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Attualità

“Non per cassa ma per equità”

Le proposte di Inps al Governo che migliorano la posizione dei contribuenti

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È disponibile sul portale Inps il documento “Non per cassa ma per equità”, contenente le proposte normative elaborate dall’Istituto e consegnate al Governo nel giugno 2015.


Il documento si compone in tre sezioni: motivazione e descrizione delle proposte normative, articolato, note tecniche sui costi delle misure proposte e le valutazioni dei loro effetti redistributivi.


Il pacchetto prevede:



  1. L’istituzione del Sostegno di Inclusione Attiva per gli ultra55enni.

  2. Il riordino delle prestazioni assistenziali per gli ultra65enni.

  3. La modifica del regime delle prestazioni assistenziali alle pensioni in regime internazionale.

  4. L’aggiustamento attuariale dei trattamenti pensionistici elevati e il ricalcolo dei vitalizi.

  5. L’uscita flessibile.
  6. L’unificazione gratuita delle pensioni maturate in regimi diversi.

  7. Nuove opportunità di versare contributi per il lavoratore e il suo datore di lavoro.

  8. L’armonizzazione delle regole dei dirigenti sindacali con quelle degli altri lavoratori nel pubblico impiego.


Complessivamente il pacchetto di misure qui proposto va a beneficio dei contribuenti attuali e futuri in quanto riduce il debito pensionistico implicito. Abbatte del 50% la povertà fra chi ha più di 55 anni e non ha ancora maturato i requisiti per la pensione. Mentre aumenta la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale, lo rende più equo e dunque anche socialmente più sostenibile. Aumenta la libertà di scelta quanto alla data da cui si decide di percepire la pensione imponendo equiparazioni di trattamenti fra chi ottiene la pensione prima e chi la ottiene dopo; questo contribuisce ad aumentare il benessere delle famiglie e a rendere più efficiente la gestione del personale da parte delle imprese, facilitando la ristrutturazione dell’industria italiana.


Agevola il turnover nella pubblica amministrazione, liberando posti per nuove competenze. Semplifica il sistema e rimuove le penalizzazioni in essere per lavoratori che hanno carriere fra il pubblico e il privato oltre che fra gestioni diverse. Dal punto di vista congiunturale, ha un contenuto espansivo ma senza mettere a rischio la tenuta dei nostri conti pubblici dato che complessivamente porta a ridurre il debito pubblico.


Ci sono costi limitati a carico di circa 230.000 famiglie ad alto reddito (appartenenti perlopiù al 10% della popolazione con redditi più alti) che si vedono ridurre trasferimenti assistenziali loro destinati in virtù di una cattiva selettività degli strumenti esistenti. Tra i potenziali perdenti anche circa 250.000 percettori di pensioni elevate, legate in gran parte all’appartenenza a gestioni speciali, e non giustificate dai contributi versati durante l’intero arco della vita lavorativa, oltre che più di 4.000 percettori di vitalizi per cariche elettive. Infine, i lavoratori con lunghe anzianità contributive (ma che hanno iniziato a lavorare dopo il compimento del diciottesimo anno d’età) che decidessero di accedere a pensioni anticipate, si vedrebbero applicare una riduzione di queste prestazioni che può arrivare fino al 10%. Si tratta di una platea di circa 30.000 persone all’anno e in via di riduzione. Da valutare peraltro se la presenza di correzioni attuariali renda non più necessaria l’indicizzazione alla speranza di vita dei requisiti contributivi per l’accesso alle pensioni anticipate (ad esempio congelando i requisiti a 43 anni per gli uomini e 42 anni per le donne). Infine non rende più possibile per i dirigenti sindacali applicare alla contribuzione aggiuntiva le regole di calcolo più vantaggiose presenti per la gestione pubblica fino al 1992.


Infine, alcune delle coperture per l’uscita flessibile potranno essere mitigate nel caso in cui si decidesse di ampliare il disavanzo iniziale, tenendo conto che questo sarà compensato da minori disavanzi futuri.


Attualità

Oggi è la Giornata Mondiale della Terra

Quest’anno cade proprio il giorno dopo la scomparsa di Papa Francesco, sempre in prima linea per le battaglie in difesa dell’ambiente. Il Santo Padre parlava di «insensata guerra al Creato»…

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Istitutita nel 1970 dall’ambientalista statunitense Gaylord Nelson, Giornata Mondiale della Terra si svolge il 22 aprile di ogni anno ed è dedicata alla sensibilizzazione e all’azione per la protezione dell’ambiente.

L’idea nacque nel 1969, quando Nelson, allora senatore degli Stati Uniti, fu testimone di una devastante marea nera che colpì la costa di Santa Barbara, in California.

Questo incidente suscitò grande preoccupazione riguardo alla salute del nostro pianeta e spinse Nelson a cercare un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni ambientali.

Così, il 22 aprile 1970, Nelson organizzò il primo Earth Day negli Stati Uniti.

L’obiettivo principale era quello di creare un movimento che unisse le persone nella lotta per la salvaguardia del nostro pianeta.

