Attualità
Ma davvero i pugliesi sono i più infelici d’Europa?
Le indagini sono invece molto soggettive, e quindi discutili, quando vogliono entrare nella psicologia umana e valutare la felicità di una persona, felicità che non si può ridurre ad un dato statistico poiché è sempre personale sia per quello che uno desidera sia per i momenti della vita in cui si esprime

ALLA FINE DEL GIORNO. SIAMO FELICI O INFELICI?
di Hervé Cavallera
Secondo un report ISTAT del 17 aprile scorso i lavoratori italiani sono trai più infelici d’Europa e tra gli Italiani i Pugliesi. Ciò riguarderebbe la percezione delle amicizie, l’utilizzazione del tempo libero, i rapporti familiari, la condizione economica e sociale. Un quadro certamente non esaltante e che sembra contrastare, per noi Salentini, quella che è considerata l’immagine ufficiale del “tacco d’Italia”, terra del sole, dell’ospitalità, dello svago. Si tratta quasi di squarciare il velo di autoprotezione e di scorgere una realtà ben diversa.
E tuttavia i dati sono da valutare con una certa cautela anche perché si entra nella dimensione intima dei soggetti e in essa l’emotività ha un ruolo notevole e gli esseri umani sono spesso portati ad accentuare ciò che di positivo e di negativo hanno incontrato o incontrano nella propria esistenza. Dipende poi dalle diverse età della vita e dalle esperienze provate nella vicinanza del report. Immaginate un giovane intervistato a pochi giorni dal suo matrimonio con aperta davanti una luminosa speranza di vita e un giovane intervistato poco dopo la scomparsa di una persona a lui cara.
D’altra parte, secondo un discutibile report del 1923 attribuito all’ONU (Where young people are the happiest ossia Dove i giovani sono più felici) si troverebbero tra i più felici i giovani del nord Europa e in primo luogo i Lituani. Altri report giudicano la Finlandia lo Stato ove si vive meglio.
E questo sempre tenendo conto del reddito pro capite, dell’aspettativa di vita sana, della libertà sociale. E a ciò si contrappone il fatto, attestato sempre da report, che il tasso maggiore dei suicidi avviene proprio nei Paesi Baltici dove appunto esiste un più alto tenore di vita. E il suicidio, si capisce bene, è indubbia espressione di drammatica infelicità. Non è il denaro che assicura la felicità.
Insomma, non è facile tradurre in fredde classifiche, che vorrebbero essere oggettive e scientifiche, quelli che sono i sentimenti delle persone, sentimenti che variano non solo secondo le età e il successo lavorativo, ma appunto secondo lo stato d’animo del momento in cui si risponde ai quesiti dei report.
Nella percezione di sé gli elementi soggettivi si intrecciano inevitabilmente con quelli oggettivi, sì da rendere molto dubbia la possibilità di una conoscenza oggettiva di come veramente si è. Le variabili sono tante e non codificabili.
Ad esempio, può naturalmente accadere che una persona con un reddito modesto possa essere più sereno di un’altra con un reddito più alto ma con incombenze più pesanti. A voler poi richiamare la nostra tradizione cattolica, è pressoché difficile che nelle confessioni non si dichiarino delle colpe, degli errori, sia pur veniali. E il riconoscimento del peccato mostra come l’uomo non è mai esente dalle ombre, a meno che non si tratta di figure eccezionali di cui è riconosciuta la santità, ma anche loro hanno pur sofferto le “tentazioni”. Lo stato d’animo è fatalmente soggettivo e non può che riguardare il singolo individuo.
Ciò non vuol dire che le classifiche, le statistiche, i “dati” siano da buttar via. Essi, quando veramente ben fatti e promossi da istituti di riconosciuti meriti scientifici, sono utili per individuare “frammenti” di vita, di aspirazioni, di stati d’animo, di aspettative; frammenti che possono servire come stimolo per venire incontro alle esigenze della comunità.
I report sono certamente oggettivi allorché indicano dei dati come, ad esempio, stipendi, natalità, emigrazione, malattie, ecc. In questi casi dovrebbero costituire un pungolo nei confronti delle classi dirigenti politiche per migliorare in modo equo la qualità della vita dei cittadini.
