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Attualità

RC Auto: Pulizia Etnica!

Aumenti indiscriminati sulle polizze assicurative stanno colpendo gli utenti di molte Assicurazioni (nel mirino soprattutto Ina Assitalia, la maggiore Compagnia assicurativa

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Aumenti indiscriminati sulle polizze assicurative stanno colpendo gli utenti di molte Assicurazioni (nel mirino soprattutto Ina Assitalia, la maggiore Compagnia assicurativa del sud Italia, ma pare che il fenomeno riguardi un po’ tutte le Compagnie del nostro territorio (da Italiana Assicurazioni al Gruppo UGF, dalla Milano alla Zurich, ecc.). Disdette forzate e premi addirittura triplicati o quadruplicati nei confronti degli utenti. C’è da precisare che i contraenti che subiscono tutto questo appartengono alla 1°, 2° e 3° classe: forte il sospetto che si tratti di una campagna mirata a danno dei contraenti virtuosi. Oltre al danno, anche la beffa per i clienti, cui spesso la disdetta non viene neppure recapitata in quanto l’Agenzia provvede a inviargliela con posta ordinaria. In tal caso, l’utente viene quindi a conoscenza dell’annullamento del contratto solo quando si reca presso l’Agenzia per ritirare la cedola di copertura per il periodo successivo. Proprio lì lo attende, dunque, la proposta di un nuovo contratto con un premio esorbitante rispetto a quello precedente. Un’azione “riservata” al Meridione, quella delle Assicurazioni, ree di sferrare un duro colpo alla fiducia degli utenti nei confronti dell’intera categoria delle Agenzie assicurative. Le Associazioni dei consumatori già si sono rivolte all’Antitrust. Un piccolo terremoto nell’ingessato mondo delle polizze Rc Auto. La denuncia, per esempio, dello strano comportamento della più importante Compagnia del Mezzogiorno, Ina Assitalia, del gruppo Generali, che ha deciso di eliminare i clienti campani, calabresi e pugliesi perché poco redditizi, ha costretto l’Isvap ad aprire un’istruttoria. Basta promozioni e sconti. Basta contratti che beneficiano della legge Bersani. Basta automobilisti che subiscono incidenti e si fanno pure male. Basta clienti campani, pugliesi e calabresi, anche se sono in classe di merito ottima, come la terza o la seconda, e non provocano sinistri da anni. Deve essere stato questo il pensiero che ha attraversato le menti dei manager delle Compagnie. Così lo scorso 2 agosto la Direzione generale della Ina Assitalia ha inviato a tutti gli agenti di Puglia, Calabria e Campania un’inquietante circolare, che ha come oggetto una frase molto eloquente: “Redditività del comparto auto”. Adiconsum ha annunciato un esposto all’Antitrust: “Tale comportamento”, secondo l’Associazione dei consumatori, “dev’essere configurato nello stesso reato che viene contestato al cittadino quando specula su un sinistro: frode. A questi comportamenti deve seguire la sospensione dell’autorizzazione ad esercitare il ramo Rc Auto in tutta Italia e l’attivazione dell’Agenzia Antifrode in approvazione in Parlamento”. L’Isvap (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo), come detto, aprirà un fascicolo per chiarire il caso e applicare eventuali sanzioni. Ma quello che ha destato maggiore scalpore è la “pulizia etnica” dettata da un’incredibile circolare interna di Ina Assitalia di cui siamo entrati in possesso: in soldoni, i vertici dell’Azienda sostengono che, siccome il guadagno dell’Ina Assitalia degli ultimi anni è troppo ridotto, a partire da ottobre 2010, nelle Agenzie con profitti inferiori al 30%, deve iniziare una campagna di disdette dei contratti, assolutamente svincolata dai curricula degli automobilisti assicurati. Naturalmente chi è stato cacciato si è imbufalito e ha immediatamente organizzato la protesta anche su Facebook (e su vari blog) con i gruppi “No disdetta” e “RC Auto, contro le disdette di massa”. Ed effettivamente le regole dettate dalla Compagnia non sprigionano, per così dire, simpatia. “In particolare”, si legge nella circolare di Ina Assitalia, “a partire dalle scadenze di ottobre 2010, estratti i portafogli gestiti da produttori con rapporto sinistri/premi 2009 superiore al 70% e con frequenza sinistri causati superiore alla media nazionale, si provvederà a inviare disdetta direzionale alle polizze colpite da almeno un sinistro “causato” con accadimento dal 1° gennaio 2007 al 30 giugno 2010 con seguito (chiuso o pendente) o da almeno un sinistro “subito” (Card gestionario) con lesioni o con intervento del legale in apertura”. Tradotto, per noi povericristi significa che, anche dove la Compagnia assicurativa guadagna abbondantemente, gli agenti sono obbligati a disdire il contratto di tutti i clienti che hanno provocato un incidente negli ultimi tre anni, qualunque sia la loro classe di merito, o, addirittura, che abbiano subito un incidente in cui qualcuno si è fatto male. E c’è già chi l’ha definito razzismo assicurativo…


