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Cronaca

Criminalità organizzata: sequestrati beni per 350mila euro a 31enne di Melendugno

La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, ha dato esecuzione al sequestro patrimoniale di beni, ai fini della successiva confisca, di proprietà o riconducibili ad Antonio Leto, imputato nell’ambito del procedimento penale Final Blow: sigilli ad un fabbricato nella marina di San Foca, un Lounge Bar in zona Partigiani a Lecce, una Mercedes GLC 200 D 4-MATIC, una Volkswagen Polo, una moto Yamaha XP 500

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Gli agenti in servizio presso la Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, hanno dato esecuzione al sequestro patrimoniale di beni, ai fini della successiva confisca, di proprietà o riconducibili ad Antonio Leto, 31enne di Melendugno, imputato nell’ambito del procedimento penale Final Blow, eseguito dalla locale Squadra Mobile nel febbraio del 2020, nei confronti di numerosi esponenti nella criminalità organizzata salentina.


Lo stesso Leto è un esponente emergente con posizione di rilievo all’interno di una delle fazioni più attive nel territorio salentino ed in particolare nella zona costiera di Melendugno.


La proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale firmata congiuntamente dal Questore Andrea Valentino e dal Procuratore della Repubblica di Lecce Leonardo Leone de Castris, è stata recepita dal decreto di prevenzione nr. 39/21 M.P. del Tribunale di Lecce – Sezione Riesame e Misure di Prevenzione, del 20 aprile 2021, firmato dal Presidente Roberto Tanisi.


A seguito della precitata misura cautelare in carcere, gli Agenti dell’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine, hanno iniziato un’attività volta alla ricerca di beni mobili e immobili riconducibili a Leto, acquisiti attraverso l’accumulazione di patrimoni provenienti da attività illecite.


La misura ablativa è stata posta in essere attraverso la verifica della sproporzione tra patrimonio e reddito mediante l’acquisizione e l’analisi di dati camerali, tributari, catastali e bancari.


Leto, attraverso la collaborazione di suoi familiari e di terzi intestatari sovrintendeva il reinvestimento dei capitali, in particolare di quelli che possono essere qualificati frutto di attività illecite, in esercizi commerciali e al controllo di attività economiche.


I beni sequestrati ad Antonio Leto o a terzi intestatari di comodo sono: una moto Yamaha XP 500; una Mercedes GLC 200 D 4-MATIC; una Volkswagen Polo; un fabbricato nella marina di San Foca; un Lounge Bar sito in zona Partigiani a Lecce.


Il valore dei beni sequestrati ammonta, da una prima stima, a circa 350.000 euro.






Attualità

Incendi estivi, il bilancio della Protezione Civile

Sono stati 2.297 gli incendi verificatesi in tutta la regione con un picco raggiunto in provincia di Lecce, dove se ne sono contati 1.007. Potenziati gli investimenti, in particolare nell’Arco Ionico e nelle Aree interne.

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La Protezione Civile della Regione Puglia conclude la campagna di prevenzione e gestione degli incendi estivi per l’anno 2024 con risultati significativi che testimoniano l’impegno costante nella tutela del territorio e delle comunità locali. Durante il periodo di massima allerta, dal 15 giugno al 30 settembre, sono stati gestiti un totale di 2.297 incendi su tutto il territorio regionale, con un picco di interventi nella provincia di Lecce (1.007) e Taranto (321).

Un elemento centrale della campagna di prevenzione ha riguardato l’Arco Ionico Tarantino, dove sono stati effettuati importanti investimenti nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC) Puglia 2014–2020, per la riduzione del rischio incendi e il miglioramento del monitoraggio ambientale.

Nello specifico, è stata realizzata una infrastruttura di telerilevamento con un investimento di oltre 824mila euro.

Tale intervento ha portato all’installazione di 6 postazioni di avvistamento, supportate da una rete di comunicazione a microonde e un sistema di videosorveglianza, in grado di rilevare e segnalare tempestivamente i focolai.

Inoltre, su tutto il territorio regionale, sono stati finanziati progetti in 34 comuni (con uno stanziamento complessivo di oltre 2,7 milioni di euro), con l’installazione di sistemi di monitoraggio tecnologicamente avanzati (sensori, videocamere, droni) per favorire il coordinamento tempestivo delle operazioni di contrasto agli incendi.

