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Attualità

Corsano è la Casa dell’Acqua

Due punti di rifornimento: uno nella zona 167, ed un’altra nella zona Lama, per consentire a tutti i cittadini di risparmiare molti chilometri a piedi o in macchina per poter attingere l’acqua

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L’iniziativa Casa dell’acqua è nata in campagna elettorale, sulla base di uno studio dei paesi limitrofi – Tricase, Alessano – in cui le “casette” sono state installate da tempo, ma anche per le richieste di molti concittadini, che chiedevano espressamente come mai a Corsano non c’era ancora una casa dell’acqua. E noi abbiamo rassicurato tutti che ci saremmo impegnati da subito a installare le case dell’acqua anche nel nostro paese”.


Casa dell_Acqua Casa AcquaQueste le parole con le quali il sindaco Biagio Martella inizia il suo excursus sulla prossima installazione delle case dell’acqua a Corsano. Inizialmente, di case dell’acqua doveva essercene una sola nella zona centrale, ma in un secondo momento è stato deciso di istallarne due: una nella zona 167, ed un’altra nella zona Lama, per consentire a tutti i cittadini di risparmiare molti chilometri a piedi o in macchina per poter attingere l’acqua. Due case ai due poli opposti del Comune, una a nord e una a sud, facilmente raggiungibili da tutti. Le due ditte incaricate di installare le case dell’acqua sono la “Comunità Cooperativa Melpignano” e la “Terrea Motus di Ruffano”.


Adesso siamo in attesa” aggiunge il sindaco Martella, “l’iniziativa è partita da subito, dal giorno in cui ci siamo insediati. Le case dell’acqua le avremmo già avute, se avessimo fatto l’affidamento diretto, come hanno fatto gli altri comuni, ma, per essere più trasparenti, noi abbiamo fatto una specie di bando per chi volesse partecipare, considerando che le ditte che si sono proposte offrivano tutte le stesse opportunità”.


La struttura materiale dell’impianto consisterà in una piccola casetta, con una finestrella all’interno della quale ci saranno due erogatori: uno di acqua naturale, l’altro di acqua frizzante. L’aspetto sarà appunto quello di una piccola casetta e non di una fontanella.


Nella zona 167 gli impianti ci sono già, sia per l’Enel sia per quanto riguarda l’Acquedotto; nel giro di un paio di settimane, dovrebbe essere pronta all’uso una delle casette; per quella della zona Lama invece si dovrà attendere un paio di mesi.

Il costo dell’acqua sarà di cinque centesimi al litro. Con questa iniziativa il Comune vuole portare avanti anche un discorso ecologico, ambientale; in questo modo si utilizzerà un kit di bottiglie di vetro che saranno fornite, all’inizio gratuitamente e poi ad un prezzo irrisorio, dalle aziende incaricate dell’installazione; la tendenza sarà quella di distribuire più bottiglie di vetro possibile e in questo modo arrivare ad eliminare anche la plastica.


Aggiunge poi Antonella Nicolì, assessore alla cultura: “Ogni azienda garantisce il cambio dei filtri ogni tre mesi; ci sarà una sorta di display, che avvisa quando il filtro è sporco e quindi è da cambiare. Tutto questo ovviamente è a carico della ditta che impianta la casa dell’acqua”.


Tutte le entrate e le uscite sono a carico dell’azienda, il Comune offre un servizio alla comunità. L’acqua come bene pubblico. Un ritorno alle origini.


Paola Tarantino


Attualità

Il milione che vorrei? Lo hanno vinto a Vignacastrisi!

Un milione di euro! Cifra tonda per un fortunato o una fortunata nella Tabaccheria di Donata Boccadamo

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Il milione che vorrei” recita la pubblicità del Million Day, gioco di Lottomatica con due estrazioni quotidiane, una alle 13 e l’altra alle 20,30.

Voi cosa ci fareste con un milione di euro?

Mentre ci pensate, trasognanti, c’è chi in queste ore stara scrivendo su carta tutti i desideri da realizzare.

Perché con una giocata presso Tabaccheria di Donata Boccadamo a Vignacastrisi (Ortelle) un fortunato avventore si è assicurato proprio la straordinaria cifra di un milione di euro!

Come sempre facciamo in questi casi, ci complimentiamo con il fortunato vincitore o la fortunata vincitrice mentre, a tutti gli altri, raccomandiamo sempre di giocare con intelligenza e secondo le proprie possibilità senza farsi prendere la mano e rischiare di cadere nel baratro della ludopatia  con tutti i disastri che ne conseguono per se stessi e i propri cari.

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Attualità

E se introducessero il PNRR per la casa?

Report “Scenari regionali dell’edilizia 2025” di ANCE: in Puglia nel 2025 previsto un calo del 7,5% degli investimenti nel settore delle costruzioni. Biancofiore, presidente ANCE Puglia: «Necessaria visione strategica di lungo periodo»

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Secondo l’ultimo report Scenari regionali dell’edilizia 2025 del Centro Studi di ANCE, l’andamento per il comparto delle costruzioni in Puglia è in chiaroscuro, tra dati in crescita e segnali di rallentamento.

La buona notizia è che nel 2024 la spesa in conto capitale dei comuni pugliesi è aumentata del 4,6% rispetto al 2023 e, in particolare, gli investimenti infrastrutturali del 5,3%, pari maggiori investimenti per opere pubbliche per circa 46 milioni di euro; positivo anche l’andamento nel primo trimestre 2025 con un incremento dell’11,3% degli investimenti pubblici locali.

