Andrano
Andrano, post razzista: Consigliere si dimetta!
Andrano: un Consigliere comunale posta uno sconsiderato parere sull’ “Ennesimo episodio. Un bastardo romeno ha ucciso un ragazzino in Calabria. La Romania è la bestia nera dell’Europa x l’Italia chiudiamo le porte e rispediamoli a casa TUTTI. Avvenuto in Calabria”.
Andrano: un Consigliere comunale posta uno sconsiderato parere sull’ “Ennesimo episodio. Un bastardo romeno ha ucciso un ragazzino in Calabria. La Romania è la bestia nera dell’Europa x l’Italia chiudiamo le porte e rispediamoli a casa TUTTI”. Il consigliere Graziano Paolo Accogli forse si sarà fatto prendere dalla foga e dalla rabbia. O quanto meno ce lo auguriamo. Se è così, rientri su FB e chieda scusa a tutti: rumeni, immigrati di ogni tipo ed anche italiani. Non fosse così chiediamo al consigliere Accogli di dimettersi senza “se” e senza “ma”. Perché, come scritto in uno dei tanti post di risposta pubblicati sempre sulla piazza virtuale di FB quelle “Sono le parole di un amministratore del Comune di Andrano. Inaccettabili. Incredibili. Indegne”. L’Italia sarà anche piena di immigrati, da qualunque parte essi provengano, ma di razzisti ed ignoranti (più la prima o la seconda?) ce ne sono anche di più.
Molte le reazioni. Segnaliamo quella del massimo esponente del mondo del volontariato salentino, il presidente del Csv, Luigi Russo che così ha dichiarato a TRNews: “Se uno non è capace di fare i conti con i propri istinti, non ha la capacità di governare. È un episodio da prendere in seria considerazione, perché così ce ne sono una miriade. Ci fregiamo di essere popolo di accoglienza, chiediamo il Premio Nobel per questo, ma non riusciamo a frenare le schegge impazzite nel nostro corpo. Non è vero che in nome della libertà di parola e di espressione ci si può permettere di sollecitare il razzismo. Perché questo è razzismo”. Da Andrano, per il momento, nessun commento. Certo è che, dopo il passo indietro a cui sono stati costretti Ripa, Garbin e Piras, la richiesta di dimissioni sembra non tarderà neppure per Accogli”.
Anche Klodiana Cuka, presidente dell’associazione Integra Onlus, non usa mezzi termini: “Trovo il linguaggio disgustoso e xenofobo e fuori luogo per chi vive in una zona di periferia e terra di accoglienza come noi, che di problemi di razzismo acuto non ne ha avuti mai; riflessioni gravi in periodo di crisi come questa, in cui la paura e’ forte verso ogni cosa che sia diversa e lontana dalle certezze quotidiane. Se dei romeni e Romania usiamo questi termini, ci siamo dimenticati su ciò che veniva detto degli italiani in giro per il mondo quando facevano gli emigrati???”.
Resosi conto del putiferio scatenato, sempre su FB, il consigliere Accogli ha parzialmente rettificato: “Dire Xenofobo di un pensiero formato da parole di stizza per un evento criminoso mi sembra esagerato”. Ma, ahimè, ha anche aggiunto: “La xenofobia penso che sia altro e non chiudere le porte di una Nazione”. Mbah… forse era questo che intendevano i nostri nonni quando dicevano che, a volte, il rimedio è peggiore del male…
Giuseppe Cerfeda
Alessano
Da domani il 112 vale per tutti
Attivo anche nel distretto telefonico di Lecce, Gallipoli e Maglie quindi valido per tutti anche nella nostra provincia. Intanto sullo smartphone si può scaricare l’app “Where Are U”
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Da domani 112 NUE – Numero Unico di Emergenza Europeo sarà attivo in tutti gli Stati dell’Unione Europea.
Ovviamente, anche nel distretto telefonico di Lecce, Gallipoli e Maglie e quindi varrà per tutti i paesi della provincia di Lecce.
Il servizio, completamente gratuito, garantito 24 ore su 24, 7 giorni su 7, potrà essere utilizzato per ogni tipo di richiesta di intervento o soccorso.
Il 112 NUE sostituisce tutti quei numeri di emergenza attualmente utilizzati:
- il 112 dei Carabinieri
- il 113 della Polizia di Stato
- il 115 dei Vigili del Fuoco
- il 118 del Soccorso Sanitario
- il 1530 dell’emergenza in mare
Il 112 farà capo ad una Centrale Unica di risposta del Dipartimento di Protezione Civile che provvederà ad indirizzare le chiamate a seconda del tipo di emergenza e assistenza necessaria nonché di priorità, avendo un quadro completo delle richieste sull’intero territorio.
