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Lecce

Corvino miglior “Diesse” d’Italia

Il salentino sarà premiato il prossimo 21 marzo da Claudio Pasqualin a Palermo

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Pantaleo Corvino, responsabile dell’Area Tecnica del Lecce, è il miglior direttore sportivo d’Italia.


E per questo il Direttore sportivo, originario di Vernole, riceverà il premio “Una vita per il calcio” il prossimo 21 marzo a Palermo in occasione di una manifestazione organizzata da Conference403 e patrocinata da AvvocatiCalcio presso Villa Lampedusa e i cui dettagli saranno resi noti successivamente.

A consegnare il premio sarà l’avvocato Claudio Pasqualin, presidente onorario dell’organizzazione.


Appuntamenti

Lecce per tre giorni capitale mondiale dell’architettura

Dedicata al tema dell’Hyperregionalism la tredicesima edizione di “Architects Meet”, ideata dall’Associazione italiana di Architettura e Critica, realizzata in collaborazione con Comune di Lecce, Polo Biblio-Museale, Ordine degli Architetti PPC provincia di Lecce. Tra gli ospiti l’architetto portoghese di fama internazionale Manuel Aires Mateus che venerdì 25 riceverà il Premio Internazionale Architects meet in Lecce

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Si terrà a Lecce da domani e fino al 26 ottobre la tredicesima edizione dell’Evento Architects Meet, ideato e promosso dall’AIAC, Associazione Italiana di Architettura e Critica, in collaborazione con il Comune di Lecce, il Polo Biblio-Museale di Lecce, l’Ordine degli Architetti P.P.C. di Lecce.

Interamente declinato sul tema “HyperRegionalism, materialità e immaterialità dell’Architettura”, l’appuntamento vuole concentrarsi su quella particolare e rilevante tendenza che a un’architettura senza anima, uguale in tutti i luoghi, cerca di contrapporre spazi radicati e riconoscibili.

Opere in cui la materia gioca un ruolo di primo piano, recuperando alla costruzione frammenti il più possibile ampi e significativi delle preesistenze.

Una nuova architettura che trae senso e valore dall’intreccio tra complessità delle stratificazioni, recupero dei materiali originali, ferma distanza dalle derive retoriche e vernacolari, grande attenzione e ai “flussi immateriali della contemporaneità”, a partire dalla consapevolezza che le nuove costruzioni devono rispettare standard elevati di comfort e di efficienza energetica.

«Il nostro obiettivo», afferma Luigi Prestinenza Puglisi, saggista, critico e storico dell’architettura italiana, presidente dell’Associazione Italiana di Architettura e Critica, «è esaminare, attraverso le opere di architettura recentemente progettate e realizzate in Italia, come in questi ultimi anni si stia profilando un modo di costruire in cui l’obiettivo è ottenere un nuovo equilibrio tra tecnologie diverse che vanno dalle più arcaiche alle più innovative, un HyperRegionalismo in cui si alternano, si contrappongono e si completano vecchie materialità e nuove immaterialità. HyperRegionalismo perché l’architettura oggi è attenta ai luoghi, al contesto e alla natura, cioè alla sua dimensione regionale. Ma al tempo stesso aspira a standard internazionali e a confrontarsi a tutto campo con le richieste della contemporaneità».

LA SCELTA DEL SALENTO

«La del Salento, di portare la tredicesima edizione di Architects Meet a Lecce, non è casuale», prosegue Prestinenza Puglisi, «Lecce è una città bellissima e situata in una regione che sta investendo molto in architettura, con in atto interessanti esperienza e sperimentazioni».

«Abbiamo voluto con grande determinazione promuovere a Lecce la tredicesima edizione di  Architects Meet”», dice Tommaso Marcucci, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce, «perché siamo convinti della necessità di riflettere, insieme a colleghe e colleghi che arrivano da altre regioni italiane e dall’estero sullo stato dell’arte dell’architettura contemporanea e sulla necessità che l’architettura, proprio come ci invita a pensare Manuel Aires Mateus, rifuggendo dai capricci e dalle mode, debba avere un rapporto molto stretto con la realtà e con la vita e con gli spazi entro cui la vita si svolge. E questo vale sia per le nuove costruzioni che per il recupero e la rigenerazione del costruito, sia esso antico, moderno o molto spesso rurale. Si tratta», prosegue Marcucci, «di assumere fino in fondo e con particolare sensibilità la grande responsabilità che investe le architetture e ognuno di noi nel pensare e progettare gli spazi e i luoghi della vita in relazione a chi poi concretamente li abiterà. Una responsabilità che sposa anche l’asse, e pone la relazione: con il luogo, la memoria, i viventi, lo spazio intorno, le funzioni, a fondamento del progetto. Declinato in questo modo, il tema di quest’anno è uno straordinario invito a pensarsi e ripensarsi ma anche un invito a rinnovare la cassetta degli attrezzi e il nostro ruolo nelle vorticose trasformazioni in cui siamo immersi».

