, responsabile del dipartimento Cultura e Turismo ANCI; Antonio Prota, co-founder di “La Tornanza”; Franco De Lorenzi, presidente dell’Ordine degli Architetti PCC della provincia di Lecce; Francesco Maggiore, docente universitario e presidente della Fondazione Dioguardi e Vincenzo D’Alba.


La sera, piazzetta Luigi Maggiulli si trasformerà in un paesaggio sonoro collettivo, con una line-up che intreccerà vinile, elettronica e radici musicali del Mediterraneo.


Start con le selezioni di Daniele Marzano, che spazierà tra funky, house e groove d’archivio.


A seguire, il producer salentino Lonoce proporrà una visione personale dell’Italo Disco, contaminata da ritmi globali e cultura club.


Chiuderà la serata, l’atteso set di Ciao! Discoteca Italiana del collettivo torinese nato nel 2017 che ha saputo trasformare la pista da ballo in un’esperienza artistica e politica, remixando la cultura pop italiana con il design, l’arte e le estetiche urbane.


Un viaggio sonoro e visivo che renderà omaggio, senza nostalgia, alla memoria industriale e immaginaria del nostro paese.


Domenica 14, il borgo continuerà ad essere animato e attraversato dalle installazioni artistiche e dalle presenze sensibili disseminate negli spazi.


Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17, un Workshop sensoriale con l’Argilla a cura di Viviana Casaluci, artista, ceramista ed arteterapeuta, proporrà un momento di relazione silenziosa con la materia, pensato come gesto poetico di cura.


Alle 19 una parentesi del festival sarà dedicata al pensiero e alla scrittura con la presentazione del libro “Il mondo in forma di racconto. Il metodo narrativo nella ricerca geografica” (FrancoAngeli).


L’autrice, Patrizia Miggiano, docente e ricercatrice, dialogherà con Luca Bandirali docente di Cinema Fotografia Radio Televisione e Media Digitali dell’Università del Salento.


In serata, ancora musica e visioni in piazzetta Maggiulli, con due progetti che racconteranno il Mediterraneo attraverso il suono.


Il primo sarà Tanit Turbo Sound, formazione che unisce il producer AlessioFranzaAmato, il trombonista Christian Bevilacqua e il percussionista Japan (Angelo De Grisantis): un viaggio musicale tra Nord Africa, Medioriente e sperimentazione elettronica.


Chiuderà il festival Elettro Mascarimiri, storica realtà salentina che miscela pizzica, tarantella, dub e cumbia in un live & dj set in bilico tra tradizione e futuro, ritualità e dancefloor.


Durante le due giornate del festival si potrà visitare il Museo Diffuso di Borgo Terra con la sezione Messapica e Medievale, ospitato all’interno delle sale del Palazzo del Principe, elegante struttura cinquecentesca che sorge al margine di Borgo Terra e ne rappresenta oggi il confine architettonico e simbolico.


Custodisce al suo interno le testimonianze di oltre 25 anni di scavi a Muro Leccese: una tappa fondamentale per chi vuole comprendere la lunga storia di questo luogo e le sue stratificazioni.


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Il Tour del Mistero: Otranto tra leggende, aneddoti e sinistri personaggi

Un intrigante viaggio alla scoperta di antichi racconti che fanno venire i brividi, tra mistero, storia e fantasia

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La storia della città sarà narrata infatti attraverso leggende, aneddoti e personaggi misteriosi partendo dal Castello, percorrendo i vicoli più nascosti del centro storico e passando dalla Cattedrale.

Otranto Culture Aps, martedì 16 settembre propone Otranto Mystery Tour, un tour originale che racconta la città da un punto di vista differente.

Un intrigante viaggio alla scoperta di antichi racconti che fanno venire i brividi, tra mistero, storia e fantasia.

Le storie di sinistri personaggi, reali o protagonisti di romanzi ambientati a Otranto, si intrecciano con quelle tramandate di generazione in generazione.

Alle 20, partenza via N. d’Otranto (lato destro Castello Aragonese).

Dai 14 anni in su. Durata 1h30m.

Prenotazione obbligatoria: 371.5259599 – otrantoculture@gmail.com.

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A Casarano le Parole tornano a essere Pietre

Arte e teatro nel cuore del centro storico: torna “Le parole sono pietre”, palcoscenico diffuso, capace di riscoprire e valorizzare luoghi simbolo della città, dai palazzi nobiliari alle chiese, fino a ex opifici e frantoi ipogei

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di Antonio Memmi

Palazzo Sansonetti apre le sue porte alla cultura.

Sabato 13 settembre, la galleria Percorsi d’Arte firma la decima edizione della manifestazione artistico-culturale “Le parole sono pietre”, un evento che intreccia pittura, teatro e musica nei luoghi simbolo della città.

