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Lecce

Cibarti Expo sbarca a Lecce

La Fiera nazionale dell’artigianato artistico e agroalimentare

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Conferenza stampa di presentazione


Un viaggio nei territori italiani narrato attraverso la qualità dei sapori e il fascino dei manufatti. Tutto questo è “Cibarti Expo 2012”, Fiera nazionale dell’artigianato artistico e agroalimentare che sbarca a Lecce da sabato 28 aprile a martedì primo maggio, nel centro fieristico “Lecce Fiere” di piazza Palio.


Camera di Commercio di Lecce e Confartigianato Lecce, con il sostegno di Regione Puglia (Assessorato alle Risorse agroalimentari e Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo), Unione europea – Fondo di Sviluppo regionale, Puglia Promozione, UnionCamere Puglia, Provincia e Città di Lecce, presentano per la prima volta nel Salento un salone dedicato alle produzioni artigianali di eccellenza in grado di raccontare l’Italia da Nord a Sud con uno sguardo più profondo, scrutando prelibatezze gastronomiche e pregiate opere artistiche artigianali che hanno reso celebri nel mondo le diverse regioni italiane.


Il programma dell’evento è stato presentato questa mattina nella sala consiliare della Camera di commercio di Lecce, alla presenza dell’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno: “Questa iniziativa è in linea con l’idea di promozione del territorio che stiamo sviluppando in questi anni, cioè quella di calibrare uno sguardo nazionale. Abbiamo la necessità di inserire il nostro sistema produttivo in un ambito nazionale nel quale confrontarci non solo attraverso la sfida della qualità, ma anche per far emergere le nostre peculiarità, i nostri tratti identitari e le nostre autenticità. Altrettanto importante, poi, è continuare a puntare legame fra agroalimentare e artigianato, anche attraverso iniziative come questa che da un lato mettono in evidenza gli sforzi fatti e i traguardi raggiunti e dall’altro consentono di guardare a nuove frontiere di sviluppo”.


Nel corso dell’incontro sono intervenuti inoltre: Corrado Brigante, vice presidente della Camera di Commercio (Cciaa) di Lecce e presidente di Confartigianato Imprese Lecce; Roberto Pierantoni, segretario generale della Cciaa di Lecce; Mario Vadrucci, segretario generale di Confartigianato Imprese Lecce; Francesco Pacella, assessore al Turismo e Marketing territoriale della Provincia di Lecce; Massimo Alfarano, assessore alla Cultura, Turismo e Marketing territoriale del Comune di Lecce; Roberta Mazzotta, componente del Consiglio di Puglia Promozione; Antonio Colì, presidente della sezione Artigianato artistico di Confartigianato Imprese Lecce.


All’interno di un’area espositiva di seimila metri quadri, Cibarti offrirà una vetrina privilegiata ad aziende, artigiani e maestri d’arte di tutta l’Italia, con lo scopo di favorire partnership tra artigiani, consorzi e altre realtà associative, avvicinare i giovani alle potenzialità occupazionali del settore, nonché tutelare le professionalità dei maestri artigiani salvaguardando l’arte del “saper fare”, affinché i processi di produzione legati all’abilità manuale e alle tecniche tradizionali non vadano perduti. Ma l’appuntamento è anche l’occasione per far conoscere al grande pubblico le eccellenze artistiche e agroalimentari nazionali, che vanno dalla ceramica alla pietra leccese, dalle porcellane di Capodimonte all’arte della liuteria cremonese e alla seta di San Leucio, passando per i sapori: il torrone di Cremona, la mozzarella di bufala campana, la pasticceria siciliana, i salumi emiliani o la norcineria umbra. Oltre alle degustazioni gratuite, ci sarà la possibilità di acquisto diretto dei prodotti.


Nell’ottica dell’internazionalizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità, inoltre, la fiera dedicherà uno spazio all’incontro tra buyers e ristoratori italiani all’estero e ospiterà anche alcuni giornalisti enogastronomici stranieri.


