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Cronaca

In giro di notte con droga e denaro, arrestati

Trovati con cocaina e tutto l’occorrente per lo spaccio

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Alle ore 3.00 di questa notte la volante della Polizia di Stato ha incrociato nei pressi  di Piazza Mazzini a Lecce, due individui, che, alla vista degli agenti, hanno cercato di defilarsi con atteggiamento furtivo.


Ed è stato questo il motivo per cui gli operatori hanno deciso di fermarli per effettuare un controllo, anche perché uno di loro, 19enne, era già noto alle forze di polizia per reati specifici.


Durante la perquisizione personale, gli agenti della squadra volante hanno rinvenuto addosso a quest’ultimo un involucro in cellophane trasparente, contenente nr. 5 palline in cellophane di colore bianco, chiuse con nastro isolante di colore nero, contenente polvere di colore bianco risultata poi essere sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso complessivo di gr. 2.17, il tutto custodito all’interno di un pacchetto di sigarette nella tasca anteriore dei pantaloncini.


Nel portafogli dello stesso soggetto veniva trovata la somma di 460 €,  suddivisa in nr. 4 banconote da 50 €, nr. 12 banconote da 20 €, nr. 2 banconote da 10 €.


Alla luce di quanto rinvenuto, gli operatori effettuavano anche una perquisizione domiciliare e nella stanza da letto del 19enne veniva rinvenuta e sequestrata altra sostanza stupefacente (un involucro in cellophane di colore bianco contenente sostanza in polvere bianca del tipo cocaina del peso 4.30 gr, un involucro trasparente di colore marrone con sostanza stupefacente del tipo hashish del peso di gr. 1.69 e un involucro trasparente di cellophane contenente sostanza stupefacente del tipo Marjuana del peso di gr. 1.14).


Inoltre, veniva rinvenuta anche sostanza da taglio di tipo “Mannite” e tutto il necessario per il confezionamento delle dosi, precisando che il cellophane usato per il confezionamento delle dosi già trovate in possesso del 19enne, risultava essere lo stesso rinvenuto al domicilio del predetto, così come anche il nastro isolante di colore nero usato per chiudere le “palline” di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Veniva trovato anche un bilancino di precisione, un coltello a scatto, verosimilmente usato per dosare la sostanza e una pinza tronchesina per unghie, il tutto custodito in una cassetta di sicurezza, con chiusura a serratura e relative chiavi, nella camera da letto del giovane.


Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.


Alla luce di quanto emerso, dopo gli atti di rito e informato il Magistrato di turno della locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, il 19enne è stato indagato, in stato di libertà, per l’ipotesi di reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente”.



Cronaca

Brucia auto nella notte: incendio sospetto a Matino

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Alle ore 02:00 di questa notte un incendio divampato a Matino ha distrutto una vettura.

Sul posto, una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli, appartenente al Corpo dei Vigili del Fuoco di Lecce, precisamente in via Verdi.

L’auto è una Mercedes, modello 180, di proprietà di un 36enne.

Grazie alla rapida risposta e all’efficace azione dei Vigili del Fuoco, è stato possibile contenere l’incendio evitando danni ulteriori a persone e beni.

Al momento e’ in corso l’attività investigativa per determinare la natura dell’incendio.

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Cronaca

Tricase: ferisce la nonna e poi sferra calcio in faccia a carabiniere

Ventinovenne del posto arrestato in flagranza per per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Tricase hanno arrestato un uomo di 29 anni, del posto, per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali.

L’arrestato, nel corso della serata, aveva avuto un accesa discussione per futili motivi prima con la nonna usando violenza fisica e causandole addirittura una distorsione al braccio e poi con la madre oggetto di violenza verbale.

I militari dell’Arma che, allertati dalla madre, sono intervenuti mentre l’aggressore era ancora presso l’abitazione.

Vano il tentativo di calmarlo: in evidente stato di agitazione e non tollerando l’intervento dei Carabinieri, si è scagliato contro uno di loro colpendolo con un calcio al volto.

Sul posto a dar manforte ai colleghi anche i carabinieri della Stazione di Gagliano del Capo.

Il 29enne è stato bloccato e arrestato in flagranza di reato.

Come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, il fermato è stato condotto presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola del capoluogo salentino.

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Cronaca

Tricase Porto: Villa Sauli, che succede?

Nonostante una sentenza esecutiva e inappellabile del Consiglio di Stato che a dicembre ne ha ordinato l’abbattimento l’ecomostro è ancora lì a fare ombra all’antico e prezioso porto. E i tempi potrebbero ancora allungarsi causa altro ricorso al Tar. Vi spieghiamo perché e quali potrebbero essere i possibili scenari

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Che succede a Tricase Porto?

Mentre in altri lidi, vedi Sant’Isidoro a Nardò, hanno già inviato le ruspe per abbattere gli ecomostri nel porto rifugio tricasino, autentico gioiello tanto amato ed osannato, continua a tiranneggiare la famigerata “Villa Sauli”.

Eppure su quello che nelle intenzioni dichiarate negli anni Sessanta doveva diventare un albergo diffuso, pende come una mannaia inesorabile la sentenza, esecutiva ed inappellabile, datata 14 dicembre 2023, con la quale il Consiglio di Stato ne ha ordinato l’abbattimento, ponendo definitivamente fine ad una vicenda giudiziaria avviata nel 2017 dall’allora sindaco Carlo Chiuri che intraprese una battaglia personale per la sicurezza ed il decoro del Porto di Tricase.

E quindi? Quindi abbiamo scoperto che i tempi potrebbero ancora allungarsi causa l’ennesimo ricorso.

Ma come, direte, la sentenza non era inappellabile?

Si lo era e tale rimane, ci mancherebbe altro!

Quello che è avvenuto è che, all’atto di procedere all’abbattimento, così come ordinato dal Consiglio di Stato, per un eccesso di correttezza e zelo, dal Comune son partiti gli avvisi agli eredi, proprietari del fabbricato.

Uno di questi, però, non sarebbe andato a buon fine per un mero errore formale, forse un “difetto di notifica”, che ha dato adito ad uno degli eredi di ricorrere nuovamente al Tar.

Difficile, anzi improbabile, secondo il parere di alcuni legali da noi interpellati, mettere mano alla sentenza di abbattimento emessa dal Consiglio di Stato, ma i tempi, come dicevamo, potrebbero allungarsi ed anche di anni.

Il ricorso (iscrizione a ruolo del 22/4/2024 n° 465/2024) è stato già comunicato al Comune di Tricase che, a quanto ci risulta, non si è costituito in giudizio.

I possibili scenari: in caso di richiesta di sospensiva i tempi sarebbero certamente più celeri; se, invece, si entrerà nel merito, lo si farà su input delle parti e, a quel punto, conoscendo le lungaggini di questo tipo di procedure, potrebbero volerci anche 4-5 anni.

Anni durante i quali dovremo continuare a spiegare a chi verrà trovarci, come mai quell’ecomostro domini ancora l’antico porto preso a modello in tutto il Mediterraneo per la sua bellezza e per le pratiche di sviluppo sostenibile di ecosistemi rurali e costieri.

Giuseppe Cerfeda

 

 

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