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Riportando tutto a casa

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Trent’anni dalla pubblicazione e trent’anni proprio dal palco dove tornerà a risuonare da Piazza A. Avantaggiato: è per il prossimo dieci marzo, a Melpignano, dalle undici del mattino in poi, l’appuntamento con “Riportando tutto a casa”, album d’esordiodei Modena City Ramblers. Cisco e i membri storici che hanno dato vita al suono di quell’album e alla creazione dei primi MCR, celebrano così il trentennale con un tour sui palchi di tutta Italia, proprio nel mese delle feste di San Patrizio.


Quella di Melpignano sarà l’unica tappa in Puglia.


Dal 1994, anno d’uscita dell’album più iconico della storia della band, sono passate generazioni, rivendicazioni, incontri politici, feste di partito e feste dell’unità. Proprio come quella che si tenne a Melpignano, in quello stesso anno, e dal cui palco, per la prima volta in Puglia, suonarono i Modena City Ramblers nella loro storica formazione. Era, a quei tempi, organizzata dalla sezione locale del PCI. Oggi come ieri, di nuovo a Melpignano, la sezionedel PD “A. Avantaggiato si prepara a riabbracciare e rinnovare quell’impegno politico che da sempre caratterizza la storia di questa comunità.


L’aspetto politico e quello culturale sono sempre stati propri del nostro circolo e del nostro paese, e allo stesso modo sono tratti identificativi anche dell’amministrazione che guida Melpignano”, così Jacopo Portaluri, segretario della sezione locale del Partito Democratico, spiega il motivo per cui hanno tanto voluto che Cisco e gli ex Modena City Ramblers“riportassero a casa il loro punk-folk irlandese”.


“Riportando tutto a casa” è stato, infatti, l’album che ha riacceso, con cornamuse e whistle irlandesi, la vita nelle provincie d’Italia. È riuscito, a cavallo tra l’era analogica e il presente digitale ad arrivare ovunque, a varcare confini generazionali grazie alla ormai celebre versione di Bella Ciao.


La band, un ensemble di amici delle province di Modena e Reggio Emilia che si rifaceva al folk tradizionale irlandese ed emiliano, con influenze dylaniane e un’impronta fortemente punk-acustica, si ispirava ai loro tanto amati Pogues del compianto Shane McGowan.


Erano anni, quelli Novanta, in cui la politica aveva una sua colonna sonora e il ritmo delle sezioni di partito era un ritmo vivo e i “dialetti non erano soffocati dal regno del rumore”. Il loro cantante, Stefano “Cisco” Bellotti, che da anni ha intrapreso una lunga carriera da solista di successo, nell’ottobre del 2021 chiude il cerchio di quel disco scrivendo il brano omonimo “Riportando tutto a casa”, canzone che diventa simbolo della coerenza del suo percorso artistico.

“È l’album di Contessa, Quarant’anni, Bella Ciao e altre tracce che hanno segnato il pensiero di chi le ha ascoltate e fatte proprie – aggiunge Portaluri. Insistere con il mescolare il lato culturale aquello politico è per noi anche il pretesto per ritagliare unospiraglio in tempi molto bui, per riflettere e prendere coscienza di ciò che accade, con la speranza di rialzarci e opporci in maniera più netta alle guerre e alle oppressioni in atto”.


È anche per questo che la giornata si aprirà alle undici con il talk: “Il conflitto irrisolto. Israele – Palestina: Il cessate il fuoco e la costruzione di una pace giusta”. La giornalista Valentina Murrieri dialogherà con Fabio De Nardis, docente dell’Università del Salento.


L’appuntamento è dunque, per domani,  a Melpignano, in Piazza “A. Avantaggiato.


Alle undici con un momento di dialogo e riflessione, alle dodici è prevista l’apertura degli stand gastronomici e il pranzo sociale. Dalle 14, il tanto atteso concerto e a seguire dj di condivisione con “musica sinistra”.


