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Dai Comuni

A Ruffano la differenziata vola

L’assessore all’Ambiente Franco De Vitis: “Dal 29 al 70% in cinque anni. Un percorso che puntiamo a migliorare ancora: ecco come”

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Decolla la raccolta differenziata a Ruffano che, nel giro di pochi anni, ha colmato un pesante gap percentuale con la soglia dell’ecotassa e oggi viaggia sopra quota 70%, puntando ad assottigliare sempre più la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti.


Racconta questo importante risultato ed i prossimi obiettivi l’assessore all’Ambiente Franco De Vitis che, al secondo mandato con questa delega, sin dal 2017 (anno di insediamento della prima amministrazione Cavallo) segue questo percorso di crescita.


Perché è importante questo traguardo?


Franco De Vitis


“È un risultato importante per le ricadute che comporta ma anche per la difficoltà del conseguirlo, raccontata dai numeri. Un obiettivo centrato anche grazie al fondamentale impegno ed all’attenzione dei cittadini. Al nostro insediamento i dati segnavano una vera e propria urgenza in merito alla raccolta differenziata per Ruffano: nell’anno 2016 era appena al 29% sul totale dei rifiuti prodotti. Allora abbiamo subito avviato un percorso che ci ha permesso di superare in pochi di anni la soglia prevista dalla legge del 65%, la quota sotto la quale agli enti locali viene imposto il pagamento di un alto importo di ecotassa, l’addizionale sul tributo per il conferimento in discarica. Va da sé che, oltre all’importanza a livello ambientale, si trattava di un obiettivo da raggiungere quanto prima anche per alleggerire i costi a carico dei cittadini”.


Con che strumenti ci siete arrivati?


“Tra gli strumenti rilevanti per questa crescita, la sensibilizzazione è stata un elemento importantissimo. Ma da sola probabilmente non sarebbe stata sufficiente. Un ruolo determinante l’ha avuto il passaggio alla differenziata spinta, nel settembre 2021, che impone all’utente di conferire l’umido separatamente, cosa che prima a Ruffano non avveniva. In questo modo, la percentuale è aumentata sensibilmente, dando lo strappo definitivo verso la soglia. Già in precedenza il quadro era migliorato: nel 2018, ancora con il sistema tradizionale, avevamo raggiunto il 42%. Ma poi con il Covid, con il periodico verificarsi della presenza di utenti “non soggetti ad obbligo” di differenziazione per via della quarantena, la crescita si è arrestata, scendendo addirittura al 40% nel 2020. Il progressivo ritorno alla normalità ci ha permesso poi di riprendere il cammino verso il dato odierno: il 2022 colloca Ruffano tra i Comuni virtuosi, con ben il 70,8% di differenziata sui rifiuti prodotti”.


Nel frattempo, è cambiato il sistema di gestione dell’ecocentro comunale.


“Grazie ad un finanziamento regionale che ha premiato un progetto presentato dal Comune di Ruffano, l’Amministrazione ha inteso potenziare ulteriormente l’ecocentro comunale. È, infatti, fondamentale garantire ai cittadini la possibilità di conferire molteplici tipologie di rifiuti per garantire il corretto avvio a recupero e, soprattutto, prevenire il riprovevole fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Inoltre, il progetto ha previsto anche la creazione di un centro del riuso. Si tratta di una struttura innovativa che consentirà ai cittadini di Ruffano di portare i propri beni ancora riutilizzabili, quali abiti usati, giocattoli, mobili, elettrodomestici, ecc. Tali beni verranno messi gratuitamente a disposizione da parte del Comune, dapprima ai cittadini in difficoltà e, successivamente, anche a tutti i contribuenti di Ruffano”.

Le nuove tariffe Tari hanno creato un po’ di confusione tra l’utenza. Cosa è cambiato?


