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Pizzica in corsia

Antonio Castrignanò & Taranta Sounds con Rocco Nigro, Luigi Marra, Giuseppe Spedicato e Maurizio Pellizzari hanno rallegrato il reparto con le più belle e conosciute canzoni della tradizione popolare

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La musica non cura ma ha il suo peso specifico anche in situazioni particolarmente delicate. In genere Stimola la consapevolezza interiore, accresce il nostro benessere e migliora il nostro umore. Non solo: non tutti sanno infatti che influisce sul battito cardiaco, la pressione sanguigna, la respirazione, il livello di alcuni ormoni, in particolare quello dello stress, e le endorfine.


Nel nostro caso, ha almeno portato un po’ di gioia e di felicità a tutti i piccoli pazienti del reparto di Onco-Ematologia Pediatrica dell’Ospedale “V. Fazzi” di Lecce.


Che, per un giorno hanno goduto della musica popolare salentina, quella fatta bene


Antonio Castrignanò & Taranta Sounds con Rocco Nigro, Luigi Marra, Giuseppe Spedicato e Maurizio Pellizzari hanno rallegrato il reparto con le più belle e conosciute canzoni della tradizione popolare come “Kali Nifta”, “Aria Caddhipulina” e “La caddhina”.


La mattinata in ospedale rientra nelle iniziative collaterali di Aspettando Pasqua, rassegna di tradizioni, eventi e riti, organizzata da Cantina Peparussu – Casa delle Tradizioni, che si svolge a Tuglie fino 31 marzo.


«Dopo il primo appuntamento con Banda e Letture in Corsia», afferma l’organizzatore Gianpiero Pisanello, «abbiamo voluto portare la musica popolare come augurio di buona Pasqua per tutti i bambini che vivono purtroppo in quel reparto e i genitori sempre al loro fianco. Antonio Castrignanò e tutti i musicisti coinvolti hanno subito accettato il mio invito e dimostrato una grande umanità. Un grazie particolare va alla primaria del reparto, la dottoressa Titti Tornesello, a Rita Masciullo, cuore pulsante dell’associazione Per un Sorriso in Più, a tutto il personale medico e paramedico, oltre che ai tanti volontari, che ogni volta ci accolgono a braccia aperte».


Stasera, dalle 19, la rassegna fa tappa presso la Comunità delle Suore Oblate dei Poveri di Santa Gianna Beretta Molla di Tuglie con “Lu Santu Lazzaru, eseguito da Gigi e Giuseppe Marra, mentre le letture saranno a cura di Piero Rocca.






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Nuovo pronto soccorso di Tricase: le opposizioni diserteranno consiglio comunale

Partito democratico, Tricase, Che Fare?, Cantiere civico e Alleanza Verdi- sinistra: «Auspichiamo che la nostra presa di posizione induca chi ha l’onere di governo a praticare momenti di confronto che consentano di esprimerci in serenità sul tema»

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A Tricase un consiglio comunale monotematico sul progetto per la realizzazione dell’ampliamento del Pronto Soccorso e della Piastra dell’Ospedale “Cardinale G. Panico” ed adozione della variante urbanistica e successive determinazioni.

Il consiglio, sul nuovo pronto soccorso, tema già anticipato da queste colonne, è in programma per domani, mercoledì 23 ottobre.

Sull’argomento si sono già espresse le opposizioni con un documento a firma dei consiglieri di minoranza di Pd, Cantiere civico, Tricase che Fare? e Sinistra italiana.

«Vogliamo sgomberare il campo da ogni dubbio: che l’Ospedale sia per Tricase e per l’intero territorio un punto qualificante, è fuori discussione», scrivono, «l’opportunità di un ulteriore potenziamento dei servizi di cura e le novità nell’assetto urbanistico che questo progetto introduce, avrebbero perciò meritato il maggior coinvolgimento possibile dei cittadini e l’apertura di un dialogo approfondito anche con i consiglieri comunali di minoranza».

«Invece», spiegano, «siamo in presenza di un iter deficitario in termini sia formali che sostanziali, a causa di un sindaco e di una “maggioranza” che credono di poter governare la Città limitando le occasioni di confronto e mettendo costantemente la polvere sotto al tappeto».

