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I Concerti del Chiostro, il Festival

Tra Galatina, Soleto, Cutrofiano, Zollino. Venerdì 1° settembre (ore 21) in Largo Osanna a Soleto, aprirà la rassegna Irene Grandi con “Io in Blues”. Tutti gli appuntamenti del festival itinerante

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Con la voce di Irene Grandi ed il suo “Io in Blues”, parte da Soleto venerdì 1° settembre, la XXIII edizione del Festival I Concerti del Chiostro, rassegna che, in dodici appuntamenti, porterà la grande musica in quattro comuni del Salento: Galatina, Soleto, Cutrofiano, Zollino, fino al 29 ottobre, ospiteranno artisti di forte richiamo, protagonisti di un cartellone variegato che attraversa i generi, dalla classica (che rimane il cuore della rassegna) al jazz al blues, con incursioni nella musica pop e tradizionale e nella narrazione teatrale.


Irene Grandi


Il primo appuntamento, venerdì 1° settembre, alle 21, in Largo Osanna a Soleto (ingresso libero) è con Irene Grandi e il suo progetto “Io in Blues”: ha arrangiato in chiave rock-blues alcuni dei più importanti brani della musica italiana e internazionale, ma anche del suo repertorio.


Un concerto che si presenta come un viaggio, fatto di brani che attraversano un arco temporale che va dagli anni ’60 fino ai ’90, canzoni che sono blues nell’anima e nell’ispirazione: Etta James, Otis Redding, Willie Dixon, Tracy Chapman, Sade, ma anche Pino Daniele, Lucio Battisti, Mina, e alcuni brani della stessa Grandi, riarrangiati in chiave rock-blues.


Il festival continuerà con l’appuntamento di venerdì 8 settembre a Cutrofiano in piazza Municipio con l’Orchestra di Piazza Vittorio in “Dancefloor”, ritmo, balli e musica per raccontare vent’anni dello storico ensemble multietnico (ore 21, ingresso libero).


Lola Astanova


Domenica 10, uno degli appuntamenti più attesi della rassegna: a Galatina in piazzetta Galluccio arriva la bravissima e sensuale Lola Astanova con I Concerti del Chiostro Ensemble, diretta da Cinzia Pennesi (ore 21, ingresso a pagamento).


Si tratta dell’unica data in Italia della talentuosa e seducente pianista uzbeka.


Appuntamento assolutamente da non perdere giovedì 14 settembre (start ore 21 – ingresso libero) a Zollino, in Villa comunale: sul palco saliranno Gegè Telesforo e la sua band (Gegè Telesforo Sestet) con il loro spettacolare Bigmama Legacy“.


Gegè Telesforo Sestet


Altra data da appuntare quella di domenica 17 (ore 21 – ingresso libero): a Soleto, presso il Giardino Istituto Opera Pia, si esibiranno Javier Girotto e Vince Abbracciante (“Santuario”)


Ancora a Soleto, Chiesa di Maria Santissima Assunta, venerdì 22 settembre (ore 21 – ingresso libero) si potrà assistere a “Preghiere”: drammaturgia e scrittura di Giuseppe Semeraro, musiche originali di Giuseppe Gigante.


Giovedì 5 ottobre (ore 21 – ingresso libero) ci si sposterà a Galatina, presso la Basilica di Santa Caterina, dove si esibirà il Duo pianistico Marco Sollini – Salvatore Barbatano con un Omaggio a Sergej Rachmaninov.


Sempre a Galatina, al Teatro Cavallino Bianco, lunedì 16 ottobre (ore 21 – ingresso 10 euro) il pianista Denis Linnik eseguirà musiche di Debussy, Schumann, Respighi, Ornstein.

Giovedì 19 ottobre (ore 21 – ingresso 10 euro) sarà la volta di Cutrofiano che ospiterà presso l’Auditorium del Municipio Antonio Di Cristofano e il suo pianoforte con musiche di Beethoven, Rachmaninov, Chopin.


