Porto Cesareo
Rombi divini: auto e moto d’epoca, arte e vino
La giovane artista di Porto Cesareo Arianna Greco che realizza le sue opere con il vino legherà il suo nome a quello del Museo Taruffi donando una litografia che costituirà il gadget del 2013, anno che segna il venticinquesimo di fondazione dell’ Associazione ed il quindicesimo di attività del Museo.

Ha preso il via con la pubblicazione del programma del raduno automobilistico la prima edizione di Rombi Divini, manifestazione ideata e fortemente voluta dall’Associazione Piero Taruffi di Bagnoregio con lo scopo di creare un evento innovativo nel panorama del calendario nazionale dell’ASI.
Rombi divini si propone come un contenitore pronto ad accogliere le differenti espressioni culturali, turistiche ed enogastronomiche del nostro territorio e, facendo perno sull’indiscutibile fascino delle auto d’epoca, offrirà al pubblico ed ai partecipanti la possibilità di approfondire la conoscenza di queste eccellenze.
Un raduno di auto storiche di grande livello che avrà per protagonista il vino, inteso come espressione culturale del territorio, come prodotto finale di una cultura che affonda le sue radici in un passato millenario: Orvieto e Montefiascone sono città che non possono non legare la loro immagine a quella del vino!
Convegni, mostre, dibattiti, visite guidate da esperti, degustazioni a tema: questo sarà Rombi divini! Sarà possibile partecipare alle degustazioni che danno il nome all’evento alle quali presenzieranno piloti automobilistici del passato e del presente, saranno aperte al pubblico interessanti mostre di pittura tra le quali quella della giovane artista salentina Arianna Greco che realizza le sue opere con il vino e che legherà il suo nome a quello del Museo Taruffi donando una sua opera di ispirazione automobilistica dalla quale verrà tratta la litografia che costituirà il gadget del 2013, anno che segna il venticinquesimo di fondazione dell’ Associazione ed il quindicesimo di attività del Museo; altre interessanti mostre pittoriche quella del trevigiano Renato Verzaro che dipinge solo soggetti automobilistici e quella di Cassandra Wainhouse, famosa per le sue etichette per i vini.
Il Museo Taruffi ospiterà anche delle installazioni in “realtà aumentata” grazie alla collaborazione con Archeoares già consolidata in occasione della presentazione della cartolina celebrativa del trentennale della scomparsa di Gilles Villeneuve realizzata appunto con questa avveniristica tecnica.
Naturalmente il filo conduttore di tutto l’evento saranno le auto d’epoca che, nel corso della visita al Museo del vino di Castiglione in Teverina, saranno protagoniste di un singolare Concorso di eleganza enoautomobilistica dove ad ognuna di esse verrà abbinato per sorteggio un vino locale; due differenti giurie tecniche valuteranno le auto ed i vini ( degustati alla cieca ) per poi stilare le relative classifiche. Una manifestazione nuova questa creata dall’Associazione Piero Taruffi che ancora una volta si mette in gioco per consolidare la fama di leader a livello organizzativo nel mondo delle auto storiche nel quale ha ricevuto encomi e riconoscimenti per la sua attività ormai ultra ventennale.
Cronaca
Violazioni urbanistiche, armi improprie e guida sotto effetto di alcol e droghe
Controlli straordinari dei Carabinieri a Lecce ed in provincia…

Controlli straordinari dei Carabinieri: violazioni urbanistiche, armi improprie e guida sotto effetto di alcol e droghe.
I Carabinieri di Lecce, con il supporto dell’11° Reggimento “Puglia”, hanno dato avvio ad un’operazione straordinaria di controllo del territorio.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate numerose pattuglie dell’Arma nei comuni di Porto Cesareo e Lecce, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza, prevenire reati e verificare il rispetto delle normative vigenti.
A Porto Cesareo, i Carabinieri di Campi Salentina, affiancati dai colleghi della locale Stazione, hanno scoperto che su un terreno agricolo di circa cinque ettari, già sequestrato nei mesi scorsi, erano tornate a comparire le stesse casette prefabbricate oggetto dell’inchiesta.
In quell’area, autorizzata originariamente per un agriturismo, era stato realizzato abusivamente un vero e proprio campeggio: 73 casette prefabbricate e una piscina, pienamente funzionante.
