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Lecce

Più di 1 milioni di euro per “unisalento community library”

Il Rettore Zara: “Puntiamo a costruire un’agorà del sapere, dotata di nuove apparecchiature multimediali e tecnologiche, che possa essere luogo di sapere e spazio dove organizzare eventi”

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L’Università del Salento è tra i vincitori di SMART_in Puglia. Community Library, Biblioteca di comunità, il progetto della Regione Puglia per il rilancio del patrimonio culturale con l’obiettivo di garantire la valorizzazione, la fruizione ed il restauro dei beni culturali della Puglia. Un grande bando pubblico che con una dotazione di oltre 100 milioni di euro, a valere sulle risorse del POR 2014/2020 – Azione 6.7, sviluppa quattro macro aree: la Community Library, i Laboratori di Fruizione, i Teatri Storici, gli Empori della creatività.


Smart_In Unisalento è il progetto targato Università del Salento che è stato ammesso a finanziamento, per un importo pari ad euro 1.363.300,60. È stato redatto dai tecnici dalla Ripartizione Tecnica e Tecnologica dell’Università del Salento coadiuvati dall’Area Gestione Progetti e Fund Raising.


Il progetto prevede l’istituzione di una biblioteca di comunità, un centro innovativo ed inclusivo di aggregazione e di animazione dei servizi bibliotecari e culturali di Ateneo per qualificare, innovare ed incrementare l’offerta di fruizione culturale pubblica a beneficio della comunità universitaria della città di Lecce e dei comuni del territorio del Sistema Ambientale e Culturale (SAC) Terre di Lupiae.


In particolare Smart_In Unisalento prevede il recupero, attraverso due interventi di ristrutturazione e di potenziamento di due porzioni di immobili destinate allaUnisalento Community Library: l’edificio 5 dello Studium 2000 (intervento A) e il primo piano dell’edificio Museo dell’Ambiente (intervento B).


La Unisalento Community Library implementerà la promozione del patrimonio librario, museale e culturale locale di tipo didattico-ludico basato anche sull’offerta e fruizione di esperienze di visita virtuale ed immersiva tra le quali il “Teatro 3D” ed altre da realizzare come per esempio, un Planetario.

Tra i servizi che la Unisalento Community Library intende attivare vi sono anche quelli di co-working e specificamente: laboratori letterari, musicali, teatrali e cinematografici; laboratorio di gamification, volto all’ideazione e allo sviluppo in ottica interdisciplinare di application di tipo ludico-didattico secondo la logica del video gioco applicato al settore del libro e delle arti; laboratorio di cross-fertilization per l’incubazione di idee, relativo all’ideazione di progetti di impresa creativa e all’accompagnamento consulenziale allo start-up di imprese innovative.


Al piano terra del Museo dell’Ambiente, sarà realizzato un bar caffetteria. Inoltre, l’utenza avrà a disposizione una serie di servizi multimediali. Tutte le sale dellaCommunity Library saranno attrezzate con tavoli touch screen, box dotati di sistemi multimediali e postazioni per la realtà virtuale immersiva. La sala del Museo dell’Ambiente sarà dotata, inoltre, di sistema videowall per il teatro 3D, una sala lettura per 40 posti a sedere, sala di co-working di 55 posti e 20 tablet a disposizione dei fruitori.


“Essere tra i vincitori dell’avviso pubblico della Regione Puglia per la realizzazione della nostra Community Library è un’ottima notizia – ha commentato il Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara. – Le biblioteche sono un luogo di sapere, di conoscenza, ma anche di incontro ed aggregazione. La UniSalento Community Library sarà un punto di riferimento per lo studio e l’approfondimento, ma non solo. Vogliamo un posto che offra strutture e incentivi la creatività e la partecipazione. Puntiamo a costruire un’agorà del sapere, dotata di nuove apparecchiature multimediali e tecnologiche, che eserciti la sua funzione formativa, ma sia anche spazio dove organizzare eventi e occasione di svago.”


Attualità

Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi

Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo

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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.

Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.

Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.

L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.

Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.

Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.

Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.

Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.

 

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Cronaca

Ordigno di sabato sera in pieno centro

La bomba artigianale con oltre un chilo di polvere pirica era stata piazzata in uno dei luoghi più frequentati della vita notturna leccese. La mancata esplosione ha evitato conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime. Già individuato colui che l’ha piazzata, un 31enne di Melendugno che è stato arrestato

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Poteva finire davvero male vista la dimensione dell’ordigno, con oltre un chilo di miscela pirica piazzato nel centro dei luoghi di vita notturna di Lecce.

Per quell’esplosivo è finito nei guai un 31nne di Melendugno che è stato arrestato dalla polizia.

Ora è indagato per porto abusivo di armi e tentata pubblica intimidazione.

L’attività investigativa della Digos della Questura di Lecce ha preso avvio dopo l’allarme scattato lo scorso 16 novembre in piazzetta Santa Chiara, dove gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico erano intervenuti per il ritrovamento di un ordigno artigianale inesploso.

Grazie alle immagini della videosorveglianza dell’intero centro cittadino, alle testimonianze di alcuni presenti e al riconoscimento diretto degli investigatori degli avventori della zona, gli investigatori hanno tempestivamente ricostruito la vicenda, giungendo all’individuazione e all’identificazione del responsabile.

Gli artificieri della Polizia di Stato, dopo aver messo in sicurezza l’area, hanno accertato che il manufatto conteneva oltre un chilo di miscela pirica.

La mancata esplosione ha evitato conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime, considerando l’elevata affluenza della zona nelle ore serali, specie di sabato sera.

L’operazione rientra nel piano di rafforzamento dei controlli disposto dal Questore di Lecce, volto a garantire maggiore sicurezza nei luoghi più frequentati della vita notturna.

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Cronaca

Doppio furto d’auto, tre arresti

In carcere tre uomini, rispettivamente di Gagliano del Capo, Lecce e Surbo, per il furto prima di una Fiat Punto e poi di una Fiat Stilo

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I carabinieri della Stazione Carabinieri di Lizzanello, supportati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce, hanno arrestato in flagranza tre persone, un uomo di 38 anni di Gagliano del Capo, un 43enne di Lecce e una 28enne di Surbo, ritenuti responsabili, in concorso, di furto aggravato, ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi da scasso.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il gruppo si sarebbe mosso su una Fiat Punto, risultata rubata a Lizzanello per raggiungere via Duca degli Abruzzi, a Lecce.

Nel Capoluogo, approfittando di un attimo di distrazione del proprietario, avrebbero sottratto una seconda auto, una Fiat Stilo.

È stata, però, la rapidità della vittima nel chiamare il NE 112 a innescare la risposta immediata dei carabinieri, che in pochi istanti hanno attivato una rete di pattuglie sul territorio.

Proprio grazie alla conoscenza capillare della zona e alla sinergia operativa tra le gazzelle dell’Arma che i carabinieri sono riusciti a intercettare i responsabili mentre percorrevano le vie di Lizzanello con entrambi i mezzi rubati.

L’intervento è stato tempestivo: una manovra decisa, un controllo accurato e in breve tempo la situazione è stata riportata sotto controllo senza rischi per la cittadinanza.

Il lavoro dei militari dell’Arma non si è però fermato al fermo.

Le attività investigative successive, supportate dall’acquisizione e dall’analisi delle immagini di videosorveglianza, hanno permesso di consolidare ulteriormente il quadro indiziario e di rafforzare gli elementi di responsabilità.

Al termine delle formalità di rito, i tre arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Lecce, come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica, che conduce le indagini.

I veicoli recuperati sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

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