Altro giro, altro pianista, questa volta a Zollino: lunedì 23 ottobre, presso l’Auditorium del centro anziani (ore 21 – ingresso libero) si esibirà al pianoforte Giuseppe Lo Cicero (musiche di Chopin, Debussy, Ravell, Rachmaninov, Gershwin).


Giovedì 26 ottobre (ore 21 – ingresso 10 euro) si tornerà al Teatro Cavallino Bianco di Galatina per “La Musica Miracolosa”, storia del pianista del ghetto di Varsavia con Francesco Nicolosi al pianoforte e Stefano Valanzuolo, voce narrante.


Il Festival chiuderà i battenti proprio al Teatro Cavallino Bianco di Galatina, domenica 29 ottobre (ore 21 – ingresso 15 euro) con “Bach is in the air” a cura del Duo pianistico Ramin Bahrami – Danilo Rea.


Javier Girotto e Vince-Abbracciante saranno a Soleto domenica 17 settembre


Tutte le info sulla XXIII edizione del Festival I Concerti del Chiostro si possono trovare sul sito www.iconcertidelchiostro.it e sulle pagine social IG e FB I Concerti del Chiostro. Info al 3314591008 (9-12 e 17-20) e info@iconcertidelchiostro.it.


I biglietti degli spettacoli a pagamento sono acquistabili su www.diyticket.it.


La XXIII edizione del Festival I Concerti del Chiostro, riconosciuta e sostenuta dal Ministero della Cultura, entra nel Fondo Unico per lo Spettacolo, sostenuta dalla Regione Puglia.


È organizzata dall’Associazione Musicale I Concerti del Chiostro, con il contributo e il patrocinio di Città di Galatina, Comune di Soleto, Comune di Cutrofiano e Comune di Zollino, con il patrocinio del Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce e in collaborazione con il Club Unesco di Galatina e della Grecìa Salentina.


Oltre agli appuntamenti serali, tutti alle ore 21, il Festival I Concerti del Chiostro 2023 propone una serie di matineé destinate alle scuole, continuando a perseguire l’obiettivo di avvicinare ulteriormente il pubblico alla musica classica e d’autore partendo proprio dalla sensibilizzazione dei più giovani.


Il cartellone 2023 è frutto del lavoro del nuovo direttivo dell’Associazione Musicale I Concerti del Chiostro adesso presieduta da Antonio Palumbo.


La direzione artistica è di Luigi Fracasso, pianista e didatta con all’attivo concerti in tutto il mondo, ideatore e alla guida del festival fin dalla prima edizione.


«Quella di quest’anno sarà un’edizione ricca di sorprese», annuncia Fracasso, «si passerà dalla talentuosa e seducente Lola Astanova a Giuseppe Semeraro e Giuseppe Gigante con la loro opera dal titolo Preghiere, dal blues di Irene Grandi al pianoforte classico dello straordinario pianista bielorusso Denis Linnik, dal sorprendente Bach di Ramin Bahrami e Danilo Rea al travolgente Rachmaninov eseguito nella Basilica di Santa Caterina dal duo Sollini-Barbatano. E poi, Gegè Telesforo, l’Orchestra di Piazza Vittorio, Francesco Nicolosi e Stefano Valanzuolo con la loro Musica Miracolosa, Giuseppe Lo Cicero, Antonio Di Cristofano, Javer Girotto in duo con Vince Abbracciante sorprenderanno sicuramente il meraviglioso pubblico che ormai ci segue da 23 anni!».


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Casarano, Officna d’Oriente: libro e arti marziali

Giacomo De Angelis, sinologo ed autore. Domani presenterà al pubblico il suo ultimo libro dal titolo “Il Logos e il Dao – Eraclito e Lao Zi per una visione umanitaria ed ecologica interculturale”; sabato workshop per i cultori di arti marziali

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Spesso guardiamo alla Cina con una buona dose di scetticismo e diffidenza e, solo nella migliore delle ipotesi, con la curiosità di chi vorrebbe invece conoscere questo mondo così misterioso e lontano sia geograficamente che nella propria cultura, costumi e tradizioni.

