Castrignano del Capo
Il pasticciotto invade l’italia
Il mitico pasticciotto anche a Torino, Bologna, Monza, Roma, Milano e Verona.

Da qualche giorno il mitico pasticciotto salentino “griffato” Martinucci è in vendita anche a Torino, Bologna, Monza, Roma, Milano e Verona.
Il pasticciotto è il dolce leccese per eccellenza: il profumato sapore del guscio di pasta frolla colmo di crema pasticcera è prodotto da una fra le più antiche e famigliari pasticcerie del Salento.
E ora, il rinomato ed originale take away Tramezzino.it, specializzato in produzione e consegna a domicilio dei famosi tramezzini artigianali di alta qualità, ha scelto di inserire il pasticciotto Martinucci nell’assortimento dei propri dolci.
Ciò che unisce le due aziende d’eccellenza tutta italiana, Martinucci e Tramezzino.it, è la ricerca dell’alta qualità e del gusto, oltre che del buon servizio.
Ecco, allora, come da oggi nelle vostre case e nei vostri uffici, in qualsiasi città voi abitiate, potrà giungervi con Tramezzino.it la bontà del pasticciotto Martinucci.
Attualità
Prosegue il tour del Camper del lavoro
26° Report Arpal Puglia: 805 posti disponibili nel leccese. il camper del lavoro, sportello mobile dei centri per l’impiego, continua il suo viaggio tra i centri del Salento

LO SPORTELLO MOBILE DEI CENTRI PER L’IMPIEGO
Il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia sarà di nuovo presente nei centri del sud e nord della provincia, con un’altra tappa prevista dal 28 luglio al 31 luglio a Gagliano del Capo, Presicce-Acquarica, Castrignano del Capo, Sternatia, Morciano di Leuca, Zollino e Nardò.
L’obiettivo è portare i servizi dei Centri per l’Impiego direttamente nei territori, avvicinando le politiche attive del lavoro anche alle comunità più periferiche.
L’iniziativa realizzata in collaborazione con Cefas, Consorzio Mestieri Puglia e Sale della Terra, prevede un supporto concreto e personalizzato per cittadini e imprese: orientamento professionale, aiuto nella stesura e aggiornamento del CV, consulenza su offerte di lavoro e percorsi formativi, accesso ai servizi digitali e informazioni utili anche per chi assume. Il progetto si inserisce anche nel quadro delle azioni contro il caporalato, promuovendo legalità e inclusione.
I DATI DEL 26° REPORT
Il 26° Report settimanale di ARPAL Puglia offre uno sguardo approfondito sul dinamico mercato del lavoro nell’Ambito di Lecce, presentando un totale di 805 posizioni aperte distribuite in 240 annunci.
Questa settimana, il settore turistico si conferma un volano fondamentale per l’economia locale, guidando la classifica con 155 opportunità lavorative.
Subito dopo, il settore delle costruzioni mantiene una solida crescita con 132 posti disponibili, mentre il comparto sanitario e servizi alla persona mostra buone prospettive con 113 posizioni. Scendendo nella classifica, il settore agroalimentare offre 86 opportunità, seguito dall’industria e metalmeccanica con 67 inserimenti e dal commerciale con 62 posizioni aperte.
Il settore delle telecomunicazioni presenta 55 opportunità, precedendo il tessile, abbigliamento e calzature (TAC) con 37 posti. Nella parte bassa della classifica troviamo il settore dei trasporti con 32 offerte, seguito dai servizi di pulizia con 28. Infine, con un numero più contenuto di opportunità, il comparto amministrativo-informatico registra undici posizioni, mentre il settore della bellezza e benessere chiude con nove posti disponibili.
A completare il panorama occupazionale vi sono dieci posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette secondo la legge 68/99 e una destinata a persone con disabilità.
Il report segnala inoltre dieci tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
CLICCA QUI PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE DEL 26° REPORT DI ARPAL – BACINO DI LECCE
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Castrignano del Capo
Porto turistico di Leuca abbandonato: “Avviata decadenza della concessione”
I consiglieri di minoranza annunciano l’esito del sopralluogo dei funzionari regionali seguito ai loro esposti: “False dichiarazioni, abusi e lavori mai fatti portano all’interruzione del rapporto dopo 17 anni rovinosi per l’economia del Capo di Leuca”