Accanto alle aree espositive dei singoli produttori, saranno presenti numerosi stand istituzionali: Confartigianato Imprese di Lecce, Lombardia, Roma, Emilia, Toscana, Abruzzo, Perugia, Ancona, Napoli e Novara; Regione Puglia; Provincia di Lecce; Provincia di Bari; Provincia di Foggia; Provincia di Barletta-Andria-Trani; Provincia di Brindisi; Comune di Lecce; Gal Terre d’Arneo; Gal Capo di Leuca.


IL PROGRAMMA


L’Expo aprirà i battenti sabato 28 alle 10.30 con la cerimonia di inaugurazione alla presenza delle autorità e del segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli.

Ogni giorno, dalle 10 fino alle 21, si potrà visitare la vasta esposizione di prodotti artigianali del settore artistico e agroalimentare da parte delle associazioni territoriali di Confartigianato, istituzioni, consorzi e aziende private provenienti da diverse regioni italiane (Puglia, Campania, Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, Toscana, Emilia, Piemonte e Lombardia).


Dalle 12.30 alle 17, inoltre, si terranno cooking show tematici aperti a tutti: il primo è previsto sabato 28 alle ore 13 ed è a cura dell’Associazione cuochi salentini. A seguire, alle 15,30, si terrà l’XI Convenzione di “Ciao Italia”, l’Associazione dei ristoranti italiani all’estero che tutela e promuove la cucina italiana all’estero da oltre trent’anni. I delegati di Ciao Italia parleranno di: presenza del prodotto italiano sul mercato estero di loro competenza; accessibilità e qualità del prodotto italiano presente; facilitazioni ed iniziative di organismi italiani in favore della distribuzione; possibilità di una distribuzione capillare attraverso i ristoranti; iniziative per realizzare i contatti fra segmenti della produzione con segmenti del mercato attraverso la rete, in modo da facilitare le aziende di piccole e medie dimensioni.


Domenica 29 alle 18 è prevista una tavola rotonda con buyers, ristoratori italiani all’estero e giornalisti.


AREA CONGRESSI


Sabato 28, giornata di apertura della fiera, sono in programma due convegni all’interno dell’Area congressi del “Lecce Fiere”: il primo, alle 11,30, sul tema Il futuro dell’artigianato: salvaguardia degli antichi mestieri e opportunità occupazionali per i giovani è rivolto agli studenti delle scuole superiori; il secondo, alle 17,30, verterà su Eccellenze artigianali e turismo di qualità”.


FUORI SALONE


In contemporanea all’evento fieristico, il “Fuori Salone” toccherà invece il “cuore” della città barocca con: Le vie dell’artigianato”, da percorrere visitando l’esposizione di opere artigianali e artistiche negli spazi del castello Carlo V e nell’Anfiteatro romano, e Le vetrine dell’artigianato, allestite con le produzioni più rappresentative dell’artigianato artistico salentino, grazie all’accordo tra alcuni commercianti leccesi e la categoria Artistico e tradizionale di Confartigianato Lecce.


Le due iniziative saranno presentate sabato 28, alle 19,30, nel Castello Carlo V. Parteciperanno rappresentanti delle istituzioni e buyers stranieri.


La fiera, a cura di Big Bang resterà aperta ogni giorno dalle 10 alle 21. Ingresso libero. Info su www.cibartiexpo.it.


Cronaca

“Sono un fotografo, di ritorno da Taranto”, ma nascondeva eroina

Questi, alla vista dei poliziotti, si mostrava subito irrequieto e insofferente al controllo di polizia, riferiva infatti di avere fretta e di doversi allontanare in tempi brevi, mentre ripeteva di essere…

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La Polizia di Stato arresta insospettabile con a bordo eroina

insospettabile incensurato del 72, salernitano, colto nella flagranza di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nell’occasione, in costanza di specifici servizi antidroga, gli agenti venivano insospettiti dall’andatura di un veicolo che procedeva a velocità sostenuta nella periferia di Lecce, decidendo così di fermare il mezzo e sottoporre a controllo il conducente.