A Casarano (che ricordiamo essere gemellato, sin dal 2019, con la città-prefettura di ShangQiu, una metropoli di circa nove milioni di abitanti che è punto di riferimento della provincia di Henan) esiste una realtà, ormai consolidata da diversi anni, che riesce invece a rappresentare la complessità della Cina con una luce diversa, cercando di diffonderne lingua, costumi e tradizioni; Officina d’Oriente è il nome di questa scuola che si pone l’obiettivo di far conoscere la cultura orientale tramite la lingua cinese e le tante sue tradizioni, fornendo anche servizi di mediazione linguistica.

Ed è proprio “Officina d’Oriente” che ha organizzato a Casarano due appuntamenti importanti e unici nel loro genere.

Domani, venerdì 26 luglio, infatti, alle ore 19, presso il restaurato Palazzo De Judicibus in piazzetta D’Elia, sarà presente Giacomo De Angelis, sinologo ed autore.

Un sinologo è uno studioso specializzato nella cultura, lingua, storia letteratura e società cinese e Giacomo De Angelis è infatti un profondo studioso delle filosofie orientali ed esperto della tradizione militare-marziale cinese. Dopo gli studi sinologici in Italia si trasferì infatti in Cina, perfezionandosi in filologia classica cinese presso la Zhejiang University.

Ha scritto diversi saggi e articoli collaborando con diversi atenei e istituzioni italiane e cinesi e a Casarano presenterà al pubblico il suo ultimo libro dal titolo “Il Logos e il Dao – Eraclito e Lao Zi per una visione umanitaria ed ecologica interculturale“. (Luni Editrice).

Attraverso questo importante lavoro sinologico l’autore racconta due giganti del pensiero filosofico dell’antichità, uno greco, l’altro cinese, spiegati su un piano di parità, offrendo delle riflessioni che non mirano a trovare delle similitudini a tutti i costi, né a stabilire meriti e primati, ma piuttosto a sgomberare dagli ostacoli e dalle erbacce dei fraintendimenti la Via maestra.

Il doppio appuntamento casaranese assumerà un aspetto di originalità sabato 27 luglio, sempre presso il Palazzo De Judicibus quando, a partire dalle ore 9e sino alle 13, si terrà un workshop aperto a tutti (previa iscrizione) e rivolto soprattutto ai cultori di arti marziali, nel quale De Angelis, forte dei suoi studi e dei quindici anni vissuti in Cina a stretto contatto quotidiano con grandi Maestri (allievo diretto del Maestro Sui Yunjiang per lo stile Meihuaquan e del Maestro Cen Neng per il Wing Chun), approfondirà temi concreti e sicuramente interessanti come la mobilità articolare e l’allenamento fisico, esercizi di condizionamento fisico, tecnica, sino alle applicazioni in combattimento.

Un incontro che mira ad arricchire la pratica di ciascuno attraverso le metodiche tradizionali del wushu cinese, indipendentemente dallo stile marziale o sport da combattimento praticato.

Antonio Memmi

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Viaggio nella cultura immateriale in Puglia Sud, l’architettura apotropaica a Tricase

Socializzazione del progetto svolto dai volontari 2023-24 del Servizio Civile Universale UNPLI. Nel corso della serata il conferimento del titolo di Presidente Onorario della Pro Loco ad Ercole Morciano

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Una serata per la socializzazione del progetto svolto dai volontari 2023-24 del Servizio Civile Universale UNPLI.

Organizzata dalla Pro Loco Tricase APS, è in programma, lunedì 29 luglio, alle ore 19,30, presso l’atrio di Palazzo Gallone a Tricase.

Il progetto, dal titolo “Viaggio nella cultura immateriale in Puglia Sud”, ha visto i volontari impegnati nella ricerca sui simboli dell’architettura apotropaica presenti a Tricase.

Seguirà la presentazione all’assemblea e alla cittadinanza dei volontari che svolgeranno il Servizio Civile UNPLI nell’anno 2024-25.