“Sulla Tari vanno fatte delle importanti precisazioni, per chiarire della confusione che si è creata in paese nei mesi scorsi. In primis va ricordato che il raffronto dell’ultima bolletta con quella dell’anno precedente è fuorviante: l’anno prima, infatti, gli importi erano più bassi perché l’amministrazione li aveva ammortizzati con l’utilizzo dei fondi stanziati per il Covid.


Poi va specificato che, dallo scorso anno, è cambiato il sistema di calcolo Tari. Una variazione che dà maggior peso al numero di residenti all’interno dell’abitazione in questione. È per questo che, se alcuni nuclei hanno visto l’importo aumentare, è pur vero che molti altri lo hanno visto scendere”.


A cosa lavorate per il futuro?


“Cerchiamo sempre di portare in Aro idee orientate alla crescita. Di recente, siamo stati ospiti del Comune di Bitetto per prender visione di un sistema all’avanguardia che l’Ambito punta ad emulare. È il sistema della tariffazione puntuale con il quale l’utente paga per quanto produce. È un metodo più equo, che non grava sulle spalle di chi produce pochi rifiuti e permette di premiare l’utente attento alla differenziazione. Ed è anche più efficace. In questo modo infatti si riesce a quantificare ogni tipologia di rifiuto conferito dai Comuni, mentre adesso l’unico distinguo è fatto tra il dato della differenziata complessiva e quello dell’indifferenziata. Con quest’ultimo che finisce per fare da ago della bilancia, aprendo anche a pericolose letture distorte.


Un altro elemento al quale presto lavoreremo è il nuovo regolamento sul compostaggio domestico. Con questo si potranno premiare in bolletta i cittadini che rinunciano al bidoncino dell’umido, smaltendo tutto l’organico in compostiera.


L’idea di base è che si possa fare sempre di più. Ci sono tanti buoni propositi in cantiere. Ne parliamo proficuamente in Aro con gli altri Comuni e puntiamo ad aumentare costantemente il livello e la qualità della differenziazione dei rifiuti. Anche per questo lavoriamo costantemente alla sensibilizzazione ambientale”.


Cronaca

Galatina, il Liceo Vallone al Summit Internazionale “Next Generation AI”

Studenti e docenti al centro del dialogo sull’intelligenza artificiale nella scuola…

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Dal 9 al 13 ottobre, una delegazione del Liceo Vallone, di Galatina, ha partecipato al Summit Internazionale “Next Generation AI” svoltosi a Napoli. L’evento, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha visto la partecipazione di oltre 6.000 studenti, docenti, esperti e rappresentanti istituzionali provenienti da più di 40 Paesi.

A rappresentare l’istituto sono stati gli studenti Giacomo Colazzo (5AS), Davide Papadia (4AQTrED), Dalila Carrisi (5AL), Daniela Giannelli (5CSA), accompagnati dalla professoressa Chiara Leo.

Le attività si sono svolte tra location prestigiose come il Palazzo Reale, il Teatro San Carlo, il Maschio Angioino e la Stazione Marittima, trasformate per l’occasione in un campus internazionale dedicato al futuro dell’IA nella scuola e nella società.

Durante i seminari mattutini, i partecipanti hanno potuto ascoltare interventi di esperti di fama mondiale come Luciano Floridi (Università di Yale), Andreas Schleicher (OCSE), Darya Majidi (UN Women Italia) e Fengchun Miao (UNESCO), che hanno affrontato temi come l’etica dell’IA, l’innovazione didattica, l’inclusione e la cittadinanza digitale.

Nei laboratori pomeridiani, gli studenti hanno potuto sperimentare in prima persona applicazioni avanzate dell’intelligenza artificiale: realtà aumentata e virtuale, sistemi di personalizzazione dell’apprendimento, strumenti per l’inclusione e tutor digitali.

Un momento particolarmente significativo ha visto protagonista la studentessa Dalila Carrisi (5AL), scelta per salire sul palco del Teatro San Carlo e leggere, a nome degli studenti italiani, la lettera indirizzata al Ministro Valditara per il G20. Un gesto simbolico e potente, seguito in diretta dal Ministro stesso collegato all’evento.
È stata un’esperienza entusiasmante e arricchente – raccontano gli studenti – che ci ha permesso di confrontarci con nuove idee e di comprendere come la scuola possa guidare, con responsabilità e visione, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nella didattica quotidiana.”