I LUOGHI

Architects Meet in Lecce toccherà diversi luoghi della cultura di Lecce come il Teatro Paisiello, la Biblioteca Bernardini – Convitto Palmieri e la Chiesa Santa Maria di Ogni Bene.

Vi parteciperanno centinaia di architetti, studiosi e critici di architettura che arrivano a Lecce da tutta Italia e dall’estero per mostrare – in una maratona di interventi ogni giorno – il loro contributo al mondo costruito, condividendo visioni per il futuro della progettazione.

I PREMI

Venerdì 25 ottobre verrà conferito il Premio Internazionale Architects meet in Lecce al progettista portoghese di fama internazionale Manuel Aires Mateus.

Sabato 26 verranno conferiti i Premi Nazionali Architects meet in Lecce, a progettisti che si sono distinti, all’interno dell’evento, per la propria architettura.

LE MOSTRE

Oltre alle conferenze e al conferimento dei Premi, durante la tre giorni leccese saranno inaugurate due mostre.

HyperRegionalism, presso la Chiesa Santa Maria di Ogni Bene, racconta, con l’esposizione di decine di book d’autore diversi, oltre 100 progetti e realizzazioni innovativi ad opera di Studi di architettura italiani, con l’allestimento curato da Riat Archidecor.

Supermostra 24, presso la Biblioteca Bernardini – Convitto Palmieri, a cura di Ilaria Olivieri e Lpp, è un osservatorio e una mostra itinerante che, attraverso l’opera di 33 progettisti e progettiste, ha lo scopo di verificare quanto di interessante avviene, nel campo dell’architettura, nelle diverse aree regionali della penisola.

In questa occasione verrà inaugurato per la prima volta il Sistema espositivo “STELO” del Polo Biblio-Museale di Lecce e Regione Puglia, progetto degli Architetti Federica Russo e Nicolò Lewanski di Valari Architecture, realizzato da Scaffsystem, vincitore dell’Avviso pubblico “Architetture sostenibili per i luoghi della cultura italiana” contributo Ministero della Cultura Direzione Generale Creatività Contemporanea.

IL PROGRAMMA COMPLETO

Giovedì 24 ottobre

Biblioteca Bernardini ex Convitto Palmieri

     – ore 14,30 – 18

Apertura Architects Meet in Lecce: architetti, designer, urbanisti ed esperti si alterneranno sul palco per confrontarsi sui temi dell’HyperRegionalism

Giovedì 24 ottobre

Chiesta Santa Maria di Ogni Bene

     – ore 18

Inaugurazione mostra HyperRegionalism

Venerdì 25

Biblioteca Bernardini ex Convitto Palmieri

ore 10 – 13

Intelligenza artificiale in architettura: implicazioni etiche ed estetiche
    – ore 14,30 – 18
Architetti, designer, urbanisti ed esperti
si alternano sul palco per confrontarsi sui temi dell’HyperRegionalism

ore 18
Inaugurazione Supermostra 24

Venerdì 25

Teatro Paisiello

  • ore 19
    Lectio magistralis del premio internazionale Architects Meet in Lecce 2024 Manuel Aires Mateus

Sabato 26

Biblioteca Bernardini ex Convitto Palmieri
ore 11 – 13

Presentazione libri-temi di attualità
ore 14,30 – 19

Architetti, designer, urbanisti ed esperti si alternano sul palco per confrontarsi sui temi dell’HyperRegionalism
ore 19
Premiazioni
Premio Nazionale Architects Meet in Lecce 2024

MANUEL AIRES MATEUS E IL SALENTO

Manuel Aires Mateus nasce a Lisbona nel 1963.

Si laurea alla Faculdade de Arquitetura de Lisboa (1986) e collabora con il fratello Francisco Aires Mateus, fondando nel 1988 lo studio Aires Mateus.