Grazie al successo del primo Earth Day, l’evento si diffuse rapidamente in tutto il paese e presto divenne un movimento globale. Oggi, la Giornata della Terra è celebrata in tutto il mondo, coinvolgendo persone di diverse nazionalità e culture che si uniscono per promuovere la consapevolezza ambientale e adottare comportamenti sostenibili.

Il tema scelto per il 2025 è “Il Nostro Potere, Il Nostro Pianeta” e i volontari della Fondazione Internazionale La Via della Felicità di tutta Italia, continueranno le loro iniziative di riqualificazione urbana nel rispetto della guida al buon senso per una vita migliore dal titolo La Via della Felicità scritta dall’umanitario L. Ron Hubbard.

Si tratta del primo codice morale che ha come scopo quello di arrestare il declino morale nella società e ripristinare integrità e fiducia nell’uomo, riempie il vuoto morale in una società sempre più materialista e contiene 21 principi fondamentali che guidano una persona a un migliore tenore di vita.

Interamente non religioso, può essere seguito da persone di ogni razza, colore o credo per ripristinare i legami che uniscono l’umanità.

PAPA FRANCESCO: «INSENSATA GUERRA AL CREATO»

La casualità (o forse no) che la Giornata Mondiale della Terra cada proprio il giorno dopo la scomparsa di Papa Francesco, ci ricorda anche le battaglie del Santo Padre per la difesa dell’ambiente.

Bergoglio parlava di «insensata guerra al Creato».

Con gli effetti di questo conflitto che sono il prosciugamento di tanti fiumi, lo stravolgimento del ciclo dell’acqua prodotto da un «consumismo rapace», l’innalzamento delle temperature con le gravi siccità, effetto dell’uso sfrenato di combustili fossili e dell’abbattimento delle foreste.

«Inoltre», aggiungeva il Papa, «industrie predatorie stanno esaurendo e inquinando le nostre fonti di acqua potabile con pratiche estreme come la fratturazione idraulica per l’estrazione di petrolio e gas, i progetti di mega-estrazione incontrollata e l’allevamento intensivo di animali».

Anche questa è l’eredità lasciataci da Papa Francesco. Non sciupiamola!

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Attualità

Santa Eufemia di Tricase, vincita al Lotto

Puglia protagonista dei concorsi del Lotto di venerdì 18 e sabato 19 aprile…

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Puglia protagonista dei concorsi del Lotto di venerdì 18 e sabato 19 aprile.

Nell’estrazione di venerdì scorso con tre ambi e un terno un fortunato giocatore, di via Tommaso Campanella di Santa Eufemia di Tricase, ha portato a casa 9.975,00 euro.

L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per 5,7 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 423 milioni di euro dall’inizio del 2025.

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Addio Papa Francesco: tra i ricordi, quella volta in Salento

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Foto Diocesi di Ugento-S.M. di Leuca

Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, è morto oggi, 21 aprile 2025, alle 7:35 nella sua residenza di Casa Santa Marta, in Vaticano, all’età di 88 anni.

Il decesso è avvenuto a seguito di complicazioni dovute a una polmonite bilaterale, dopo un periodo di convalescenza successivo a un ricovero ospedaliero di 37 giorni. 

Eletto il 13 marzo 2013, è stato il primo papa gesuita e il primo proveniente dall’America Latina. Il suo pontificato, durato 12 anni, è stato caratterizzato da un forte impegno per la giustizia sociale, la lotta contro gli abusi nella Chiesa, la difesa dell’ambiente e l’apertura verso le periferie esistenziali. La sua ultima apparizione pubblica è avvenuta il giorno precedente la sua morte, durante la benedizione Urbi et Orbi in Piazza San Pietro. 

Il Papa ed il Salento

Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha avuto un’importante occasione di incontro con il Salento. Il 20 aprile 2018, in occasione del 25° anniversario della morte di Don Tonino Bello, il Pontefice si è recato ad Alessano, paese natale del vescovo noto per il suo impegno per la pace e la giustizia sociale. In quella visita, Papa Francesco ha pregato sulla tomba di Don Tonino e ha tenuto un discorso toccante rivolto ai giovani, esortandoli a seguire l’esempio del “vescovo degli ultimi”. 

Inoltre, il 13 febbraio 2020, una delegazione salentina, guidata dall’Unione Sportiva Lecce e dall’Arcidiocesi di Lecce, ha incontrato Papa Francesco in Vaticano per presentare il progetto “Forti come gli ulivi”, volto a sensibilizzare sull’emergenza Xylella che ha colpito gli ulivi del Salento. Durante l’incontro, al Papa è stata donata una maglietta ufficiale del Lecce Calcio con il suo nome.

Nel 2024 ha anche accolto in Vaticano una delegazione del Presepe Vivente di Tricase, in occasione del Natale. Un momento in cui il Pontefice ha potuto conoscere da vicino questo evento che da oltre 40 anni richiama, per la sua unicità e meraviglia, fedeli e visitatori da tutto il mondo.

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