Attualità
Le Vie dei Boschi, rete ecologica per 4 paesi
Melendugno, Calimera, Carpignano e Martano insieme per valorizzare gli antichi tratturi, ripristinare la biodiversità e contrastare i cambiamenti climatici. Mercoledì 28 maggio la presentazione del Progetto nella sala consiliare di Melendugno

Nasce una rete ecologica per tutelare l’ambiente, custodire e favorire la biodiversità, promuovere il territorio a partire dal territorio stesso e difenderlo dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici, grazie ad una progettazione integrata e coordinata nel rispetto del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale.
È il progetto “Le Vie dei Boschi”, le antiche vie percorse dai carbonari, dagli allevatori e dai boscaioli di Melendugno, Calimera, Carpignano Salentino e Martano che ora si mettono insieme per partecipare ad un Bando regionale e puntare sulla riforestazione degli spazi urbani ed extra urbani all’insegna della biodiversità, con il ripristino di specie autoctone.
L’obiettivo è duplice: contrastare gli impatti negativi del cambiamento climatico e utilizzare le stesse Vie dei Boschi per offrire un modello di turismo sostenibile grazie alla mobilità lenta. Le vie infatti sono candidate a divenire piste ciclo-pedonali che collegheranno i quattro paesi.
Il progetto sarà presentato ai cittadini mercoledì 28 maggio (ore 17) nella sala consiliare di Melendugno.
Saranno presenti i sindaci Maurizio Cisternino (Melendugno), Fabio Tarantino (Martano), Gianluca Tommasi (Calimera), e Mario Bruno Caputo (Carpignano Salentino), con i tecnici impegnati nella realizzazione del progetto e il rup, Roberto Bruno.
Tutto nasce da un protocollo d’intesa sottoscritto già nel 2023 dai quattro comuni con la Cooperativa sociale Naturalia (presieduta da Antonio Durante) e le associazioni Fare Progetto Terra” (Walter Stomeo), Radici Urbane, (Cesare Di Mitri) e l’associazione micologica Bresadola, (rappresentata dal socio Samuele Tommasi).
«Crediamo molto nella necessità di fare rete, seguendo il modello della progettazione europea che spinge i territori ad aggregarsi e abbiamo subito colto i vantaggi per la nostra comunità derivanti da questo articolato progetto, che ora invieremo alla Regione Puglia per chiedere che ci venga finanziato», spiega Maurizio Cisternino, sindaco di Melendugno, Comune capofila, «l’obiettivo è di ricreare la biodiversità di un’agroforesta extraurbana valorizzando gli antichi sentieri percorsi da nostri antenati, custodire le memorie della civiltà contadina e promuovere un modello di sviluppo sostenibile a beneficio dei nostri concittadini e dei tanti turisti che ogni anno vengono a visitare il nostro territorio. La realizzazione del progetto renderà sempre più attrattiva tutta l’area, che è particolarmente vocata non solo al turismo balneare, ma anche al turismo lento e sostenibile. In programma c’è anche la realizzazione di un marchio comune che connoti l’intera area anche sotto il profilo naturalistico, una carta che ci giocheremo, naturalmente, nei mercati turistici nazionali e internazionali per arricchire la nostra offerta. Ne deriveranno dei benefici per tutte le attività legate al turismo, come la ricettività, la ristorazione, il servizio di guide turistiche e accompagnamento dei gruppi e lo sviluppo di una serie di servizi specializzati, puntando sempre di più sulla destagionalizzazione».
Spiega la referente del progetto, la consigliera comunale di Melendugno con delega all’Ambiente, Patrizia Gerardi: «Cresce sia da parte dei turisti, che da parte dei nostri concittadini, il bisogno di sviluppare un nuovo modello di mobilità lenta, per recuperare il contatto con la Natura e la scoperta della nostra Storia. Questo progetto è un investimento per il presente, ma anche per il futuro a vantaggio delle generazioni future. Per questo il nostro Comune è stato sin da subito tra i principali promotori. E’ stato firmato un accordo che ha come finalità quella di redigere e attuare progetti in maniera coordinata tra le diverse realtà aderenti che costituiranno il riferimento programmatico delle amministrazioni firmatarie, le quali hanno scelto il Comune di Melendugno come Comune capofila e unico referente della Regione Puglia».
