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Cronaca

Acait, il sindaco di Tricase: “Ok alle proposte, no a polemiche e passerelle”

Il primo cittadino: “Taccia chi non ha come fine il solo bene di Tricase e il salvataggio dell’Acait. È il momento dell’unità, del bene del paese: rimbocchiamoci le maniche e facciamolo tutti insieme, a prescindere da ideologie e partiti”

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Piove, ma neanche tanto. Anche nei giorni prima il tempo era stato uggioso e la pioggia è caduta giù insistente ma senza segni di alcuna violenza. Probabilmente, però, il logorio delle gocce che hanno scavato piano piano, non sono quelle della pioggia ma quelle dell’incuria, dell’inadeguatezza, dell’improvvisazione, atavici mali alle nostre latitudini. Così, all’ora di pranzo di un grigio pomeriggio di febbraio, lo squillo del telefono avverte di un messaggio su whatsapp. E subito dopo un altro. Ed un altro ancora. E poi una lunga serie che ovviamente ha allarmato chi scrive.


Lo sconcerto nello scorrere le foto è stato alleviato solo dall’apprendere che non ci sono stati né morti né feriti. E già, perché non fosse stata l’ora di pranzo di una giornata piovosa, la probabilità che qualcuno gironzolasse nei pressi sarebbe stata molto alta (ricordiamo che impiegati comunali dall’altra parte usufruiscono di un capannone per gli attrezzi e dello spiazzo per parcheggio automezzi).


Dato fiato al fiuuuu per lo scampato pericolo, però, è iniziata la rabbia, accompagnata dal solito sconcerto per quello che ci tocca in sorte. E il riferimento non è alla fatalità o alle calamità naturali ma all’inadeguatezza e all’improvvisazione di cui prima. Sui tetti, proprio della parte interessata dal crollo, da poco erano stati installati pannelli fotovoltaici: cascati giù insieme al solaio!


Negli anni passati, va ricordato, sempre in quegli edifici si erano tenute mostre e manifestazioni di vario genere. Acquistato nel 2003 dal Comune con mutuo trentennale (un milione e 675mila euro, parco compreso), l’Acait negli anni è stato, per un motivo o per l’altro, abbandonato al suo destino. Ad eccezione della parte che si affaccia su via Apulia, ristrutturata e resa funzionale a varie attività oltre che ad ospitare la sede della Pro Loco. Il sogno tanto sbandierato ed utile in ogni campagna elettorale  era quella di riportare l’intera Acait agli antichi splendori anche se con destinazioni d’uso diverse dall’antico tabacchificio. Finora nessuno è mai stato in grado di rendere quel sogno realizzabile.


Così come la zona non è mai stata bonificata dall’amianto che ancora oggi è lì, in bell’evidenza e rischia di disperdere le sue pericolose tossine nell’aria.


Il sindaco Carlo Chiuri: “Fuori i mercanti dal tempio”

Il sindaco Carlo Chiuri non le manda certo a dire: “Non è il momento di riempire i vuoti con parole senza senso ma quello di lavorare per risolvere i problemi. Avevamo già avviato un percorso per intervenire sull’Acait, tant’è vero che, appena il giorno prima del crollo, l’ingegnere Vito Ferramosca, responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, aveva accompagnato il personale del Demanio per un sopralluogo proprio in quei locali”.


Carlo Chiuri


Ben venga chi vuole dare una mano e presentare proposte sane e fattibili”, taglia corto il primo cittadino, “come è abitudine di questa amministrazione chineremo il capo e ci metteremo a lavorare. Il semaforo, però, sarà rosso per chi ha interesse solo a fare polemica e passerelle per proprio tornaconto. Taccia chi non ha come fine il solo bene di Tricase e il salvataggio dell’Acait. È il momento dell’unità, del bene del paese: rimbocchiamoci le maniche e facciamolo tutti insieme, a prescindere da ideologie e partiti“.


Resti fuori ogni logica politica della quale sinceramente”, tuona Chiuri, “non me ne frega niente (trasposizione libera e… edulcorata, NdA). Fuori i mercanti dal tempio!”.


Casarano

23enne denuncia: “Diffuse immagini hot su sito per adulti a mia insaputa”

Il forum è quello che una infermiera toscana, di 35 anni, ha reso noto ai più qualche giorno fa: la vicenda è quella della pagina Facebook con quasi 32.000 iscritti, nella quale molti uomini postavano foto intime…

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Anna Madaro è fra le vittime di un forum per adulti simile a “Mia Moglie“, a sua insaputa.

Anna è un’attrice salentina 23enne.

Il forum è quello che una infermiera toscana, di 35 anni, ha reso noto ai più qualche giorno fa: la vicenda è quella della pagina Facebook con quasi 32.000 iscritti, nella quale molti uomini postavano foto intime delle proprie mogli, senza il loro consenso.

La storia è stata riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno, dove si chiarisce che  Anna ha trovato sue «foto, video, storie e screenshot di live dati in pasto a chiunque con commenti a dir poco schifosi e pericolosi».

Ora l’attrice ha presentato una denuncia alla questura di Taranto nel mentre sta diffondendo una petizione on line avviata da un’altra vittima per la cancellazione del forum su cui sono comparse le sue immagini e quelle di tante altre donne.

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Appuntamenti

Corsano: la “Classe ’75” festeggia il mezzo secolo

Dopo la foto di rito sulla scalinata della chiesa, la serata è proseguita presso un ristorante di Tricase dove fra frizzi e lazzi…

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Riceviamo & Pubblichiamo

Mezzo secolo di vita è un traguardo importante e i cinquantenni di Corsano, il 12 agosto scorso, hanno organizzato una rimpatriata per festeggiare tutti insieme questo traguardo.

A partire dalle ore 19 i “ragazzi e le ragazze” della classe 1975 si sono ritrovati presso la chiesa di San Biagio, a Corsano, per assistere alla celebrazione della messa.

Dopo la foto di rito sulla scalinata della chiesa, la serata è proseguita presso un ristorante di Tricase dove fra frizzi e lazzi, racconti, aneddoti, balli, canti e molte risate, non sono mancati gli attimi fuggenti di pura emozione”. 

I ragazzi del 1975

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Cronaca

Gallipoli, la Polizia continua i quotidiani controlli

In un caso personale è stata contestata la somministrazione abusiva di alimenti e bevande in difformità alla licenza di attività di vicinato…

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Controlli straordinari della Polizia a Lido Conchiglie e Baia Verde

I controlli hanno interessato 3 locali del centro storico di Gallipoli, a carico dei quali la Polizia Locale ha contestato l’abusiva occupazione del suolo pubblico.

In un caso personale è stata contestata la somministrazione abusiva di alimenti e bevande in difformità alla licenza di attività di vicinato; mentre un esercente sarà sanzionato per assenza del titolare e del preposto all’atto del controllo e dovrà presentare la documentazione inerente l’attività e, a seguito della sua analisi, potranno essere contestate ulteriori violazioni.

Il personale Asl non ha rilevato irregolarità inerenti la corretta conservazione e tracciabilità degli alimenti mentre ha richiesto ad un esercizio la successiva presentazione di documentazione inerente il manuale di autocontrollo per il rispetto delle normative sanitarie e di igiene.

Sono state, quindi, contestate sanzioni amministrative per un totale di circa 6.000 Euro.

Nell’ambito del rafforzamento dei controlli nelle aree della Baia Verde di Gallipoli sono state controllate 179 persone e 48 veicoli, inoltre sono state sequestrate a carico di ignoti 2 dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish e 2 dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un totale complessivo di circa 4 grammi.

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