Pulizia etnica


Tantissimi clienti arrivano in questi giorni in Agenzia arrabbiatissimi”, racconta un agente dell’Ina Assitalia della nostra provincia, che ovviamente preferisce conservare l’anonimato. “A loro la disdetta sta arrivando per posta. E quando chiedono un nuovo preventivo, scoprono che il contratto gli costa il triplo perché proposto alle nuove tariffe, aumentante in maniera esponenziale rispetto a quando avevano contratto la loro prima polizza”. L’agente ci conferma anche che “viene disdetto il contratto soprattutto di quegli automobilisti che hanno usufruito della legge Bersani, che hanno in uscita una classe di rischio superiore a 1, la minima possibile, o che hanno subito un incidente con lesioni (magari qualcuno li ha tamponati e gli ha causato un colpo di frusta, Ndr)”. Così automobilisti virtuosi, con classe di merito molto buona, solo perché hanno un contratto con un agente o un produttore che ha nel suo portafoglio un rapporto sinistri-premi elevato, vengono sostanzialmente invitati ad andare via. Il nostro agente conferma anche l’esistenza della circolare di cui prima: “Esiste, anche se ovviamente se ne guardano bene dal farla girare. Pulizia etnica? Ci può stare. Soprattutto se si considera che la ghigliottina è adottata proprio contro tutti. Anche ad un mio collega, che ha dovuto interpellare il legale per un danno subito da un parente, non è stata rinnovata la polizza. Ma c’è di più: tanti miei clienti oltre alla RC Auto hanno contratto con Ina Assitalia anche altre polizze assicurative ed anche consistenti. Cosa credete che facciano dopo lo sgarbo del mancato rinnovo della Rc Auto? Ovviamente vanno via…”. Sono in tanti, tra addetti ai lavori e clienti, a pensare che l’operazione Ina Assitalia Generali, così come quella di altre Compagnie, abbia come obiettivo quello di chiudere gli sportelli in quelle regioni in cui i profitti sono troppo ridotti. Anche il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, in un’audizione al Senato aveva denunciato il fenomeno raccontando che al sud sta avvenendo un vero e proprio “abbandono di intere aree da parte di Compagnie di primo piano, che sembrano proporre premi eccessivamente elevati, tali da concretizzare una sorta di dissimulato rifiuto a contrarre”. A quanto trapela da Ina Assitalia, riguardo la circolare interna citata, questa si incentrerebbe “sulla redditività dei portafogli e non sulle zone geografiche”. L’aggiunta immancabile e, purtroppo, anche veritiera è che “non si può tacere l’esistenza di gravi fenomeni fraudolenti nel mondo assicurativo che emergono con particolare intensità in alcune aree del Paese (e la Puglia detiene il triste record) e che distorcono in modo significativo l’andamento della gestione assicurativa. La Compagnia è impegnata con significativi investimenti in risorse umane e per contenere questi fenomeni, nell’interesse sia degli assicurati e sia degli azionisti risparmiatori, e nel limite del corretto rapporto di mutualità per cui gli assicurati onesti non possono subire senza limiti le distorsioni causate dagli assicurati che onesti non sono”.