Il prof. Ercole Morciano

Al termine, avrà luogo una piccola cerimonia per il conferimento del titolo di Presidente Onorario dell’associazione Pro Loco al prof. Ercole Morciano, da sempre colonna portante della cultura e archivio storico vivente, l’associazione e per tutta la città di Tricase.

Durante la serata interverranno: Paolo Antonio Scarascia, presidente Associazione Pro Loco; Roberta Ferramosca, responsabile OLP Associazione Pro Loco; Mattia Sparascio, coordinatore Servizio Civile Universale LE-BR-TA; Angelo Lazzari, presidente onorario UNPLI Puglia; il sindaco di Tricase Antonio De Donno; Rocco Sparascio, consigliere nazionale UNPLI; Vito Vergine, coordinatore delegazione di Pro Loco Finibus Terrae.

Interverrà in collegamento da remoto Rocco Lauciello, presidente UNPLI Puglia.

L’evento è patrocinato dal comune di Tricase e rientra nella rassegna degli eventi estivi “Tricase Destinazione Autentica”.

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Tricase, il Mondo del Porto: Dario Muci in Talassa

Domani, dalle 21,30 (ingresso libero), alla spiaggetta del porto live con il primo disco di inediti fuori dal 14 giugno. Featuring Raphael Gualazzi, Nabil Salameh, Enza Pagliara, Treble, Rocky G. Vox

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Talassa, il primo disco di inediti di Dario Muci, uscito il 14 giugno per l’etichetta discografica Zero Nove Nove (distribuzione fisica Self e digitale Believe), si prepara a risuonare in uno speciale live sulla scena di uno dei tratti di costa più affascinanti del Salento.

Domani, venerdì26 luglio, sarà presentato in un concerto allestito per la spiaggetta di Tricase Porto, nell’ambito de Il Mondo del Porto – Festival della Multicultura, alle ore 21,30 (ingresso libero).

Con Talassa il musicista salentino si presenta con una forma di scrittura nuova, lontana dai codici tradizionali: Muci, dopo venticinque anni di attività e ricerca, debutta con otto tracce inedite, di cui firma testi e musica.

Nasce dopo una gestazione di oltre otto anni ed è il suo canto di denuncia e speranza, facendosi megafono di storie vere, di mare e di terra, d’attualità e storia passata, di Salento e migranti, di lavoro, sfruttamento, dolore, di paesaggi ormai cimitero d’ulivi e, sempre e comunque, di amore.

Con Talassa Dario Muci scrive, musica e pubblica un album in cui, senza sventolare alcuna bandiera politica, mette a nota, brano per brano, contraddizioni d’oggi.

In questo e nei prossimi live di presentazione dell’album, con Muci ci saranno Giorgio Distante, che di Talassa interpreta l’aria e con i suoi arrangiamenti per fiati dona sfumature anche da esperto di elettroacustica concreta; Gianluca Longo, che porta la sua esperienza con strumenti a corda antichi e il suo linguaggio world Mediterraneo; Alessandro Lorusso, che colora il concerto di suoi suoni ed effetti dando atmosfere ai brani; Marco Rollo, di cui il live assorbe tutta la versatilità interpretativa, dal pop alla classica; Roberto Chiga, che da tecnico del suono completa l’opera curando suoni e sequenze in insert.

Dopo Tricase Porto, prossimi live a Martano domenica 28, a Nardò il 31 luglio (nell’ambito del Nauna Festival), il 7 agosto a San Gregorio (Patù), il 14 agosto a Giuggianello (Dolmen della Vecchia), il 17 agosto a Castrignano (Chiostro del Castello), il 25 agosto a Parabita, il 30 agosto a Castiglione (Andrano). Ingresso libero.

TALASSA E IL CANTASTORIE MUCI

Otto tracce originali e un linguaggio dalle sonorità chiaramente world, su testi in dialetto salentino (ma anche grico, italiano e arabo) con cui Dario Muci si fa interprete di temi quali la lotta al caporalato o la difesa dell’ambiente, da cantastorie (ancora più che cantautore) come Otello Profazio, Orazio Strano, Matteo Salvatore, Rosa Balistreri, grazie al suo background di musica tradizionale e all’attività di ricerca sui fatti, con indagini sul campo ed esplorazioni, per raccontare di personaggi ma soprattutto di vite vere.