Al momento del blitz, 42 alloggi erano già stati affittati a turisti ignari della situazione. I Carabinieri hanno proceduto al ripristino dei sigilli sulle strutture ancora libere, mentre per le restanti si attenderà il termine dei soggiorni per completare lo sgombero, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Sempre nella zona, il servizio ha portato a segnalare due episodi legati alla sicurezza stradale: due persone sono state denunciate per guida sotto l’effetto di alcol e droghe.
In un caso, il conducente ha rifiutato di sottoporsi ai test dopo un sinistro stradale; nell’altro, l’interessato è risultato positivo alla cocaina.
Complessivamente, nella sola area di Porto Cesareo sono stati controllati 90 individui e 44 veicoli, 4 patenti ritirate e altrettanti veicoli sottoposti a sequestro amministrativo.
Sono state, inoltre, verificate 29 persone sottoposte a misure restrittive.
A LECCE
L’attività dei Carabinieri di Lecce, con il supporto del personale dell’11° Reggimento “Puglia”, ha consentito di deferire in stato di libertà due soggetti per porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere: uno trovato in possesso di una katana di 96 cm e una mazza da baseball, l’altro di una pistola scacciacani alterata.
Le armi sono state sottoposte a sequestro.
Nel corso del medesimo servizio sono stati effettuati controlli su 46 soggetti sottoposti al regime di detenzione domiciliare, tre dei quali sono stati sorpresi fuori dalla propria abitazione in violazione delle misure imposte, e pertanto denunciati per evasione.
L’azione di controllo presso gli esercizi pubblici ha portato alla denuncia di una persona sottoposta a misure di prevenzione personali, sorpresa all’interno di un locale pubblico in violazione delle prescrizioni a cui era soggetta.
Nel complesso, nel territorio di Lecce sono state identificate 185 persone e controllati 121 veicoli, con 18 sanzioni al Codice della Strada, tre deferimenti per guida senza patente, due per guida in stato di ebbrezza e tre patenti ritirate.
La costante presenza delle pattuglie, unita al rigoroso monitoraggio delle situazioni più sensibili, conferma l’impegno quotidiano dell’Arma nel tutelare i cittadini e nel preservare la legalità, anche attraverso interventi mirati e tempestivi in contesti urbani e turistici
particolarmente esposti a fenomeni di abusivismo e degrado.
Attualità
Sentenza shock sulla privacy: fb condannata da un tribunale a risarcire un utente
La Corte ha stabilito che questa pratica viola il diritto dell’UE perché porta a una “sorveglianza pressoché permanente della vita privata” anche quando gli utenti non hanno effettuato l’accesso ai propri account Facebook o Instagram….

Sentenza rivoluzionaria sulla privacy: Facebook shock, Meta condannata a risarcirei 5.000 euro a un utente. Colpo basso per il gigante dei social media in materia di protezione dei dati: un tribunale di Lipsia ha ordinato a Meta di pagare 5.000 euro di danni, aprendo la strada a ulteriori cause legali
L’azienda tecnologica americana Meta deve pagare 5.000 euro di danni a un utente di Facebook.
Il tribunale regionale di Lipsia ha giustificato la somma relativamente elevata citando le “gravi violazioni della normativa europea sulla protezione dei dati” commesse dall’azienda attraverso le sue pratiche commerciali.
Al centro delle critiche ci sono gli strumenti di profilazione dell’azienda, che raccolgono e analizzano sistematicamente i dati degli utenti di Facebook.
Questa tecnologia è alla base del business pubblicitario mirato multimiliardario di Meta.
La Corte ha stabilito che questa pratica viola il diritto dell’UE perché porta a una “sorveglianza pressoché permanente della vita privata” anche quando gli utenti non hanno effettuato l’accesso ai propri account Facebook o Instagram.
La Corte critica in particolare il fatto che la sede centrale europea dell’azienda statunitense, con sede in Irlanda, trasferisca dati privati degli utenti in tutto il mondo a paesi terzi, inclusi gli Stati Uniti, dove vengono analizzati “in misura sconosciuta all’utente”.
Ciò che colpisce della sentenza è che i giudici di Lipsia si sono basati esclusivamente sul diritto europeo e non sulle normative nazionali in materia di protezione dei dati.