Dal 1986 collabora dal 1986 con diverse università, come la Harvard Graduate School of Design, il College of Architecture, Art and Planning della Cornell University, la Oslo Architecture School, la Facoltà di Architettura dell’Università di Lubiana o la Facoltà di Architettura dell’Università di Navarra, a Pamplona. Dal 1998 è professore dell’Universidade Autónoma de Lisboa e, dal 2001, dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, Svizzera.

Il lavoro dello studio, che ha come punto fermo la sede di Lisbona, è presente in diversi paesi, Portogallo e molti dei progetti sono pubblicati in monografie, tra cui A+A Architecture Guide, El Croquis, Arquitectura Viva, GA, A+U, 2G, C3, d’Arco, TC Cuadernos, DOMUS e AMAG, tra gli altri.

Intensa la partecipazione di Aires Mateus a numerose mostre, come dimostra la sua costante presenza alla Biennale di Architettura di Venezia (Italia, 2010, 2012, 2016, 2018 e 2021). Suoi lavori sono stati esposti inoltre alla Biennale di Architettura Villa et Culture di Rabat (Marocco, 2018), al Centre de Création Contemporaine Olivier Debré (CCCOD) di Tours (Francia, 2015), alla Milano Design Week, con l’installazione White in the City (Italia, 2017), alla Biennale di Architettura di Chicago con il pezzo Ruins in Time e, recentemente, alla Biennale di Architettura e Urbanistica di Seoul (Corea del Sud, 2021) con il progetto TO INHABIT.

Nel tempo Aires Mateus è stato insignito di numerosi premi, sia nazionali che internazionali, tra cui il Premio AIT (2012, 2020), Premio Valmor (2002, 2002, 2018), Premio Secil (2020), FAD Awards (2001, 2008, 2010), Premio Ecola (2019), Premio ENOR (2006), nonché il premio della Biennale Iberoamericana di Urbanistica e Architettura (2001, 2012, 2019) e la selezione per il Premio Mies van der Rohe (2007, 2017). Nel 2017, Manuel Aires Mateus è stato insignito del Premio Pessoa.

Il lavoro dello studio si concentra da sempre del ruolo della memoria e della conoscenza, del rapporto tra il mondo fisico e quello culturale, con una ricerca tesa a riflettere sullo stato perenne delle forme e della materialità nella continuità del tempo, scandagliando i palinsesti del tempo e delle forme in cui siamo immersi. «Io credo molto spesso», ha affermato, «che gli architetti rischino di uscire dal loro ruolo, che è fare architettura, e tentare di diventare altro: poiché sono architetti, pensano di poter diventare politici, e io credo che questo sia un errore. Un architetto è un architetto, fa architettura, discute di architettura, insegna architettura. L’architettura è un lavoro molto vasto e ciascun ruolo ha lo stesso valore. Il problema è che, da quando l’architettura è diventata una professione molto riconosciuta, diverse persone pretendono di avere la capacità di fare altre cose. Non è che se uno è un buon politico allora diventerà un buon architetto, o viceversa. Una cosa non implica l’altra ma nemmeno la esclude. … La nostra ragione è fare diventare il mondo migliore con la trasformazione che l’architettura comporta. È una responsabilità, enorme! Il nostro lavoro consiste nel riflettere sul rapporto tra la migliore condizione fisica e culturale che un uomo vive con il suo intorno».

Nel corso di una intervista rilasciata nel 2022, alla giornalista che gli chiedeva le tre parole chiave del suo percorso, ha risposto: «Sistematico, perché lavoriamo in modo molto organizzato; Insistente, perché riusciamo a fare lo stesso progetto molte volte fino ad ottenere il risultato che vogliamo; Dialogo, perché crediamo nel mettersi in discussione e nel dialogare con ogni partecipante al progetto per raggiungere un risultato».

Tra i suoi più recenti lavori, figura anche nel Salento il restauro filologico di una antica torre nelle campagne di Alezio.

Manuel Aires Mateus

 

 

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Attualità

Dottorato di Ricerca Honoris Causa a prof di Galatina

Lucio Tommaso De Paolis dell’Università del Salento riceve il titolo di Honorary Doctor dalla Riga Technical University, una delle università tecniche più rinomate a livello internazionale

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Il professor Lucio Tommaso De Paolis, di Galatina, docente presso l’Università del Salento, ha ricevuto il prestigioso titolo di Honorary Doctor dalla Riga Technical University (RTU).