Giovanna Nuzzo



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«Salviamo Torre Palane»

Sabato 14 dicembre alle ore 18, presso l’aula consiliare di Ruffano, Voce alle donne odv presenterà il Libro “Torri costiere della provincia di Lecce” di Francesco Pio Fersini

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Torri costiere da salvare.

Di loro si parlerà sabato 14, a Ruffano, nella Sala Consiliare a partire dalle 18, traendo spunto dal libro di Pio Francesco Fersini, Torri costiere della provincia di Lecce”.

La serata offrirà l’occasione per raccontare le condizioni di degrado in cui versano talvolta queste sentinelle di storia e autentici gioielli architettonici.

In particolare ci si focalizzerà  sulla condizione di abbandono di una di loro, ossia Torre Palane a Marina Serra di Tricase.

Sull’argomento interverrà Geri De Giuseppe, presidente del Comitato per il recupero di Torre Palane, che si pone l’obiettivo di salvare la torre dal degrado del tempo e dall’uso improprio da parte dei privati negli ultimi anni.

L’autore dialogherà con la Presidente dell’Associazione Voce alle donne, Angela Maria Alfarano.

Nel corso della serata sarà attivata una raccolta firme, promossa dal nascente Comitato per raggiungere il quorum indispensabile per consentire l’accesso ai finanziamenti del FAI.

Interverrà, infine, Rosella Mele, capogruppo FAI Finibus Terrae.

Imperterrite e austere, arroccate sull’aspra roccia dinanzi all’immutabile orizzonte, le torri costiere da secoli vegliano sulle nostre genti. Oggi, provate dai segni del tempo, sono loro a chiederci di custodirle.

Conoscerle, è il primo passo da compiere se si ha a cuore la salvaguardia di un patrimonio storico, culturale, architettonico e paesaggistico che caratterizza e arricchisce con estremo fascino la nostra meravigliosa costa.

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I Mestieri del Cinema 

Quarta edizione della rassegna presso il CineLab – Sala Giuseppe Bertolucci al Cineporto di Lecce. Nei primi tre appuntamenti, retrospettiva cinematografica su Luciano Tovoli

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Da domani e fino al 20 dicembre, riparte la rassegna I Mestieri del Cinema”, giunta alla quarta edizione ,ideata ed organizzata da Filminart ,associazione che si occupa di promuovere la cultura,il cinema e la formazione per i giovani.

I primi tre appuntamenti in calendario saranno dedicati ad una retrospettiva cinematografica su Luciano Tovoli (nella foto in alto).

Avranno inizio alle ore 9 e si terranno presso il CineLab Sala “Giuseppe Bertolucci” al Cineporto di Lecce. Le proiezioni saranno aperte al pubblico e gratuite.

Sarà l’occasione per scoprire i lavori realizzati da uno dei più grandi direttori della fotografia italiana che ha esportato il suo grande talento, collaborando con prestigiosi nomi della cinematografia nazionale ed internazionale.

Diversi i riconoscimenti per il suo lavoro fra cui due Nastri d’Argento per il film Professione reporter (1976) di Michelangelo Antonioni e per Splendor (1989) di Ettore Scola ed il  David di Donatello per Il viaggio di capitan Fracassa  (1991) sempre di Scola.

Nel primo incontro, in programma mercoledì 11 dicembre, verrà  proiettato il film La cena dei cretini, del 1998, scritto e diretto da Francis Veber, direzione della  fotografia di Luciano Tovoli, dove hanno preso parte alcuni volti noti come:  Jacques Villeret, Francis Huster, Thierry Lhermitte, Daniel Prévost e Catherine Frot. Ispirato ad un’opera teatrale di successo dello stesso regista, andata in scena a Parigi per tre anni,in Italia è stato distribuito nel 2000.

Il secondo incontro è previsto lunedì 16 dicembre, con la proiezione del documentario Tempo di viaggio del 1983 con la regia di Andrej Tarkovskij, la sceneggiatura di Tonino Guerra e la fotografia di Luciano Tovoli.