I consiglieri di opposizione lamentano anche che «la convocazione del consiglio comunale senza nemmeno indire una conferenza dei capigruppo con la data fissata nella giornata di mercoledì, non permette la partecipazione del Capogruppo del PD, fuori sede per motivi di lavoro. La sua espressa richiesta di fissare le riunioni nei giorni di lunedì, venerdì o sabato, affinché gli fosse garantita la partecipazione, non è stata presa in considerazione.

Oltre a questo, l’invio di una bozza della delibera nel tardo pomeriggio di lunedì – solo due giorni prima della data del Consiglio – con un testo che non risponde in maniera esaustiva ai quesiti portati all’attenzione delle varie commissioni che si sono succedute da settembre ad oggi. Al contrario, ai dubbi rimasti inevasi, si è aggiunta l’assenza del parere della Responsabile del Settore Pianificazione Territoriale.

Pur nella consapevolezza dell’assoluta importanza rivestita dal potenziamento, ammodernamento e ampliamento del “Cardinale Panico”, ad oggi non vi sono perciò le condizioni minime per esprimersi in maniera ponderata sull’atto portato all’attenzione del consiglio».

Per questo motivo Partito democratico, Tricase, Che Fare?, Cantiere civico e Alleanza Verdi- sinistra non saranno presenti con i loro rappresentanti in consiglio comunale.

«Auspichiamo che la nostra presa di posizione», chiariscono i consiglieri di minoranza, «induca chi ha l’onere di governo a praticare momenti di confronto che consentano di esprimerci in serenità sul tema, sapendo di aver fatto un servizio alla comunità anziché un danno dettato dalla fretta e dall’approssimazione, alle quali l’amministrazione De Donno ci ha abituati».

«È un diritto per chi siede in consiglio», concludono, «un dovere per chi rappresenta i cittadini e con il suo voto può cambiare le sorti della città».

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Dottorato di Ricerca Honoris Causa a prof di Galatina

Lucio Tommaso De Paolis dell’Università del Salento riceve il titolo di Honorary Doctor dalla Riga Technical University, una delle università tecniche più rinomate a livello internazionale

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Il professor Lucio Tommaso De Paolis, di Galatina, docente presso l’Università del Salento, ha ricevuto il prestigioso titolo di Honorary Doctor dalla Riga Technical University (RTU).

La cerimonia ufficiale di conferimento del Dottorato di Ricerca Honoris Causa, presieduta dal Rettore, prof. Tālis Juhna, si è svolta lo scorso 14 ottobre presso la sala convegni della RTU, in occasione delle celebrazioni del 162° anniversario dell’istituzione.

La Riga Technical University, una delle università tecniche più rinomate a livello internazionale, si è distinta raggiungendo la 45a posizione nella classifica mondiale delle GreenMetric World University 2023, oltre ad essere classificata al 642° posto nel Higher Education World University Rankings 2024, che prende in considerazione 1904 università di 108 paesi.
Il professor De Paolis vanta una lunga e fruttuosa collaborazione con la RTU, iniziata nel giugno 2008 con la partecipazione alla Nordic–Baltic Conference on Biomedical Engineering and Medical Physics (NBC 2008).

Nel corso degli anni, il professore ha svolto numerose visite di insegnamento tramite il programma Erasmus ed è stato invitato come docente a ben quattro edizioni della Nonlinear Life Summer School (2017, 2018, 2022, 2023), dove ha tenuto lezioni su “Application of eXtended Reality in Medicine and Surgery”.

Nel 2019 è stato Visiting Professor presso il Department of Medical Physics and Engineering della RTU, dove ha tenuto il corso semestrale “Computer-based Systems for Medicine”.
Quest’anno, il professor De Paolis ha ulteriormente rafforzato il legame accademico tra le due università organizzando, in collaborazione con il Prof. Yuri Dekhtyar, Direttore dell’Institute of Biomedical Engineering and Nanotechnologies della RTU, la 7a edizione della Nonlinear Life Summer School a Lecce nel settembre 2024.

L’evento ha rappresentato un’importante occasione di scambio internazionale e di formazione avanzata per studenti e ricercatori nel campo della bioingegneria e delle nanotecnologie.