Le indagini sono invece molto soggettive, e quindi discutili, quando vogliono entrare nella psicologia umana e valutare la felicità di una persona, felicità che non si può ridurre ad un dato statistico poiché è sempre personale sia per quello che uno desidera sia per i momenti della vita in cui si esprime. Si pensi ad un giovane che ha di fronte un futuro che è sempre, nel bene e nel male, pieno di incognite.
Nel giovane ora possono prevalere l’entusiasmo e la speranza, ora la delusione e l’incertezza.
Ma ciò vale anche per l’anziano. Nel meriggio della propria esistenza egli può fare un bilancio di quanto accaduto e necessariamente trova gioia e dolori, vittorie e delusioni, errori e illusioni, successi e affetti.
A quali dare più peso, considerato che tutti insieme hanno costituito e costituiscono la propria vita? Vivere significa anche accettare gioie e dolori, sperando di commettere pochi errori e non gravi.
Ora, tornando al nostro Salento e prescindendo dai diversi problemi personali che possono riguardare le aspettative che si riscontrano nel proprio ambiente lavorativo, il quale dovrebbe essere analizzato secondo le diverse tipologie, è chiaro che in generale qualcosa non va nel mondo giovanile, e ne sono espressione oggettiva lo spopolamento e il calo demografico. La maggior parte di coloro che vanno a studiare o a lavorare fuori Terra d’Otranto non torna più. E di tale problema dovrebbe farsi carico il mondo della politica regionale e nazionale, come lo stesso mondo deve affrontare il tema della natalità che, pur connesso ad un modus vivendi che talvolta non vuole assumersi responsabilità, potrebbe essere in qualche modo modificato con agevolazioni e contributi per la nascite.
Importante, in ogni caso, è saper vivere insieme e sapersi spendere per vedere crescere i propri cari, la propria terra. Questo in vario modo hanno fatto i nostri genitori, i nostri antenati e a questo compito non ci si può e non ci si deve sottrarre.
Appuntamenti
Un appuntamento da non perdere: tanto jazz e ottima musica
Dopo la prima di qualche settimana fa, a gran voce è stato richiesto il bis….

Domenica sera in musica, e che musica!
Un appuntamento da non perdere, per gli amanti del Jazz e dell’ottima musica, sarà quello che si terrà Domenica 18 maggio, dalle 19,00, a Tricase, in piazza Pisanelli, presso la farmacia Balboa (liquid therapies).
Dopo la prima di qualche settimana fa, a gran voce è stato richiesto il bis.
Così il gruppo Blue Notes Vibes (in ricordo della monumentale Musica Jazz, e delle note senza tempo che spaziano dagli anni 1920 in poi), si esibirà nella cornice della splendida piazza di Tricase.
Gli artisti che delizieranno quanti prenderanno parte alla jam session sono: al sax, Davide Arena; al piano, Daniele Nieri, al contrabbasso, Lorenzo Spira, alle percussioni, Lorenzo Marzo.
Attualità
Matino, l’eredità di Antonio Costantino
Il consiglio comunale di Matino ricorda l’ex assessore alla cultura e ideatore nonché curatore del MaCMA – Museo d’Arte Contemporanea di Matino, progetto che ha saputo unire innovazione e identità locale. Un fondo per la cultura in sua memoria

Il consiglio comunale di Matino ha commemorato con profonda commozione il consigliere Antonio Costantino, recentemente scomparso.
Figura di riferimento per la comunità, Costantino è stato un appassionato conoscitore della storia e della cultura matinese, ex assessore alla cultura e ideatore nonché curatore del MaCMA – Museo d’Arte Contemporanea di Matino, progetto che ha saputo unire innovazione e identità locale.
Nel corso della seduta, l’amministrazione comunale e l’intero consiglio hanno espresso unanime cordoglio e riconoscenza per l’impegno civile, culturale e istituzionale che Antonio Costantino ha sempre dimostrato, facendosi promotore di numerose iniziative di valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio.
A testimonianza concreta dell’eredità culturale lasciata da Costantino, il consiglio comunale ha approvato la costituzione di un fondo alla memoria di Antonio Costantino, da iscrivere in bilancio e destinare esclusivamente al sostegno di iniziative culturali.
Il fondo avrà l’obiettivo di promuovere eventi, progetti educativi, pubblicazioni e attività artistiche che riflettano lo spirito e i valori che hanno guidato il suo operato.
