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Casarano

Rally di Casarano: partito il countdown

L’attesa è già febbrile, nomi e vetture ad alto tasso di spettacolarità sono già date per certe ai nastri di partenza della gara d’apertura del Challenge Rallies Nazionali di Settima Zona ad elevato coefficiente.

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Il countdown per il Rally Città di Casarano edizione 2013 in programma sabato 20 e domenica 21 aprile sulle strade del basso Salento scandisce gli ultimi giorni per le iscrizioni che si chiuderanno sabato 13 aprile. Nonostante una situazione economica generale molto problematica, il positivo riscontro ed affetto che gli equipaggi nutrono verso questa gara arriva tangibile proprio dalle richieste di partecipazione che stanno giungendo presso l’ufficio segreteria.


L’attesa è già febbrile, in quanto nomi e vetture ad alto tasso di spettacolarità sono già date per certe ai nastri di partenza di un evento che ha saputo ritagliarsi la propria fetta di notorietà nel contesto nazionale e di zona e che si propone quest’anno all’attenzione degli appassionati come gara d’apertura del Challenge Rallies Nazionali di Settima Zona ad elevato coefficiente.


La manifestazione che vanta anche quest’anno l’importante patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e del Comune di Casarano, istituzioni sempre vicine agli eventi che come questo possono valorizzare il territorio, si dipanerà lungo un percorso selettivo e altamente tecnico che rispecchia la lunga tradizione della gara ma che allo stesso tempo si rinnova nei contenuti promettendo agonismo e spettacolo.


La principale novità dell’edizione numero venti del Rally Città di Casarano, la cui macchina organizzativa è curata dalle scuderie Casarano Rally Team e Piloti Salentini, riguarda la prova speciale di Punta Ristola che verrà proposta nella giornata di domenica in versione ridisegnata rispetto a quella messa in scena dodici mesi fa. Oltre alla nuova prova che sarà anche la più lunga del rally con i suoi 13,84 km, nello stesso giorno verrà proposta l’altra “special stage” Marina di Pescoluse, vecchia conoscenza degli appassionati delle quattro ruote, anch’essa da ripetere tre volte e rimasta del tutto invariata rispetto allo scorso anno (10,50 km). Le ostilità sportive si apriranno però nella serata di sabato con la disputa del classico e insidioso prologo spettacolo (2,72 km) in programma presso la Pista Salentina di Torre San Giovanni-Marina di Ugento e che darà un primo volto alla classifica.

Nulla di modificato per quanto riguarda la logistica del rally che sarà riproposta come nel 2012; il quartier generale della manifestazione rimarrà a Torre San Giovanni presso la Pista Salentina dove saranno organizzati gli uffici destinati alla Direzione Gara, Segreteria, Sala Stampa e Centro Cronometraggio. Nella zona paddock dell’impianto ugentino verrà allestito il Parco Assistenza mentre i Riordini di domenica si espleteranno nell’ area parcheggio della medesima struttura. Confermata anche la sede delle operazioni preliminari di verifica previste a Casarano nella mattinata di sabato 20 aprile (ore 9.30 – 12.30) presso la Concessionaria Renault “Guglielmo De Nuzzo spa”. La gara prenderà poi il via nel tardo pomeriggio dello stesso giorno (ore 18.01) da Piazza San Domenico a Casarano e dopo la prova spettacolo che scatterà a partire dalle ore 18.55 i concorrenti vi faranno ritorno per entrare nel riordinamento notturno (ore 19.35). L’indomani, domenica 21 la sfida ripartirà sempre da Piazza San Domenico alle ore 8.31 per terminare nello stesso luogo, con l’arrivo finale in programma a partire alle ore 18.00, dopo le altre sei sfide cronometrate previste. In totale la distanza competitiva sarà pari a 75,74 km su un percorso complessivo molto raccolto che misura 301,36 chilometri.


Il sito internet della manifestazione, raggiungibile all’indirizzo www.rallycittadicasarano.eu, è costantemente aggiornato ed è arricchito di nuovi contenuti. Contiene i documenti e tutte le informazioni possibili sulla gara.


Casarano

La regola del 3, “refrain” Casarano

Ancora 3-0, altri tre punti, terzo posto in classifica e festa al “Capozza”. Il toccante omaggio a Matteo, il giovane tifoso prematuramente scomparso

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CASARANO-CERIGNOLA 3-0

Reti: st 21′ e 31′ Chiricò, 50′ Zanaboni

di Giuseppe Lagna

Pomeriggio calcistico estremamente carico di emozioni in un Capozza come sempre gremito, ad eccezione della curva sud per la restrizione alla tifoseria ospite e allo spettacolo.

Si incomincia con il ricordo del giovane tifoso Matteo, scomparso in settimana: un lungo striscione in curva Nord, un interminabile battimani da ogni settore, il presidente Antonio Filograna Sergio e il capitano Leonardo Perez a deporre un mazzo di fiori sotto “la casa degli Ultras”.

Si continua con il primo tempo: un velenoso palo e tre mancate occasioni da gol del bomber Malcore in giornata “no”.

Si chiude l’incontro con due magie del folletto Cosimo “Mino” Chiricò e il sigillo del giovane Zanaboni alla sua seconda realizzazione da subentrato.

La svolta alla partita destinata a reti inviolate, grazie ai cambi azzeccatissimi effettuati da mister Di Bari, con discesa in campo dei “panchinari” rispondenti ai nomi di Maiello e Ferrara, nonché dei giovani emergenti Cerbone e Zanaboni.

Loro il micidiale duetto che ha portato al “tre a zero” nel lungo recupero contro un Cerignola ormai “groggy”.

Entusiastici, a cornice, i cori e le sciarpate della curva Nord, al saluto della squadra per colonna sonora il refrain della nota canzone di Gianna Nannini (“Amandoti“).