Sotto la direzione del Museo Naturale del Salento, responsabile del progetto per la parte scientifica, saranno piantate specie rigorosamente autoctone: querce, carrubo, corbezzolo, macchia mediterranea in generale, ma anche alberi da frutto che un tempo costellavano la campagna salentina: fico, pero selvatico, susino, giuggiolo, melograno, mandorlo, sorbo, azzeruolo…
I sentieri non saranno snaturati, ma ripristinati così come erano alle loro origini.
Sarà ripiantumata anche una particolare specie di quercia che ora rischia di scomparire sotto l’attacco di una sconosciuta infezione che l’ha colpita.
In cantiere c’è ovviamente anche la realizzazione di una mappa dei sentieri, uniforme e dettagliata, che sarà consultabile attraverso carte escursionistiche e sul web.
Le Vie dei Boschi, all’ombra di querce, corbezzoli, melograni… diventano così un progetto originale che guarda lontano, affondando le radici della storia più autentica del Salento.
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Il sindaco Maurizio Cisternino, con la consigliera Patrizia Gerardi durante la cerimonia romana di consegna della Bandiera Blu
Attualità
Youpol, la prevenzione a portata di touch
L’app della Polizia di Stato: un trend in crescita che ci aiuta contro violenza domestica, bullismo e spaccio di droga

Approfittando della campagna di ri-lancio in corso da parte della Polizia di Stato, torniamo a parlare dell’App YouPol che ha avuto un notevole incremento delle segnalazioni a livello nazionale.
Il trend in crescita è stato elaborato attraverso una statistica dal Ministero dell’Interno, discriminando i dati per tipo di segnalazione e territorio e dando in questo modo una prospettiva su scala nazionale dell’utilizzo di questo valido mezzo di prevenzione.
YOUPOL – COME FUNZIONA L’APPLICAZIONE
L’applicazione YouPol, per smartphone, tablet e computer, nasce nel 2017 come strumento pratico ed immediato di comunicazione fra cittadini e Polizia di Stato, per prevenire e contrastare il bullismo, lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante la fase pandemica, che ha registrato un aumento della violenza domestica, l’applicazione è stata implementata aggiungendo la possibilità di segnalare questo tipo di emergenze.
L’App consente l’accesso con registrazione utente o in forma anonima e l’invio di messaggi e immagini direttamente alle centrali operative delle Questure.
È possibile scegliere anche la lingua: inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Fra i punti di forza dell’applicazione vi è la possibilità di proteggere la propria identità, infatti l’utente può scegliere di inviare la segnalazione in forma del tutto anonima.
L’applicazione viene gestita dal punto di vista operativo dal Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato che, attraverso gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico delle 106 Questure del territorio nazionale, gestisce l’implementazione del sistema, per aumentare la “prossimità digitale” verso i cittadini.
Youpol ovviamente non sostituisce il numero di emergenza europeo (il 112), ma rappresenta una modalità “smart” di contatto con la Polizia di Stato.
Presentazione caratteristiche dell’app YouPol da parte della Dott.ssa Eugenia Sepe, Dirigente della Polizia di Stato
Presentazione caratteristiche dell’app YouPol sempre da parte della Dott.ssa Eugenia Sepe
Attualità
Energie rinnovabili, la sfida della Puglia
La nostra regione incrementa la produzione da fonti di energia rinnovabili (Fer). Entro quest’anno, il target da raggiungere per la nostra regione è di 2.405 megawatt (Mw)

Prosegue in Puglia il lavoro per incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili (Fer). Entro quest’anno il target da raggiungere per la nostra regione è di 2.405 megawatt (Mw) come indicato nella «Tabella A-Ripartizione regionale di potenza minima per anno espressa in megawatt» allegata al “Decreto Aree Idonee” (D.M. 21 giugno 2024).