Per tale motivo dalla Polizia di Stato invitano gli utenti residenti nei centri che fanno riferimento ai Commissariati di Galatina, Gallipoli, Nardò, Otranto e Taurisano a non contattare il numero diretto del Commissariato competente, ma di chiamare comunque il NUE 112 che sarà in grado di intervenire più velocemente.
Stesso discorso ovviamente per le caserme dei carabinieri, quelle dei vigili del fuoco per il soccorso sanitario e per le emergenze in mare.
Il numero può essere chiamato da rete fissa o mobile, anche da cellulare sprovvisto di SIM o privo di credito o bloccato ed è disponibile inoltre il servizio multilingue.
Inoltre il 112 NUE può essere chiamato direttamente scaricando dall’App store l’applicazione dedicata “Where Are U” che si consiglia di installare sul proprio telefono cellulari, in quanto la tecnologia utilizzata permette una localizzazione della chiamata in modo più preciso e veloce, particolarmente utile nel caso di chiamate mute o di utenti non udenti.
Alessano
Il nuovo corso del Parco
Il Parco Otranto Santa Maria di Leuca Bosco di Tricase rinnova gli organi e gli obiettivi. Il sindaco di Alessano Osvaldo Stendardo nuovo presidente, e Alberto Capraro, vice sindaco di Castro, vice presidente. Professionisti nel Cda per Otranto e Tricase
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I 12 sindaci del Parco all’unanimità insieme alla Provincia di Lecce danno nuova vita agli organi direttivi, eleggendo il Comitato esecutivo e presidente e vice presidente dell’assemblea.
Dopo un confronto serrato (un eufemismo, al netto di alcune posizioni estreme nelle parole e nei fatti fortunatamente marginalizzate) e costruttivo, si è concordato un criterio di rappresentanza territoriale nel CDA estesa a tutto il Parco, e sono stati eletti all’unanimità il dott. Tenore, proposto da Otranto, di lunga esperienza amministrativa e professionale, il dott. Cataldi, proposto da Tricase, responsabile scientifico del CIHEAM Bari che porterà l’esperienza della progettazione internazionale nel Parco, e l’ing. Cristina Rizzo, ingegnere ambientale, proposta da Castrignano del Capo.
Avendo proposto professionisti nel CDA, Otranto e Tricase hanno rinunciato alla carica elettiva nell’assemblea dei sindaci che, sempre all’unanimità anche con il voto della Provincia, ha eletto il sindaco di Alessano Osvaldo Stendardo presidente, e Alberto Capraro, vicesindaco di Castro, a vice presidente.
Ieri (10 maggio) si è tenuta la prima seduta dei nuovi organi del Parco, con la condivisione di visione e prospettive.
Andrano
Botrugno contro Amati, al centro il rimedio contro la Xylella
L’udienza, presso il Tribunale di Brindisi, che si sarebbe dovuta tenere il 9 maggio 2024, è stata aggiornata al prossimo 20 giugno, l’accusa: diffamazione.
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Prosegue la singolar tenzone che vede contrapposti il consigliere regionale Fabiano Amati (Azione), di Fasano e l’imprenditore Luigi Botrugno, di Castiglione di Andrano, creatore di NuovOlivo, il rimedio contro l’essiccamento degli ulivi dalla Xylella.
L’udienza predibattimentale, presso il Tribunale di Brindisi, che si sarebbe dovuta tenere il 9 maggio 2024, è stata aggiornata al prossimo 20 giugno, l’accusa: diffamazione.
Il fatto
Nell’ottobre di due anni fa, lo stesso imprenditore Botrugno, dopo le dichiarazioni del consigliere e presidente della Commissione Bilancio, Amati, che sosteneva che “si è trattato di un raggiro per evocare una fantomatica cura dalla Xylella”, seguito da un post pubblicato dallo stesso consigliere in cui sosteneva che “era una truffa”, aveva seccamente chiarito a BrindisiReport: “Innanzitutto, io non ho ideato una cura per la Xylella per debellare il batterio. Ma il mio prodotto, NuovOlivo, riesce a far rinverdire gli ulivi essiccati. Inoltre, è bene chiarirlo, non sono un truffatore. E non ci tengo a passare per tale”.
Ora il tribunale di Brindisi dovrà decidere se il consigliere regionale Amati debba andare a processo o meno con l’accusa di aver diffamato l’imprenditore Botrugno.
Amati nell’ottobre 2023 era stato citato a giudizio dal pubblico ministero Pierpaolo Montinaro dopo la querela presentata dallo stesso Botrugno.
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