Questi, alla vista dei poliziotti, si mostrava subito irrequieto e insofferente al controllo di polizia, riferiva infatti di avere fretta e di doversi allontanare in tempi brevi, mentre ripeteva di essere un fotografo di ritorno da Taranto dove aveva avuto un incontro di lavoro riguardo ad un servizio fotografico, manifestando impellenti esigenze.

Il nervosismo dell’uomo aumentava allorquando gli agenti comunicavano che lo avrebbero sottoposto a perquisizione.

Dopo lunghe ricerche, i poliziotti riuscivano a rinvenire, all’interno dell’imbottitura della spalliera del sedile, dell’eroina per un peso complessivo di quasi 100 grammi, sostanza questa ben nota per l’alta dipendenza che provoca negli assuntori.

Su tali basi il fermato, condotto presso la Questura di Lecce per gli accertamenti di rito, veniva tratto in arresto ai domiciliari e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Trovato in possesso di cocaina, 40enne arrestato

La Polizia ha tratto in arresto un pregiudicato dell’84, colto nella flagranza di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti…

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La Polizia ha tratto in arresto, ai domiciliari, un pregiudicato dell’84, leccese, colto nella flagranza di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La Procura di Lecce, informata di quanto stava accadendo, ha immediatamente disposto una perquisizione domiciliare a carico del soggetto.

Durante la perquisizione, eseguita anche con l’ausilio delle unità cinofile della Guardia di Finanza, nell’abitazione dell’uomo gli agenti dell’antidroga rinvenivano circa 70 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, divisa in alcuni involucri; inoltre i controlli eseguiti hanno permesso di rinvenire e sequestrare anche sostanza per il taglio, come il mannitolo e bicarbonato, ed è stato trovato anche materiale idoneo al confezionamento e pesatura dello stupefacente.

Su tali basi il giovane fermato, condotto presso la Questura di Lecce per gli accertamenti di rito, veniva tratto in arresto ai domiciliari e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Approfondimenti

Comitati feste per cosa? Devozione o occasioni per eventi, sagre, fiere e lucro?

Far partecipare fisicamente e coinvolgere in una festa diventa anche un compito educativo per far incontrare e dialogare le persone, il coinvolgimento è necessario per far crescere la comunità ed è una delle sfide che ci attende se si vuole essere una società civile in cui tutti si sentano veramente e responsabilmente di far parte…

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di Hervé Cavallera

Le sagre paesane, volte di solito a celebrare il Santo patrono (feste patronali), ma anche positivi eventi come il raccolto o un particolare cibo, si perdono, per così dire, nella notte dei tempi.
Il Salento, come ogni parte d’Italia, ne vanta tantissime e non si può elencarle tutte, considerando i tanti centri della provincia di Lecce.

Ad esse naturalmente sono da aggiungere le Festività nazionali religiose e civili come Natale, Capodanno, la Festa delle Repubblica e così via.

Una volta, la festa era sempre accolta con particolare gioia soprattutto dai bambini e ragazzi. Basti ricordare che già la domenica era un giorno felice in quanto non si andava a scuola.  Poi nella festa patronale e in quelle importanti vi erano i dolci, alcuni propri della festa. Inoltre, vi erano le fiere e i piccoli vedevano e chiedevano ai genitori l’acquisto dei giocattoli. Era il momento dell’incontro e delle curiosità, come attraevano le bande musicali che, suonando, percorrevano le strade.

Chi non è più giovane ricorda molto bene che le feste rappresentavano per la comunità in cui si viveva un momento nel quale si interrompeva la routine di una realtà prevalentemente agricola, e quindi scandita dalle stagioni e dalla levata e dal tramonto del sole, e ci si riuniva nella pubblica piazza liberamente e allegramente, e si comunicava.

Il clima festaiolo era di fatto per lo più connesso con l’evento religioso che trovava (e trova) per il pubblico il momento più appariscente nella processione con la statua del Santo.

