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Nel Capo di Leuca con la Rotta dei Fenici

Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, evento online in diretta facebook  a partire dalle 16 di questo pomeriggio

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Terzo appuntamento con l’informazione dell’Agenzia di Sviluppo Locale GAL Capo S. Maria di Leuca.


Questo pomeriggio, alle ore 16, in diretta sulla pagina facebook dell’Agenzia, si parlerà di progetti integrati a livello locale che interagiscono con reti globali, con l’iniziativa Nel Capo di Leuca con la Rotta dei Fenici”, Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.


La Rotta, con l’apporto scientifico dell’Università del Salento, “accompagnerà” il percorso di integrazione spinta a cui punta l’Agenzia nella nuova programmazione dei fondi comunitari 2021-2027.


Dialogheranno con il presidente dell’Agenzia Antonio Ciriolo, Stefano De Rubertis, docente del Dipartimento di Scienze dell’Economia dell’Università del Salento, Antonio Barone, direttore della “Rotta dei Fenici” ed Emiliano Cazzato, Vice Direttore del GAL Capo di Leuca scarl.

Per il direttore del GAL Giosuè Olla Atzeni «i Comuni del Capo di Leuca, così come tanti altri della Puglia, hanno beneficiato nel tempo delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione con il cofinanziamento dell’Unione Europea. I finanziamenti sono stati finalizzati, in gran parte, al recupero di un consistente numero di beni culturali e naturali, restituiti alla pubblica fruizione. Anche tanti interventi finanziati dal GAL Capo S. Maria di Leuca sono stati finalizzati in questa direzione. Il risultato finale è un patrimonio di beni culturali messo a disposizione della comunità: palazzi nobiliari, castelli, cripte, chiese, aree archeologiche, aree naturalistiche e tanto altro ancora. Nell’ultima programmazione LEADER, attualmente in fase di attuazione da parte del GAL Capo di Leuca, presieduto da Rinaldo Rizzo, gli interventi destinati ai Comuni riguardano il sostegno alle iniziative per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale dei centri urbani e delle campagne, con l’obbligo per gli stessi comuni di prevedere piani di funzionamento e gestione dell’iniziativa tali da garantire, per almeno 5 anni, la fruizione pubblica del bene. Si è data priorità, quindi, ai contenuti per dare sostanza ai contenitori. Questi progetti si aggiungono alle tante iniziative realizzate dal GAL con il programma LEADER a sostegno delle iniziative imprenditoriali nei settori della tipicità artigianale ed agroalimentare e a quelle realizzate nel settore dei servizi al turismo».


«Oggi, tutto questo patrimonio di beni culturali e naturali, sapori, saperi, tipicità e tradizioni non possono più andare su strade parallele e separate. Occorre dare sostanza a quanto previsto anche dallo stesso GAL: l’integrazione fra soggetti e settori che vivono in questo territorio non può più essere un indirizzo, ma un obbligo, una strategia di sviluppo dalla quale non si potrà prescindere», dichiara il presidente dell’Agenzia di Sviluppo Locale Capo S. Maria di Leuca Antonio Ciriolo, «La “Rotta dei Fenici” è la connessione delle grandi direttrici nautiche che, dal XII secolo a.C., furono utilizzate dal popolo dei Fenici quali fondamentali vie di comunicazione commerciali e culturali nel Mediterraneo. Oggi intraprendere una direttrice di sviluppo significa tracciare vie di comunicazione, di contenuti e di strategie che, tutte insieme, devono fare in modo che il Capo di Leuca possa giungere nel porto giusto. La metodologia dell’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa “La Rotta dei Fenici” può contribuire a raggiungere il risultato auspicato; per questo motivo Agenzia e Rotta hanno sottoscritto una Convenzione di collaborazione che porterà i due operatori a sperimentare, nei prossimi anni, un modello di integrazione spinta, in cui i beni culturali e i centri visita presenti nei Comuni del comprensorio potranno diventare il punto di riferimento di una strategia di sviluppo che coinvolgerà tutti i soggetti, pubblici e privati, che vorranno aderirvi. All’Università del Salento, coinvolta già in questa fase di lancio del modello di integrazione, viene chiesto un apporto scientifico a questa strategia, che accompagni i protagonisti lungo la direttrice che intende intraprendere».



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“Dare l’anima alla politica”, Don Bruno Bignami a Taurisano

Il direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI presenterà il suo nuovo libro presso l’oratorio Don Bosco (dalle 20)

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Questa sera, presso l’oratorio Don Bosco di Taurisano, si terrà un importante appuntamento culturale e sociale: la presentazione del libro Dare l’anima alla politica di don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI.

L’opera, edita da San Paolo, è accompagnata dalla prefazione del Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

L’iniziativa si inserisce all’interno della rassegna Pulchra Book, realizzata in collaborazione con la Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, il Comune di Taurisano, la Caritas diocesana, la Fondazione Mons. Vito De Grisantis, l’Ufficio diocesano pastorale e Progetto Policoro.