L’impegno della Protezione Civile si è tradotto anche in una strategia mirata nelle aree interne della regione, con ulteriori fondi destinati alla prevenzione degli incendi boschivi nei Monti Dauni, Gargano, Alta Murgia e sud Salento, per un totale di oltre 2,2 milioni di euro.

Il risultato complessivo della campagna conferma l’efficacia degli interventi programmati e il continuo miglioramento delle capacità operative della Protezione Civile regionale, volta a salvaguardare il patrimonio naturale della Puglia e a ridurre i rischi per la popolazione.

«Esprimiamo profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito con impegno e dedizione alla tutela del nostro territorio durante la campagna estiva 2024», ha detto l’ing Barbara Valenzano, responsabile della Sezione della Protezione Civile della Regione Puglia, «la collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine, volontari e cittadini è stata fondamentale per affrontare un’estate particolarmente difficile. Il nostro lavoro non si ferma qui: continueremo a investire risorse e a migliorare le nostre capacità operative per garantire sempre di più la sicurezza del territorio e dei cittadini. La protezione dell’ambiente e della comunità pugliese rimane una priorità assoluta, e siamo pronti a proseguire in questa direzione con determinazione e responsabilità».

L’ing. Barbara Valenzano

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Cronaca

Altre minacce alla Giudice Mariano

Nell’aula dove la magistrata di Galatina era impegnata come gup, è stato trovato un ritaglio di giornale, dove intorno ad una sua foto, con un pennarello nero, è stata disegnata una bara con tanto di croci

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Un proiettile ed una lettera intimidatoria recapitati in redazione nel giugno scorso ci hanno fatto assaporare quale amarezza si provi quando si diventa obiettivo di un certo tipo di persone.

Una goccia nell’oceano, se vogliamo, quello che è accaduto a noi rispetto a quanto deve sopportare la giudice salentina Maria Francesca Mariano, costretta da oltre un anno sotto scorta per le continue minacce di morte ricevute.

La magistrata di Galatina è stata presa nuovamente di mira: nell’aula dove Mariano era impegnata come gup, è stato trovato un ritaglio di giornale, dove intorno ad una sua foto, con un pennarello nero, è stata disegnata una bara con tanto di croci.

Non sembra un caso che il taglio di giornale facesse riferimento ad un’inchiesta di mafia, da poco giunta a sentenza.

La Giudice Mariano e la Pm Carmen Ruggiero nei mesi scorsi sono state destinatarie di lettere intimidatorie con minacce di morte, e anche di tentativi di aggressione durante gli interrogatori.

La Giudice Francesca Mariano

A Mariano, nel febbraio scorso, venne recapitata una testa di capretto insanguinata e infilzata con un coltello da macellaio.

Le indagini, inoltre, hanno appurato come uno degli indagati, legato a doppio filo alla Scu, avesse finto di pentirsi, solo per essere interrogato dalla pm Ruggiero e per tagliarle la gola durante l’incontro.

Il peso che la magistrata salentina assieme deve sopportare è enorme, l’ingiustizia è enorme.

Perché Francesca Mariano è una persona retta e una giudice giusta.

È entrata nel mirino dei mafiosi solo perché fa il suo dovere, non si gira dall’altra parte come fanno altri e non diffonde boutade del tipo “la mafia salentina è stata debellata” o “da noi non c’è mafia”.

Esprimiamo la nostra vicinanza alla giudice Mariano, certi che abbia la forza per superare tutto questo e che, anzi, procederà dritta come un treno sulla sua strada.

 

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Cronaca

Dramma a T. S. Giovanni: 33enne stroncata da malore

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Una tragica notizia ha attraversato in serata il basso Salento.

Una donna di 33 anni, V. S., è deceduta improvvisamente a Torre San Giovanni.

Il dramma si è consumato nell’appartamento della stessa, dove si sono recati i sanitari del 118 che, purtroppo, non hanno potuto che constatare il decesso.

Le cause dell’accaduto sono ancora da approfondire. Al momento, si parla di malore improvviso, di tragedia inaspettata.

La notizia della morte della 33enne, molto conosciuta in zona anche per essere una sportiva, ha gettato la comunità locale nello sconforto. In queste ore sui social si moltiplicano i messaggi di dolore e cordoglio nei confronti dei familiari.

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