A rilevarlo è il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato i dati Terna per comprendere i risultati sin qui ottenuti e lo scostamento dal target regionale.
Il valore di 2.405 megawatt rappresenta l’obiettivo da centrare (espresso come potenza aggiuntiva in megawatt) per il periodo che va dal 31 dicembre 2020 alla fine del 2025.
La Puglia registra una variazione netta di potenza di 1.706 megawatt, tenuto conto delle nuove installazioni e dei potenziamenti, a cui sono stati sottratti i depotenziamenti e le dismissioni.
Secondo la tabella di marcia ad aprile di quest’anno si sarebbero dovuti raggiungere i 1.916 megawatt.
In teoria ce ne sono 210 in meno, se riproporzioniamo mensilmente la potenza aggiuntiva prevista per l’anno in corso, ma c’è ancora tempo per centrare l’obiettivo, che è tra i più elevati assegnati alle regioni italiane.
La prima regione in cui la variazione netta di potenza è già superiore ai megawatt aggiuntivi previsti è per il momento il Lazio (+1.131); seguono la Lombardia (+526) e il Piemonte (+344). Restano più indietro, invece, la Sardegna (-284), la Sicilia (-253), la Calabria (-233).
Va ricordato che il “Decreto Aree Idonee” contiene la disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee in cui è previsto un iter accelerato ed agevolato per la costruzione e l’esercizio degli impianti a fonti rinnovabili e delle infrastrutture connesse.
Come disposto dall’articolo 20 del decreto legislativo 199/2021, il provvedimento stabilisce la condivisione di oneri (“burden sharing”) per l’individuazione, da parte delle Regioni, delle superfici e delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili funzionali al raggiungimento dei target del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), Fit for 55 e Repower Eu.
I provvedimenti delle Regioni possono avere prevalenza su altri regolamenti o piani.
È previsto anche un regime sanzionatorio: se una Regione sarà inadempiente dovrà trasferire ad un’altra Regione compensazioni economiche per realizzare interventi di miglioramento dell’ambiente e del paesaggio.
La recente sentenza del Tar numero 9155, depositata il 12 maggio 2025, pur lasciando margini di autonomia legislativa a livello locale, ha stabilito che le Regioni non potranno prevedere restrizioni nelle loro leggi rispetto alla disciplina statale, assicurando, come minimo, il recepimento delle aree idonee ex lege (articolo 20, comma 8, del decreto legislativo 199/2021).
«È noto che la nostra Regione è in assoluto tra quelle a maggior potenziale in termini di produzione di energia da FER», commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, «non giova al raggiungimento del target assegnatoci l’incertezza normativa venutasi a creare con la recentissima sentenza del TAR Lazio. Bisogna inoltre ricordare che nel nostro territorio è fondamentale trovare un adeguato punto di equilibrio tra i benefici insiti nella produzione di energia da FER e l’impatto che gli impianti hanno sul turismo, sulla produzione agricola e sull’identità e riconoscibilità del nostro paesaggio».
«Per la Puglia», conclude Sgherza, «la produzione di energia da fonti rinnovabili rappresenta una grande opportunità di sviluppo, a patto che i primi a trarne beneficio siano imprese e cittadini, non solo in termini di riduzione delle emissioni ma anche per addivenire all’alleggerimento di una bolletta energetica che rappresenta una seria zavorra per la competitività del nostro sistema produttivo».