Durante l’incontro interverrà anche Monsignor Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca.

Modererà la serata sarà Luana Prontera, giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia.

Inoltre, il domani, martedì 20 maggio, alle ore 18,30, Caritas Italiana e FOCSIV promuoveranno un webinar dal titolo “Verso i referendum. Per una partecipazione informata”.

All’incontro online parteciperanno lo stesso don Bruno Bignami e Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.

Per informazioni: advocacy@caritas.it.

Due appuntamenti distinti ma complementari, che offrono spunti di riflessione sull’impegno sociale, civile e politico, alla luce dei valori della partecipazione e della responsabilità.

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Pioggia di Rose a Salve

Spiritualità, cultura e identità di comunità, la festa di Santa Teresa

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di Tiziana Protopapa

Nel cuore del Capo di Leuca, tra le strade lastricate di storia e fede, la comunità di Salve si prepara ogni anno a vivere un evento che è molto più di una semplice celebrazione religiosa.

La “Benedizione delle Rose” in onore di Santa Teresa di Gesù Bambino non è solo un rito liturgico: è un momento sospeso nel tempo, che intreccia spiritualità e identità culturale, diventando specchio di una comunità che custodisce le sue radici e le trasforma in fioritura condivisa.

Un culto che nasce dall’anima del popolo

Il culto di Santa Teresa nacque nel 1926 grazie all’iniziativa appassionata dell’allora arciprete Francesco De Filippis.

Le sue parole, cariche di amore e abbandono totale a Dio, conquistarono il cuore dei salvesi.

Da quel momento, il seme di una devozione autentica ha attecchito profondamente nell’anima collettiva del paese.

Da allora, la comunità di Salve ha fatto della Santa di Lisieux la sua compatrona e del suo Santuario – affacciato sul cimitero e un tempo convento dei Cappuccini – un luogo di incontro, preghiera e memoria.

Una festa dal significato profondo

Il momento culminante della devozione è il 17 maggio, data della canonizzazione della Santa da parte di Papa Pio XI.

In quel giorno si celebra la suggestiva “Benedizione delle Rose”, che rievoca la promessa di Santa Teresa: «Farò cadere una pioggia di rose».

Il gesto, poetico e potente, trasforma il piazzale del Santuario in un campo fiorito di fede, dove ogni rosa alzata rappresenta un’intenzione, una gratitudine, una speranza. Quest’anno il rito della Pioggia delle Rose si celebra il 18 maggio.

Patrimonio di spiritualità e cultura

Il rito, dal forte valore simbolico, ha nel tempo assunto anche un significativo valore culturale.

L’allestimento floreale, i canti, la presenza popolare, l’architettura storica del Santuario, le reliquie custodite: ogni dettaglio testimonia una continuità intergenerazionale.

Non si tratta solo di una tradizione da rispettare, ma di un’identità da tramandare.

In un’epoca in cui i territori sono alla ricerca di autenticità per distinguersi e attrarre visitatori consapevoli, la “Pioggia delle Rose” rappresenta un driver di sviluppo: spiritualità e cultura si fondono in un’esperienza profonda, che rigenera la comunità e attira chi è in cerca di senso.

Nel volo silenzioso dei petali di rosa, Salve rinnova ogni anno la sua anima più profonda.

E in quel gesto semplice, che attraversa generazioni, la comunità ritrova sé stessa, la sua storia e la sua vocazione più autentica: essere custode di bellezza e portatrice di speranza.

Una lezione per tutti i territori: nei gesti più antichi e spirituali può celarsi la chiave per una rinascita autentica, radicata e condivisa.

Il programma di domenica 18 maggio

Piazzale del Santuario di Santa Teresa di Gesù Bambino
Ore 18:30 – Celebrazione Eucaristica
A seguire – Benedizione Eucaristica e solenne “Pioggia di Rose”

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Un appuntamento da non perdere: tanto jazz e ottima musica

Dopo la prima di qualche settimana fa, a gran voce è stato richiesto il bis….

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Domenica sera in musica, e che musica!

Un appuntamento da non perdere, per gli amanti del Jazz e dell’ottima musica, sarà quello che si terrà Domenica 18 maggio, dalle 19,00, a Tricase, in piazza Pisanelli, presso la farmacia Balboa (liquid therapies).

Dopo la prima di qualche settimana fa, a gran voce è stato richiesto il bis.

Così il gruppo Blue Notes Vibes (in ricordo della monumentale Musica Jazz, e delle note senza tempo che spaziano dagli anni 1920 in poi), si esibirà nella cornice della splendida piazza di Tricase.

Gli artisti che delizieranno quanti prenderanno parte alla jam session sono: al sax, Davide Arena; al piano, Daniele Nieri, al contrabbasso, Lorenzo Spira, alle percussioni, Lorenzo Marzo.

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