La cerimonia ufficiale di conferimento del Dottorato di Ricerca Honoris Causa, presieduta dal Rettore, prof. Tālis Juhna, si è svolta lo scorso 14 ottobre presso la sala convegni della RTU, in occasione delle celebrazioni del 162° anniversario dell’istituzione.

La Riga Technical University, una delle università tecniche più rinomate a livello internazionale, si è distinta raggiungendo la 45a posizione nella classifica mondiale delle GreenMetric World University 2023, oltre ad essere classificata al 642° posto nel Higher Education World University Rankings 2024, che prende in considerazione 1904 università di 108 paesi.
Il professor De Paolis vanta una lunga e fruttuosa collaborazione con la RTU, iniziata nel giugno 2008 con la partecipazione alla Nordic–Baltic Conference on Biomedical Engineering and Medical Physics (NBC 2008).

Nel corso degli anni, il professore ha svolto numerose visite di insegnamento tramite il programma Erasmus ed è stato invitato come docente a ben quattro edizioni della Nonlinear Life Summer School (2017, 2018, 2022, 2023), dove ha tenuto lezioni su “Application of eXtended Reality in Medicine and Surgery”.

Nel 2019 è stato Visiting Professor presso il Department of Medical Physics and Engineering della RTU, dove ha tenuto il corso semestrale “Computer-based Systems for Medicine”.
Quest’anno, il professor De Paolis ha ulteriormente rafforzato il legame accademico tra le due università organizzando, in collaborazione con il Prof. Yuri Dekhtyar, Direttore dell’Institute of Biomedical Engineering and Nanotechnologies della RTU, la 7a edizione della Nonlinear Life Summer School a Lecce nel settembre 2024.

L’evento ha rappresentato un’importante occasione di scambio internazionale e di formazione avanzata per studenti e ricercatori nel campo della bioingegneria e delle nanotecnologie.

«Sono onorato di ricevere questo riconoscimento dalla Riga Technical University», ha commentato il professor Lucio Tommaso De Paolis, «la collaborazione con la RTU è stata per me una fonte continua di crescita professionale e personale e sono lieto di aver contribuito allo sviluppo di importanti iniziative accademiche e scientifiche condivise. Questo titolo rafforza ulteriormente il legame tra le due università, aprendo la strada a nuove opportunità di ricerca e cooperazione internazionale».

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Cronaca

Mastica coca come chewing gum per nascondere la droga. Arrestato

Alla fine, i carabinieri, sono riusciti a fermare il fuggitivo, che appena sceso dall’auto si è dimostrato estremamente agitato e aggressivo, inoltre, faceva fatica a parlare perché aveva le guance gonfie come se stesse masticando un grosso chewing-gum…

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LECCE – AUTOMOBILISTA TENTA LA FUGA CON LA DROGA IN BOCCA, MA VIENE BLOCCATO E ARRESTATO DAI CARABINIERI

Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e detenzione illecita di arma clandestina, un 49enne leccese, noto alle Forze dell’Ordine, che ieri è stato arrestato dai Carabinieri di Lecce. 

Durante il pattugliamento si sono messi all’inseguimento di un automobilista che stava percorrendo via Cicolella, il quale alla vista della “gazzella” ha schiacciato sull’acceleratore e ha dato inizio ad una fuga spericolata per le vie della città, mettendocela tutta per seminare l’equipaggio della Radiomobile.

Alla fine, i Carabinieri, sono riusciti a fermare il fuggitivo, che appena sceso dall’auto si è dimostrato estremamente agitato e aggressivo, inoltre, faceva fatica a parlare perché aveva le guance gonfie come se stesse masticando un grosso chewing-gum. 

A quel punto è scattata la perquisizione. I militari hanno così scoperto che il 49enne non aveva in bocca una gomma da masticare, bensì un involucro in cellophane, contenente quasi 20 grammi di “cocaina”. 

Inevitabilmente la perquisizione è continuata nella sua abitazione, dove è stata trovata, nella sua camera da letto, una pistola a tamburo modificata e perfettamente funzionante, caricata con 3 proiettili calibro 22, pronta all’uso.

Nella stessa camera sono stati rinvenuti una decina di grammi di “mannite”, una sostanza che viene usata molto spesso per “tagliare” la cocaina. Sia l’arma che tutte le sostanze rinvenute in possesso del pregiudicato sono state sottoposte a sequestro.

Al termine dell’attività, l’uomo è stato arrestato e portato in carcere, come disposto dal P. M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, informato nell’immediatezza dell’accaduto.

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