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VARIAZIONE DELLA CAPACITÀ INSTALLATA GENNAIO 2021 – APRILE 2025 E ATTUALE SCOSTAMENTO DAL TARGET REGIONALE
La tabella riepiloga la variazione netta di capacità installata da gennaio 2021 ad aprile 2025, suddivisa per regione ed il relativo target progressivo ad aprile 2025. Tale target è determinato facendo riferimento alla ripartizione regionale prevista nel “Decreto Aree Idonee” (D.M. 21 giugno 2024), riproporzionando mensilmente la potenza aggiuntiva prevista per l’anno in corso.
Regione |
Variazione installato (gennaio 2021 – aprile 25) [MW] | Target Aree Idonee (gennaio 2021 – aprile 25) [MW] | Delta
Variazione installato vs Target [MW] |
Target Aree Idonee (gennaio 2021 – dicembre 25) [MW] |
Abruzzo | 404 | 516 | -112 | 640 |
Basilicata | 449 | 611 | -162 | 748 |
Calabria | 419 | 652 | -233 | 857 |
Campania | 1.189 | 1.038 | 150 | 1.297 |
Emilia-Romagna | 1.586 | 1.476 | 110 | 1.851 |
Friuli-Venezia Giulia | 727 | 460 | 267 | 573 |
Lazio | 2.202 | 1.071 | 1.131 | 1.346 |
Liguria | 187 | 226 | -39 | 281 |
Lombardia | 2.739 | 2.213 | 526 | 2.714 |
Marche | 447 | 531 | -84 | 679 |
Molise | 119 | 208 | -89 | 273 |
Piemonte | 1.590 | 1.246 | 344 | 1.541 |
Puglia | 1.706 | 1.916 | –210 | 2.405 |
Sardegna | 899 | 1.183 | -284 | 1.553 |
Sicilia | 1.897 | 2.149 | -253 | 2.764 |
Toscana | 655 | 784 | -129 | 1.019 |
Trentino-Alto Adige | 419 | 313 | 106 | 381 |
Umbria | 266 | 329 | -63 | 429 |
Valle D’Aosta | 28 | 34 | -6 | 47 |
Veneto | 1.857 | 1.545 | 312 | 1.889 |
Totale Italia | 19.785 | 18.501 | 1.284 | 23.287 |
Fonte: elaborazioni Centro Studi Confartigianato Imprese Puglia su dati Terna
Attualità
Notte di incendi: auto in fiamme a Miggiano, Sannicola e Surano

Una notte movimentata quella del 28 maggio 2025 per i Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine del Salento, impegnati in una serie di interventi per incendi di autovetture in diversi comuni della provincia.
Il primo allarme è scattato poco dopo la mezzanotte, alle ore 00:32, quando una squadra del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Maglie è intervenuta a Surano, lungo la SS 275 al chilometro 14, nei pressi di un autosalone. Le fiamme hanno avvolto tre veicoli: una Renault Clio, un Ford Transit e un Volkswagen Caddy. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Maglie per le indagini del caso.
Pochi minuti dopo, alle 00:45, un altro intervento è stato richiesto a Miggiano, in via Giuseppe Di Vittorio n. 15. Questa volta sono stati i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Tricase ad affrontare un incendio che ha coinvolto due vetture: una Citroën DS e un secondo veicolo ancora in fase di identificazione. Le fiamme si sono propagate fino a danneggiare la facciata di un’abitazione, un contatore del gas metano e parte della linea elettrica Enel. Anche in questo caso erano presenti i Carabinieri della locale stazione di Tricase.
Infine, intorno alle 02:18, i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Gallipoli sono intervenuti nelle campagne del Comune di Sannicola, dove un’altra vettura è stata trovata avvolta dalle fiamme: si trattava di una Fiat Punto, risultata rubata e di proprietà di un uomo nato nel 1944. L’intervento si è svolto in collaborazione con i Carabinieri di Gallipoli, che ora indagano sull’accaduto.
Al momento non si esclude alcuna pista, compresa quella dolosa. Le indagini sono in corso per chiarire la dinamica degli episodi e per accertare eventuali collegamenti tra gli incendi.
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