Al contempo, tuttavia, Prometeia stima per il 2025 una contrazione del 7,5% degli investimenti in costruzioni, susseguente al calo del 54,4% del valore dei bandi di gara per lavori pubblici nel 2024 (pari a circa 2,8 miliardi di euro contro i 6,2 del 2023) evidenziato dai dati della Ragioneria Generale dello Stato.

«Tale ridimensionamento, in Puglia come nel resto del paese», dichiara il presidente di ANCE Puglia Gerardo Biancofiore, «è legato al progressivo esaurimento delle fasi di gara riferite agli interventi del PNRR. Tuttavia, la realizzazione delle opere del PNRR sarà massima nel biennio 2025-2026, con ingenti investimenti pubblici, e potrebbe estendersi fino al 2027 grazie al completamento di interventi finanziati in parte dalle risorse europee».

Crollo verticale anche per il mercato della manutenzione residenziale abitativa: secondo i dati ENEA-MASE sugli investimenti legati al Superbonus, infatti, il valore dei lavori realizzati in Puglia, dopo aver raggiunto il picco di 2,2 miliardi nel 2023, si è ridotto nel 2024 del 67% attestandosi sui 734 milioni di euro.

«Un dato negativo», aggiunge Biancofiore, «attribuibile al forte ridimensionamento degli incentivi fiscali legati al Superbonus. In fase di esaurimento la stagione dei bonus e con i lavori del PNRR da completarsi a stretto giro il rischio è che, a partire dal 2027 il settore possa rivivere periodi di crisi produttiva, così come successo fino al 2020. Occorre sviluppare una visione strategica di lungo periodo, capace di creare le condizioni per una maggiore stabilità degli investimenti e una più solida continuità produttiva; in tal senso, auspichiamo un PNRR per la casa per affrontare l’emergenza abitativa; risorse per le fasce della popolazione meno abbienti e, soprattutto, riforme incisive e un quadro normativo certo».

Il settore delle costruzioni resta un pilastro per la Puglia, incidendo per il 13,2% sul PIL regionale e impiegando il 36,3% degli addetti dell’industria e l’8,8% del totale dei lavoratori nei diversi settori economici.

Dal 2020, in Puglia, dopo la crisi decennale che aveva causato la scomparsa di 4mila imprese, l’offerta produttiva è tornata a crescere e nel quadriennio 2020-2023 sono state create oltre 3.300 aziende nel settore.

Parallelamente, si è assistito a un incremento della dimensione media delle imprese, che è passata dai 2,6 addetti per impresa del 2019 ai 3,1 addetti per impresa del 2023.

Nello stesso anno, le imprese attive nel settore erano 31.500, pari al 5,8% del totale nazionale.

Nonostante le incertezze, il comparto continua a generare occupazione: secondo i dati CNCE (Commissione nazionale paritetica per le casse edili) in Puglia, nel 2024, sono aumentate dello 0,6% le ore lavorate e del 5,7% il numero dei lavoratori iscritti.

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Andrano

Castiglione d’Otranto: il mistero di Era e Argo

Labrador Scomparsi: l’appello dell’associazione “Noi come loro” e della famiglia adottante: “Aiutateci a ritrovarli!”

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Il 20 giugno, in una calda mattina a Castiglione, frazione di Andrano, Era e Argo, due Labrador, affettuosi e vivaci, escono accidentalmente dal loro giardino, senza più fare ritorno.

Era, femmina dal mantello cioccolato, e Argo, maschio color miele chiaro, sono inseparabili.

Ma da quel giorno sono spariti nel nulla.

UNA CORSA SENZA RITORNO

I loro padroni, componenti di una famiglia del posto, non si danno pace da quel 20 giugno.

I due cani, regolarmente microchippati e iscritti all’anagrafe canina, non hanno lasciato traccia.

Era indossava un collare nero, Argo uno azzurro – dettagli che possono aiutare chi dovesse avvistarli a riconoscerli.

Eppure, nonostante i volantini affissi, i post sui social e le ricerche con drone e termocamere, nessun indizio concreto è emerso.

Dove Sono Finiti?

C’è chi sospetta che qualcuno li abbia presi con sé, ignaro del fatto che abbiano una famiglia che li cerca disperatamente.

Oppure, forse, si sono allontanati troppo e non riescono a tornare.

Come è possibile che nessuno li abbia visti?

Due Labrador di taglia media, socievoli e abituati alla presenza umana, sono difficili da non notare.

L’associazione Noi Come Loro si unisce all’appello: «Se li avvistate, anche solo per un attimo, contattateci immediatamente».

Anche una foto sfocata o un video da lontano potrebbero essere fondamentali per restringere il campo delle ricerche.

Il numero da chiamare per eventuali segnalazioni è 3288317664

SPERANZA SEMPRE VIVA

La famiglia non smette di cercarli, passando in rassegna campagne, strade secondarie e persino i boschi vicini.

Ogni suono, ogni movimento fa sobbalzare il cuore: «Era e Argo devono tornare a casa. Se li avete visti, se sapete qualcosa, non esitate. La loro storia potrebbe finire bene, ma serve l’aiuto di tutti».

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