Nata nel 2003, “Le parole sono pietre” ha periodicamente trasformato Casarano in un palcoscenico diffuso, capace di riscoprire e valorizzare luoghi storici – dai palazzi nobiliari alle chiese, fino a ex opifici e frantoi ipogei – intrecciando arti visive, poesia e musica.

Il titolo, ispirato a Carlo Levi, evoca le “pietre” dei palazzi antichi che diventano custodi di cultura, e le “parole” che come fili invisibili tengono insieme racconti e immaginari.

Quest’anno il sipario si alza alle 20 con l’inaugurazione della personale di Marzia Roversi, introdotta dal critico d’arte Toti Carpentieri.

Architetta mantovana, Roversi ha fatto della pittura il suo linguaggio privilegiato: dalle prime prove su intonaco alle tecniche miste su tavola, le sue opere mettono in scena figure femminili e animali sospesi tra sogno e realtà.

Tavole dorate, acrilici e legni vivi diventano porte verso un altrove poetico.

Critici come Paolo Levi e Felice Bonalumi hanno sottolineato il potere evocativo della sua ricerca: un’arte capace di porre domande sull’essenza stessa della realtà e sul confine tra immaginazione e vissuto.

Le sue opere hanno viaggiato tra Europa, Stati Uniti, Cina e Giappone, ottenendo premi e riconoscimenti prestigiosi.

La serata prosegue (ore 21) con lo spettacolo “Parole date”, portato in scena da Fabrizio Saccomanno con la compagnia URA Teatro.

Si tratta di un viaggio narrativo che intreccia dieci anni di esperienze, incontri e memorie, tra Salento e mondo.

«Il teatro è vivo», spiega l’attore, «perché si nutre degli istanti di vita che lo attraversano. In questo racconto c’è il peso delle difficoltà, la leggerezza delle soluzioni trovate, la forza degli incontri che cambiano lo sguardo».

URA Teatro, fondato da Saccomanno e Fabrizio Pugliese, lavora da anni sul territorio con progetti comunitari e narrazioni che intrecciano memoria e contemporaneità.

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Alessano

Parte da Alessano la carovana della Pace che attraversa la Puglia

Domani, 11 settembre, un momento di preghiera sulla tomba di Don Tonino Bello e poi la tappa a Tricase

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Peace at Work – “L’Italia del lavoro costruisce la pace”, la nuova campagna delle ACLI per promuovere la pace, il disarmo e la giustizia sociale a partire dal mondo del lavoro con la sua carovana arriverà con il Presidente Nazionale Emiliano Manfredonia in Puglia, nelle province di Lecce, Brindisi, Taranto e Foggia rispettivamente l’11, 12, 13 e 15 Settembre.

La carovana passerà per i luoghi simbolo della questione sociale e del lavoro, con un percorso a tappe, invocando fiducia e coraggio in risposta alle guerre. La carovana della pace è partita da Palermo il giorno 2 Settembre, attraverserà circa 60 città italiane e si concluderà il 10 dicembre a Milano.

Obiettivo del tour sarà quello di agire nei luoghi della quotidianità: scuole, fabbriche, cooperative, cantieri, campi agricoli, università, ospedali. Sono i contesti del lavoro dove ogni giorno si costruiscono dignità, coesione, cura, sapere e comunità. Luoghi in cui si vive direttamente l’impatto delle scelte economiche, che oggi più che mai devono rimettere al centro la persona, contrastando l’idea tossica secondo cui “la guerra fa bene all’economia”.

Per la Puglia è una grande opportunità accogliere la carovana della pace dichiara Vincenzo Purgatorio, presidente Acli Puglia nella Terra di Don Tonino Bello e luogo di pace e di incontro tra oriente ed occidente. Vogliamo rimettere al centro il lavoro, la dignità, la legalità e la comunità come strumenti per disarmare i cuori e costruire il futuro. Sarà un’esperienza unica con il coinvolgimento di amministratori pubblici, espressioni del mondo lavoro, cittadini e intere comunità. Sarà un momento di festa ma anche di grande riflessione e attenzione con al centro la pace ed il lavoro”.

La tappa leccese

Giovedì 11 settembre

Ore 11.00 Cimitero di Alessano: preghiera sulla tomba di Don Tonino Bello

Ore 12.00 Fondazione Don Tonino Bello

Ore 12.30 Comune di Tricase

Ore 13.00 Pranzo solidale c/o la mensa della Caritas diocesana

Ore 17.30 Hospice Casa di Betania – Processione giubilare dall’Hospice all’ospedale Card. Panico.

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