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Appuntamenti

Giovanni Gentile, convegno in Umbria con il prof. Cavallera

L’iniziativa, in occasione del 150° dalla nascita del Ministro dell’Istruzione dei primi del 900, è sotto la direzione scientifica di Hervé A. Cavallera (Università del Salento) con la partecipazione del Centro per la filosofia italiana

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Perugia celebra il centocinquantesimo anniversario della nascita di Giovanni Gentile, figura di rilievo della cultura italiana del primo Novecento, noto per il suo contributo filosofico e per il ruolo istituzionale ricoperto durante il periodo fascista.

Nato a Castelvetrano (Trapani) nel 1875, Gentile fu ministro dell’Istruzione e animatore di importanti istituzioni culturali, tra cui l’Enciclopedia italiana e la Scuola Normale Superiore. La sua vicinanza al regime fascista e la partecipazione al governo della Repubblica di Salò portarono alla sua morte nel 1944, ma è soprattutto la sua opera teorica a essere al centro delle riflessioni.

Il convegno Giovanni Gentile a 150 anni dalla nascita si svolgerà da giovedì 16 a sabato 18 ottobre, articolandosi su due sedi principali.

La prima giornata si terrà a Perugia, presso l’Università per stranieri, mentre le successive due giornate avranno luogo a Frascati, nella sede dell’Accademia Vivarium Novum.

L’iniziativa è promossa sotto la direzione scientifica del nostro prof. Hervé A. Cavallera, tricasino e docente dell’Università del Salento, e vede la partecipazione del Centro per la filosofia italiana, oltre alle due istituzioni ospitanti.

L’evento offrirà l’occasione di approfondire il pensiero filosofico di Gentile, mettendo in luce il suo impatto sulla formazione culturale italiana e il dibattito sul ruolo dello Stato e dell’educazione, senza concentrarsi esclusivamente sulle vicende politiche del periodo fascista.

Il convegno prevede sessioni di studio, interventi di accademici e dibattiti, con un programma pensato sia per studiosi sia per un pubblico interessato alla storia del pensiero italiano.

Un’occasione perconfrontarsi con una delle figure più controverse e influenti della cultura italiana moderna, mettendo al centro la riflessione teorica e la formazione del pensiero critico.

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Attualità

Turismo, estate 2025: numeri positivi, Melendugno sugli scudi

Arrivi e presenze nei primi 8 mesi di quest’anno. Melendugno conquista il terzo posto della classifica regionale con + 11 per cento di arrivi e presenze

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Melendugno e le sue splendide marine con il borgo autentico di Borgagne scalano la classifica regionale delle presenze e degli arrivi  e si posizionano al terzo posto, conquistando un bell’11 per cento in più di arrivi e presenze nei primi otto mesi di quest’anno, confrontati con lo stesso periodo del 2024.

I dati ufficiali sono stati forniti da Pugliapromozione, l’agenzia di sviluppo e promozione della Regione Puglia, durante l’ultima importante fiera del turismo a Rimini, il TTG.

Superata solo da Alberobello, che, con i suoi  +23,3 per cento di presenze e +26% di arrivi,  è al vertice della classifica, seguita da Bari (+22,2 per cento di arrivi e + 20,4 per cento di presenze), Melendugno se la gioca con Mattinata, località marina in provincia di Foggia, che ha registrato un + 20,8 per cento di presenze, ma scivola sugli arrivi (+ 4 per cento).

Melendugno invece con i suoi + 11,7 di presenze e + 11, 3 per cento di arrivi conquista a pieno titolo il terzo posto, superando anche Gallipoli (+ 11,6 di presenze e + 10,2 di arrivi) e Lecce, il capoluogo  (+11,7 di presenze e 3,2 di arrivi).

