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Attualità

Tricase: per favore statevene a casa!

Lettori allarmati denunciano: assembramenti di ragazzini “allu puzzu” o vicino al Liceo Scientifico

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Ragazzi radunati in strada in barba a tutte le norme comportamentali delle quali stiamo parlando da giorni.


Glielo abbiamo detto in tutti i modi, le tv ci martellano dalla mattina alla sera ed anche i loro idoli (Jovanotti, Fedez, Giuliano Sangiorgi e tanti altri) hanno prestato il volto per spiegare che bisogna restare a casa. Ma evidentemente alcuni baldi giovani tricasini da quell’orecchio proprio non ci vogliono sentire.


(Quasi) Tutti ci stiamo sottoponendo a sacrifici inimmaginabili, abbiamo cambiato le nostre abitudini, siamo reclusi in casa;  i negozi sono vuoti o chiusi, le aziende resistono stoicamente; medici, operatori sanitari fanno doppi o tripli turni… E loro che fanno? Se ne fregano e si ritrovano ammucchiati in posti che ritengono isolati e quindi non passibili di controlli…


Tante le lamentele di lettori sgomenti che abbiamo ascoltato: assembramenti di nugoli di ragazzini nella Zona Puzzu tra le viuzze del centro storico (dove c’è il distributore delle bevande) o nel rione di Caprarica nei pressi del Liceo Stampacchia.


A quei ragazzi ricordiamo che la loro non è classificabile come una semplice bravata ma è un reato penale oltre che una cosa assai stupida. Ricordiamo anche che non è vero che il Covid 19 colpisce solo gli anziani o le persone più deboli e che, probabilmente, il picco dei contagi non lo abbiamo ancora raggiunto. E non sappiamo ancora come si potrà evolvere la situazione nei prossimi giorni.


Meglio un po’ di playstation in più oggi che tante lacrime domani, non pensate?

Per quanto ci riguarda possiamo solo rilanciare per l’ennesima volta l’appello: per favore restate a casa! Se così non fosse, però, invitiamo chi di dovere ad intervenire con decisione ed evitare che ciò avvenga ancora.


Da Milano un amico mi ha detto con profonda tristezza: “La situazione qui si sta facendo pesante non intubano più gli over 60 malati perché non hanno più posti”. Neanche fossimo in guerra… Capito di cosa stiamo parlando? Per favore: statevene a casa!


Abbiamo raggiunto telefonicamente il sindaco Carlo Chiuri che non ha nascosto la sua rabbia mista ad amarezza: “Forse non a tutti è ancora chiaro ma non si può più scherzare. C’è in ballo la salute nostra, dei nostri figli, dei nostri genitori, dei nostri nonni. Siamo chiamati tutti ad un grande sacrificio e determinati atteggiamenti non hanno più scusanti“.


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

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Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.

A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.

Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.

Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.

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Alessano

Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio. 

Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.

Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa. 

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.

Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.

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Attualità

Verso il referendum: a Muro nasce il Comitato Cittadino

Per promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza all’appuntamento del prossimo 8-9 giugno

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Si è costituito a Muro Leccese il Comitato Cittadino promotore dei cinque sì al referendum dell’8 e 9 giugno 2025, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza al prossimo appuntamento referendario.

Il comitato è espressione di un’ampia convergenza democratica e civile: ne fanno parte ARCI Liberi Cantieri, la Camera del Lavoro della CGIL, Patrizia Miggiano, Antonio Carluccio, Marco Chiri, consiglieri comunali, ed è aperto a tutti coloro che vorranno unirsi. 

“Una composizione pluralista che testimonia l’importanza di un confronto aperto e costruttivo sui temi referendari”, si legge nella nota che ne dà notizia.

Promuove il SÌ ai quesiti sul lavoro portati avanti innanzitutto dalla CGIL Fabrizio Patera – rappresentante della Camera del Lavoro di Muro Leccese – che dice “serviranno a restituire dignità, stabilità e sicurezza al lavoro in Italia; un’opportunità concreta per correggere le distorsioni introdotte dal Job Act”.

Christian Bevilacqua – Presidente del locale circolo Arci Liberi Cantieri – a nome del direttivo si schiera dalla parte “dei diritti di chi cresce, studia e vive nel nostro Paese e ha il diritto di sentirsi pienamente parte della comunità attraverso il referendum per diminuire i tempi di concessione della cittadinanza” e invita “tuttə a recarsi e votare a favore dei referendum e in particolare per quello sulla cittadinanza”.

Il comitato promuoverà incontri pubblici, iniziative nelle piazze, momenti di approfondimento e distribuzione di materiali informativi sui quesiti referendari perché tutte e tutti riconoscano l’importanza della partecipazione.

Tutte le forze associative, i partiti, le cittadine ed i cittadini che vogliano aderire al Comitato referendario possono scrivere a referendum25.lecce@gmail.com

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