COLLABORAZIONI E FEATURING

Il disco è un meltin’pot di sensibilità e suoni, anche grazie ad una serie di collaborazioni e featuring. Tra queste spicca quella con Raphael Gualazzi che ha arrangiato e interpretato al pianoforte Mohammed (secondo singolo, fuori dal 7 giugno), brano in cui la cronaca diventa musica attraverso i testi di Muci che, come in Sciurnatieri, narrano storie vere di braccianti sfruttati (e, nel caso di Mohammed, deceduti), e con Nabil Salameh che in Ommmuammare traduce in arabo ed interpreta il testo di Muci (ispirato dal libro “Frontiera” di Alessandro Leogrande), una preghiera ad ogni Dio del mare, ma anche un’accusa alla politica in merito alla legislazione sull’immigrazione e ai tanti, troppi, morti sulle coste e tra le onde.

Impreziosisce Talassa, inoltre, la voce arcaica di Enza Pagliara, cantante, ricercatrice di tradizioni orali, conosciuta in Italia e all’estero come una delle voci più note del canto popolare in Italia; poi la presenza di Antonio Petrachi, in arte Treble, tra i fondatori dei Sud Sound System, e del cantante reggae Rocco Nardelli, in arte Rocky G. Vox, che in Sant’Asili, brano ispirato alla lotta contro i gasdotti nel Mediterraneo, cantano loro composizioni.

Due degli otto brani di Talassa sono testi del poeta dialettale salentino Rocco Cataldi (Parabita 1927 – 2004) scelti e musicati da Muci: A li furisi (primo singolo, fuori dal 24 maggio), cartolina degli anni d’oro della campagna salentina, trasformato in una sorta di manifesto politico sull’attuale condizione del lavoro nelle campagne, e Moi ca nc’è lu sule, invito alla bellezza, alla speranza, all’accoglienza, a godere della “luce” quando c’è, per moltiplicarla quando ce ne sarà bisogno.

L’unico testo del disco in italiano è di Giuseppe Semeraro, attore, regista e poeta salentino, che di Talassa, tra l’altro, ha curato la traduzione in italiano dei testi dialettali. Muci musica il suo Ulivi, un canto di speranza che con una dolcezza estrema restituisce una nuova visione di bellezza al Salento colpito dalla Xylella.

Nell’album anche un testo in grico, antica lingua tuttora parlata dagli anziani della Grecìa Salentina, enclave ellenofona del Salento. Talassa è il titolo, scelto, tra l’altro, anche per l’intero disco. Nasce come testo in dialetto salentino scritto da Muci, viene poi tradotto in italiano e successivamente in grico da studiosi di quest’ultimo. Talassa (dal greco Θάλασσα, Thalassa) è il mare: secondo l’autore è il mare che tutti abbiamo dentro, è la nostra interiorità, immensamente grande e, dunque, a volte, ancora da scoprire.

Nella visione di Muci, nato e cresciuto a Santa Maria al Bagno, marina di Nardò, da sempre comunità di pescatori, talassa è anche semplicemente l’amore. Ecco allora che firma il suo canto d’amore per il mare ma anche la sua ode alla persona amata: una poesia in cui talassa e amore sono l’amore stesso.

L’album Talassa si stende su un tappeto musicale decisamente “urban”, con contaminazioni classiche, fusion, world, dub. Per fare questo Muci ha scelto di lavorare con musicisti provenienti da ambienti musicali differenti: Roberto Chiga (percussioni), Giovanni Chirico (sax tenore e baritono), Vito de Lorenzi (percussioni), Claudia De Ventura (voce), Giorgio Distante (tuba, tromba), Adolfo La Volpe (oud), Gianluca Longo (mandola e mandolino), Alessandro Lorusso (dub master), Matteo Resta (basso), Marco Rollo (piano), Marco Schiavone (violoncello), Marco Tuma (fiati).

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