Nella motivazione la corte ha apertamente ammesso che con questa decisione si è “consapevolmente” assunta il rischio di incoraggiare numerosi utenti di Facebook a intentare cause legali “senza dover dimostrare alcun danno individuale specifico”.
I giudici hanno giustificato il risarcimento relativamente elevato di 5.000 euro con l’utilizzo massiccio, globale e non trasparente dei dati da parte di Meta, nonché con l’elevato valore economico dei dati degli utenti.
Il tribunale ha sottolineato che Meta genera miliardi di profitti con il suo modello di business basato sulla pubblicità personalizzata, il che sottolinea l’importanza dei dati personali per l’azienda.
Nella motivazione della sentenza, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il tribunale ha espressamente sottolineato il rafforzamento del cosiddetto ” private enforcement ” del GDPR, ovvero la possibilità di far rispettare efficacemente le violazioni della protezione dei dati attraverso azioni civili.
In tal modo, il tribunale regionale di Lipsia segue la linea della Corte di giustizia europea, che ha già valutato criticamente l’ammissibilità degli strumenti aziendali di Meta in casi analoghi. Meta ha la possibilità di presentare ricorso contro il verdetto.
Cronaca
Porto Cesareo, Area Marina… Protetta

Giunge a conclusione l’attività di bonifica e messa in sicurezza di alcune baie ricadenti dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, territori di competenza sia del Comune di Porto Cesareo sia di Nardò.
L’importante attività interforze è nata di fatto dalle istituzioni che guidano la Riserva Nazionale marina Porto Cesareo, che hanno dato ascolto alle legittime richieste di bagnanti e fruitori del mare, popolazione responsabile che lamentava l’impossibilità di godere di vaste aree di spiagge occupate da unità da pesca e da diporto abusive, imbarcazioni ormeggiate a “corpi morti” fatti di ferro, cemento, plastica, catene molto pericolose per la balneazione.
Tutti elementi inquinanti e naturalmente privi di autorizzazioni a norma che deturpavano un’Area Protetta molto delicata, inquinandola.
Da evidenziare che queste porzioni di territorio marino e costiero, erano state oggetto di bonifica negli anni passati, ma le cattive abitudini sono difficili da estirpare e dure a morire, tant’è che la situazione era di nuovo degenerata con decine di barche e corpi morti selvaggi e pericolosi sparsi su ampie zone del litorale ricadente nell’Amp Porto Cesareo.
Diverse e tutte degne di nota, le azioni di contrasto sviluppate dalle forze dell’ordine
Attività che, come detto, hanno visto impegnati in prima linea uomini e mezzi della Capitaneria di Porto di Gallipoli e soprattutto dell’Ufficio Locale Marittimo Torre Cesarea, dei carabinieri della locale Stazione, della Polizia Locale di Nardò e di Porto Cesareo.
Va precisato che preventivamente le forze dell’ordine hanno provveduto a diffidare 65 unità allo sgombero, poi successivamente hanno provveduto sequestro di 8 unità che non avevano adempiuto alla diffida per occupazione di area demaniale marittima e deturpamento delle bellezze naturali.
Ora i proprietari dei natanti oggetto di sequestro dovranno rispondere all’autorità giudiziaria e provvedere al pagamento delle spese di bonifica che gli verranno imputati.
Le operazioni hanno previsto anche una seconda fase, attività in cui sono intervenuti gli uomini del nucleo sub della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, che hanno provveduto alla rimozione di oltre 100 corpi morti – gavitelli abusivi.
Sono stati portati via, come da foto e video in questa pagina, cemento, ferro, gomme, plastica, cime ed altri oggetti inquinanti depositati sul fondale deturpando un’area di rara bellezza.
Grazie alle amministrazioni comunali di Porto Cesareo e Nardò, il materiale rimosso è stato recuperato e inviato allo smaltimento.
Al termine dell’attività sono stati restituiti ai bagnanti lunghi tratti di costa, garantendo tolleranza zero verso chiunque continui ad ignorare i divieti di ormeggio in Area Protetta, anche con l’aiuto del riposizionamento delle telecamere sulle aree interessate, che quindi saranno costantemente videosorvegliate.
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