«Sono onorato di ricevere questo riconoscimento dalla Riga Technical University», ha commentato il professor Lucio Tommaso De Paolis, «la collaborazione con la RTU è stata per me una fonte continua di crescita professionale e personale e sono lieto di aver contribuito allo sviluppo di importanti iniziative accademiche e scientifiche condivise. Questo titolo rafforza ulteriormente il legame tra le due università, aprendo la strada a nuove opportunità di ricerca e cooperazione internazionale».

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Volo suborbitale, finanziata ricerca Unisalento

È una delle tecnologie emergenti più promettenti che sta suscitando crescente interesse a livello mondiale grazie alla possibilità di coprire distanze paragonabili a quelle dell’orbita terrestre in tempi estremamente ridotti

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L’Università del Salento ottiene un finanziamento triennale dall’European Office of Aerospace Research and Development per un progetto sul volo suborbitale.

L’European Office of Aerospace Research & Development (EOARD) ha recentemente assegnato un importante finanziamento triennale al Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento.

Il progetto di ricerca, incentrato sullo studio dell’interazione tra la turbolenza e i processi di dissociazione chimica dell’aria nelle condizioni estreme del volo suborbitale, sarà condotto utilizzando simulazioni numeriche ad alta fedeltà e vedrà il coinvolgimento diretto di ricercatori e studenti.

Le attività di ricerca saranno coordinate da Mario Di Renzo, ricercatore a tempo determinato presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, e si svolgeranno principalmente presso il polo di Brindisi dell’Università del Salento, situato all’interno della Cittadella della Ricerca.

Il progetto prevede anche il coinvolgimento degli studenti della Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale, che parteciperanno attivamente attraverso tesi e tirocini, offrendo loro un’importante opportunità di formazione avanzata e di partecipazione a una ricerca di frontiera.

TECNOLOGIA PER IL FUTURO

Il volo suborbitale, una delle tecnologie emergenti più promettenti, sta suscitando crescente interesse a livello mondiale grazie alla possibilità di coprire distanze paragonabili a quelle dell’orbita terrestre in tempi estremamente ridotti. Ad esempio, un velivolo suborbitale potrebbe partire dallo spazioporto di Grottaglie e raggiungere Los Angeles in meno di un’ora, trasportando beni o persone.

Tuttavia, il movimento a velocità così elevate all’interno della nostra atmosfera è associato a una serie di sfide tecnologiche complesse.

Uno dei principali problemi da affrontare è l’elevatissima temperatura raggiunta dall’aria intorno alla fusoliera del velivolo, che può superare i 4000-5000 °C. A queste temperature estreme, le molecole di ossigeno e azoto che compongono l’atmosfera terrestre si dissociano in atomi, alterando significativamente le caratteristiche del flusso d’aria intorno al velivolo.

Questi processi di dissociazione interagiscono con la turbolenza generata durante il volo, influenzando la quantità di calore che il velivolo deve dissipare per mantenere l’integrità strutturale.

PROGETTO DI RESPIRO INTERNAZIONALE

«Sono molto felice che l’European Office of Aerospace Research and Development abbia deciso di finanziare il nostro progetto», afferma Mario Di Renzo, «essere stati selezionati da un ente di così grande prestigio conferma la qualità della ricerca che il nostro gruppo ha condotto negli ultimi anni nel campo della fluidodinamica computazionale e ci fornisce le risorse necessarie per continuare a competere a livello internazionale. Inoltre, grazie a questo progetto, il nostro team entrerà a far parte dell’High-speed portfolio dell’AFOSR, permettendoci di rafforzare le collaborazioni esistenti con importanti università statunitensi e di crearne di nuove».

Il finanziamento triennale rappresenta un significativo riconoscimento per l’Università del Salento e consolida ulteriormente il suo ruolo di eccellenza nella ricerca aerospaziale a livello internazionale, favorendo anche lo sviluppo di competenze specialistiche di altissimo livello per gli studenti coinvolti nel progetto.

  • Nella foto in alto, da sinistra i dottori:  Mario Di Renzo, Donatella Passiatore (assegnista presso il DII) e Carlo Meo (laureato in Ingegneria Aerospaziale all’UniSalento).
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