Una bomba (di natura amministrativa e, con tutta probabilità, giudiziaria) è pronta a deflagrare nel porto turistico di Santa Maria di Leuca.
I consiglieri di minoranza del Comune di Castrignano del Capo Calabrese Roberto, Chiffi Giulia, De Nuccio Francesco, Pizzolante Katya e Rosafio Annamaria hanno diffuso una nota in che esordisce così: “Lavori mai fatti, irregolarità catastali, strutture senza autorizzazioni dal 2020: una gestione del porto turistico totalmente fuori controllo. E’ quanto emerso nel sopralluogo effettuato da funzionari regionali e capitaneria di porto nel giugno scorso. La Regione Puglia ha perciò avviato il procedimento di decadenza dalla concessione cinquantennale rilasciata alla società mista Porto Turistico Marina di Leuca – di cui il Comune detiene il 49% – ritenendo “irrimediabilmente” compromessa la fiducia alla base del rapporto concessorio”, continua il comunicato.
I firmatari, lo scorso 20 maggio, avevano segnalato alle autorità competenti il mancato avvio dei lavori che la società concessionaria si era impegnata a cantierizzare entro aprile con un atto formale, sottoscritto nel dicembre 2024. “A tal proposito”, commentano i consiglieri di minoranza, “la Regione ha contestato alla società di avere perfino inviato una “falsa” comunicazione di inizio lavori. Le opere mai realizzate, consistenti tra l’altro nella palazzina servizi, nel dragaggio e nella viabilità di raccordo col lungomare, costituivano lo scopo pubblico della concessione cinquantennale rilasciata nel lontano 2008”.
Lo stesso gruppo d’opposizione nel marzo scorso aveva già inviato un esposto in merito sia alla mancata realizzazione delle suddette opere, a 17 anni dal rilascio della concessione, sia all’inosservanza delle norme dello statuto societario, che prevedono la decadenza del socio privato fallito, a fronte di una sentenza di fallimento risalente a ben 4 anni fa.
“A seguito di questa nostra azione, sulla pagina istituzionale dell’ente, l’Amministrazione Comunale ci accusò di voler “intorpidire” le acque, che invece a suo dire erano “limpide e trasparenti”, invitandoci esplicitamente al “silenzio”. Oggi i fatti ci danno ancora una volta ragione: gli accertamenti effettuati dalla Regione Puglia hanno fatto emergere le molteplici inadempienze e omissioni, quelle più recenti e quelle passate, reiterate negli anni grazie alla totale assenza di controlli”.
Alla luce di tutto ciò, i cinque consiglieri, il 21 luglio scorso, hanno inviato un nuovo esposto alla Procura della Repubblica ed alle altre autorità competenti, affinché venissero individuati i responsabili delle inosservanze di obblighi concessori e di legge, definite dagli stessi “causa di incalcolabili danni patrimoniali e reputazionali al Comune di Castrignano nonché all’economia dell’intero Capo di Leuca”.
Attualità
“Mastodontica e pericolosa”: nasce comitato contro antenna 5G a Castrignano del Capo
La petizione: “Vicino ad una scuola e ad un parco pubblico. Si paventa anche svalutazione immobiliare”

Una parte di Castrignano del Capo è in apprensione per la prossima installazione di un’antenna 5G non lontano dal centro abitato. In paese, un gruppo di cittadini si è riunito in un comitato spontaneo per opporsi all’opera e per segnalarne i presunti rischi.
In una nota diffusa dallo stesso comitato si legge: “Si tratta di un impianto mastodontico che prevede l’istallazione di un traliccio alto 28 metri (come un palazzo di 9 piani!), con 6 antenne ricetrasmittenti, da realizzare a 50 metri dal centro abitato e 150 metri da una scuola con annesso parco pubblico. Oltre all’impatto paesaggistico“, spiega il comitato, “preoccupano i potenziali rischi per la salute. Le radiazioni elettromagnetiche di un’antenna 5G sono state infatti classificate dall’Istituto Internazionale di Ricerca sul Cancro come “possibilmente cancerogene“. Senza trascurare che a poca distanza dal sito interessato esistono altre due infrastrutture analoghe. Si paventa anche una svalutazione degli immobili. Case e terreni ubicati nelle vicinanze subiranno un inevitabile deprezzamento“.
In queste ore il comitato spontaneo si è mobilitato anche per una raccolta firme per richiedere al Comune di bloccare l’autorizzazione all’installazione. Chi volesse unirsi alla petizione può contattare il 348 552 2243.
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