“Antonio ha saputo coniugare passione, competenza e visione – ha dichiarato il sindaco Giorgio Salvatore Toma –, la sua scomparsa lascia un grande vuoto nella vita politica e culturale della nostra città, ma il suo esempio resta vivo. Con il fondo che porterà il suo nome, vogliamo onorare la sua memoria e continuare a investire nella cultura come strumento di crescita e coesione. È il modo più autentico per far sì che il suo lavoro continui a generare valore per la nostra comunità”.
Anche il presidente del consiglio comunale, Alberto Sabato, ha voluto esprimere il proprio ricordo: “Antonio Costantino ha rappresentato per tutti noi un punto di riferimento umano e culturale. Il suo impegno all’interno dell’aula consiliare è sempre stato improntato al dialogo costruttivo e alla valorizzazione del bene comune. Era un uomo colto, visionario e profondamente legato alla sua città. Il fondo che abbiamo istituito è una scelta doverosa e simbolica: continuerà a tenere viva la sua voce e la sua passione nei progetti futuri di Matino”.
La comunità matinese perde un protagonista insostituibile della vita pubblica, ma ne custodisce con gratitudine l’eredità morale e culturale.
Il suo ricordo vivrà nelle iniziative che, grazie al fondo a lui intitolato, continueranno a Vivere e a ispirare nuove generazioni.
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Attualità
Il sindaco di Miggiano nominato componente della Conferenza Stato-Città
La nomina del Vicepresidente Vicario di ANCI Puglia Michele Sperti è stata formalizzata dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi

Il Vicepresidente Vicario di ANCI Puglia Michele Sperti , nominato componente della Conferenza Stato-Città.
Sperti, Sindaco di Miggiano dal 2019, Vicepresidente Vicario di ANCI Puglia e Consigliere nazionale di ANCI, è stato ufficialmente nominato componente della Conferenza Stato-Città e Autonomie Locali, in rappresentanza dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
La nomina è stata formalizzata dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso della seduta ordinaria della Conferenza tenutasi presso il Viminale.
La Conferenza Stato-Città, insieme alla Conferenza Stato-Regioni e alla Conferenza Unificata, è uno dei principali strumenti di coordinamento tra l’amministrazione centrale e gli enti territoriali, come previsto dall’art. 114 della Costituzione.
Si riunisce mensilmente presso il Ministero
dell’Interno ed è presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per delega, da uno dei
ministri competenti.
Ne fanno parte: il sindaco di Roma Capitale, i sindaci di Napoli, L’Aquila, Firenze, Vicenza,
Bergamo, Palermo, Novara (nella persona del Presidente IFEL Alessandro Canelli), Valdengo (On. Roberto Pella), e da oggi anche il sindaco di Miggiano e Vicario di Anci Puglia, Michele Sperti.
La Conferenza Stato-Città è chiamata a svolgere, tra le altre, le seguenti funzioni:
• Coordinare i rapporti tra lo Stato e le autonomie locali.
• Analizzare e confrontarsi su politiche generali che incidono sulle funzioni di Comuni,
Province e Città metropolitane.
• Esaminare questioni relative all’ordinamento, al funzionamento e alle politiche finanziarie e
organizzative degli enti locali.
• Discutere temi legati alla gestione dei servizi pubblici locali e valutare problematiche
segnalate dal Governo o dagli enti locali.
• Promuovere l’efficienza nei servizi pubblici locali.
• Favorire la stipula di accordi di programma tra Stato e enti locali.
• Sostenere l’organizzazione di manifestazioni ed eventi nazionali promossi da più Comuni o
Province.
“Onorato di ricevere così tanta fiducia per questo delicato incarico – queste le prime parole del sindaco Sperti – assumo l’impegno di servire i quasi 8mila Comuni italiani con lo stesso entusiasmo e responsabilità di sempre, consapevole di quanto, da questa postazione, si possa essere utili a migliorare la vita delle comunità locali. Assicuro costanza
e dedizione al mio Comune e alla Comunità pugliese che continuerò a servire con rinnovato
slancio da sindaco e da vicario di Anci Puglia”.
Le congratulazioni di ANCI Puglia
La Presidente Fiorenza Pascazio, ha così commentato la nomina: “A nome di ANCI Puglia, esprimo le più sentite congratulazioni al Vicepresidente Vicario Michele Sperti per questo prestigioso incarico. A lui affidiamo un compito di grande responsabilità: farsi interprete e portavoce delle istanze dei Comuni e dei territori, portandole concretamente
all’attenzione del Governo”.
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