Di fatto i buoni pranzi e quant’altro non erano che una forma di testimonianza della benevolenza del Patrono a cui andava il ringraziamento solenne. Di qui lo spettacolo delle luminarie, per alcune delle quali il Salento è noto in tutta Italia.

Accadeva – e accade tutt’oggi –  che tra paesi o tra frazioni dello stesso paese si facesse a gara a chi riusciva a realizzare il festeggiamento più spettacolare. Il che ha condotto, dappertutto nella Penisola, a spostare l’attenzione dalla celebrazione liturgica in sé alla festa come spettacolo.

L’elemento laico ha finito col prevalere su quello religioso con la presenza di cantanti, ghiottonerie, balli e tant’altro. Questo sempre a prescindere dalle sagre chiaramente mangerecce come a Tricase la Sagra di San Vito Cucuzza e Cadduzzu» (9 agosto) e la Sagra de la Pasta fatta a casa (17 agosto, frazione di Depressa) per fare qualche esempio di sagre che hanno caratterizzato un determinato prodotto.

Ora, che le festività patronali e le sagre continuino ad esserci è un fatto chiaramente positivo in quanto rappresentano la nostra tradizione, solo che si stanno risolvendo, alcune volte, in puro spettacolo volto alla promozione turistica e al guadagno (basti pensare alla “Notte della Taranta” che è divenuto un notissimo e fortunato festival della canzone popolare, ma che ha perduto ogni rapporto con l’ancestrale fenomeno del tarantismo).

Sotto tale profilo sono soprattutto da tenere presenti le festività religiose, dove la celebrazione del sacro dovrebbe essere prevalente e veramente sentita.

Tali feste, infatti, non hanno alcun scopo di lucro, anche se in alcune le spese per luminarie e complessi musicali sono ingenti e non mancano le difficoltà a far quadrare il bilancio.

Né solo questo. È in forte crescita, purtroppo, il fenomeno della denatalità. I giovani sono sempre meno e talvolta disattenti alle tradizioni. Il mondo dei social networks è per lo più quello della comunicazione quotidiana, dell’immersione nel contingente.

Avviene così che viene meno quel cambio generazionale che vi è stato per secoli e i componenti dei comitati festa, i quali curano l’aspetto esteriore delle feste religiose dedicate alla Madonna e ai Santi venerati nella parrocchia di appartenenza, non hanno il naturale ricambio, spesso apportatore di nuove idee.

Così, generalizzando un discorso che ovviamente è diverso variando i luoghi e le persone, si rischia, soprattutto per le feste patronali, che tutto si traduca in un déjà vu, in un prodotto già visto e quindi poco attraente.  Tuttavia, occorre non confondere due elementi che sono diversi e, però, accomunati.

Il primo e fondamentale è la venerazione del Santo Protettore, con le cerimonie sacre pertinenti che riguardano esplicitamente il Parroco e nel quale si manifesta la liturgia propria del culto. Il secondo è il bisogno di accrescere la partecipazione della comunità attraverso manifestazioni non ripetitive e che coinvolgano i giovani e non solo i giovani.

L’accortezza è appunto quella di conservare il passato nei suoi elementi qualificanti, i quali consentono di non perdere l’identità di una cultura, di un luogo, in un mondo in cui tutto sembra invece omologarsi e smarrirsi nel contingente, e al tempo stesso arricchire la manifestazione con innovazioni mirate al coinvolgimento dei presenti.

La festa è un fatto corale, di partecipazione collettiva e non un mero spettacolo a cui si assiste da estranei. Occorre sentirsi parte della comunità. Ciò è oggi molto difficile poiché si tende a vivere una comunicazione virtuale, tramite i social.

Per tale motivo, far partecipare fisicamente e coinvolgere in una festa diventa anche un compito educativo per far incontrare e dialogare le persone. Si capisce che tutto questo non è facile, ma il coinvolgimento è necessario per far crescere la comunità ed è una delle sfide che ci attende se si vuole essere una società civile in cui tutti si sentano veramente e responsabilmente di far parte.

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