Pulizia Portafoglio


La “Pulizia Portafoglio” non riguarda come detto solo Ina Assitalia ma sembra un fenomeno assai diffuso, come ci ha confermato, anche lui chiedendo l’anonimato, un agente plurimandatario di Tricase: “L’allarme è generico e stanno obbligando tante persone a contrarre una nuova polizza assicurativa con un aumento anche del 400%! La Legge Bersani era nata per tutelare soprattutto i consumatori, invece si sta rivelando un boomerang, perché consente anche alle Compagnie di decidere unilateralmente la rescissione. Tanti miei clienti per essere stati coinvolti in un sinistro hanno avuto la sorpresa di vedersi recapitare una lettera con la quale si comunicava la non disponibilità a rinnovare la polizza. Ma c’è anche di peggio: qualcuno ha saputo di essere rimasto senza copertura assicurativa solo quando si è recato in Agenzia per ritirare la nuova cedola… E’ come mettere il cappio al collo alla gente, che non potendo fare a meno dell’auto è costretta ad un nuovo contratto a cifre vertiginose. Quanto sta accadendo è vergognoso!”.

Tutta colpa dei furbetti? 


Tra gli agenti, però, c’è anche chi la pensa in modo diverso. È il caso di un noto agente della Ras della nostra provincia, che ha chiesto (anche lui!) di restare rigorosamente anonimo: “Detto che la Ras ad oggi non è ricorsa alle cosiddette disdette di massa, mi preme sottolineare un altro aspetto della vicenda. Io partirei dai cosiddetti “stupidi furbetti” di cui tanto si è parlato. A mio avviso alcune Compagnie hanno una parte di ragione. Il problema è nella nostra mentalità o meglio in quella di quei pugliesi che hanno portato la nostra regione al primo posto per incidenti denunciati. Le Compagnie”, tuona l’agente, “non fanno opera assistenziale; la loro è una scommessa: assicurano nel caso si dovesse verificare un incidente ma non lo fanno se già sanno che si verificherà. Se si va a valutare la tipologia di incidenti, c’è sempre il famoso colpo di frusta. È stato creato un danno incredibile e tutti noi paghiamo un cattivo costume. Perché in altri posti d’Italia tutto ciò non si verifica? È chiaro poi che altrove le tariffe siano più basse. Con questo non dico che chi opera disdette di massa abbia ragione, ma sto solo cercando di andare a fondo del problema”. E per dare forza a quanto sta dicendo, l’agente cita un fatto realmente accaduto: “Se un ciclomotore che tocca da dietro un’auto rompendo il fanalino posteriore, provoca la necessità di un collare per tutti e 5 gli occupanti dell’auto stessa, evidentemente c’è qualcosa che non va…”. Resta il fatto, però, che in tanti, anche virtuosi, se coinvolti in un solo incidente, sono costretti a sottoscrivere un nuovo contratto a cifre esorbitanti. “Pagano la furbizia degli altri. Un certificato medico per un colpo di frusta non si può sindacare e sappiamo bene quante responsabilità professionali ci siano dietro la certificazione di un colpo di frusta. È diventata ormai prassi che quando si subisce un qualsiasi contatto in auto si vada subito in ospedale; e se qualcuno distratto se ne dimentica, c’è subito chi glielo consiglia… E il colpo di frusta non è riscontrabile. Le Compagnie dovrebbero fare cartello non per aumentare i prezzi ma per decidere, ad esempio, di redigere le polizze infortuni con una franchigia del 7-10%. Così i colpi di frusta, che hanno il 3-4% di invalidità, resterebbero fuori. Solo così si potrebbe sanare la situazione. A chi fa il furbo bisognerebbe infine ricordare che non frega solo le Compagnie, ma pure il parente, l’amico e tutti gli altri utenti”.