Ad un confuso e arrabbiato con i suoi, mister Maiuri, in sala stampa subentra un sicuro Vito Di Bari, il quale accetta i complimenti dei vari intervistatori, apprezza giustamente i suoi uomini, ma conclude affermando che “la squadra ha ancora margini di miglioramento”.

A sabato prossimo sempre al Capozza per l’anticipo della decima giornata, contro il Foggia di Delio Rossi.

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La formazione iniziale del Casarano: Celiento, Gyamfi, Malcore, Millico, D’Alena, Chiricò, Cajazzo Gega, Logoluso, Lulic, Chiorra. In alto l’esultanza di Mino Chiricò

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Casarano

Razzismo, Scuola non resti a guardare

Dopo quanto avvenuto a Casarano, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani rinnova l’appello alle istituzioni scolastiche affinché si rafforzino i percorsi di educazione ai diritti umani, alla cittadinanza attiva e alla pace, in coerenza con le Linee guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’insegnamento trasversale dell’educazione civica

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Kalidou, 17nne di origini senegalesi, vittima di ripetuti atti di discriminazione e aggressione verbale (con frasi del tipo “nero di m…” o “ti facciamo diventare bianco).

L’esecrabile episodio di cronaca, avvenuto a Casarano dovrebbe farci riflettere, tutti, su qual è la società che stiamo costruendo e su come stiamo educando i nostri figli

Breve riepilogo: quattro studenti, tre 17enni e un 16enne, sono indagati dalla Procura dei minori per minacce aggravate e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica.

Tutto ciò sarebbe avvenuto all’interno e all’esterno di un liceo scientifico.

La vittima, ora, ha cambiato Istituto, ma questo, ovviamente, non ha fermato le indagini scaturite dalla sua denuncia.

I responsabili sono stati individuati e l’udienza preliminare è stata fissata per gennaio.

Il giovane senegalese era arrivato in Salento nel 2019 con madre e sorella.

In seguito alla morte della madre, il ragazzo è stato affidato a una comunità.

Su quanto avvenuto è intervenuto anche il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) che, per bocca del presidente Romano Pesavento, esprime profonda solidarietà alla giovane vittima.

L’episodio, di inaudita gravità, interroga l’intero sistema educativo nazionale sul senso profondo della sua missione formativa e sul dovere, sancito dalla Costituzione, di garantire pari dignità e tutela a ogni persona.

La scuola italiana, come sancito dagli articoli 2, 3 e 34 della Costituzione, è chiamata a promuovere lo sviluppo integrale della persona, a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza, e a educare alla convivenza civile. Ogni episodio di razzismo rappresenta una violazione non solo della legge, ma dello spirito più autentico della nostra Repubblica democratica.

Il prof. Romano Pesavento

«La storia di Kalidou», sottolinea Pesavento, «giovane che ha scelto la via della legalità e della denuncia, testimonia la forza dei valori universali dei diritti umani, sanciti dalla Dichiarazione Universale del 1948 e dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Egli incarna la fiducia nella scuola come luogo di riscatto, speranza e rinascita».

Il CNDDU rinnova l’appello alle istituzioni scolastiche affinché si rafforzino i percorsi di educazione ai diritti umani, alla cittadinanza attiva e alla pace, in coerenza con le Linee guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’insegnamento trasversale dell’educazione civica (L. 92/2019): «È indispensabile investire nella formazione dei docenti e nella costruzione di ambienti scolastici sicuri, accoglienti e culturalmente competenti. Ogni scuola deve farsi comunità educante, capace di reagire tempestivamente a qualsiasi forma di discriminazione, attivando protocolli di prevenzione e supporto psicologico, in stretta collaborazione con famiglie, servizi sociali e autorità competenti».

Solo così sarà possibile tradurre in azione concreta l’articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.”

Il Coordinamento ribadisce che «l’educazione ai diritti umani non è un compito accessorio, ma un imperativo morale e civile. Ogni docente, ogni dirigente, ogni istituzione ha il dovere di vigilare, prevenire e testimoniare, affinché la scuola resti luogo di accoglienza, giustizia e libertà».

Kalidou non è solo una vittima, ma un simbolo di resilienza e di fiducia nella civiltà del diritto.

La sua vicenda ci impone di rinnovare il patto educativo fondato sul rispetto, sulla solidarietà e sull’umanità condivisa.

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Casarano

Minacce e insulti razzisti in un Liceo di Casarano. Tre minori indagati

Tutto verte su alcuni insulti razzisti all’indirizzo di un compagno di scuola 17enne di origini senegalesi, Kalidou…

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Indagati dalla Procura dei minori di Lecce quattro studenti, tre 17enni e un 16enne.

I reati sarebbero di minacce aggravate e istigazione a delinquere per motivi razzismo.

Tutto verte su alcuni insulti razzisti all’indirizzo di un compagno di scuola 17enne di origini senegalesi, Kalidou, con frasi del tipo “nero di m…” o “ti facciamo diventare bianco”.

L’episodio che si sarebbe ripetuto a scuola e fuori dal plesso scolastico, sarebbe avvenuto in un liceo scientifico di Casarano.

A causa di questi episodi il giovane senegalese ha quindi cambiato scuola, ma a poco è servito, secondo le verifiche affidate ai Carabinieri su incarico della procuratrice, Simona Filoni, e della sostituta Paola Guglielmi.

I presunti responsabili sono stati individuati e denunciati, l’udienza preliminare si terrà il prossimo gennaio. Il giovane Kalidou era arrivato in Salento insieme alla madre alla sorella nel 2019.

In seguito alla morte della madre, il ragazzo è stato affidato a una comunità, ora vive a Lecce.

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