Nel 1995 fu presentato nella sezione “Un Certain Regard” del 48° Festival di Cannes.Il regista russo dissidente Andrej Tarkovskij, assieme allo storico sceneggiatore di Fellini,Tonino Guerra, intraprende un viaggio in alcuni luoghi del sud e del centro Italia alla ricerca delle location per il film Nostalghia (1983).

Tempo di viaggio ha uno stile fra il documentario ed il poetico ed accompagna lo spettatore alla scoperta del processo creativo di un grande maestro del cinema e della sua relazione con il collaboratore e amico.

Le loro conversazioni-uno parla russo e l’altro italiano-tra bellezze architettoniche e paesaggi ricchi di storia, spaziano dalla poesia dialettale di Guerra ai registi amati da Tarkovskij, come Bresson, Antonioni e Dovženko. Oltre alla casa di Tonino Guerra, il viaggio tocca la costiera amalfitana, le cattedrali del barocco leccese, l’affresco della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi e la cittadina toscana di Bagno Vignoni.

Nel terzo incontro, che si svolgerà giovedì 19 dicembre, vi sarà la proiezione del film Professione Reporter realizzato nel 1975 e diretto da Michelangelo Antonioni con un’interpretazione ineccepibile dell’attore Jack Nicholson e la fotografia di Luciano Tovoli.

Presentato in concorso al Festival di Cannes nel 1975, secondo Alberto Moravia è il film più rigoroso ed essenziale di Antonioni.

La storia narra di un famoso reporter lanciatissimo nella professione, ma ormai sazio e annoiato dalla vita, il quale un giorno scopre l’opportunità di ricominciare tutto dall’inizio.

Tutti e tre gli incontri vedranno la partecipazione di Maurizio Madaro, regista ed esperto di Discipline audiovisive.

Per la serata di venerdì 20 dicembre, gli organizzatori comunicheranno ulteriori informazioni.

Durante il periodo della rassegna, gli interessati avranno la possibilità di arrivare al CineLab -Cineporti di Lecce usufruendo dei mezzi pubblici ( Bus: A1, C3, NP, S13, S16).

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Ad Otranto è nata la Speranza

Iniziativa di formazione, cultura e spiritualità rivolta agli ex alunni dell’Istituto e agli amici di questa storica comunità educante. Mercoledì 18 (dalle 18,30) presso il Seminario arcivescovile

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È nata la Speranza”: si tratta di un’iniziativa di formazione, cultura e spiritualità rivolta agli ex alunni del Seminario arcivescovile di Otranto e agli amici di questa storica comunità educante.

Si terrà mercoledì 18 dicembre, a partire dalle ore 18,30, proprio presso il Seminario arcivescovile, alla presenza dell’Arcivescovo di Otranto, Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Francesco Neri e del Coro della diocesi.

Maria Candida Stefanelli, Direttrice dell’Ufficio Arte Sacra e Beni culturali della Chiesa idruntina, terrà una relazione su “Le due venute di Cristo nell’iconografia della chiesa di San Pietro in Otranto”.

L’appuntamento si concluderà, per chi lo desidera, con la Celebrazione eucaristica nella bellissima Cappella Maggiore del Seminario e lo scambio degli auguri natalizi.

«La proposta che viene offerta è essenzialmente un’opportunità per dirigere i nostri passi di viandanti sulla via della bellezza, traiettoria sicura per imparare a costruire e vivere legami di fraternità e vincoli di comunione»,  commenta il Rettore del Seminario, don Alessandro Grande, «In un contesto segnato da prevaricazioni e conflittualità, è proprio la bellezza a creare spazi di speranza ed è la preziosa alleata di quell’impegno forte e autentico a favore della dignità dell’uomo e della donna. L’educazione estetica, infatti, non può non essere anche un’educazione sociale poiché interpella le grandi domande sulla vita».

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