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Acquedotto: lavori e disagi a Ruffano

Giovedì 8 sospensione idrica in alcune zone della città per l’installazione di nuove opere acquedottistiche. Le zone interessate sono comprese tra via Giovanni XXIII, via G. Mogavero, via Trieste e via G. Margherito

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Ruffano.

I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica giovedì 8 maggio, in via Giovanni XXIII (nel tratto compreso tra via Trieste e via Sp 362), via G. Mogavero (nel tratto compreso tra via Giovanni XXIII e via Ruggeri), via Trieste (nel tratto compreso tra via Giovanni XXIII e via Ruggeri) e in via G. Margherito (nel tratto compreso tra via Giovanni XXIII e via Ruggeri).

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle 8,30 fino alle 16,30, orario previsto per il ripristino.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica.

I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

Per informazioni: numero verde 800.735.735 e www.aqp.it (sezione “Che acqua fa? Lavori sulla rete”)

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Attualità

Il Salento e il mondo del gioco online: i numeri del 2025

Molti tra i giochi online più amati in Salento nell’arco dei primi mesi di quest’anno sono tra i più popolari di sempre. Titoli come Gates of Olympus e Book of Dead…

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Il Salento ormai non è più soltanto il cuore pulsante dell’estate italiana ma anche un traino per un’altra forma di vivacità, ovvero quella che riguarda il gioco online, gli schermi di tablet e smartphone, tra le varie app e le piattaforme digitali che riguardano questo prodigio del web. In questa fetta di Sud Italia, il gioco online è diventato un fenomeno sociale prima ancora che economico. 

Infatti, secondo quanto riportato da dati recenti riguardo al mercato italiano, la spesa per i giochi da casinò online in questa fetta di Bel Paese è aumentata del 16,3% rispetto al 2024 soltanto in questi primi mesi del 2025. In regioni come la Puglia, poi, questo incremento sfiora anche picchi del 20%. Dati che non sorprendono, perché il legame digitale tra la regione e il gioco digitale ormai ha trovato radici fortissime.

Un pubblico giovane e smart

Il passaggio generazionale è forse la dinamica che meglio è in grado di spiegare questo boom del gioco online in Salento. I giovani tra i 25 e i 35 anni sono ormai digitalmente autonomi, cresciuti con una familiarità notevole nei confronti delle varie tecnologie e degli apparati principali. Di conseguenza, in vari momenti della giornata, giocare online è diventata un’attività divertente e rilassante, ovviamente se affrontata con sicurezza e responsabilità.

Quali sono i giochi più amati in Salento nel 2025?

Molti tra i giochi online più amati in Salento nell’arco dei primi mesi di quest’anno sono tra i più popolari di sempre. Titoli come Gates of Olympus e Book of Dead, infatti, rappresentano alcune tra le slot più giocate. Ma anche i giochi di carte tradizionali, rivisitati in chiave digitale, possono essere considerati come i preferiti dei salentini.

Un punto di svolta è arrivato soprattutto per i tavoli live streaming, che sono diventati sempre più seguiti e partecipati dalla popolazione. Un esempio su tutti è Mega Wheel ispirato al programma televisivo La Ruota della Fortuna, popolare sia tra i più giovani che tra le persone adulte.

Ovviamente, quando la domanda cresce, l’offerta non resta ferma ma evolve. Nuovi operatori autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono emersi e si sono rapidamente affermati, anche grazie a interfacce piuttosto intuitive e promozioni ritenute accettabili e convenienti dagli utenti. 

In tal senso, chi cerca nuovi casinò nel 2025 troverà facilmente un’offerta ampia, regolamentata e molto più variegata rispetto ad anni fa, anche grazie all’aiuto di siti specializzati che possono dare una mano con confronti, recensioni e scelte. In maniera altrettanto ovvia, resta fondamentale affidarsi a portali regolamentati e autorizzati, al fine di non cadere nel tranello di truffe e altre problematiche.

Le tecnologie in espansione e l’approccio economico-culturale

Con l’avvento sempre più presente di tecnologie applicate precedentemente in altri campi, come il 3D e l’IA, il gioco online sembra ora in grado di proporre un’offerta sfaccettata e maggiormente in crescita a livello qualitativo, così come un aumento costante ed efficiente dei sistemi di sicurezza e privacy legati al web.