Soddisfatto il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino: “E’ veramente un’ottima performance per le nostre splendide località marine: Torre Specchia, San Foca, Roca, Torre dell’Orso e Torre Sant’Andrea e le nostre Melendugno e Borgagne, dove le strutture ricettive sono in grado di soddisfare tutte le esigenze: dai Camping ai villaggi,  dalle masseria di charme ai B&B, agli appartamenti sino agli alberghi vista mare. Questi risultati non sono calati dall’alto. Ma sono il frutto di un’attenta politica di promozione del territorio attuata dall’Amministrazione comunale che mi onoro di presiedere. Sia con il materiale cartaceo che producendo un video emozionale realizzato dal regista Giuseppe Pezzulla, divenuto virale sui social, abbiamo promosso la bellezza del nostro territorio alla Bit di Milano, ma anche alla più importante fiera internazionale del turismo al mondo, la ITB Berlin e il Salon Mondial du Tourisme a Parigi attraverso conferenze stampa organizzate dalla rivista Spiagge presso sedi diplomatiche, dove abbiamo incontrato giornalisti tedeschi, francesi e internazionali. Inoltre il nostro BluFestival, il ricco calendario di eventi estivi che parte da giugno per finire a settembre inoltrato, ha decisamente promosso il turismo degli eventi, accendendo i riflettori su tutto il nostro territorio e richiamando turisti da ogni parte d’Italia e del mondo”.

Del resto tutto il territorio è ricco di veri e propri gioielli del turismo: Roca con la sua Grotta della Poesia, definita dal National Geographic la piscina naturale più bella al mondo attrae tantissimi viaggiatori ed è una meta fissa per  chi è in vacanza nel Salento come lo sono la spiaggia di Torre dell’Orso, i faraglioni di Torre Sant’Andrea e le splendide spiagge di San Foca con il suo porto, che richiama mega yacht e appassionati di vela.

Commenta l’assessore al turismo, Francesco Stella: “Ci eravamo accorti di questo trend positivo anche solo analizzando i dati di giugno relativi al versamento della tassa di soggiorno da parte delle nostre strutture ricettive, che davano un + 11 per cento di arrivi. I dati di Pugliapromozione che analizzano il periodo che va da gennaio ad agosto 2025, confrontato con lo stesso periodo del 2024 sono un’importante conferma”.

COME CAMBIA IL TURISMO: MENO TURISTI ITALIANI E PIU’ STRANIERI PROVENIENTI DA OGNI PARTE DEL MONDO IN PRIMAVERA E AUTUNNO

“Abbiamo notato una netta presenza di turisti stranieri che ci stanno aiutando a destagionalizzare”, prosegue l’assessore. “I nostri infopoint di San Foca, Torre dell’Orso e Torre Sant’Andrea hanno accolto viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Al primo posto i francesi, seguiti dai polacchi. Poi ancora abbiamo registrato anche la presenza di molti viaggiatori dell’America Latina, Giapponesi in agosto e Americani in settembre”.

“Le marine poi sono state scelte, già da diversi anni, come il sentiero privilegiato del Cammino del Salento. Per questo, soprattutto in primavera e in autunno, possiamo incontrare camminatori italiani e stranieri. La nostra strategia è di investire sul turismo lento e accessibile, per attuare concretamente la destagionalizzazione e attrarre viaggiatori colti e curiosi in grado di andare oltre la risorsa legata più strettamente al turismo balneare”.

FARAGLIONI DI SANT’ANDREA , LA TORRE DI BABELE DEL SALENTO

Del resto basta fare una passeggiata per le marine di Melendugno per rendersi conto quanto sia alta la presenza di turisti stranieri che percorrono le marine a piedi, in mountain bike oppure con auto prese a noleggio, tanto che i faraglioni di Sant’Andrea sono stati ribattezzati la Torre di Babele del Salento, dove si parlano tutte le lingue del mondo.

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