In tal senso, la crescita del gaming digitale continua ad aprire dibattiti e stimolare riflessioni ampie. Da una parte, si può osservare un settore che genera indotti, occasioni di lavoro e movimenti economici che rimpinguano le casse delle regioni e dello Stato. D’altro canto, l’impatto sociale resta un interrogativo, soprattutto per contesti più fragili o senza la possibilità di una corretta informazione o prevenzione.

Una sfida di certo ancora lunghissima, che però la regia istituzionale deve sapere coniugare con visione, innovazione, tutela e salvaguardia, continuando – al tempo stesso – ad aumentare il progresso tecnologico per non effettuare passi indietro altrettanto pericolosi.



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Appuntamenti

Conciliazione vita-lavoro, seminari a Poggiardo e Calimera

Qundicesimo Report di Arpal Puglia: 659 posizioni aperte nel Leccese. In testa si conferma il settore turistico con 236 opportunità di lavoro

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Importante occasione di confronto su un tema sempre più centrale nel mondo del lavoro: il giusto equilibrio tra sfera professionale e vita personale.

Nell’ambito della rassegna “Lav.O.R.A.”, si terranno i seminari intitolati “Alla pari: il diritto all’equilibrio vita-lavoro”, due appuntamenti pensati per approfondire strumenti, politiche e soluzioni concrete in grado di rendere il mondo del lavoro più equo, sostenibile e a misura di persona.

I seminari sono aperti a tutti e vedranno la partecipazione di rappresentanti istituzionali, esperti del mercato del lavoro, sindacati e operatori del welfare territoriale.

Un’occasione preziosa per informarsi, confrontarsi e acquisire strumenti utili per migliorare la qualità della propria vita lavorativa e personale.

Gli incontri si terranno domani, martedì 6 maggio,  a Poggiardo (dalle 16 alle 18 al Palazzo della Cultura in Piazza Umberto I, 10) e giovedì 8 maggio a Calimera, (dalle 16 alle 18 presso la Saletta A. Moro della Bibliomediateca “Giannino Aprile” in Via Salvo D’Acquisto, 16).

L’ingresso è libero e gratuito.

IL XV REPORT ARPAL

Sono 659 le posizioni lavorative attualmente disponibili nell’Ambito di Lecce, distribuite in 194 annunci attivi, secondo quanto emerge dal 15° Report settimanale di ARPAL Puglia.

Il quadro restituito è quello di un mercato del lavoro dinamico, con un’offerta variegata che coinvolge numerosi settori produttivi del territorio.

A trainare l’occupazione si conferma il settore turistico con ben 236 opportunità, segno evidente del suo peso strategico nell’economia locale.

Segue il comparto delle pulizie che offre 150 posizioni lavorative, mentre il settore delle costruzioni conta 79 posti vacanti.

Il commercio, in crescita, mette a disposizione 73 opportunità, mentre il comparto dei trasporti e della riparazione di veicoli presenta 37 offerte attive.

Scendendo ancora, troviamo il settore agroalimentare con 15 posizioni disponibili, seguito dal Tessile, abbigliamento e calzaturiero (TAC) con 13 opportunità.

L’ambito amministrativo e informatico offre dodici posti, mentre il comparto della sanità e dei servizi alla persona si attesta su dieci opportunità.

I settori della bellezza e benessere e delle telecomunicazioni contano rispettivamente sei posti ciascuno.

In coda, con due posizioni disponibili ciascuno, troviamo il settore pedagogico e quello metalmeccanico. Il report include anche nove posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette secondo la legge 68/99 e nove posti dedicati a persone con disabilità. Completano l’offerta tre tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero attraverso la rete EURES, che promuove la mobilità professionale in ambito europeo.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.itdal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.  Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

PER LEGGERE INTEGRALMENTE IL 15° REPORT ARPAL AMBITO DI LECCE CLICCA QUI

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